Sogno Lucido del mese - Gennaio 2025
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Ora con il nuovo anno inauguriamo la serie di gennaio. Le regole sono sempre le stesse: postate una vostra esperienza onirica lucida di gennaio 2025, a inizio febbraio tra lo staff decideremo in modo imparziale qual'è il migliore.
Buon lucidamento
Regolamento di sognilucidi.it
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Nonostante I buoni propositi tra influenza e ricominciare un nuovo anno di lucidi ne ho fatto credo solo uno degno di nota, non che sia eccezzionale
lo riporto comunque nella speranza che prossimamente possa condividere esperienze più stimolanti.
20 Gennaio: strano regalo di compleanno
Era il giorno del mio diciottesimo compleanno, stavo riposando nella vecchia casa in cui ho trascorso la mia adolescenza e improvvisamente arrivano i miei genitori. Stavano accompagnando una giovane donna, forse dell'est Europa, non troppo vestita. Era il giorno del mio compleanno e giustamente loro mi avevano regalato un pomeriggio con una donna che mi insegnasse i segreti e le gioie del diventare adulto.
[...]
Dopo aver recuperato un minimo di lucidità mi sono interrogato sulla natura del regalo e ho pensato: "Ma che diavolo? No non può essere vero" e sono scoppiato a ridere.
Poi ho guardato fuori dalla stanza e ho visto i miei genitori nascosti dietro un angolo, come se stessero spiando. A quel punto, ho capito che doveva essere un sogno.
Improvvisamente, ho sentito un’energia oscura provenire da loro, come se fossero creature delle tenebre.
Ho deciso di distruggerli. Sono entrato nella loro stanza, ma era buia e opprimente. Non riuscivo a vedere nulla, solo due occhi gialli che brillavano nell'oscurità. Ho sollevato la mano per evocare qualcosa, ma mi sono dimenticato cosa dovevo fare.
Naturalmente, avrei dovuto evocare una luce pura e bianca dal cuore… e invece ho scelto l’oscurità. Era incredibile! Aveva degli effetti visivi spettacolari, come una nebbia scura come la pece che si contorceva in mulinelli e artigli, era così intricata e dettagliata che ho rischiato di far collassare l’intero sogno.
Così ho deciso di fermarmi e di cercare un modo per stabilizzarlo.
Ho avuto l'idea di usare i dipinti come portali per teletrasportarmi. Ce n'erano tantissimi, troppi per scegliere! A un certo punto, ne ho trovato uno che raffigurava un paesaggio fantasy mozzafiato
"Attraverso un piccolo varco tra gli alberi di una foresta autunnale bellissima, riuscivo a intravedere un edificio in marmo bianco, quasi un castello, una cattedrale o un palazzo.
Il tramonto alle sue spalle era spettacolare, con montagne innevate lontane che si stagliavano sullo sfondo e riflettevano la luce aranciata del sole."
Mi sono avvicinato fino a riempire tutto il mio campo visivo con il dipinto e, a quel punto, ha iniziato a prendere vita: i dettagli si moltiplicavano, le figure si animavano. Potevo sentire i suoni della foresta e le voci delle persone dentro quel mondo.
Ma il sogno stava collassando.
Quando sono arrivato in una colonia nascosta nella foresta, ho perso lucidità.
La gente parlava una lingua extraterrestre e, per tradurre la mia, dovevano infilarsi in piccoli tunnel, trasformarsi in formiche e raggiungere una sorta di deposito pieno di oggetti colorati – gemme, triangoli luminosi… dovevano mangiarne uno per ottenere il miglioramento linguistico e poi tornare indietro.
Quando ho incontrato il loro Imperatore, ho scoperto che possedeva una collezione incredibilmente complessa di lingue dell'universo.
Appena lui ha capito che ero un essere umano, ha deciso che dovevo essere eliminato. Si è trasformato in una sorta di moto aliena e ha cercato di investirmi! È stato il tentativo di omicidio più assurdo e divertente che abbia mai visto!
Poi il sogno ha preso una piega bizzarra: ho assistito a lamentele burocratiche da parte di operai intenti a rimuovere vecchi pali della luce. La scena si è protratta nella proprietà di mio padre, tutta abbandonata con molte piante morte e secche.
Alla fine, mi sono ritrovato a innaffiare l'orto in tarda serata, quando una ragazza giovane è apparsa dalla foresta.
Era venuta dalla città per fare "dolcetto o scherzetto". Sembrava incredibilmente felice e serena, nonostante fosse sola di notte.
Mi ha raccontato con entusiasmo che i suoi genitori le avevano appena regalato della lingerie nuova, che portava in mano, mentre sotto un leggero vestito era completamente nuda.
All'inizio ero sconvolto, ma poi ho capito… era solo un'anima Oscura.
E a quel punto, mi sono svegliato, in parte per il disgusto e in parte per fuggire dalla sua aurea corrotta.

20 Gennaio: strano regalo di compleanno
Era il giorno del mio diciottesimo compleanno, stavo riposando nella vecchia casa in cui ho trascorso la mia adolescenza e improvvisamente arrivano i miei genitori. Stavano accompagnando una giovane donna, forse dell'est Europa, non troppo vestita. Era il giorno del mio compleanno e giustamente loro mi avevano regalato un pomeriggio con una donna che mi insegnasse i segreti e le gioie del diventare adulto.
[...]
Dopo aver recuperato un minimo di lucidità mi sono interrogato sulla natura del regalo e ho pensato: "Ma che diavolo? No non può essere vero" e sono scoppiato a ridere.
Poi ho guardato fuori dalla stanza e ho visto i miei genitori nascosti dietro un angolo, come se stessero spiando. A quel punto, ho capito che doveva essere un sogno.
Improvvisamente, ho sentito un’energia oscura provenire da loro, come se fossero creature delle tenebre.
Ho deciso di distruggerli. Sono entrato nella loro stanza, ma era buia e opprimente. Non riuscivo a vedere nulla, solo due occhi gialli che brillavano nell'oscurità. Ho sollevato la mano per evocare qualcosa, ma mi sono dimenticato cosa dovevo fare.
Naturalmente, avrei dovuto evocare una luce pura e bianca dal cuore… e invece ho scelto l’oscurità. Era incredibile! Aveva degli effetti visivi spettacolari, come una nebbia scura come la pece che si contorceva in mulinelli e artigli, era così intricata e dettagliata che ho rischiato di far collassare l’intero sogno.
Così ho deciso di fermarmi e di cercare un modo per stabilizzarlo.
Ho avuto l'idea di usare i dipinti come portali per teletrasportarmi. Ce n'erano tantissimi, troppi per scegliere! A un certo punto, ne ho trovato uno che raffigurava un paesaggio fantasy mozzafiato
"Attraverso un piccolo varco tra gli alberi di una foresta autunnale bellissima, riuscivo a intravedere un edificio in marmo bianco, quasi un castello, una cattedrale o un palazzo.
Il tramonto alle sue spalle era spettacolare, con montagne innevate lontane che si stagliavano sullo sfondo e riflettevano la luce aranciata del sole."
Mi sono avvicinato fino a riempire tutto il mio campo visivo con il dipinto e, a quel punto, ha iniziato a prendere vita: i dettagli si moltiplicavano, le figure si animavano. Potevo sentire i suoni della foresta e le voci delle persone dentro quel mondo.
Ma il sogno stava collassando.
Quando sono arrivato in una colonia nascosta nella foresta, ho perso lucidità.
La gente parlava una lingua extraterrestre e, per tradurre la mia, dovevano infilarsi in piccoli tunnel, trasformarsi in formiche e raggiungere una sorta di deposito pieno di oggetti colorati – gemme, triangoli luminosi… dovevano mangiarne uno per ottenere il miglioramento linguistico e poi tornare indietro.
Quando ho incontrato il loro Imperatore, ho scoperto che possedeva una collezione incredibilmente complessa di lingue dell'universo.
Appena lui ha capito che ero un essere umano, ha deciso che dovevo essere eliminato. Si è trasformato in una sorta di moto aliena e ha cercato di investirmi! È stato il tentativo di omicidio più assurdo e divertente che abbia mai visto!
Poi il sogno ha preso una piega bizzarra: ho assistito a lamentele burocratiche da parte di operai intenti a rimuovere vecchi pali della luce. La scena si è protratta nella proprietà di mio padre, tutta abbandonata con molte piante morte e secche.
Alla fine, mi sono ritrovato a innaffiare l'orto in tarda serata, quando una ragazza giovane è apparsa dalla foresta.
Era venuta dalla città per fare "dolcetto o scherzetto". Sembrava incredibilmente felice e serena, nonostante fosse sola di notte.
Mi ha raccontato con entusiasmo che i suoi genitori le avevano appena regalato della lingerie nuova, che portava in mano, mentre sotto un leggero vestito era completamente nuda.
All'inizio ero sconvolto, ma poi ho capito… era solo un'anima Oscura.
E a quel punto, mi sono svegliato, in parte per il disgusto e in parte per fuggire dalla sua aurea corrotta.
Questo mese ho avuto solo un paio di esperienze degne di nota, questa è quella che ho scelto:
27 gennaio 2025
Lucido ore 3.45-5.30
Prendo lucidità mentre mi trovo a camminare lungo il viale principale della mia città, in direzione della piazza centrale. Il viale è molto affollato ed è chiuso al traffico, come avviene tutti gli anni sia per la sagra cittadina sia per le sere dei weekend estivi. Cammino dunque in mezzo alla strada, dove c'è un po' più di spazio, noto che ci sono anche alcune bancarelle sul lato sinistro della strada ma non sono numerose come durante la sagra. Mentre cammino sento il chiacchiericcio di fondo emesso dalle persone ma ne rimango distaccato e non mi crea alcun problema. A tratti provo ad ascoltare dei frammenti di conversazioni e mi sembrano abbastanza coerenti. Raggiungo la piazza centrale e mi fermo ad uno stand gastronomico dove c'è un signore anziano che prepara delle bruschette. Voglio assaggiarne una prima di proseguire, il signore me ne prende una già pronta e ricoperta di olio. Mi viene in mente che dovrei pagare, così infilo la mano nella tasca sinistra dei pantaloni per tirarne fuori dei soldi ma prima che riesca a farlo il signore mi dà una moneta da 2 euro. Estraggo dalla tasca una banconota da 5 euro, pensando che quei 2 euro siano il resto e che il signore me li abbia dati poiché è riuscito in qualche modo a sapere in anticipo quanto gli avrei dato io, forse anche prima di me (quando ho infilato la mano nella tasca non avevo idea, almeno a livello conscio, di quanti soldi avrei tirato fuori). Il signore però dice che 5 euro sono troppi, il che mi lascia perplesso, alla fine mi prendo la bruschetta e i 2 euro e proseguo per la mia strada. Arrivo sul lungomare e in spiaggia ma qui trovo una rete di recinzione che impedisce di accedere al mare. Questa cosa delle rete non mi è nuova, ho un vago ricordo di essermi già imbattuto in qualcosa del genere di recente in un altro sogno. Qui comunque lo scenario inizia a destabilizzarsi fino a crollare e mi ritrovo a sognare normalmente per un po'. In seguito riprendo lucidità mentre sono a casa al piano terra, esco di casa e fuori trovo un ambiente quasi completamente buio. Mi metto a correre veloce finché non mi ritrovo finalmente in uno scenario coerente, un quartiere di una qualche città. La situazione però non è delle migliori qui, è in corso uno scontro a fuoco credo tra bande criminali. Di persone che sparano ne vedo al massimo un paio ma sento chiaramente altri spari provenienti da altre direzioni, presumibilmente si tratta dei membri della banda rivale che a quanto pare si nascondono all'interno degli edifici qui intorno. Io so di non correre alcun rischio e passo tranquillo per strada, tuttavia non ho intenzione di rimanere qui e cerco una zona più tranquilla, dove posso trovare o creare un varco verso un ambiente più elevato. Durante il tragitto passo accanto a diversi ingressi che sembrerebbero condurre a delle scale che scendono verso i Sotterranei. Oggi però non ho voglia di scendere lì sotto, ho altri piani per questa esplorazione. Alla fine mi fermo in un punto che sembra isolato con l'intenzione di aprire un varco nella parete e usarlo per teletrasportarmi altrove. Inizio ad incidere un rettangolo sul muro con l'indice della mano destra ma qui vengo raggiunto da un tizio losco dalla bassa statura che mi infastidisce e mi impedisce di concentrarmi. Ho l'impressione che sia uno di quei criminali coinvolti nello scontro a fuoco, forse mi ha visto camminare tranquillamente per strada nel bel mezzo della sparatoria e deve aver deciso di seguirmi poiché insospettito dal mio comportamento. Voglio togliermi subito dai piedi prima che si avvicini troppo, così lo faccio cadere a terra puntandogli contro l'indice della mano sinistra. Con mia sorpresa però il tizio si rialza e riprende a camminare verso di me. Lo colpisco altre volte a distanza nella stessa maniera e ogni volta continua a rialzarsi, a quanto pare questo individuo è più persistente del previsto. C'è da dire anche che la mia attenzione in questo momento è divisa tra il cercare di aprire il varco e l'allontanare il tizio, il che probabilmente fa si che non riesca a fare bene né l'uno né l'altro. Siccome le maniere forti sembrano non funzionare, decido di provare la via del dialogo, gli chiedo allora se posso aiutarlo in qualche modo, e lui, in tono minaccioso, mi chiede di dirgli chi ha ucciso un certo Billy. Io gli dico che non ne so niente, sono qui solo di passaggio, lui però insiste sempre con quel tono intimidatorio e capisco che il dialogo non funzionerà. Decido allora di passare alle maniere ancora più forti, lo afferro per la testa e lo sbatto più volte al suolo, poi provo a lanciarlo lontano ma mi rimane appiccicato alla mano. Alla fine riesco a staccarmelo dalla mano ma ecco che si rialza di nuovo, questo tizio proprio non vuole saperne di mollare. Nel frattempo a causa della distrazione non sono riuscito ad aprire il varco. Ho tracciato un rettangolo e rimosso il pezzo di muro ma dietro di esso ho trovato solo tubi e cavi elettrici. Ora vedo arrivare altre persone tra cui quelli che sembrerebbero dei poliziotti. Dico loro di questo tizio e di questo Billy che è stato ucciso, sperando che siano loro ad occuparsene. La presenza della polizia deve aver messo in fuga il tizio visto che ora è sparito. In ogni caso qui c'è troppo movimento, non è più il luogo adatto per aprire il varco, decido dunque di allontanarmi prendendo il volo, per poi atterrare sul tetto di un palazzo. Nel frattempo sento una voce femminile che parla con aria malinconica di qualcosa che ricordo vagamente, forse ha a che fare in qualche modo con la situazione generale in cui si trova questa città. Dal tetto del palazzo osservo la città e scopro che si trova su un altopiano, chiuso su più lati da una catena montuosa che si innalza pochi chilometri al di fuori della città stessa. Riprendo il volo dirigendomi verso quelle montagne e una volta uscito dalla città mi ritrovo a sorvolarle. L'altezza a cui mi trovo è davvero vertiginosa e il panorama sottostante è incredibilmente suggestivo, l'emozione suscitata da tutto ciò mi sta già destabilizzando e devo tornare indietro per evitare che lo scenario crolli, cosa che si verifica comunque di lì a poco.
27 gennaio 2025
Lucido ore 3.45-5.30
Prendo lucidità mentre mi trovo a camminare lungo il viale principale della mia città, in direzione della piazza centrale. Il viale è molto affollato ed è chiuso al traffico, come avviene tutti gli anni sia per la sagra cittadina sia per le sere dei weekend estivi. Cammino dunque in mezzo alla strada, dove c'è un po' più di spazio, noto che ci sono anche alcune bancarelle sul lato sinistro della strada ma non sono numerose come durante la sagra. Mentre cammino sento il chiacchiericcio di fondo emesso dalle persone ma ne rimango distaccato e non mi crea alcun problema. A tratti provo ad ascoltare dei frammenti di conversazioni e mi sembrano abbastanza coerenti. Raggiungo la piazza centrale e mi fermo ad uno stand gastronomico dove c'è un signore anziano che prepara delle bruschette. Voglio assaggiarne una prima di proseguire, il signore me ne prende una già pronta e ricoperta di olio. Mi viene in mente che dovrei pagare, così infilo la mano nella tasca sinistra dei pantaloni per tirarne fuori dei soldi ma prima che riesca a farlo il signore mi dà una moneta da 2 euro. Estraggo dalla tasca una banconota da 5 euro, pensando che quei 2 euro siano il resto e che il signore me li abbia dati poiché è riuscito in qualche modo a sapere in anticipo quanto gli avrei dato io, forse anche prima di me (quando ho infilato la mano nella tasca non avevo idea, almeno a livello conscio, di quanti soldi avrei tirato fuori). Il signore però dice che 5 euro sono troppi, il che mi lascia perplesso, alla fine mi prendo la bruschetta e i 2 euro e proseguo per la mia strada. Arrivo sul lungomare e in spiaggia ma qui trovo una rete di recinzione che impedisce di accedere al mare. Questa cosa delle rete non mi è nuova, ho un vago ricordo di essermi già imbattuto in qualcosa del genere di recente in un altro sogno. Qui comunque lo scenario inizia a destabilizzarsi fino a crollare e mi ritrovo a sognare normalmente per un po'. In seguito riprendo lucidità mentre sono a casa al piano terra, esco di casa e fuori trovo un ambiente quasi completamente buio. Mi metto a correre veloce finché non mi ritrovo finalmente in uno scenario coerente, un quartiere di una qualche città. La situazione però non è delle migliori qui, è in corso uno scontro a fuoco credo tra bande criminali. Di persone che sparano ne vedo al massimo un paio ma sento chiaramente altri spari provenienti da altre direzioni, presumibilmente si tratta dei membri della banda rivale che a quanto pare si nascondono all'interno degli edifici qui intorno. Io so di non correre alcun rischio e passo tranquillo per strada, tuttavia non ho intenzione di rimanere qui e cerco una zona più tranquilla, dove posso trovare o creare un varco verso un ambiente più elevato. Durante il tragitto passo accanto a diversi ingressi che sembrerebbero condurre a delle scale che scendono verso i Sotterranei. Oggi però non ho voglia di scendere lì sotto, ho altri piani per questa esplorazione. Alla fine mi fermo in un punto che sembra isolato con l'intenzione di aprire un varco nella parete e usarlo per teletrasportarmi altrove. Inizio ad incidere un rettangolo sul muro con l'indice della mano destra ma qui vengo raggiunto da un tizio losco dalla bassa statura che mi infastidisce e mi impedisce di concentrarmi. Ho l'impressione che sia uno di quei criminali coinvolti nello scontro a fuoco, forse mi ha visto camminare tranquillamente per strada nel bel mezzo della sparatoria e deve aver deciso di seguirmi poiché insospettito dal mio comportamento. Voglio togliermi subito dai piedi prima che si avvicini troppo, così lo faccio cadere a terra puntandogli contro l'indice della mano sinistra. Con mia sorpresa però il tizio si rialza e riprende a camminare verso di me. Lo colpisco altre volte a distanza nella stessa maniera e ogni volta continua a rialzarsi, a quanto pare questo individuo è più persistente del previsto. C'è da dire anche che la mia attenzione in questo momento è divisa tra il cercare di aprire il varco e l'allontanare il tizio, il che probabilmente fa si che non riesca a fare bene né l'uno né l'altro. Siccome le maniere forti sembrano non funzionare, decido di provare la via del dialogo, gli chiedo allora se posso aiutarlo in qualche modo, e lui, in tono minaccioso, mi chiede di dirgli chi ha ucciso un certo Billy. Io gli dico che non ne so niente, sono qui solo di passaggio, lui però insiste sempre con quel tono intimidatorio e capisco che il dialogo non funzionerà. Decido allora di passare alle maniere ancora più forti, lo afferro per la testa e lo sbatto più volte al suolo, poi provo a lanciarlo lontano ma mi rimane appiccicato alla mano. Alla fine riesco a staccarmelo dalla mano ma ecco che si rialza di nuovo, questo tizio proprio non vuole saperne di mollare. Nel frattempo a causa della distrazione non sono riuscito ad aprire il varco. Ho tracciato un rettangolo e rimosso il pezzo di muro ma dietro di esso ho trovato solo tubi e cavi elettrici. Ora vedo arrivare altre persone tra cui quelli che sembrerebbero dei poliziotti. Dico loro di questo tizio e di questo Billy che è stato ucciso, sperando che siano loro ad occuparsene. La presenza della polizia deve aver messo in fuga il tizio visto che ora è sparito. In ogni caso qui c'è troppo movimento, non è più il luogo adatto per aprire il varco, decido dunque di allontanarmi prendendo il volo, per poi atterrare sul tetto di un palazzo. Nel frattempo sento una voce femminile che parla con aria malinconica di qualcosa che ricordo vagamente, forse ha a che fare in qualche modo con la situazione generale in cui si trova questa città. Dal tetto del palazzo osservo la città e scopro che si trova su un altopiano, chiuso su più lati da una catena montuosa che si innalza pochi chilometri al di fuori della città stessa. Riprendo il volo dirigendomi verso quelle montagne e una volta uscito dalla città mi ritrovo a sorvolarle. L'altezza a cui mi trovo è davvero vertiginosa e il panorama sottostante è incredibilmente suggestivo, l'emozione suscitata da tutto ciò mi sta già destabilizzando e devo tornare indietro per evitare che lo scenario crolli, cosa che si verifica comunque di lì a poco.
May my heart be my guiding key
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Hari e Reylock vi ringrazio per la partecipazione sono entrambi sogni piacevoli da leggere. Se l'innocente lucidità di Reylock fosse stata più persistente forse avrebbe conquistato la vittoria. Abbiamo deciso che anche questo mese la vittoria viene assegnata a Hari, grazie al suo volo sull'altopiano dopo una grande quantità di scazzottate dove (forse) è mancata un po' di lucidità.
Ci vediamo alla prossima puntata!
Ci vediamo alla prossima puntata!
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