Lo so, lo so... questo racconto supera di 78 battute il limite imposto dal regolamento.
Lo scrissi tempo fa, per un "concorso" simile con un numero di battute concesso leggermente superiore.
L'ho riadattato come meglio ho potuto senza rovinarne l'atmosfera, siete liberi di non votarlo o di dare un voto minore per lo sforamento delle battute.
(Come secondo post pubblicherò la versione originale, alla quale sono particolarmente affezionato)
[...]
Fitte gocce d'acqua cadono sulla tesa del cappello e sul cappotto di tela cerata, i piedi affondano nel fango.
Sembra un clichè, la scena di un survival movie di bassa lega: io, da solo, armato di shotgun
in un villaggio abbandonato da Dio infestato da fottuti zombie, le cartucce quasi finite.
Sputo nel fango, mi accendo un sigaro... poi apro il carillon:
l'aria si riempie di quella musica Viennese che piaceva tanto a mia madre.
KA-KLACk! Armo lo Shotgun, riprendo a camminare e grido:
"Venite a prendermi, fottuti bastardi! Questo giro di valzer lo offro io!"