Non so se un acronimo del genere esista già, ma dato che va di moda…
Il nome se non vi piace si può cambiare anche se credo sia abbastanza esplicativo.
È una tecnica di allenamento che ho inventato e testato negli scorsi mesi e consiste in questo:
1) Preferibilmente la sera sul tardi, ma va bene a qualsiasi ora, sedetevi o sdraiatevi ad occhi chiusi;
2) Si osserva coscientemente il “buio pesto” dato dalle palpebre chiuse e bisogna “percepire la sensazione” di avere gli occhi ancora ben funzionanti anche se oscurati dalle palpebre. Cercate di avviare una sorta di mini-mindfulness circoscritta ai vostri occhi: fate caso a movimenti volontari e involontari, sentitene la consistenza. Rimanete in questo stato per 1/2 minuti;
3) Adesso aprite per massimo 7 secondi gli occhi e fissate l’immagine che vi si presenta davanti (data dall’ambiente circostante): cercate di imprimere la visione di ciò che avete davanti nella vostra mente e “sui vostri occhi”. Ovviamente per questo step è necessario che intorno a voi ci sia un minimo di luce. Per “fissate” intendo proprio concentrarsi su un punto fisso, centrale rispetto al vostro punto di vista.
4) Passati quei pochi secondi, richiudete subito gli occhi ma contemporaneamente fate finta di averli ancora aperti. Nel nero del vostro campo visivo oscurato, cercate di ricreare quello che prima avevate visto, a memoria. Fate finta di scorgerne i colori, le forme, gli oggetti, le persone…sempre tenendo gli occhi fissi e centrati come se steste ancora fissando quel punto di prima. Se c’è troppa luce, “stringete” le palpebre chiuse per fare più buio.
5) A seconda delle vostre capacità e attività, nonché dal livello di allenamento di corteccia visiva, memoria ed immaginazione, dovreste scorgere contorni più o meno nitidi. Se ciò non accadesse, aspettate una decina di minuti o un po’ di tempo per riprovare. Se non vi va, fatelo anche il giorno dopo, ma almeno una volta al giorno (tanto l’intera tecnica ha un’esecuzione che dura max 10/15 min).
6) Se tutto funziona, adesso potete (sempre ad occhi chiusi) distogliere il focus dello sguardo da quel punto fisso immaginario. Provate, muovendo gli occhi in tutte le direzioni, ad osservare l’ambiente circostante come se effettivamente lo steste vedendo dal vivo. Immaginate di vedere gli oggetti, il panorama, la stanza in cui siete…
7) Adesso, concentratevi su un elemento in particolare. Se per esempio ad occhi chiusi state cercando di osservare con l’immaginazione una camera (la stessa in cui siete seduti o stesi) in cui magari è presente, tra le altre cose, un ventilatore, allora fissate quel ventilatore nella posizione in cui dovrebbe effettivamente trovarsi. Ingrandite con l’immaginazione tale oggetto ed isolatelo dal resto. Adesso state pensando ed immaginando la visione di un ventilatore (è solo un esempio). Rendete più nitida l’immagine concentrandovi sui dettagli dell’oggetto.
8) Infine, lasciate fluire l’immagine e il flusso di coscienza che è in voi, in modo totalmente ISTINTUALE e non razionale. Dovete immaginare altre cose, elementi singoli, immagini statiche o in movimento, interi panorami o gruppi di oggetti, che in modo inconscio si collegano in qualche modo a ciò che osservate. Se per esempio stavate osservando il ventilatore, immaginate che sia in movimento. Poi lasciate correre l’immaginazione e con la vista mentale fate finta di star assistendo a qualcosa che, istintivamente senza particolare motivo, la vostra mente collega al movimento del ventilatore. Magari una ruota che gira vi riporta alla mente una ruota di un mulino con tanto di acqua del ruscello, che vi porta alla mente il logo del “mulino bianco” che si trova sulle merendine, che collegate poi al flauto del mulino bianco, che ricollegate al flauto inteso come strumento, che poi immaginate stia venendo suonato da un uomo orientale per far uscire un serpente dal vaso (tipica esibizione orientale)…poi il serpente vi fa venire in mente il mito di Adamo ed Eva, che vi fa immaginare di star osservando la mela (della storia), che vi riporta alla mente l’immagine di un cesto di frutta, che poi notate star venendo dipinto da un artista come una natura morta…
Insomma, dovete innescare (induction) una serie lunga e rapida, ma soprattutto d’istinto come un flusso di coscienza che non ha freni, visioni immaginative (observations) ad occhi chiusi, che siano interconnesse (related) tra loro. Associazioni apparentemente senza logica e folli che la vostra mente opera.
Se ripetete l’allenamento una volta al giorno, dopo 4 o 5 volte noterete che man mano che proseguite con le osservazioni fittizie, la vista immaginaria si farà sempre più nitida e dettagliata. Oggetti ben delineati, dettagliati, da caratteristiche particolari…che sembrano reali.
Se ci prendete la mano constaterete che basta l’immaginazione ad occhi chiusi per farvi immergere in un mondo di osservazioni mentali talmente nitide da sembrare reali e dopo qualche minuto dimenticherete (e vi stupirete) che in verità avete ancora gli occhi chiusi.
Il senso di questo allenamento è presto detto: si allenano immaginazione, creatività inconscia, memoria visiva e corteccia visiva (è neuroscientificamente provato che osservare fisicamente qualcosa e far finta di osservarlo innesca una reazione praticamente uguale nel cervello), tutte facoltà funzionali al sogno lucido e magari alla WILD (che risulta facilitata, si veda viewtopic.php?f=39&t=12978). Ho testato su me stesso la tecnica e, oltre a funzionare, ha reso il senso della vista molto più ottimizzato del normale durante un sogno lucido. Inoltre il fare associazioni mi ha reso possibile innescare volontariamente processi causa-effetto che mi hanno reso semplice far comparire oggetti o persone oniriche davanti a me semplicemente pensandoli. L’ambiente onirico intorno a me diventa sempre più dettagliato e realistico.
Inoltre, vi sembrerà assurdo, ma mi ha aiutato nella vita reale a sapermi muovere nel buio come se la mia mente fosse una torcia. Soprattutto se il luogo lo conoscete bene o se avete impresso la visione di quel luogo nella memoria come nei primi step della IRO, anche al buio sembrerà che i vostri occhi riescano a osservare la stanza così come sarebbe illuminata. Un po’ come i gatti.
Pochi giorni fa provai a muovermi in casa totalmente al buio (non si vedeva neanche il palmo delle mani) ed è bastato prendere un bel respiro, chiudere gli occhi per una decina di secondi e concentrarsi, riaprire gli occhi e far finta di saper comunque vedere. Così sono riuscito a muovermi in casa, andare in bagno, prendere l’acqua da bere, andare a letto e mettermi il pigiama. Anche il tatto aiuta molto.
Ovviamente NON ho proceduto a tentoni piano piano tastando le pareti: anzi, ho cercato di agire il più normale possibile andando dritto dritto (velocemente) dove dovevo andare, per l’appunto come se ci fosse stata la luce accesa…e ha funzionato, non ho sbattuto neanche una volta!
In più, mi ha sorpreso il fatto di riuscire ad immaginare (rendendoli quasi fisici) oggetti come letto, spazzolino, dentifricio, rubinetto, tavolo, tv (spenta), porta, bottiglie, vestiti, ecc. Proprio come se li avessi davanti a portata di vista, con i loro contorni nitidi.
Ottimizzare la vista durante un sogno lucido (che insieme all’udito è il più presente) equivale letteralmente ad indossare degli occhiali di “consapevolezza” nel mondo onirico interno alla mente.
Concludo con un altro esempio di IRO Training fatto ieri sera: un soprammobile che realmente ho in casa e che stavo far finta di star osservando è (realmente) a forma di drago, che mi ha fatto immaginare una scena in cui il drago attacca un castello medievale, le cui mura mi hanno portato alla mente i sassi del mare che ho visitato questa estate, che mi hanno fatto venire in mente il minerale grezzo di ametista che ho in casa, che mi hanno fatto venire in mente una grotta con degli uomini primitivi che di notte, con un falò acceso, stavano dipingendo pitture rupestri (che osservavo nitide come un documentario). Nella grotta per qualche motivo ho immaginato un ruscello scorrere (a questo punto sentivo quasi l’acqua e l’eco della caverna con l’udito), che mi ha fatto venire in mente una palude con un fiore enorme mai visto che stava appena sbocciando. Appena sbocciato si è avvicinata un’ape per prendere il nettare. Infine le immagini erano troppo nitide che la testa iniziava ad entrare in confusione (come durante l’inizio di una WIlD) e ho riaperto gli occhi.
Ricordo che durante tutto il processo sono stato seduto a letto e totalmente sveglio, semplicemente con gli occhi chiusi. E prima non mi sono addormentato, era presto e avevo appena finito di leggere un libro.
Se vi interessa provate e fatemi sapere. Non sono in grado di farvi vivere con le parole ciò che si vive in prima persona, vi assicuro solo che vi stupireste di quanto l’immaginazione possa farsi così fisica. Ed è bellissimo. E vi assicuro che è un ottimo modo per alzare l’asticella e vivere sogni lucidi più vividi e complessi…oltre a d fungere da guida per muoversi al buio e diventare un gatto
