Ciao a tutti!
Io pratico meditazione con la quale provo ad entrare in SL. Un metodo WILD.
L'esperienza che ho scelto per il concorso è in realtà la prima parte in quanto il giorno dopo in un'altra sessione di meditazione ho vissuto un'esperienza collegata. La prima parte che qui descrivo è comunque la più intensa e duratura.
L'intento di questa meditazione era : "SCOPRIRE DOVE SONO I SOGNI"
Fine Agosto 2021, Puglia. Mattina all'alba, appena sveglio. meditazione all'aperto. Accompagnato da campane tibetane. Posizione del "loto occidentale" e Dhyana Mudra su una panca di pietra in un giardino.
Durata reale totale dell'esperienza 52 minuti, di cui stimo 25-30 minuti di discesa a zero e quindi 22-27 minuti di SL. Durata percepita: "tante ore", numero indefinito ma comunuqe contato in ore.
Memoria del SL, intensa, come una vera e propria esperienza di vita vissuta, in effetti ero sempre "sveglio".
Nella descrizione del sogno lucido inserisco tra parentesi quelli che sono i pensieri, diversi dai dialoghi ma parte integrante del SL.
Escludo di descrivere la discesa a zero e inizio con il sogno lucido.
Ero in uno stato di rilassamento perfetto, stavo benissimo fisicamente ed emozionalmente in equilibrio. Mi chiedevo se avrei visto mai qualcosa su dove siano i sogni ma anche se non fosse successo, andava già bene cosi, stavo talmente bene che solo aver raggiunto quello stato era già molto bello e soddisfacente.
Cominciai quindi a visualizare alcune immagini, figure geometrice che mi passavano davanti, ricordo anche un carro traianato da 4 buoi. Quindi mi fermai ad osservare una figura tonda che invece di muoversi andando fuori dal mio campo visivo, rimaneva sempre davanti a me. Concentrandomi su quel cerchio alla fine ci sono entrato ed è diventato un tunnel e io acquisivo velocità scivolandoci dentro come se fossero montagne russe o uno scivolo ad acqua tubolare.
Dopo un turbinio di curve dentro questo tunnel ne sono uscito e mi sono ritrovato in uno spazio vuoto, indefinito. nero.
A questo punto ho percepito il profumo del mare, ma non era possibile fosse il mare, ero lontano dal mare. Udi quindi anche il rumore delle onde. Ma quindi se non era possibile che sentissi odore e rumore del mare perchè ero a meditare sulla mia panca di pietra voleva dire che ero dentro un sogno!
A questo pensiero mi sono visto da fuori. ero seduto su una sedia di legno in una spiaggia. Con il mare alla mia destra e davanti a me un grosso scoglio mezzo sul bagnasciuga e mezzo in mare. Guardadomi da fuori però pensai che volevo vedere il sogno in prima persona e in un attimo mi ritrovai con gli occhi aperti seduto in meditazione sulla sedia di legno sulla spiaggia. Osservai il grosso scoglio dalla spiaggia al mare e notai che si creava mano a mano che lo guardavo e soprattutto sulle onde sonore delle campane tibetane che ancora sentivo.
Ad un tratto mi sono ancora ritrovato ad osservarmi da fuori e la sedia con me sopra ha cominciato a sobbalare. fece 3 sobbalzi uno più in alto dell'alto dell'altro e all'ultimo la sedia si è completamente capovolta portando la mia testa verso il suolo e cadendo a tutta velocità tanto da spaventarmi, mi sarei rotto l'osso del collo! ma no è impossibile, non mi poteva succedere nulla, ero in un sogno. anzi lasciamo andare e vediamo cosa succede. In quel momento ritornai dentro il mio corpo sulla sedia di legno mentre cadeva schiantandomi di faccia sulla sabbia. Al moemnto dell'impatto con la sabbia però si riaprì il tunnel di prima e ci entrai a tutta velocità.
Questo tunnel però era molto più definito del precedente. Le pareti di questo tunnel circolare erano trasparenti maerano persorce da venature che si illuminavano defininendo mneglio queste pareti sulle onde delle campane tibetane. Le campana battevano e pulsavano luce in queste venature che mi permettevano di vedere bene le pareti del tunnel e queste pareti erano trasperenti cosi che mentre scivolavo dentro potevo osservare fuori.
Il tunnel continuava imperterrito in tute le sue evoluzioni e io ci scivolavo dentro. Guardavo furoi dal tunnel e vedevo come il cielo, lo spazio, vedevo le stelle. Pensavo sto andando a vedere sono i sogni, fuori vedo lo spazio però i tunnel mi sembra mi stiano portando verso il basso. In alto o in basso non mi cambia, vediamo dove mi portano.
Tornai a guardare davanti a me nella corsa nel tunnel. Cominciai a vedere delle porte in attivo lungo il tunnel. ne attraversai diverse, non saprei dire esattamente quante. Erano tutte porte tonde che sbarravano completamente il proseguo del tunnel. le prime erano già aperte quando ci passai attraverso. Alcune le vidi da lontano chiuse ma che si aprivano al mio passaggio. Una invece mi fermò dentro il tunnel. era chiusa., era tipo una porta da cavaeu di banca.Me la trovai davanti. Pensai che si sarebbe aperta dovevo aspettare e si aprì. Ripartì quindi nel tunnel fino ad arrivare un uno spazio vuoto nero ma ero fuori dal tunnel.
In questo spazio infinito ed indefinito vidi che c'era ancora una botola tonda. un altro tipo caveau di banca chiuso. Non c'era più il tunnel solo questa porta chiusa con dietro niente. Sapevo che non avrei pottuo aprirla serviva una chiave, e poi dietro non c'era niente lo vedevo. Non c'era niente da nessuna parte, solo nero.
Riconcentrandomi quindi sulla botola chiusa notai che c'èera anche una sfera che girava intorno alla botola. e ruotava anche su se stessa. osservando il moto di rivoluzione di questa sfera notai che vi era disegnato sopra un volto! ma si questo doveva essere il mio amico "bambino magico gigante". A questo pensiero esclamai:
" Ciao Sei il bambino magico gigante?"
La sfera quindi smise di ruotare intorno alla botola e venne di fronte a me. smise pure di ruotare intorno a se stessa e si fermò di fronte a me mostrandomi il viso disegnato. era un misto tra il volto dell'omino Michelin e il fantasma gigante di panna del film Ghostbusters degli anni 80. Aveva poi disegnato anche un cappellino tondo a spicchi verso l'alto di colori diversi.
"Ciao" dissi, " quanto tempo!" ( come quanto tempo? perchè ho detto quanto tempo? ma si è vero sto meditando, lui fa parte di me, lo conosco da sempre)
"Come ti chiami?" gli chiesi. Lui me lo disse all'orecchio anche se non lo vidi venirmi vicino.Non nominerò mai il suo nome.
A quel punto riusci a vederlo non solo nel volto ma in tutto il corpo, mi pareva enorme, o almeno lo era rispetto alla botola chiusa. Tutto bianco, proprio come i due personaggi descritti prima.
" Cosa vuoi fare?" mi chiese Lui. Parlava ma la bocca o l'espressione del viso disegnata non cambiava, non si muoveva.
"Mi potresti fare entrare nella botola per favore? voglio vedere dove sono i sogni." .Risposi di getto cercando di essere il più gentile ed educato conoscendo gli enormi poteri che aveva lui in quel luogo e sopratutto sapeva dove fossero i sogni era la guida perfetta!
"Certamente" mi rispose.
In quel mentre la botola si aprì. Fui preso quindi da un senso di gioia, stavo per entrare dove sono i sogni! ( No, non posso farmi prendere dalle emozioni o finisce il sogno! sto meditando sulla mia panca di pietra e basta. vediamo dove sono i sogni, mi concentro sul sogno.)
Con la botola aperta mi avviai per entrarci, quando mi ricordai del mio amico. mi girai e gli chiesi:
" Tu mi accompagni?"
" certamente" mi rispose.
A questo punto mi girai di nuovo verso la botola e la attraversai con un maggior senso di tranquillità ed equilibrio emotivo.
mi ritrovai quindi a camminare su una pavimentazione come fosse un enorme gonfiabile ma non si schiacciava sotto il peso dei miei piedi. Mi guardai bene intorno. praticamente ero come sopra un'enorme sfera piena di aria. talmente enorme che era come vedere il globo terrestre nello spazio. Ne percepivo la sfericità vedendone l'orizzonte tondeggiante. Tutto la pavimentazione era nera e ricoperta di stelle, come guardare il cielo di notte. Volli toccarlo, mi chinai e toccai la superficie. era vellutata come un peluche dal pelo cortissimo o una moquette morbidissima.Sotto il tocco delle mie mani la superficie si schiacciava diversamente dal peso del mio corpo. con le mani avrei potuto rompere il manto e passarci attraverso.
Mi ricordai del mio amico e mi girai di scatto verso la botola.
Lo vidi che stava passando. Lui era incredibimente enorme rispetto alla porta ma stava entrando come se fosse di gomma. Come posso dire l'uomo di gomma dei fantastici 4 che passa attraverso la serratura di una porta. Vidi la testa che era entrata e piano piano strisciava dentro tutto il corpo fino a ricomporsi in tutta la sua enormità dentro con me.
Oltre all pavimentazione notai che anche il cielo era ricoperto di stelle e costellazioni. Era un cielo piatto, proseguiva dritto oltre l'orizzonte del globo della pavimentazione. tra il globo e il soffitto non vi erano stelle, solo spazio. nero. lo stesso spazio che c'era dall'altra parte della botola.
Il cielo e anche la pavimentazione, ma molto più il cielo veniva illuminato da onde luminose suscitate dalle campane tibetane che continuavo a sentire. Quando il cielo si illuminava diventava tutto più chiaro però allo stesso tempo percepi che l'energia delle campane aiutava ma non sarebbe durata all' infinito e dovevo quindi sbrigarmi a raggiungere il luogo dei sogni.
Mi rivolsi quindi ancora al mio amico magioc gigante, lo guardai dal basso verso la sua altezza incredibile.
Gli chiesi: "Dove siamo?"
Lui mi rispose sempre senza muovere il suo viso disegnato:
"siamo sopra il mondo. Li sotto c'è il mondo. la terra lo spazio, le stelle i pianeti."
"wow" esclamai, "posso dire di stare camminando sull'universo!" mi venne quasi da ridere ma mi ripresi subito, devo mantenere la calma.
(Sono in un sogno e sono sopra l'universo, con le mani posso aprire la superficie a cominciare a svolazzare per lo spazio, andare dove voglio! incredbile. Ma... se sono sopra a tutto l'universo che conosco, tutto ciò che vedo qui intorno a questo globo? e questo cielo piatto che sembra un soffitto di stelle? potrei volarci e attraversarlo, cosa ci sarà? mi perderei, sarebbe troppo. tornerei fuori dalla botola, sono riuscito ad entrare perchè uscire? No! devo concentrarmi su vedere dove sono i sogni, poi tornerò)
A questo punto il mio amico mi chiese:
" Cosa vuoi fare?"
"Mettimi sulla tua spalla per favore, cosi posso vedere meglio" ( Perchè vedere meglio? potrei volare ma già comunque riesco a vedere tutto il globo, non mi importa, vediamo come procede)
Lui si abbassò mi prese sul palmo della sua mano gigante e mi sollevò fino sulla sua spalla, la spalla destra.
A questo punto girò la testa verso di me sulla sua spalla. Incredibilmente riuscivo a vedere completamente il suo viso nonostante io fossi cosi piccolo vicino al suo viso enorme.
"Cosa vuoi fare?" mi chiese nuovamente.
"Voglio vedere dove sono i sogni" risposi senza indugiare.
A questo punto iniziammo a volare. Io seduto sulla sua spalla come passeggero ci alzammo in volo.
Mi guardai intorno con curiosità sfruttando i momenti in cui le campane tibetane facevano illuminare il cielo pulsando luce e di riflesso anche la supreficie del globo. Presi meglio coscienza di essere dentro una specie di scatola enorme di cui vedevo solo un lato, il soffitto. dentro questa scatola c'era questo enorme globo contentente l'universo e coperto da un mantello di peluche vellutata di stelle e costellazioni. Io stavo volando sulla spalla del mio amico nello spazio tra l'universo e la scatola ma in realtà stavo meditando sulla mia panca di pietra.
Durante la mia esplorazione visiva dell'ambiente notai in lontanaza un buco nella superficie del globo. Questo buco attirò la mia attenzione però era molto lontano. ( non posso perdere tempo a vedere tutto devo arrivare dove sono i sogni. però sono in un sogno, posso arrivare li in un attimo a vedere e conitnuare a volare sulla spalla del mio amico)
In un attimo mi ritrovai ad osservare questo enrome buco nella superficie che contniene l'universo. Era come un buco nell'acqua (
https://www.vanityfair.it/viaggi-travel ... i-in-acqua) Il manto di stelle e costellazioni contninuava lungo le parete discendenti del buco. non vedevo il fondo. restavo a guardare solo lungo il perimetro, a pensare di volare sopra per vedere dall'alto mi venne paura, sentì il cuore battere. ( No non posso avere paura, niente mi può fare del male qui. sono in un sogno, in realtà sto meditando sulla mia panca di pietra.) Mentre osservavo questo buco che era comunque enorme la sensazione era duplice. a volte mi pareva che solo i miei occhi fossero al buco, il mio corpo onirico sulla spalla lontano ma in realtà stavo meditando. A volte invece mi pareva che tutta la mia testa fosse al buco e fosse ancora attaccata al corpo che volava sulla spalla dell'amico. Come se avessi allungato tutta la testa per non lasciare la spalla.
Avendo calmato il senso di paura tornai sulla spalla e chiesi al mio amico "E' pericoloso quel buco?" (Perchè gli ho chiesto se è pericoloso?so già che non è pericoloso, in realtà sto meditando sulla panca. Se so già la risposta perchè gliel'ho chiesto?Sapevo già la risposta ancora prima di provare paura, già non aveva senso provare paura sapendo di star meditando. Anzi quando tornerò qui ci volerò dentro!Adesso sbrighiamoci a vedere dove sono i sogni)
Non ricevetti risposta alla mia domanda, giustamente.Quindi chiesi:
" sono ore che voliamo verso il niente, dove sono i sogni?" ( Ore? perchè ho detto ore? non possono essere passate ore, in realtà non sarò a mezz'ora credo)
Lui rispose:
" I sogni sono tutti qui intorno, le vedi le costellazioni? se guardi il mondo attraverso le costellazioni vedi i sogni. Per ogni costellazione un sogno diverso, puoi scegliere."
"Caspita! quindi mi basta scendere e guardare attraverso una costellazione?"
"Si"
"Scendiamo allora!" ( Caspita a saperlo prima appena entrato potevo già vedere i sogni! ho perso tanto tempo,dovevo fare domande più precise, la luce delle campane la vedo sempre meno intensa)
Un senso di felictà e gioia incominciava a pervadermi mentre scendavamo verso la superficie. Stavo raggiungendo il mio obbiettivo: scoprire dove sono i sogni! e sapevo come ci ero arrivato e quindi ci potevo tornare! che felicità!che soddisfazione! che gioia!
(caspità non posso farmi prendere cosi ma è più difficile resisitere a cosi tanta emozione)
Atterrammo sulla superifcie e il mio amico mi portò giù con la mano.
Quando toccai la superficie corsi a cercare una costellazione che mi attirasse e provare a guardarci dentro. Na trovai una. Sentivo il cuore accelerare, il senso di gioia era sempre maggiore. Mi inginocchiai sulla superficie, mi chinai sulla costellazione, avevo il cuore in gola.
Divenne tutto bianco.
Mi ritrovai dentro una stanza piccola, bianca con una porta chiusa e mancava completamente una parete, quella dietro di me. C'ero io, il mio amico che però adesso aveva dimensioni proporzionate a me ed era snello. Aveva però le braccia incrociate e pareva arrabbiato con me. Nella stanza c'era anche una tavolo e un'altra presenza dietro a questo tavolo. Non ho memoria di questa presenza a parte la sua presenza.
Il mio amico era arrabiato. Io ero felicissimo ma cercavo comunque di scusarmi perchè mi ero lasciato andare dalle emozioni ma che andava bene cosi, ero felicissimo!Ci ero arrivato e sapevo tornarci quindi ci saremmo rivisti presto. Ma il mio amico teneva le braccia incrociate e stava in piedi davanti a me come arrabbiato.
Ad un certo punto mi sono sentito come tirare dalla schiena e volai all'indietro uscendo dalla stanza bianca da dove mancava la parete. Volando indietro vedevo la stanza con le i due personaggi dentro immobili allontanarsi. Io volavo idnietro sempre più veloce.
Ad un certo punto presi come un colpo. come se mi fossi schiantato contro una parete alle mie spalle. ( caspita mi sarei fatto male se non stessi in realtà meditando)
oltrepassai quidni la parete e cominciai a sentire il mio respiro e le campane tibetane.
Contai da 5 a zero, ringraziai il mio corpo e riapri gli occhi.
Ero felice anche se non avevo raggiunto il mio scopo sapevo dove trovare i sogni e come arrivarci di nuovo. Ci ritorno domani e guardo subito nelle costellazioni appena entro!