Diario Onirico di Saladriel

[Saladriel]

Ieri sera vado a letto e prima di dormire messaggio un po' con il cellulare, leggo LaBerge e coccolo Tiger (Che, gelosa di LaBerge e del Cellulare mi si struscia contro e mi "zampa" le mani di continuo per farsi coccolare).
Quando decido di infilarmi sotto le coperte ed addormentarmi lo faccio concentrando il pensiero su di una task a me particolarmente cara ma, come tutte le altre volte che intensifico il pensiero su qualcosa prima di addormentarmi, passo una notte senza memoria di attività onirica.
Come ho già accennato qualche manciata di giorni fa, sempre su questo diario, quando faccio così è come se il pensiero sul quale mi concentro, invece di scendere verso il subconscio e suggerirgli cosa sognare, si "sovrascrive" alla normale attività mentale e mi impedisce di prestare attenzione ai sogni che faccio e/o di ricordarli.
E' evidente che questo approccio non funziona, l'avevo già intuito e questa credo ne sia la dimostrazione definitiva.
Ho un approccio diverso in mente da provare per le prossime volte, vi faccio sapere come va

[Saladriel]

Prenditi una meritata pausa
Se riesci la prossima volta che vedi l'admin in sogno spingilo fuori dalla tua mente a forza ed evocalo nella realtà.

Grazie @NeuroEngineer
La pausa sono riuscito a prenderla stanotte, dopo aver finalmente affrontato una questione in RL che meritava di essere vissuta a testa alta ed era lì a generare tensione da troppo tempo. Ora, dopo una nottata di sonno come poche altre mi sento leggero come una piuma
Comunque sì, se vedo Admin nei sogni gli faccio una chiacchierata in "Entanglement Mode" di quelle che so di saper fare, chissà se riesco a schiodarlo dalla sua fortezza e farlo scendere giù a sentire perchè il popolo lo chiama.

Ora, riprendiamo con il Diario Onirco, che tra manutenzione del forum e mente presa da altre questioni è ancora tutto scritto su carta.

[Saladriel]

PAGINA DEL 29/9/2022

Purtroppo sono passati diversi giorni e non ricordo assolutamente le condizioni in cui sono andato a dormire.
So solo che avrei voluto affrontare una questione per me molto importante con una persona ma eravamo entrmabi troppo stanchi per parlarne, quindi sono andato a dormire nervoso e con parecchi pensieri per la testa

[...]
Il sogno è ambientato in un futuro remoto, siamo in una città spoglia ed asettica: le pareti delle case sono tutte in cemento chiaro, non hanno decorazioni, graffiti o erbe rampicanti che ci si arrampicano sopra.
Ricordo che erano leggermente "svasate": più larghe alle basi e via via che salivano avevano una leggera pendenza verso l'interno; pochi gradi, ma comunque percepibili.
I vicoli tra le case sono stretti e tortuosi, tipici di una cittadina medioevale. L'aria è pulita e cristallina e c'è una luce solare molto chiara ed intensa: sembra quasi uno di quei paesini arroccati in Sicilia.
Le strade sono deserte, anche se so che la cittadina è ancora abitata, il cielo ha un colore azzurro molto chiaro, con una retrosfumatura di colore inusuale (sembra quasi uno di quei filtri cinematografici che vengono usati per farti capire che sì, sei sulla terra, ma in un tempo talmente remoto da esserci qualcosa di fondamentalmente diverso a livello molto sottile ma percepibile.
Sto camminando per questte vie assieme ad una cara amica di FC, lei è identica a come è nella realtà: pelle leggermente olivastra, alta poco più di 1.70, magra ma con i fianchi ed i seni decisamente femminili, quel viso tagliente e un po' tribale che la rende particolare e riconoscibile all'istante. Completano il quadro gli occhi nocciola scuro ed i capelli neri, anch'essi vagamente tribali. Veste abiti comodi e leggermente larghi, come suo solito.
So che stiamo andando fuoti città a prendere qualcosa che non ricordo. Mentre ci muoviamo per le strade noto un certo imbarazzo tra noi: io la conosco veramente poco e lei è parecchio chiusa, ricordo di non averla mai vista aprirsi se non con FC,
quindi non so se attaccare bottone per rompere il ghiaccio possa farla alleggerire o meno... decido per rimanermene sulle mie.

Arriviamo in uno spiazzo, in questo punto la città sembra Cuneo ma sempre e comunque tutto in cemento chiaro a vista. Nello spiazzo c'è il dehor di un locale con tavoli pieni di clienti che stanno seduti a sorseggiare le loro bibite e cianciare tra loro. I tavoi sono rettangolari e al posto delle sedie ci sono lunghe panche di legno a cui sedersi.
Tra i vari clienti riconosco FC, mentre nella parte della piazza subito sotto al dehor (che sta su un rialzo di un metro abbondante rispetto alla piazza) vedo AM, un giovane collega di lavoro, stare seduto su di un ceppo di cemento con le ginocchia al petto cinte dalle braccia, la testa incassata tra le ginocchia (nonostante questo riesco a scorgerlo chiaramente in volto).
L'amica di FC vede AM e lo fissa in maniera strana, poi gli fa una faccina del tipo "Su, dai... smettila...", va verso di lui e ci si mette davanti in posa da ballerina.
Io di riflesso la seguo e mi metto poco distante in una strana posizione da Yoga con la gamba desrtra messa in posizione del loto, la sinistra messa come se fossi seduto a mezz'aria su di uno sgabello molto basso e la punta del piede sinistro che tocca a terra e sostiene da sola il mio peso. Le braccia sono messe in una posizione che non ricordo, ma era simile a quelle che si possono vedere tenere dalle divinità Indiane nelle statue e dipinti antichi.
Dopo alcuni secondi inizio a piroettare come una trottola, mentre succede lei mi guarda e scambia con AM un paio di battute stupide su quello che sto facendo.
L'imbarazzo tra me e lei si scioglie, FC guarda la scena con approvazione e AM sembra riprendersi

Finalmente mi fermo e sono in piedi, senza proferire parola mi dirigo verso l'altro versante della piazza dove so esserci l'uscita dalla città, lei mi segue e sento che finalmente c'è serenità tra di noi.
Oltre le case che circondano la piazza c'è il versante dell'altopiano dove sorge le città (anche qui, tutto è molto simile a Cuneo), sotto di noi c'è una vasta campagna solo in parte coltivata con campi dai colori autunnali, la luce nell'aria ha assunto nel frattempo tinte vagamente dorate.
Non so perchè ma il tutto mi ricorda Nier Automata.
Dobbiamo scendere e continuare a piedi, lei chiede perchè non andiamo in macchina, io non rispondo e inizio a scendere dal dirupo [...]


Ok.... questo è decisamente uno dei sogni più onirici che abbia mai fatto: anche se sono solito sognare situazioni strane piene di supereroi, draghi o ambienti lavorativi piazzati nei luoghi più impensabili, questa è una delle poche volte che sogno del sano nonense onirico di quelli che vengono rappresentati nei film (trascriverlo qui sul forum mi ha fatto più volte pensare a "The Mirror Mask").
Credo, col senno di poi, che fosse l'elaborazione della tensione che avevo dentro per quella questione un po' in sospeso che volevo affrontare ma non ho potuto.

[Saladriel]

Pagina del 30/9/2022

Vado a dormire dopo una giornata carica, propositiva e bella fruttuosa sul lavoro, alla sera riesco finalmente a chiarire quella questione che mi portavo dentro e vado a dormire con la mente che mentre da un lato lascia andare la tensione dell'essermi tenuto dentro una cosa importante per diverso tempo, dall'altro elabora il risultato dell'essermi aperto.
Inutile dire che vado a dormire emotivamente sereno ma con il cervello che lavora in overclokc.
Fatto sta che non ho percezione dell'attività onirica per tutta la prima parte della notte, mi giro e mi rigiro tra le coperte, mi sembra quasi di senitre freddo.

Ad un certo punto vengo svegliato da un forte rumore: è Angel che rientra di corsa ed agitata in casa, mi sente sveglio ed inizia a miagolare innervosita.
Mi alzo, sono le 4:40... vado a controllare: si sta avvicinando un forte temporale e le temperature sono scese di parecchi gradi, ho un gran freddo.
Così chiudo il lucernaio, prendo una delle coperte da mezzastagione e la butto sul letto, aggiungo due crocchine alle gatte che non si sa mai e mi ributto a letto.

Angel continua ad essere nervosa per tutta la notte e butta giù alcuni botticini dal mobiletto del bagno, il temporale si scatena sui tetti con forte pioggia e fulmini.
Decido di rimanere stoico a letto nel calduccio delle coperte e faccio del mio meglio per addormentarmi e recuperare qualche ora di sonno di cui ho decisamente bisogno.


[...]Sono in una casa di quelle a due piani tipiche dei film Americani, mi arriva una comunicazione tramite busta affrancata dalle forze militari.
All'interno c'è una lettera di condoglianze per un ex commilitone passato a miglior vita. Io casco letteralmente dal pero, ma quando vedo la foto del commilitone ricordo.
[...]
Sono in una sala conferenze di medie dimensioni, assieme a diversi altri ex militari ora reintegrati nella vita civile. Tutta l'atmosfera è tipicamente Americana
Sullo schermo al fondo della sala proiettano un lento documentario consistente per lo più in una carrellata di foto, schede del personale e brevi video, commentato da una voce femminile che riconosco essere quella di @Alrescha.
IL documentario parla di una missione in mare nella quale Alrescha stessa faceva parte dell'equipaggio.
Mentre erano in mare durante una esercitazione un velivolo militare precipita sulla nave uccidendo tutto l'equipaggio tranne Alrescha stessa, la quale però viene ferita da pesanti bruciature sul lato destro del corpo e del viso.
Le foto che si vedono nel documentario sono parecchio esplicite.
La voce narrante continua raccontando che quelle ferite le hanno causato uno strano processo di modifica delle fattezze e della corporatura, portandola via via col passare degli anni ad assomigliare in tutto e per tutto ad un'altro membro femminile dell'equipaggio, dichiarato morto al momento dell'incidente.
La carrellata di foto che accompagna il suo raccontare mostra chiaramente questo processo, anche se sono foto prese con una qualità ed un tipo di inquadratura che ricorda parecchio quei "documentari" complottistici che si possono trovare a zonzo sul web.
Il documentario volge alla chiusura con Alrescha che racconta delle difficoltà che sta avendo a livello legale nel far riconoscere la sua persona ed identità allo stato perchè ora è in tutto e per tutto identica ad una persona dichiarata defunta.
Inoltre lamenta del fatto che ha perso i suoi lineamenti e ha messo su parecchi Kg di troppo per arrivare a come è diventata (e, guardando le foto, posso capire in cuor mio la lamentela).
Improvvisamente mi rendo conto di una cosa: nelle diapositive dove mettono a paragone Alrescha e la donna defunta, virtualmente identiche, io riesco SEMPRE a riconoscere Alrescha dall'altra donna. Non sbaglio una volta
Ad un certo punto la mia mente viene bombardata da ricordi del perchè: io ed Alrescha siamo stati cadetti assieme, l'ho vista portare i capelli a caschetto neri, l'ho guardata negli occhi dal vivo e questo mi rende capace di riconoscerla sempre e comunque, indipendentemente dall'aspetto fisico che ha assunto, perchè gli occhi sono sempre loro.
[...]


Qui vengo svegliato da uno degli ennesimi rumori di Angel in casa.

[Saladriel]

Allora, sono un pistola, #sapevatelo...
Ora vi spiego: stamattina mi sveglio con il ricordo vivido di un sogno piuttosto articolato.
Prendo il caffè, accendo il PC ed inizio ad aggiornare il diario sul forum ovviamente partendo dai sogni dei giorni passati che mi ero appuntato sul diario cartaceo.
Altrettanto ovviamente mentre lo faccio il ricordo del sogno fatto questa notte se ne vola via come nebbia sciolta da un mattino primaverile

E va bene, lezione imparata....

[Saladriel]

Lascia solo perdere che mi sto mordendo le mani ancora adesso ma meno male che non era un Lucido!

Ieri sera vado a dormire poco più tardi delle 11:30, dopo aver visto Labyrinth (ADORO quel film) e fatto qualche minuto di meditazione.
Mi ricordo dell'esercizio di visualizzazione postato da @NeuroEngineer qualche tempo fa e ci gioco un po': osservo una grossa candela di cera dalla forma rettangolare, cinta da una irregolare cintura di canapa dopo di che chiudo gli occhi, la visualizzo nello schermo della mente e la faccio ruotare. Il dettaglio è buono, anche se l'immagine è poco vivida e molto scura. Noto che non ho problemi fino ad un certo livello di rotazione, dopo di che è come se la figura fosse bloccata da un fermo che non la lascia ruotare oltre e devo "Sforzare" per immaginarla con angolazioni più ampie, come se dovessi costruire io l'immagine invece di vederla generata automaticamente dalla mente.
Ripeto l'esercizio un paio di volte con la candela, poi lo provo con una statuetta dalla forma più complessa ma inizio ad essere stanco e la mente non collabora più

Decido quindi di mettermi sotto le coperte e lasciarmi addormentare. Il sonno inizia leggermente agitato, ho un certo nervoso a livello muscolare, e privo di sogni.

Mi alzo in tarda nottata non ricordo più per quale motivo, bevo un bicchiere d'acqua e torno a letto.


[...] Sto parlando di cucina con mia madre e mia sorella, loro stanno discutendo di una ricetta fatta con dei funghi mollicci che a detta loro è deliziosa e nutriente.
GLi chiedo che funghi sono e dove si prendono, loro mi spiegano che li devo coltivare con l'olio fritto.
"Prendi un contenitore da qualche litro, tipo una vecchia latta per l'olio da frittura o qualcosa del genere, poi copri il fondo con del terriccio.
A quel punto tutte le volte che fai andare qualcosa in padella, l'olio che avanza invece di buttarlo nel lavandino prima di mettere la padella in lavastoviglie lo versi nella latta, la chiudi e la metti al buio"
Io le guardo non troppo convinto... ma loro continuano
"Lo fai fino a quando non si forma uno strato di olio fritto sul fondo, allora iniziano a crescere sulle pareti, attaccato all'olio." Mi viene in mente l'immagine di muschio spesso e molliccio che cresce sulle pareti interne della latta
"Quando sono abbastanza grandi li puoi staccare e cucinare, alla piastra o in padella" mi viene in mente un risultato simile ad una bistecca di Seitan
Il sogno continua così con immagini caleidoscopiche che alternano me a casa di mia sorella e a casa mia che provo, non troppo convinto, a realizzare la coltivazione che mi hanno consigliato
[...]


Stavo per scrivere "Un'altro sogno bizzarro, finalmente inizio a farne di onirici".... ma in realtà i miei sogni sono tutti bizzarri ed onirici, come è giusto che siano, solo ultimamente non li percepivo più come tali, come se fossero perfettamente logici e realistici film di fantasia. E' una sensazione molto sottile ma sto notando che riprendendo il diario onirico con costanza quando li scrivo noto proprio l'assurdità di quello che ho vissuto nella notte.
E credo sia un buon segno, se continua così dovrei iniziare a riconoscere l'assurdità di queste cose mentre le vivo, e questa è la materia prima per la DILD... molto, molto bene.

Mi sono svegliato dal sogno alle 6:20 circa, la Domenica la sveglia è alle 8 quindi decido di rimanere a letto e tentare una WILD come me l'ha spiegata @Arwen: mi metto comodo comodo avvolto nelle coperte e percepisco il peso del mio corpo che sprofonda nel materasso, mi sento avvolgere dalle coperte e dal cuscino. E' una sensazione calda e molto piacevole, tra l'altro
Dopo di che porto la mia attenzione, nella maniera più lieve e meno invasiva che mi riesce (non facile, visto il tipo di energia mentale che ho in questo periodo, ma faccio del mio meglio) alle immagini che mi si formano nella mente.
Passano diversi minuti, sento i muscoli che si rilassano e ricontraggono a seconda dei pensieri che mi attraversano la mente, vedo caleidoscopi di scene diverse che si contendono il palco della mia immaginazione.
Poi inizio a sentire un formicolio per il corpo, accompagnato da un sordo ronzio nelle orecchie "Ci siamo" penso.
Nel frattempo nel mio campo visivo inizia a materializzarsi, con una definizine e precisione piuttosto buone, Il Nexus di Demon's Souls in versione remake, ho il cuore a mille al pensiero di diventare Lucido in quella ambientazione, cerco di controllare l'eccitazione e rimanere nell'immagine, tento di ruotare lo sguardo per ammirare l'ampia struttura gotica nella sua magnificenza e un po' mi riesce: l'immagine passa dal vedere la doppia scalinata di destra a 3/4 verso la statua ccerntrale, ruotando con una certa fluidità e consistenza poi svanisce nel nulla... impreco mentalmente, cambio posizione e riprovo altre due o tre volte, riuscendo a raggiungere una seconda volta la sensazione di formicolio/ronzio, questa volta però ho la vaga sensazione di sprofondare nel materasso, provo a "spingere" il moi corpo onirico in quella direzione ma questo piccolo gesto rompe l'incantesimo.
Prendo un profondo respiro e decido di alzarmi, tanto manca poco alla sveglia.


EDIT:
Preso da un sacro furore stamane ho reinstallato Awoken sul cellulare: una piccola app che suona avvisi ogni ora circa, ad ogni avviso bisogna fare un RC.
Gli stessi avvisi vengono ripetuti di note, a volume più basso, in modo che entrino nelle percezioni sensoriali senza svegliare. A quel punto dovrebbe scattare l'automatismo per cui viene effettuato un RC in sogno e via di Lucido.
Usai già quest'app alcuni anni fa con un discreto successo

[Arwen]

Wow! Ci sei andato davvero molto vicino Sal, anzi potrei addirittura dire che ad un certo punto eri già nel sogno, perché spesso mi succede una cosa simile.
Bravo!

Ps anche io usavo Awoken, ora che me l'hai ricordata la userò di nuovo anche io

[Saladriel]

Eh si ma grazie ai tuoi consigli é un'altra cosa!

Inviato dal mio Redmi Note 9 Pro utilizzando Tapatalk

[Saladriel]

Diario del 03/10/2022

Ecco i sogni che m sono segnato sul diario cartaceo al risveglio:


[...] Per qualche motivo vivo in una casa comune in Fossano, la quale è diventata una metropoli piuttosto grande (tipo New York o simili).
La casa comune nella quale vivo è situata nei sobborghi della città, ricordo che i miei gatti sono con me e hanno l'abitudine di girare fuori casa.
Ho un fotogramma piuttosto vivido del marciapiede di una via, con una piccola gradinata che da' sull'ingresso di una bottega (al limitare destro della 'diapositiva')
Subito a sinistra c'è un barbone che dorme avvolto in un saccoapelo marrone scuro. Poco distante dalla sua testa (tra lui e la gradinata) c'è un buco rettangolare nella parete dal quale passano le mie gatte per "sgattaiolare" fuori casa.
Il marciapiede continua verso la sinistra dove iniziano dei bassi portici in mattone scuro (la parete prima del marciapiede è grigio chiaro sporco, tenuta male). Prima dei portici c'è un'altro buco rettangolare nella parete che porta ad un vecchio magazzino o qualcosa del genere. So che le mie gatte ci vanno sovente a giocare e cacciare.
Nella casa comune dove vivo non sono l'unico ad avere dei gatti, anzi! Praticamente ogni famiglia ne ha uno o due almeno.
Solo che le mie gatte hanno una lettiera tutta per loro, che io tengo pulita come posso. Gli altri gatti invece hanno una lettiera in comune (sono entrambe vicine, nello scantinato della casa comune, che è identico allo scantinato dell'appartamento dove vivo, nella zona dove ci sono i contatori della luce).
La lettiera comune degli altri gatti è talmente piena di cacchine che queste formano un cumulo parallelepipedo simile ad una torre stile Jenga alta quasi un metro.
[...]



Secondo sogno:

AM, il mio ex cognato, mi scrive una mail a proposito di sua sorella (mia ex moglie) e di alcune cose successe subito dopo la separazione non riporto qui la frase perchè contiene alcuni elementi veri e personali.
Il suo tono è piuttosto accusatorio.
Ricordo che leggo e rileggo la frase, distogliendo e riportando gli occhi allo schermo. Ricordo anche che la frase era perfettamente leggibile, sensata, integra ed uguale a se stessa ogni volta che la leggevo.
Decido di rispondere per le rime al tono accusatorio (assolutamente ingiustificato) raccontandogli che la stessa cosa è successa a me [...]

Terzo sogno

[...]
Faccio parte di una missione di esplorazione spaziale e siamo atterrati sulla superficie del nucleo roccioso di Giove il quale si scopre essere un pianeta verde, rigoglioso e abitato da una abbondante e vivissima flora non dissimile da quella del pianeta dove finiscono i protagonisti di Alen: Covenant.
Mentre camminiamo sulla cresta di una collina boscosa mi chiedo come la composizione chimica dell'atmosfera di Giove possa generare Ossigeno e Acqua così in profondità e come i potentissimi uragani che la popolano possano non spazzare via tutto quanto. Mi chiedo se piove soltanto acqua o magari qualche altro composto chimico a base di ammoniaca o qualche idrocarburo....
Mentre cammino e seguo i miei ragionamenti mi trovo a dover girare attorno all'immenso tronco di un albero altissimo, la cui superficie è di colore scurissimo (simile a quello dei mobili pregiati) e la corteccia è liscia e compatta, come se il legno fosse stato levigato.
Tutto è umido e gocce e piccoli rivoli di rugiada sono quasi ovunque.
Superato il tronco arriviamo al limitare della collina, sotto di noi una immensa vallata a V che si estende quasi fino all'orizzonte, verdeggiante come nessun luogo sulla Terra penso sia mai stato.
Il cielo è grigioazzurrino e l'emozione per trovarmi lì mi travolge in pieno. Rimango ad osservare la scena incantato [...] fino a che mi sveglio

[Saladriel]

Questa notte so di aver sognato, ho di tanto in tanto ancora adesso brevissimi fotogrammi che lampeggiano nella mente cosciente ma non riesco a ricordare nulla di preciso.

Annoto comunque nel diario per rafforzare la memoria onirica