Indice Tecniche e Divulgazione Tecniche di induzione > Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei sogni

Sezione per imparare a fare sogni lucidi.
Parliamo qui di metodi consolidati e sperimentali per indurre esperienze oniriche.

Re: Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei s

Messaggioda Arwen » 23/11/2022, 12:02

olrac ha scritto:Sarebbe bello quello che dici...ma credo nella realtà per la maggior parte delle persone le cose non stanno cosi.
Praticare la wild diretta non è per niente facile, e a volte è davvero massacrante come procedimento. Si investono molte energie e per molti praticarla è un privilegio.
Quando hai 20 anni ok, ma se ne hai 40 o 50 e hai famiglia e figli devi ricorrere ad altre tecniche, per forza di cose.


Non capisco perché si tiri in ballo l'età e l'avere famiglia e figli. A parer mio, non c'entra, e anzi può essere anche sgradevole da leggere. A 20 anni si può essere ugualmente stressati mentalmente e fisicamente (te lo posso assicurare) e si può non aver tempo per fare nulla. Non ho affermato, poi, che la wild sia facile: ho solo detto che una volta capito come si fa (sottolineando che questo 'arrivare a capire come si fa' è molto difficile e affatica molto) diventa un processo naturale. Poi l'età non è proprio un fattore da considerare a prescindere: i monaci tibetani, buddhisti e simili usano la tecnica WILD da sempre e non sono mica giovincelli! Certo, non è che sono arrivati a quel risultato in un giorno o due... ma questo non significa che non si possa fare.

Quante persone conosci realmente che sono arrivate a fare lucidi a piacimento tramite wild? 10, 30, 50? Sono un po scettico...


Nessuna, ma è anche vero che non ne conosco nessuna che riesca a fare la stessa cosa con l'ADA. Ed è anche vero che la maggior parte delle persone che si approcciano all'onironautica cercano soluzioni veloci e poco impegnative. Penso sarai d'accordo con me che anche per praticare l'ADA bisogna sforzarsi ugualmente all'inizio (per interrompere il 'pilota automatico') e per alcuni è molto difficile (me inclusa).

L'ADA non credo sia un supporto ma una solida Base di Lavoro per innescare lucidi e,per la mia personale esperienza, più la pratico e più mi allontana da certi inconvenienti causati da altre tecniche, soprattutto notturne o dirette (pesantezza mentale, dolori muscolari, latenti mal di testa,ecc)
Ad ogni modo ripeto: affermo solo che ADA si può praticare durante tutta la giornata (ad esempio ogni ora) in modo da non affaticare l'organismo, a differenza di molte altre tecniche.


Certo, si può praticare anche ogni ora (ed è ottima) ma ciò non significa che le altre tecniche portino per forza a svantaggi. Ci sono tecniche e tecniche, e bisogna solo applicarle nel modo giusto: riaddormentarsi contando e ripetendosi 'sto sognando', ad esempio, non penso che provochi tutto questo affaticamento mentale, anzi, se soffri d'insonnia ti aiuta anche a prendere sonno; la SSILD è una variante di ADA fatta in 2 o 3 minuti.
Inoltre, l'ADA è, prendendo dalla wiki:
ADA, “All Day Awareness”, ovvero “rimanere consapevoli tutto il giorno”. L’ADA è una forma di DILD integrata con tecniche di consapevolezza dello Yoga del Sonno Tibetano. Forse è più corretto dire che è il modo migliore per ottenere risultati con la DILD, che consiste nel rendere il sognatore cosciente di stare sognando, dall’interno del sogno stesso. Il successo della DILD dipende interamente dalla consapevolezza di sè e di cio che ci circonda. [...] Inizialmente, ti dovrai sforzare molto per essere completamente consapevole di tutto ciò che ti circonda. Dopo aver praticato l’ADA per qualche tempo, inizierai a notare tutti questi dettagli senza sforzo. Più farai pratica, più noterai tutte queste cose quasi naturalmente. A un certo punto scoprirai che non stai più praticando l’ADA, ma la stai piuttosto vivendo continuamente senza pensarci. Diventerà una cosa naturale. [...]


Insomma, l'ADA è certamente una tecnica eccezionale (e questo lo sostengo anch'io, da sempre) ma anche l'ADA necessita di sforzi mentali e da sola non è sempre efficace.


Da ultimo vorrei aggiungere una cosa: la frase che ho sottolineato in grassetto: 'A un certo punto scoprirai che non stai più praticando l’ADA, ma la stai piuttosto vivendo continuamente senza pensarci. Diventerà una cosa naturale.' a parer mio vale anche per la WILD, riscriviamola così: 'ad un certo punto scoprirai che non stai più praticando la WILD; semplicemente, ti addormenterai consapevolmente. Diventerà una cosa naturale.'

E non lo dico perché a me sia sempre risultata semplice, la WILD: ho dovuto fare molto esercizio, ho sperimentato ogni variante e ho imparato ad ascoltare il mio corpo e tutti i segnali che mi da.

Poi non stiamo considerando una cosa: ogni persona si trova meglio con una determinata tecnica. C'è chi si trova bene con l'ADA, chi con la MILD, chi con la WILD, chi con tecniche personalizzate, chi con tecniche tibetane, chi con audioipnosi... a ognuno il suo! Ma non bisogna pensare che una tecnica sia più o meno benefica di un'altra: bisogna solo imparare ad applicarle correttamente (e trovare quella che fa per noi/quella che ci piace di più).

Leggendo i post in cui tanti sognatori iniziano a praticare wild e poi smettono dopo un mese perché non hanno risultati (lucidi, obe), mi fa pensare che la situazione generale è diversa da quella personale.


Beh, ma qui non fai che darmi ragione: di solito quei sognatori sono proprio quelli che pensano che la WILD sia il rimedio veloce per ottenere tutto quello che vogliono; solitamente si rifiutano di avere diari, si rifiutano di allenarsi al rilassamento e si rifiutano di spendere anche solo una settimana a capire come il loro corpo funzioni, con il risultato che tentano invano di fare la WILD semplicemente stando sdraiati al letto impazienti che la WILD avvenga da sola o forzando inutili procedimenti. Credimi, ne ho letti tanti che fanno esattamente così. Ed è ovvio che poi non funzioni e che il tutto porti a frustrazione e delusione. Ma non parliamo solo della WILD: esistono anche decine e decine di persone che iniziano a praticare qualsiasi tecnica (spesso male e con la fretta) e smettono comunque... non è solo la wild te lo assicuro. D'altronde, come tutti sanno:
1) Nulla si ottiene senza sforzo. A parte i sognatori lucidi naturali, il resto di noi deve impegnarsi e lavorare per la lucidità. Senza sforzo non otterrete mai i risultati che sperate.
e questo vale anche per l'ADA, te lo assicuro.
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Re: Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei s

Messaggioda ipparcos » 23/11/2022, 13:22

Purtroppo voi vi state confrontando su una tematica che non può essere trattata con questi termini. Cioè la WILD facile o difficile a seconda di come la prendi. E la stessa cosa con le altre tecniche o non tecniche. Non voglio fare il nichilista ma alla fine, secondo il mio parere, diventa tutto molto relativo. Secondo me una tecnica funzionerà se quella parte di noi (che non potremo mai controllare) accetterà quella tecnica. Noi siamo solo la punta di un iceberg, ma non è la punta che ci deve far avere sogni lucidi, ma quello che sta sotto (e che mai noi saremo in grado di controllare, semplicemente perchè è lei che controlla noi).
Poi il paragone con i monaci buddisti mi pare un pò forzato: sia perchè loro fanno solo quello nella vita (cosa che non facciamo noi), sia perchè forse noi occidentali li abbiamo osannati un pò troppo.
Poi per il fatto dell'età. Secondo me (e trovatemi la prova contraria) un sessantenne sogna di meno e non ha sogni lucidi come un ventenne (al di là se sono tutte e due meno o più stressati dal logorio della vita). E' questione anagrafica. Non di stress.
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Re: Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei s

Messaggioda Arwen » 23/11/2022, 14:54

Cioè la WILD facile o difficile a seconda di come la prendi. E la stessa cosa con le altre tecniche o non tecniche. Non voglio fare il nichilista ma alla fine, secondo il mio parere, diventa tutto molto relativo. Secondo me una tecnica funzionerà se quella parte di noi (che non potremo mai controllare) accetterà quella tecnica. Noi siamo solo la punta di un iceberg, ma non è la punta che ci deve far avere sogni lucidi, ma quello che sta sotto (e che mai noi saremo in grado di controllare, semplicemente perchè è lei che controlla noi).


Si olrac ma infatti ogni individuo è diverso e conseguentemente ognuno preferisce una tecnica piuttosto che un'altra. Il mio discorso era semplicemente improntato sul fatto che non è che tutte le tecniche ti danneggiano a livello psicofisico e l'ADA è l'unica tecnica salutare :D ogni tecnica ha i suoi benefici, se praticata come si deve.


Poi il paragone con i monaci buddisti mi pare un pò forzato: sia perchè loro fanno solo quello nella vita (cosa che non facciamo noi), sia perchè forse noi occidentali li abbiamo osannati un pò troppo.


Era giusto un esempio, so che ci sono evidenti differenze e in una risposta infatti ti ho scritto questo:
Sono d'accordo, ma anche questo necessita di sforzi (specialmente all'inizio), infatti si consiglia di iniziare a praticare l'ADA solo per pochi minuti al giorno e penso che solo i monaci sulle montagne siano in grado di essere consapevoli e di praticarla tutto il giorno, ma essi appunto non hanno le distrazioni che abbiamo noi, che abbiamo uno stile di vita diverso da loro (e diverso tra noi, anche!)


Ma sinceramente non mi sembra nemmeno sensato il paragone 'io ho famiglia e figli e 40 anni e tu ne hai 20'

Poi per il fatto dell'età. Secondo me (e trovatemi la prova contraria) un sessantenne sogna di meno e non ha sogni lucidi come un ventenne (al di là se sono tutte e due meno o più stressati dal logorio della vita). E' questione anagrafica. Non di stress.
Pace&Bene.


Certo, così come un ventenne ha più difficoltà di un bambino. Ma questo vale a prescindere dalla tecnica che si usa per indurli. Che tu usi la WILD o l'ADA o la MILD o qualunque altra tecnica, un bimbo riuscirà sempre meglio di un ventenne o di un sessantenne. ;)
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Re: Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei s

Messaggioda ipparcos » 23/11/2022, 17:33

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Re: Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei s

Messaggioda malibu736 » 25/11/2022, 12:32

Non posso certo definirmi esperta in materia, ma vorrei dare la mia umile opinione in merito alla discussione che si è accesa.
Credo che l'ADA, in linea di massima, sia una tecnica più semplice ed accessibile a tutti, rispetto alla WILD che richiede sicuramente molta più concentrazione e sforzi della prima, anzi, potrebbe fungere da preparazione, per il successivo approccio a tecniche più elaborate.
Fatta questa considerazione, come è stato già detto, il tutto è sempre soggettivo, varia da persona a persona e magari dalla predisposizione naturale che si possiede, quello che è certo, è che senza allenamento, non si arriva a nessun risultato, come in ogni campo del resto.
I cosiddetti sognatori esperti, ovvero coloro che sono in grado di avere sogni lucidi ogni volta che decidono di farlo, hanno alle spalle una lunga ricerca personale, che comporta prima di tutto la pratica intensiva, nel cercare e personalizzare la tecnica più adatta alle loro esigenze
Le cose sono o non sono.
Se desideri una cosa, significa che non ce l'hai, significa che non credi che sia già lì, e questo vuol dire che non ci sarà mai.
Il fuoco è o non è.
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Re: Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei s

Messaggioda Arwen » 25/11/2022, 14:15

Si, l'ADA è sicuramente più accessibile a tutti, anche se generalmente deve essere associata (nella maggior parte dei casi) a tecniche ulteriori affinché porti a fare dei lucidi
La WILD è sicuramente più difficile (infatti viene sconsigliata ai principianti) ma il succo del discorso era che la WILD, la MILD e tutte le altre tecniche non portano necessariamente a problemi psicofisici, questo succede solo se le tecniche si fanno male e in modo 'ossessivo'.
...rispetto alla WILD che richiede sicuramente molta più concentrazione e sforzi della prima, anzi, potrebbe fungere da preparazione, per il successivo approccio a tecniche più elaborate.

Mi permetto solo di dire una cosa qui: l'elemento chiave per riuscire nella WILD è farla senza sforzarsi. Se c'è sforzo, non c'è WILD. Per quanto riguarda il fatto che sia una preparazione per tecniche più elaborate proprio non saprei... a cosa ti riferisci?
I cosiddetti sognatori esperti, ovvero coloro che sono in grado di avere sogni lucidi ogni volta che decidono di farlo, hanno alle spalle una lunga ricerca personale, che comporta prima di tutto la pratica intensiva, nel cercare e personalizzare la tecnica più adatta alle loro esigenze

Proprio così, e anche qui quoto la solita frase "Nulla si ottiene senza sforzo. A parte i sognatori lucidi naturali, il resto di noi deve impegnarsi e lavorare per la lucidità. Senza sforzo non otterrete mai i risultati che sperate." Purtroppo (o per fortuna) nell'Onironautica si deve prima di tutto imparare a conoscere sé stessi e il proprio corpo, e poi, quando si trova la propria tecnica, tutto diventa più semplice.
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Re: Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei s

Messaggioda Reylock » 30/12/2022, 0:58

Edit- quanto proposto potrebbe risultare incorretto, in quanto la componente soggettiva potrebbe giocare un ruolo di primo piano, inoltre non conosco i risultati a lungo termine. In più sta avvenendo una vera e propria rivoluzione (positiva) nella mia testa, può essere che ci siano abitudini, pensieri e meccanismi che devono assestarsi, fornendo quindi risultati momentaneamente che non potranno essere riscontrati sul lungo termine. (Inoltre potrebbe anche non essere mentalmente salutare a lungo termine??)
Ho usato molto il termine realtà, in modo non corretto, intendiamolo come "realtà di veglia" in quanto pure la realtà di sogno fa parte della realtà, altrimenti non esisterebbe :hanging:


Recentemente stavo valutando quali azioni è meglio compiere da svegli e quali è meglio evitare, come ulteriore tecnica propedeutica al sogno lucido.

(Sicuramente pensiero di pensiero ✓ approved)

lo scopo è creare attivamente un azione che funga da cavallo di troia, ovvero un azione che la mente, tramite il meccanismo di " consolidamento dei pattern della
vita veglia nei sogni" riporti fedelmente nel mondo onirico e ciò possa fungere da innesco per la lucidità.

Come premesso il pensiero di pensiero lo approvo in quanto implica il risveglio della coscienza.

Mentre con i reality check mi approccio con cautela in quanto già in passato un leggero abuso portò a grosse difficoltà nel poi utilizzarli in sogno correttamente...ora dopo due mesi di reality check utilizzati lo stretto necessario per situazioni borderline nella veglia, il pattern riportato è quello del reality check che non serve (il più delle volte viene eseguito e subito registrato come fallito, quindi veglia) nonostante sto estremamente attento a eseguirli con calma, due o tre, e interrogarmi pure sulla situazione momentaneamente o iniziare pensiero di pensiero...ma comunque viene riportato il fallimento, la sensazione di essere nella realtà, e quindi il rimandare a un momento futuro il reality check (ovvero per un ipotetica futura situazione di necessità in un sogno).

Ne ho quindi dedotto che la mente ragiona più sui risultati, ovvero quante volte i reality check hanno fallito? 98% delle volte, ok quindi si riporta questo risultato.

Quindi la mia idea è questa, porre una situazione che non ha esito (inizialmente) ovvero il dubbio.

Far si che il pattern riportato sia "interrogarsi sulla realtà, ma senza esito",
percepire che la sensazione di appartenenza alla realtà è in dubbio, tutta la situazione momentanea potrebbe essere fittizia, oppure no?
Seguire a questo momento di stallo un momento di riflessione neutrale, (anche pensiero di pensiero) praticamente osservare cosa succede, ma senza giudizio ne aspettativa.

Ne conseguono due esiti (però non ricercati attivamente)

-siamo nella veglia, diventiamo più presenti ma successivamente si ritorna alle faccende giornaliere...etc etc

- siamo in un sogno, quest'azione viene riportata in un contesto ordinario o straordinario (Dream sign)

Nel primo caso non ho ancora idea di cosa possa succedere, potrebbe accendersi comunque una scintilla di lucidità.
Nel secondo caso questo dubbio verrà seguito a un reality check per la situazione irrealistica, oppure direttamente da una presa di coscienza e quindi lucidità.

La cosa che penso essere interessante è il fatto che ciò che ne consegue dipende direttamente dal fatto di essere nel sogno oppure no, e non da una nostra azione, quindi non può essere riportato un pattern sul fallimento o successo, ma solo il dubbio.

Sembra più difficile a dirsi che a farsi, effettivamente è solo questione di porre l'attenzione a una serie di sensazioni riguardanti la nostra appartenenza inequivocabile alla realtà e al presente.

Ricapitolando: invece di eseguire reality check (o parallelamente a questi) Durante la veglia, Durante situazioni come :
- Dream sign simil situazioni
- Forti emozioni
- forte sensazione/certezza di essere nella realtà
- intensa immersione in una particolare attività, sensazione che quella fa parte della realtà per forza di cose (lavoro, scuola, azioni di routine)
- inserire pure nella MILD o incubazione

Mettere in dubbio la realtà senza arrivare a una conclusione e seguire un momento di presenza mentale/coscienza pensiero di pensiero...etc.

Provarlo al posto dei reality check o alternato ad essi.

Cercare di contrastare la sensazione di appartenenza alla realtà per forza di cose, immersione in una situazione momentanea che per forza di cose rappresenta la realtà (di veglia).

L'intento comunque è soprattutto abituarsi a non fidarsi della propria percezione di certezza di essere svegli e non in un sogno, quindi non esagerare oltre a un limite di sicurezza per cui si potrebbe avere difficoltà a scindere realtà dal sogno, o altre problematiche psicologiche...stress, confusione in etc...
attenzione. : Thumbup :


Conclusione: per il momento mi sto spostando su questa pratica in quanto in passato ho visto della potenzialità in essa e inoltre i reality check stanno fallendo troppo spesso nei sogni, o meglio non riesco a dargli importanza, passo subito alla conclusione che sia nella realtà.

Potrebbe essere da limare oppure un solo sproloquio dopo una giornata di duro lavoro :lol:
In tal caso chiedo scusa a tutti per aver rubato il vostro prezioso tempo... : Nar :
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Re: Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei s

Messaggioda malibu736 » 03/01/2023, 16:28

Reylock ha scritto:Ne ho quindi dedotto che la mente ragiona più sui risultati, ovvero quante volte i reality check hanno fallito? 98% delle volte, ok quindi si riporta questo risultato


Hai provato a fissare qualcosa per più di 5 secondi?
Nelle OOBE è praticamente impossibile fissare qualcosa per più di 5 secondi senza che questa cambi forma, stato ecc.
Non so se vale lo stesso per i sogni lucidi però
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Re: Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei s

Messaggioda Reylock » 04/01/2023, 0:42

Scusa, non mi sono spiegato bene, 98% di Reality check falliti inteso complessivamente, sia nella realtà che in sogno.

Tapparsi il naso e tentare di respirare, contare le mani o volare funzionano sempre bene, il problema è che nonostante
li usi al minimo nella veglia e prestando attenzione all'attimo e non prendere decisioni affrettate, nel momento che questi successivamente li eseguo in sogno
troppo spesso viene riportata solamente l'azione di eseguirli come di giorno e pure l'esito di fallimento (o pure do per scontato che falliscono) restando quindi inconsapevole.

Quindi volevo capire come nella realtà di veglia approcciarmi in modo che l'azione vada bene in entrambi i casi, ovvero il dubbio.

In sogno quindi verrà riportato il pattern del porsi un dubbio e basta, e non del porsi il dubbio e poi test della realtà con esito negativo.
(e basta non inteso come lasciar perdere, andare avanti a eseguire azioni che si stava compiendo in maniera automatica e guidata dall'incoscio, ma
non dare un giudizio sulla propria situazione, continuare a diffidare della sensazione di appartenenza alla realtà di veglia o a una situazione che
rappresenti una routine e quindi per forza si colloca nel periodo di veglia. es..sto lavorando, sento l'appartenenza a una fase mattutina della giornata, ergo sono nella veglia.
MA eseguire meditazione, pensiero di pensiero, attenzione al respiro...insomma svegliare la coscienza, porre il dubbio al suo cospetto...poi a questo punto eseguire una valutazione della situazione.

potenzialmente dovrebbe bastare il dubbio + diffidare della sensazione di appartenenza alla realtà di veglia, ma un pò di consapevolezza extra non fa mai male.
Detto ciò mentre si esegue la MILD, visualizzazione, incubazione etc...si possono sia utilizzare sia i reality check sia il dubbio in se.

Tutto questo per evitare che dopo un pò di tempo i realitycheck vengano semplicemente classificati come "inutili" e quindi in sogno viene semplicemente riportato l'esito
fallimentare, in automatico, senza porre l'attenzione alla coscienza, ne investire ulteriori energie.

Mentre il dubbio rimane dubbio. e dovrebbe essere riportato tale e quale per quanto finora ho potuto osservare.

scusa per le continue ripetizioni, è tutto un discorso di sottigliezze, però penso abbia delle potenzialità a lungo termine.

p.s. so che tutto questo è qualcosa che facciamo in automatico mettendo in dubbio la realtà onirica durante dei Dreamsign, e pure di giorno quando eseguiamo eventuali reality check
per situazioni bizzarre.
L'intento in questo caso però è tentare di separare il collegamento logico a livello inconscio tra dubbio e realitycheck in modo che non venga automatizzato il meccanismo e quindi
si possano avere più opportunità di diventare lucidi.
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Re: Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei s

Messaggioda Word » 19/02/2023, 14:50

amici
dubitare della realtà significa essere veramente trasparenti e assenti più che presenti
bisogna non dare importanza alle cose
cancellare ogni forma pensiero
quindi l'ada o i test di realtà sono utili veramente

io a fatica sto cominciando a reinserirmi dopo anni di fallimenti

castaneda consigliava di guardarsi le mani e poi dare brevi sguardi all'ambiente rapidi
oppure invece di guardarsi le mani guardare a terra o dividere l'attenzione tra più oggetti ma sempre ritornando al primo oggetto preso come obiettivo

tipo proprio ora sono andato nella camera da letto
c'era il lisomucil sul comò in primo momento non avevo fatto caso
poi dando brevi sguardi mi si è aperta una nuova sensazione
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