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Testi, racconti e poesie realizzate da voi.
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Manifesto dei poeti onirici inconsci

Messaggioda Citrato » 05/03/2022, 20:45

Salve sognatori della galassia. Chi avrà letto nel mio diario il SL intitolato “Incontro con un PO(ETA) (viewtopic.php?f=10&t=6681&start=90#p106800) sarà al corrente del fatto che ho avuto modo di “estorcere” la seguente strofa poetica ad un PO:


Da un cielo senza spine
che taglia il futuro presente
occhi di pietra ti ascoltano
senza che tu dica niente


Che i PO siano a volte in grado di rispondere alle nostre richieste non rappresenta una novità per chi esplora il mondo dei lucidi (a tal proposito potete prestare ascolto alla puntata n. 10 di “Radio sogni lucidi” in cui si parla anche di questo genere di esperimenti: https://www.youtube.com/watch?v=Ck0qrvsuHvQ), ma ottenuti i versi sopracitati ritengo si possa abbozzare il manifesto di un nuovo filone poetico che, se volete, potremmo indicare come “poesia onirica inconscia”, da non confondere con il genere della poesia onirica già esistente e riguardante opere in versi che, pur traendo ispirazione da episodi onirici, è frutto di una mente senziente capace di compiere, col senno di poi, uno sforzo compositivo. La poesia onirica inconscia potrebbe pertanto riferirsi a componimenti poetici demandati interamente alla creatività dei personaggi onirici che è possibile incontrare sia all’interno della dimensione dei sogni lucidi che dei sogni ordinari, senza richiedere alcuna elaborazione ad una mente vigile che si trovi all’interno di un contesto onirico. Possiamo immaginare questo nuovo filone come una forma di scrittura poetica surrealista portata alle sue estreme conseguenze, ovvero prodotta dal nostro inconscio e composta unicamente dai nostri PO, ai quali, almeno figurativamente, va anche attribuita la paternità dell’opera. Pensiamo a questo genere di poesia come un atto liberatorio; una forma artistica spregiudicata che 1) può sfuggire allo sforzo creativo della mente senziente, 2) si poggia su una realtà non necessariamente dotata di senso tangibile, e 3) può aprire nuovi spazi di interpretazione in quanto frutto di emanazioni restituiteci dall’inconscio anche dietro nostra richiesta. Forse alcune forme poetiche di questo genere potranno apparire ermetiche o altresì nascondere reconditi significati che possono rifarsi, oltre che al vissuto personale, anche a contenuti inconsci che la sensibilità estetica o l’indagine psicanalitica del lettore potrebbero far emergere. L’idea della poesia onirica inconscia presta fede ad aneddoti su poesie recepite in sogno, come anche riportato da alcuni famosi artisti, o fornite dai PO in risposta alla risoluzione di problemi creativi, come rilevabile da studi di psicologia.

In ragione di tutto questo, invito gli amici onironauti a cimentarsi in simili esperienze, così da provare ad estrapolare dai loro sogni dei componimenti poetici inventati dai loro PO e, infine, riportare i loro versi in questa sezione del forum. Io proverò a fare altrettanto. Nuovi orizzonti ci aspettano!
Ultima modifica di Citrato il 09/03/2022, 21:19, modificato 3 volte in totale.
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Re: Manifesto dei poeti onirici

Messaggioda NeuroEngineer » 06/03/2022, 0:46

Una bellissima idea Citrato, nata da una altrettanto meravigliosa esperienza. La strofa plasmata dal tuo PO-inconscio è davvero spettacolare, forse sarà qualcosa di strettamente soggettivo ma mi ha comunicato emozioni e pensieri ad un tale livello che altre strofe, studiate in modo ben più cosciente da numerosi poeti reali, non sono riusciti a raggiungere.

Durante la fase REM la facoltà della mente umana corrispondente alla creatività è in forte attività, in modo ben più stimolante ed interessante di quanto lo sia durante lo stato di veglia. Dopotutto è uno strumento necessario per cercare di dare un senso ai nessi che collegano pattern totalmente diversi in modo da renderli, in modi originali, adattabili ad un mondo onirico comune.
Oggetti, persone, ambienti ed eventi apparentemente accostati in modo illogico, ma che nel complesso per la mente acquisiscono un senso.
Mi ricorda molto la biblioteca di babele: il "mito" di una biblioteca in cui ci sono infiniti libri, aventi infinite pagine, composte da caratteri disposti randomicamente uno dopo l'altro. In questo chaos di lettere, la maggioranza di questi libri non avrà un senso, ma dato che le combinazioni tra i caratteri sono infinite, nella biblioteca saranno presenti tutte le opere letterarie, tutte le teorie scientifiche e tutti i pensieri che l'uomo ha avuto nel passato, avrà nel futuro o non avrà mai elaborato.
Allo stesso modo, dalla grande mole di pattern che il cervello ha registrato e che potrebbero essere combinati in molteplici modalità tendenti all'infinito, la mente inconscia (e relativi meccanismi biologici/chimici/elettromagnetici cerebrali) opera come un libraio che ordina gli scaffali, portandoci all'attenzione esclusivamente i libri che hanno un senso e che organizzando memorie, ipotesi ed esperienze, danno un senso anche ai pattern che li hanno generati.

Questi libri sarebbero, fuor di metafora, i sogni (lucidi o meno) che viviamo. E, di tanto in tanto, tra questi libri si nascondono vere e proprie opere d'arte, che la mente creativa ha creato senza bisogno di una coscienza che fornisca linee guida consapevoli. La mente che stupisce se stessa: l'artista lavora dietro le quinte, lo spettatore ha la sola funzione di provare meraviglia di fronte alle sue creazioni.

Non sono rari gli esempi di persone (intellettuali, artisti e scienziati) che hanno affermato di aver trovato ispirazione, in modo concreto, nel mondo dei sogni.

Negli ultimi mesi ho avuto esperienze (SL) particolari che mi hanno lasciato senza parole, dove la mia mente (che in quei momenti non sentivo neanche mia) ha impersonato il ruolo di un architetto straordinario: palazzi dal design intrigante e complesso in ogni dettaglio, città enormi e ben studiate, monumenti e chiese dagli interni subilimi, rovine di vecchie civiltà o grattacieli futuristici, ecc. E in rari casi la mente gioca a fare il pittore, lo scultore, il designer di automobili, il compositore e per l'appunto il poeta, riuscendo molto bene nei suoi compiti.

L'indole artistica umana si ripropone nel mondo onirico anche negli individui meno portati per la materia nel mondo reale. D'altronde, l'arte assume significato solo agli occhi di chi la percepisce e non esiste opera d'arte che sia priva di umanità.

Mi scuso per il discorso che a primo impatto potrà sembrare OT, però credo che fosse utile e funzionale all'idea che sta alla base di questo Topic.
Potremmo anche avviare una serie di argomenti in cui gli onironauti condividono melodie, architetture, opere d'arte in generale che la propria mente inconscia ha generato.

Non mi è mai capitato che un PO recitasse una poesia, bensì a volte che presentasse dei veri e propri documentari (con relative immagini che comparivano sul mio campo visivo man mano che lo raccontava). Prenderò la questione come un nuovo task da provare, non credo di essere bravo e fortunato come te (Citrato), ma vedremo cosa ne esce fuori :angel:

EDIT: E, aggiungo, sono convinto che la mente artefice di queste parole in stati mentali così peculiari sia soggetta ad un fenomeno "simil-lapsus freudiano" : commettendo apparenti errori involontari/inconsapevoli, in verità rivela le proprie reali intenzioni e convinzioni...convinzioni che magari sono più sagge di molte congetture che elaboriamo in modo troppo contorto se proviamo ad elaborarle volontariamente. Potremmo imparare molto da quel che la mente, nel suo linguaggio folle così come la maggior parte degli artisti più geniali, ci comunica... O meglio, comunica a se stessa.
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Re: Manifesto dei poeti onirici

Messaggioda Citrato » 06/03/2022, 18:20

Ciao NeuroEngineer! Grazie mille per i tuoi apprezzamenti. E' davvero molto suggestivo il confronto che hai fatto con l'opera di Borges. In effetti sembra davvero che l'inconscio riesca talvolta a creare un libero gioco di associazioni tra elementi apparentemente casuali che possono talvolta dare l'impressione di far emergere opere di senso compiuto e profondo. In fin dei conti, almeno da un punto di vista termodinamico, possiamo pensare all'ordine come ad una peculiare configurazione ottenuta casualmente dalle infinite configurazioni possibili. Grazie come sempre per le tue preziose riflessioni e anche per la tua eventuale disponibilità nel cimentarti in un simile esperimento :cool:
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Re: Manifesto dei poeti onirici inconsci

Messaggioda NeuroEngineer » 18/03/2022, 18:30

Scrivo solo adesso sia per motivi di tempo sia perché i risultati sono davvero scarsi. : Hurted :
Ho provato circa 5 volte su 10 SL avuti questi giorni a seguire le istruzioni:
1) Ricordarmi della TASK
2) Dirigermi verso un PO
3) Conversare con il PO e chiedere di intonarmi una poesia
4) Ascoltare la poesia, svegliarsi e ricordarsela/annotarsela

Al primo tentativo (8 Marzo, due giorni dopo aver letto la proposta) il PO ha iniziato a recitare frasi lunghissime ad una velocità troppo elevata, di cui riuscivo a cogliere solo le parole finali (alcune di esse: "crogiolo", "formica"). Ho chiesto di procedere più lentamente ma il PO si è messo a ridere e ha continuato a parlare seguendo il ritmo. Ho cercato quindi di ascoltare le ultime due frasi, mi sono svegliato volontariamente cercando di tenerle a mente ma poco dopo me le sono dimenticate e le ricordavo in modo frantumato e poco sensato. Era un SL poco stabile sin dall'inizio.

Nei successivi 3 tentativi non mi hanno neanche risposto, molto spesso affermavano cose del tipo: "Fammici pensare...mmmhhh...no, non mi viene nulla in mente".
Il che è strano, considerando che di solito i personaggi onirici non ostacolano la mia volontà di eseguire task.
Questa notte, ultimo tentativo più recente, ho chiesto a 7 PO diversi di recitarmene qualcuna: 4 non mi hanno risposto o mi facevano perdere tempo, 2 hanno risposto ma più che poesie sembravano discorsi normali e l'unico PO che si è dimostrato più o meno produttivo è stato un uomo anziano di colore.
Ha elaborato un componimento di circa 3 versi, ricordo che non era molto entusiasmante o particolarmente evocativo, ma perlomeno era un risultato. Contrariamente al primo tentativo, tuttavia, questo SL era stato sin dall'inizio molto gradevole ed interessante e di conseguenza mi dispiaceva svegliarmi volontariamente e perdere l'opportunità di fare altro. Fatto sta che l'esperienza onirica è continuata per altri 20 minuti circa percepiti e al mio risveglio la memoria era molto solida e chiara per quanto riguarda le ultime esperienze vissute e poco per quelle precedenti (quindi la parte della TASK).
Ricordo l'aspetto dell'anziano signore che mi rispose, nonché la sua voce, ma non il contenuto dei 3 versi.
Quindi nulla, proverò nei prossimi giorni...forse un post non troppo utile ma lo scrivo per sottolineare che non me ne sono dimenticato e non ho abbandonato l'idea :idea:
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Re: Manifesto dei poeti onirici inconsci

Messaggioda Citrato » 19/03/2022, 19:53

Grande Neuroengineer! Comprendo che compiere una simile task non deve essere facile, dato che può risultare complicato trovare dei PO che siano predisposti a recitare versi e, in caso affermativo, risulta comunque difficile tenerli a mente. Nel mio caso, posso pensare di essermi trovato facilitato dal fatto che nella vita di veglia mi diletto ad inventare strofe di poesie e filastrocche e, quindi, la mia mente potrebbe essere relativamente addestrata a questo esercizio, ma la mia è solo un ipotesi. Grazie in ogni caso per la tua collaborazione e chissà che non riuscirai prima o poi a ricordare qualche verso recitato da un PO dotato di una qualche vena poetica :cool:
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Re: Manifesto dei poeti onirici inconsci

Messaggioda LuKe94 » 19/03/2022, 22:02

Cercare un poeta o uno scrittore famoso potrebbe essere d'aiuto :idea:
Alla fine basterebbe prepararsi il soggetto da svegli e generarlo tra i PO.
Get chance and luck!
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Re: Manifesto dei poeti onirici inconsci

Messaggioda Veronica » 26/03/2022, 12:26

Ciao, durante un sogno lucido avuto ieri notte ho ricordato di aver letto questo topic e del tentativo che volevo fare :) l'ho scritto nel mio diario, ma riporto anche qui solo la parte di interesse:

Mi alzo dal letto volando, penso che bello, approfittiamo per volare! Poi mi dico aspetta fammi pensare, invece di volare sempre, stavolta ricordiamoci se c'era qualcosa in particolare che volevo provare. Mi ricordo subito di aver letto qui nel forum la questione di poter dire dei peomi. Proviamo! Vediamo se il mio inconscio ricorda dei versi che nella realtà non ricordo mai. Provo con tre diversi. Ad esempio provo con il canto di Paolo e Francesca di Dante, perché a scuola l'avevo imparato a memoria, ma adesso so di ricordare solo la prima parte, non ricordo più come prosegue. Penso vediamo se nel sogno riesco a dirlo tutto. Ma mi blocco nello stesso identico punto in cui mi blocco nella realtà. Provo con altri due canti, non ricordo più quali sono, forse quello di Caronte o quello dell'inferno (mannaggia a me che non me lo sono segnato appena sveglia!) Ma niente da fare, il mio inconscio non prosegue oltre. Mi dico "strano, eppure sono sicura che nel mio cervello saranno ancora conservati quei ricordi perché a scuola li ricordavo a memoria". Ero convinta che avrebbe funzionato e invece no.
Penso al mio corpo in quel momento che dorme. Questo tentativo di esibirmi nei versi e di ricordare mi ha stancato molto la testa e decido di non tentare oltre, sento una specie di peso in fronte per lo sforzo ed ho paura di rovinarmi il cervello nella realtà. Penso meglio non fare troppi esperimenti. Cerco di controllare se riesco a sentire il mio corpo reale fermo nel letto che dorme. Ogni tanto ho paura di non riuscire a tornare. Decido di terminare il sogno e svegliarmi.

Ero abbastanza convinta di riuscire a recitarle per intero, a differenza della realtà, e invece no...A volte mi è capitato appunto di ricordare canzoni o versi nei sogni che nella realtà non ricordavo più e infatti me ne stupivo, perciò ero convinta che svrebbe funzionato. Altre volte mi è capitato di inventare delle canzoni in sogno, ma ora non ricordo nessuna di queste, se dovesse ricapitare dovrò subito segnarmele :)
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Re: Manifesto dei poeti onirici inconsci

Messaggioda Citrato » 26/03/2022, 12:33

Ciao Veronica! Grazie mille per il tuo interessamento. Mi spiace che tu non sia riuscita nel tuo intento. Mi rendo conto che non si tratta di un compito semplice. Se posso provare a darti un consiglio, la prossima volta che ti dovesse capitare prova tu per prima a suggerire un verso ai tuoi PO per poi constatare se ti rispondono con un altro verso magari inventato da loro. :cool:
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Re: Manifesto dei poeti onirici inconsci

Messaggioda Citrato » 12/04/2022, 20:03

Riporto ancora una volta una strofa, l'unica che ricordo, estorta ad un PO dopo essere entrato spontaneamente in WILD la scorsa notte, chiedendo che mi venisse recitata una poesia:

"Nascondiamoci i suoni
poche questioni
per ritornare nessuno
per apparire migliori
"

P.S. Il PO che mi è apparso sembrava un ragazzo piuttosto magro, dal volto scarno, dai capelli corti e non meglio definito. Credo abbia recitato almeno 4 strofe, di cui ricordo solo l'ultima, come fosse un brano hip hop e assumendo un tono severo della voce.
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Re: Manifesto dei poeti onirici inconsci

Messaggioda Citrato » 29/04/2022, 18:22

Riporto di seguito le strofe che ricordo dal sogno avuto l’altra notte e che potete leggere per intero nel seguente link:

viewtopic.php?f=10&t=6681&p=107219#p107219


Ci sono cose che ricordo
o che ricordo quasi
ma quello che ricordo meglio
sono le tue frasi

Ci sono cose che ricordo
come un disco rotto:
la pioggia sopra al tuo balcone
mentre io di sotto

Ci sono cose che ricordo
ma soltanto a stento:
la voce tua venne coperta
da quel forte vento



P.S. Volevo far presente che in questo caso i versi della poesia potrebbero bene corrispondere ad eventi che mi sono realmente accaduti, anche se non posso provarlo dal momento che non posso esplicitamente attribuirmi la paternità dell’opera. Quindi, come da me già ipotizzato, non tutte le poesie inconsce devono apparire necessariamente incomprensibili alla nostra parte senziente. In ogni caso vi giuro che se continua così mi faccio poeta. Tanto a questo punto non devo fare alcuna fatica nello scrivere i versi, sebbene debba fare uno sforzo per cercare di ricordarmeli. Viva i sogni, viva l’inconscio!
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