09- La Fiera
Apro gli occhi e sto nel vuoto ad alta quota. Allargo rapida le braccia di riflesso, ho i brividi al solo pensiero di cadere da quassu`.
Una folata di vento mi fa scorgere le grandi ali piumate alle mie spalle che si muovono da sole e rilasso le braccia lungo i fianchi.
Tiro un sospiro e mi godo la vista.
Ci sono alberi tutt'attorno e abitazioni sparse sulla mia sinistra.
In lontananza vedo un edificio grigio abbastanza alto. Mi avvicino velocemente e lo raggiro osservandone la struttura composta da più sezioni interamente in cemento grigio.
Attorno a questo appezzamento cupo risiedono villette curate in ogni minimo particolare e per un attimo vedo ancora più in lontanaza una specie di fiera di paese.
Continuo ad osservare l'edificio in cemento e dietro ad esso c'è un campo di terra battuta con tendoni, fucine e tante persone malconce che lavorano sotto osservazione...
Si vede che sono sfruttate.
Continuo il mio giro senza farmi vedere e atterro sulla muretta di una villetta che confinava a lato dell'edificio.
Muretta di confine alta un metro e mezzo in marmo bianco variegato lievemente, con una colonna squadrata ad ogni angolo alta 20 cm in più rispetto all'intera muretta, abbastanza larga da poter camminarci tranquillamente.
Tra la muretta e l'edificio ci sta una rete malconcia tenuta su da qualche paletto storto e ammuffito, e un fosso morbido largo 2 metri ricoperto di erba.
Sempre su questo lato ci sono delle finestre aperte e dalla muretta posso guardare gli sfruttati che lavorano.
Mi siedo proprio davanti ad una finestra con le gambe a penzoloni, i gomiti sulle cosce e le mani a sorreggermi la testa.
Punto la prima persona che vedo.
Una ragazza che traffica in piedi ad un tavolo. Vestiti logori color beige spento.
Capelli lunghi e impolverati che superano le spalle color castano scuro con la frangia.
Ma aspetta. La conosco...
Le braccia mi cadono sulle ginocchia e sposto la testa di fianco socchiudendo gli occhi per inquadrare meglio.
Laura?
Lei mi vede e nei suoi occhi cresce il panico... come se volesse gridare
"NO cosa fai qui SPARISCI! "
Invece sussurra "Ciao, che ci fai qui? "
"Io che ci faccio qui? Che ci fai tu qui?! Guarda come se ridotta!"
"Vattene! Se ti vedono sei nei guai! "
"Aspetta..."
E mi alzo in piedi sulla muretta...
"Ti porto qualcosa da mangiare..."
Senza darle il tempo di controbattere mi lancio in volo verso la fiera dove sicuramente troverò cibo.
Per non farmi notare atterro dietro ad un camper in disparte. Appeso allo specchietto retrovisore c'è un enorme fazzoletto fuxia a fiorelloni bianchi che terrò come punto di riferimento.
Mi guardo attorno prima di espormi cercando di avvistare qualche fonte di cibo...
Ma qui mi spiego quegli strani stridulii che sentivo da lontano.
Questa fiera, sagra, commercio, contrabbando quel che sia... non è un semplice raduno di persone che osservano e comprano animali comuni... qui vendono draghi per la miseria!
Ci sono bestioni di tutti i tipi incatenati individualmente su piattaforme ornate con denti di drago, stoffe bruciacchiate e tutto quello che può riflettere il carattere e la natura del drago.
La piattaforma più vicina a me ospita un drago alto 3 o 4 metri, bipede, tendente al turchese con il petto sfumato di bianco. Ha la testa ricoperta di enormi aculei, questi si raccolgono in un'unica fila di spuntoni lungo la schiena e si diramano attorno alla coda.
Ha un portamento simile a quello di un rapace, tanto che ha persino la testa a forma di rapace.
Ai piedi della piattaforma c'è un cartello con scritto a caratteri cubici il nome della specie: Uncinato Mortale.
Uncinato? L'unica cosa assomigliante a degli uncini sono forse gli spuntoni in cima alle ali, come i miei...
Ritorno sulla mia ricerca puntando... una borsa che arriva direttamente dal supermercato... che fortuna, speriamo contenga cose buone.
Mi avvicino furtivamente non facendomi vedere praticamente da nessuno.
Frugo nella borsa e trovo due bei panetti morbidi e freschi. Ne prendo uno e sparisco dietro il camper contrassegnato dal fazzoletto fuxia.
Ritorno in volo verso la muretta di marmo, atterro più dolcemente possibile con la refurtiva cercando Laura.
Ma non c'è!
Com'è possibile?
È la stessa muretta della stessa villetta ma all'interno dell'edificio non c'è più nessuno...
Le sarà successo qualcosa?!
Le avranno fatto del male?!
Giro i tacchi allarmata e mi rigetto in volo sorvolando l'edificio controllando scrupolosamente qualsiasi cosa si muovesse.
Sorvolo il campo di terra battuto e avvisto Laura portare in braccio un sacco molto pesante.
Si trova in coda per depositare il sacco sotto il tendone, se mi intrufolo dietro la rete senza farmi vedere... potrei consegnarle il panino o meglio ancora farla scappare.
Plano velocemente dietro all'edificio da dove parte il tendone chiuso. Qui non mi vedranno mai.
Trovo un'apertura tra due strati di telo e mi addentro tra i sacchi nascondendomi.
Uno alla volta gli sfruttati depositano il loro sacco...
Ecco Laura.
Appena prima che depositasse il sacco esco allo scoperto spaventandola e allarmandola ancora di più.
"Ehiehi calmati sono io"
"Sei ancora qui? Se ti vedono sei nei guai! "
"Sisi ma non guardare me. Ti ho portato robe buone da mangiare..."
Appoggio il panino su una mezza pila di sacchi e le afferro il sacco appoggiandolo sull'altra mezza pila di sacchi in parte.
Riprendo in mano il panino e glielo porgo sorridendole
"... tieni. Questo è per te"
"Ma sei impazzita? Io non posso mangiare!"
"Massi` butta dentro che non hai forze"
Laura morde la pagnotta più volte ritrovando la pace in se stessa...
"EHI!"
Ci giriamo di scatto e a 6 metri c'è una guardia che punta minaccioso il suo mitra contro di noi.
Lo fisso come per dire "vuoi spararmi? Maddavvero?"
Il tizio armato abbassa il mitra e ordina a Laura di tornare a lavorare o che ci sarebbero state conseguenze.
Laura si incammina con lo sguardo basso verso l'uscita del tendone, io la seguo.
Appena può la guardia le strappa la pagnotta dalle mani dandole un morso e masticando a bocca aperta, tirando poi il rimanente alla guardia in parte.
"Ehi ridagliela!"
"Perché? " dice la guardia...
Che voglia di azzuffarmi... ma Laura mi ferma sussurrandomi
"No, tranquilla. Ho mangiato abbastanza, lascia stare"
Mi rivolge uno sguardo diverso dal solito... uno di quelli che ti trasmette informazioni del tipo "non sprecare questa occasione per andartene" ...
Così tiro dritto pensando solo a volare via.
"EHI dove pensi di andare? Devi lavorare anche tu! "
Mi giro verso le due guardie ormai lontana di qualche metro...
Ora vorranno una scusa...
Cosa gli dico...
Cosa gli dico...
Cosa gli dico...
Potrei anche non rispondere e schizzare in volo...
Ma con il mitra della guardia puntato contro non credo sia una buona idea.
Dai Ambra, inventati una scusa! Improvvisa!
"Devo andare a cercare un Uncinato mortale per la fiera"
Accompagno il tutto con una gesticolazione accurata per rendere il tutto più credibile.
"Ah ok puoi andare"
Mh... grazie.
Ma aspetta un attimo.
"Potrei avere un vostro schiavo per la mia impresa?"
"E perché mai dovremmo dartene uno...? "
"Beh! Vorrei proprio vedervi da soli contro un bestione del genere!
Già si fa fatica a contrastare gli aculei, figuriamoci le fiamme incandescenti...
E poi, gli affari sono affari... tempo è denaro... e voi sapete più di me di cosa sto parlando"
Loro annuiscono...
Bravi babbei...
"Quindi vi sarei grata se mi lasciaste una persona che mi aiuti... tipo... quella la! Quella mingherlina..."
Laura si gira sentendosi presa in causa e mi tira un'altra di quelle occhiate.
Loro si guardano con una certa enfasi che mi da speranza...
"È un grande giro di soldi quello dei draghi..."
"Bah... non è poi una grande perdita per noi"
Gesticolo per dargli ragione.
"Prenditela pure. Non fatevi più rivedere..."
Sta calma, non farti scoprire
"Vi ringrazio. E vi auguro una buona giornata"
Laura mi segue senza dire una parola e usciamo da una porta posteriore del tendone. E ora. Siamo fuori.
Lei si guarda indietro perplessa...
"Mi hai dato della mingherlina??"
Mi si apre un grande sorriso e non riesco a trattenere una risata