Anthos92 ha scritto: Vecchio e scorbutico, chi voleva vederlo? . Per come s'era ridotto non gli rimaneva che morire, era comunque sempre meglio che vivere come parassita. Questa è la legge del Karma: che si raccoglie quello che si coltiva. E a lui non era tornato nient'altro indietro che l'odio e la miseria, per una vita fatta da incolto e ignorante. Poteva anche pregare e supplicare sulla Bibbia - capo chino - come fanno i fanatici, ma a poco servono le preghiere e le litanie se il cuore è marcio dentro...[/slpc]
Anthos92 ha scritto:Salve a tutti, sognatori!
Ho finalmente trovato i parametri giusti per la Rem-dreamer e ottenuto un sogno semi-lucido. Si, sapevo di sognare, avevo anche un certo "controllo", non totale, del sogno. Quando intendo lucidità voglio intendere: "stai fermo, guardati intorno, stabilizza il sogno, rendilo nitido, ricorda che ogni cosa è prodotto del tuo pensiero, e non fare le cose meccanicamente". Infatti agivo nel sogno come se fosse qualcosa di "normale" sognare. Come siamo abituati nella realtà: fare le cose meccanicamente.
Qui sono i parametri della Rem-dreamer che ho utilizzato:
Delay: 3 ore e 40.
Sound Volume: 3/9
Cue Lenght: 0.10 sec
Cue frequency: 2 sec
Lenght of series of cues: 2 sec
TWC: OFF
Rem detecotor sensitivity: 5/9
Ho fatto una serie di sogni lucidi/semilucidi e tutti concatenati (ho applicato la DEILD, quindi la maggior parte non me la ricordo, ne ricordo solo uno, che riporto qui).
Ci stava A., aveva un abito da sposa, non ricordo perché, con chi si doveva sposare. Qualcosa va storto e lei torna indietro al negozio dove aveva comperato l'abito. Aspetta lì tutto il giorno e la notte finché il negozio non riaprisse, dopodiché lo fa presente alla commessa che lei era stata lì ad aspettare. Doveva restituire indietro l'abito...
Ero in macchina con RD., M., e uno strano signore che forse ci aveva chiesto un passaggio per strada. Parliamo del più e del meno, della filosofia, e ogni volta che parlava avevo qualcosa da ribattergli. Lui aggiunse: "Non so dove lei abbia letto queste cose, ma so che basta citare giusto qualche frase letta qui e lì di Kant o Schopenhauer per sentirsi filosofi."
Io, prontamente, ribattei: "Beh, alla fine non pensa che la nostra mente non è altro che il prodotto mentale di quello che leggiamo? Non siamo altro che un mucchio di pensieri sparsi, la mente non può pensare da sola... Siamo soltanto libri."
Il signore scende dall'auto, era arrivato. Ricordo era notte, c'era la luna da qualche parte in cielo, lampioni accesi.
RD.: "Antonio, pensavo che avrebbe potuto avere chissà quale reazione. Gli ribattevi ogni cosa, e per di più era uno sconosciuto!"
Sembrava strano, alla fine non era altro che una semplice e normale conversazione, il fattore di pericolo sembrava risiedesse proprio nel fatto che fosse uno sconosciuto: aveva una bombetta in testa, forse dei baffi, ed era vestito tutto in marrone scuro...
[slpc]Mi trovavo a casa dei nonni paterni, cosa non gradevole d'altronde, quando arriva il segnale della REM-Dreamer. Ok, sto sognando, sto in fase REM. Dunque, stavo continuando a sognare o il sogno s'era già infranto a causa della luce? No, forse stavo ancora dormendo, potevo riprendere il sogno in calcio d'angolo. Anche se il segnale avrebbe potuto essere troppo intenso, avrei potuto sfruttare l'immaginazione o rimanere perfettamente immobile e aspettare. In fondo l'apparecchio mi aveva colto in fase REM, quindi potevo recuperare.
La task era quella di guardarsi intorno, o tentare di estrarre una spada dal suolo onirico. Ma non sembravo abbastanza lucido. Guardavo ciò che avevo in mano: un giornalino, che forse conteneva codici HTML. Mi girai di lato: un libro. Parlava della cosmogonia. Non ricordo cosa fosse.
Estrassi una bacchetta, con la quale cominciai a fare cose strane, tipo bruciare oggetti o farli levitare. C'era V.. Gli bruciavo le scarpe a dirla tutta. Forse era lui che avrebbe dovuto sposarsi con A.? Ma non la conosceva a fondo per sapere quanto fosse asociale e psichicamente instabile.
Stavamo giocando: io gli bruciavo le scarpe e lui me le scagliava contro. In più sembrava che si moltiplicassero!
Zia M. stava in cucina: stava friggendo delle patate. Le faccio levitare e le trasporto dalla friggitrice al lavello. Comincia a levitare anche una tazzina di caffè. V. si trovava nei paraggi, quindi gli lascio urtare la tazzina sulla fronte. Era divertente far levitare oggetti, era da tanto che non lo facevo.
C'era anche il nonno, ma non so in cosa centrasse. Vecchio e scorbutico, chi voleva vederlo? Decisi di cambiare luogo onirico, forse buttandomi di lato. Ero nella stanza da letto di casa mia. Il nonno forse dormiva lì, ma almeno lì era soltanto ospite, potevo cacciarlo quando volevo. Per come s'era ridotto non gli rimaneva che morire, era comunque sempre meglio che vivere come parassita. Questa è la legge del Karma: che si raccoglie quello che si coltiva. E a lui non era tornato nient'altro indietro che l'odio e la miseria, per una vita fatta da incolto e ignorante. Poteva anche pregare e supplicare sulla Bibbia - capo chino - come fanno i fanatici, ma a poco servono le preghiere e le litanie se il cuore è marcio dentro...[/slpc]
Anthos92 ha scritto:Non proprio... non ricordo a dire la verità cosa ho fatto. Ho una lacuna... Al risveglio ci ho messo un po' a mettere insieme i pezzi...
Stando a quello che ricordo, il meccanismo è più o meno quello: percepisco il segnale, così com'è, e poi continuo ricordando di star sognando. Per un attimo vengo proiettato fuori dal sogno e ci ritorno subito dopo, non te lo so spiegare diversamente.
Comunque: mi sono alzato una schifezza. Vi spiego meglio: ho fatto tre ore di sonno, poi la maschera ha cominciato a funzionare... Dunque da quell'ora è come se ogni sogno lo avessi fatto "sveglio". In pratica è come se non avessi chiuso più occhio. La fase Rem è importante per il riposo del corpo, e non a caso è la fase più importante del sonno.
Penso che al prossimo esperimento imposterò più ore per dormire.
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