Link dell'immagine relativa: https://i.ibb.co/GsFKDfT/Tecnica-Schema.jpg
Premessa: la mia scrittura dopo anni fa ancora schifo, se non si capisce qualcosa dimmi pure.
SPIEGAZIONE:
Allora, tanto per cominciare con la "legenda" ho usato 4 colori:
-) Nero, annotazioni in generale;
-) Verde, momenti in cui intervenire con la tecnica che poi andrà ideata;
-) Rosso, Stato di Veglia e sue caratteristiche;
-) Blu, Stato di Sonno (solo REM) e sue caratteristiche.
Con le "ondine" ho rappresentato il mindset / stato mentale in cui ci si trova: rosso se coscienti, stato di Veglia, di solito Giorno; blu se incoscienti, stato di Sonno, di solito Notte.
Giorno (primo, terzo, quinto, settimo, nono segmento dirigendoci da sinistra verso destra) e Notte (secondo, quarto, sesto, ottavo segmento) sono momenti della giornata divisi da una linea tratteggiata nera, al centro: la ho chiamata "Linea circadiana" e come suggerisce il nome indica il momento del passaggio da uno stato mentale all'altro. In poche parole, come annotato in basso (nero), in corrispondenza di quel simbolo che ho chiamato "nodo" la persona o si sveglia o si addormenta.
Il nodo giace ovviamente sulla linea circadiana perché sia risveglio che addormentamento appartengono al "cambio" di stato mentale, dalla Veglia al Sonno e viceversa.
L'andamento ondulatorio del grafico è necessario e ha un senso: se notate ho messo delle freccette nere, che vanno sempre da sinistra verso destra. Esse semplicemente rappresentano lo scorrere progressivo del Tempo.
Ora analizziamo da sinistra verso destra il grafico, solo per quanto riguarda la linea continua (NON quella tratteggiata).
La curva, inizialmente rossa, a partire dal momento in cui ci svegliamo, sale (in modo non così lineare, ma per semplificare la ho disegnata così) fino a raggiungere un "picco di attività", ovvero quando il cervello è più attivo e coinvolto consapevolmente nei vari compiti della giornata. Durante la giornata di ognuno di noi c'è un "picco", un orario in cui siamo soliti essere più produttivi e nel quale ci sforziamo di più (di solito coincide con il lavoro o la scuola/università). Poi, superato il picco, piano piano scende fino ad arrivare nella fase di addormentamento: da lì, una volta entrati nello stato di sonno, la curva diventa blu e oltrepassando diverse fasi (non lineari anche in questo caso, per maggiori dettagli consulta un ipnogramma http://russamentoeapnea.it/wp-content/u ... 361955.jpg), tra cui quella non REM, giunge anche qui ad un picco, momento in cui si oltrepassa la fase REM più duratura che poi ridurrà la sua durata precipitando in un sonno Non-REM sempre meno profondo fino ad arrivare al risveglio, dove il ciclo ricomincia.
Da notare che, in modo molto approssimativo che serve solo a scopo di esempio, l'area sottesa alla curva (contenuta nella zona colorata di nero) corrisponde alla percentuale di TEA (Tempo, Energia, Attenzione) che o in negativo o in positivo vengono utilizzate durante i rispettivi stati mentali. Ripeto, MOLTO approssimata, deve solo dare l'idea.
E la linea tratteggiata? Sono presenti delle linee, rosse e blu, tratteggiate: noi fino ad ora ci siamo mossi LUNGO la linea continua. Quella tratteggiata indica una mancanza di "presenza" (o assenza) in quello stato mentale durante il giorno/notte (ipotizzando che non ci si addormenti di giorno e che non ci si svegli di notte, sto usando la giornata ideale come modello). Infatti, quando la linea rossa sopra è continua, quella blu sotto è tratteggiata e viceversa: ovviamente, quando siamo in Stato di Veglia non possiamo essere anche in Stato di Sonno.
All'inizio, il momento che ho chiamato per comodità T0 (momento in cui l'individuo ancora non ha attuato nessuna tecnica), come è normale che sia lo stato di Veglia e quello di Sonno, anche se si influenzano a vicenda (o c'è utilizzo o c'è "ricarica" di energia, il simbolo del fulmine), sono separati: le ondine rosse, che ripeto rappresentano lo stato mentale in cui ci si trova e le sue caratteristiche (facoltà mentali attive), sono solo sopra; le ondine blu sono sotto. In percentuale, 3 ondine rosse su 3 sono nella parte superiore della linea circadiana (Stato di coscienza sopra la linea e stato di incoscienza sotto), 3 ondine blu su 3 sono invece nella parte inferiore.
Lo scopo della tecnica, alla fine, è renderci onironauti o potenziare l'abilità di un onironauta già "attivo": infatti, si noti che alla fine del processo, momento che ho chiamato TF, i due rettangolini verdi contenenti le ondine si "fondono". Ora, nella parte alta del grafico ci sono 2 ondine rosse su 3, di cui una è blu; parallelamente, nella parte bassa del grafico ci sono 2 ondine blu su 3, di cui una è rossa.
Fuor di metafora/simbologia, significa che durante la giornata/stato conscio abbiamo una nota di "blu" nelle nostre vite quotidiane, ovvero una certa dose di "meditazione" tipica della fase REM-LUCIDA e invece che durante la notte/stato inconscio abbiamo una nota di "rosso" durante i nostri sogni (fase REM), ovvero una certa dose di coscienza/attività tipica originariamente dello stato di veglia.
In questo modo, l'ondina rossa nella parte blu ci garantisce che i sogni divengano lucidi, mentre l'ondina blu nella parte rossa ci garantisce che durante la giornata ci ricaviamo un lasso di tempo più o meno breve per tecniche come ADA, ecc, funzionali al SL.
Ovviamente, è impossibile o comunque controproducente dal punto di vista psico-fisico avere, in percentuale, più di 1 ondina su 3 nella zona dove non dovrebbe neanche esserci. Nella parte alta rimarremo coscienti e vigili come al solito, nella parte bassa dormiremo in modo standard come abbiamo sempre fatto.
Con una differenza: durante la veglia ci interfacciamo con la Realtà in maniera più consapevole, meditativa e in un certo senso "spirituale" (nel senso di Mindfulness), più attenti all'ambiente che ci circonda come se esso fosse il mondo onirico, mentre durante il sonno REM (sogni) abbiamo a disposizione l'arte dell'onironautica durante un lasso di tempo più lungo e in modo più efficace rispetto al passato.
Come a dire che la sfera attinente al voi onironauta lascia una "goccia di sé" nella sfera attinente al voi reale/quotidiano e viceversa.
Ma dove è la tecnica in tutto questo? Fino ad ora ho schematizzato il normale andamento dello stato mentale, in modo approssimato ed ideale perché serve solo da modello semplificativo.
Vedete gli ovali verdi che ho disegnato in alcuni punti? Bene, lì è dove corrisponde un momento della giornata nel quale intervenire con la tecnica.
Ovviamente, come è possibile notare, questi ovali sono nei punti più strategici: nei nodi (risveglio/addormentamento), nei picchi (sia sopra che sotto) e all'inizio vero e proprio, dove c'è scritto in verticale "STIMOLO".
Per capire cosa si intende per stimolo basti vedere la mappa concettuale (download/file.php?id=346): è l'impulso iniziale che dà inizio al processo che, tramite piccoli accorgimenti, è capace solo di migliorare ciclo dopo ciclo (ovvero ogni due segmenti, primo+secondo, terzo+quarto, ecc.), quindi in un certo senso di "autoalimentarsi".
Nello schema ho inserito solo 9 segmenti in totale, ovvero 4,5 cicli: ma il numero di cicli e di segmenti (ovvero di giornate nelle quali applicare l'eventuale tecnica universalmente valida) varia da individuo ad individuo.
Per chi deve cominciare ad essere onironauta per la prima volta, il numero sarà sicuramente maggiore rispetto a chi deve solo riprendere il passo o ottimizzare la sua attività onirica lucida.
Ora, attraverso questo schema, il discorso che abbiamo fatto e la mappa concettuale di sopra ho solo ipotizzato uno schema che spieghi COME/IN CHE MODO applicare la tecnica.
Quindi questi schemi possono essere seguiti anche da chi possiede una tecnica personale e soggettiva, sicuramente più efficace e personale di una universale (perché si adatta alle proprie esigenze).
Poi, per quanto riguarda il piano di ideare una eventuale Tecnica Universalmente valida, bisogna fare lo step successivo: utilizzare lo schema per comprendere la natura dello stimolo iniziale e del tipo di "allenamento" psico-fisico da attuare nei momenti degli "ovali verdi".
La questione è un pò complessa, ho cercato di spiegarla come meglio potevo ma mi accorgo che per un lettore esterno potrebbe essere difficile comprendere la mia idea.
Mi farebbe quindi piacere se aveste qualche feedback da darmi, soprattutto tu @Ilbus che nella tua presentazione avevi in mente un progetto simile.
Se qualcosa non è chiaro perché lo ho spiegato male oppure è complicato, fammi tranquillamente delle domande (o critiche/miglioramenti che apporteresti).
