Tecniche di volo

Una volta raggiunta la consapevolezza di sognare si può andare sempre più in alto!
Aiutiamoci a superare i nostri limiti aumentando le nostre capacità di onironauti.
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Bee
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Buonasera a tutti, onironauti! :shock:

Non so se sia così anche per voi, ma la primissima cosa che io faccio quando capisco di star sognando, è sempre lanciarmi da una qualche finestra o posto sopraelevato per volare. Nonostante questo, non sono mai riuscita a trovare una modalità di volo che mi soddisfacesse, e che soprattutto non fosse faticosa.
La tecnica più classica che riesco ad utilizzare è quella di muovere le braccia come se stessi nuotando, o "scavando" in qualche modo nell'aria, per darvi un'idea. Sebbene funzioni quasi sempre, è un movimento fisico piuttosto impegnativo da mantenere per lungo tempo, e la forza di gravità spesso ha la meglio e mi tira verso il basso.
Un'altra mia opzione classica è planare, quindi da un punto alto raggiungerne uno più basso. Questo non richiede particolare sforzo, ma non mi permette di spostarmi e di esplorare l'ambiente con la libertà che desidererei.

Quello che vi chiedo, dunque, sono tre cose:
1) Quali sono le vostre tecniche di volo preferite, e quelle che usate più spesso?
2) Sapete usare solo quelle, oppure ne avete padroneggiate diverse?
3) Avete dei consigli, dei trucchi, per rendere il volo più semplice?
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Melody
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la primissima cosa che io faccio quando capisco di star sognando, è sempre lanciarmi da una qualche finestra o posto sopraelevato per volare
Si è così anche per me... Anni fa, quel caro vecchio saggio di @DayDreamer mi diceva "strano, sembrerebbe quasi che stai scappando!" :shock: : Chessygrin : Invece a me sembra che lanciandomi, mando il messaggio al mio Inconscio, per comunicare che sono qui, nel sogno, nel suo Regno!
Cmq riguardo al volo, per me è quasi sempre un enigma, non so mai se andrò a precipitare giù come 'na pera cotta, oppure riuscirò a planare come una piuma.. Non ho mai capito da che cosa dipende, sarà la questione di energia/carica onirica? Mah.. Però sai, quelle rare volte in cui mi lancio e resto a "galleggiare in aria" - mi sento talmente felice! E come sentirsi "accolte" fra le braccia dell'Universo stesso, ed è una sensazione meravigliosa! : Love :
L'unico rimedio che ho trovato, è quello di cercare di volare in verticale. Nel senso, se non riesco a volare orizzontalmente, mi metto a fare dei saltelli. Ovviamente mi sento più leggera, di conseguenza "ricado" a terra con lentezza, ma ogni volta che tocco terra, mi do una spinta sempre più forte verso l'alto, e così riesco a spiccare nel volo verticale (più difficile da controllare però, una volta che hai preso la velocità - sò cavoli, è come guidare una Ferrari sul ghiaccio : Chessygrin : )
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Bee
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NeuroEngineer ha scritto:In realtà, la branca delle neuroscienze che studia l'onironautica ci dice che spesso è sinonimo di "essere esordienti". Gli onironauti che da poco hanno iniziato (o ricominciato dopo una lunga pausa) a fare SL, quindi definibili (senza nessuna critica!) principianti, come prima cosa scelgono appunto di gettarsi dalla finestra o simili e volare.
Ciao Neuro! : Chef :
Sono assolutamente d'accordo con questo punto, anche io ho notato che ogni volta che ricomincio a fare sogni lucidi dopo tanto tempo devo lasciar passare un po' di notti prima di riuscire a fare qualcosa di diverso da appunto seguire gli "istinti base" del mio inconscio. Stessa cosa quando i sogni lucidi sono meno controllati e meno consapevoli, per qualsiasi ragione.

Mi piace molto la tua tecnica. Purtroppo ho sempre ricevuto come unico consiglio quello di sforzarmi e crederci profondamente, ma per il volo come per molte altre cose l'ho sempre trovata una soluzione debole, proprio perché, come hai detto, il nostro cervello è così tanto abituato a vivere nel nostro mondo, con le sue regole e le sue funzionalità, che è quasi impossibile raggirarlo.
Proverò ad ispirarmi al tuo metodo, associando al volo dei movimenti fisici che siano più semplici da eseguire rispetto al "nuoto aereo", e vi farò sapere come va! : Mr green :
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Hari
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Personalmente utilizzo tre tipi diversi di volo.

Il primo è qualcosa di molto simile al tuo, ovvero quello di "nuotare" nell'aria. Di fatto più che un volo vero e proprio si tratta di un fluttuare a mezz'aria, in genere a pochi centimetri da terra o al massimo pochi metri. Lo spostamento è estremamente lento, pertanto risulta utile solo per spostarsi in luoghi chiusi o comunque relativamente piccoli, come l'interno di una casa ad esempio. Oltre al gesto di nuotare, per aumentare un po' la velocità utilizzo pareti, mobili e altre superfici solide per darmi la spinta con mani o piedi. Come detto però questo metodo risulta del tutto inefficace se si vogliono percorrere distanze più lunghe.


Il secondo tipo è una specie di volo alla "Superman" o alla "Dragon Ball" se vogliamo, grazie al quale riesco a raggiungere velocità e altezze più elevate, ma fino ad un certo punto. Queste infatti risultano limitate dell'attrito con l'aria e dalla gravità. Di solito uso questo metodo per percorrere distanze medie, anche perché dopo un po' che sono in volo il sogno tende a destabilizzarsi. Dato che non riesco a salire oltre una certa altezza, un modo per aggirare questo limite è utilizzare questo tipo di volo quando mi trovo già in alto, tipo il tetto di un palazzo.
In ogni caso queste difficoltà probabilmente sono dovute al fatto che non mi sono mai allenato abbastanza nello sviluppare questo tipo di volo, questo perché mi sono sempre concentrato su altri metodi di spostamento.
Questo sistema di volo in determinate condizioni può a volte trasformarsi nel terzo tipo.

Il terzo tipo di volo è quello che mi permette di raggiungere le velocità e le altezze più elevate. Il problema di questo metodo è che è del tutto fuori dal mio controllo. Per ottenerlo devo entrare in uno stato meditativo, a quel punto una forza invisibile mi solleva da terra e mi trasporta a gran velocità dove vuole lei. Io non posso decidere né quale direzione prendere né di fermarmi, posso solo lasciarmi trasportare e attendere che mi lasci in un qualche luogo che posso poi esplorare. La particolarità di questo tipo di volo è che mi isola completamente dall'ambiente circostante e quindi da tutto ciò che altrimenti limiterebbe il volo come la gravità, l'aria e ostacoli vari. In pratica rende il mio corpo completamente intangibile o, se vogliamo, trasforma temporaneamente lo scenario circostante in un ologramma iperrealistico, permettendomi però di continuare ad osservarlo. Di fatto la vista è l'unico senso che rimane attivo durante questo tipo di volo. È anche quello più potente a livello emotivo, soprattutto quando mi trovo a sorvolare paesaggi mozzafiato ad altezze vertiginose.

Ci sarebbe poi un quarto tipo ma è qualcosa che è legato esclusivamente alle OBE e comunque sono riuscito ad attivarlo poche volte e in maniera casuale.
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Bee
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Hari ha scritto:Il terzo tipo di volo è quello che mi permette di raggiungere le velocità e le altezze più elevate. Il problema di questo metodo è che è del tutto fuori dal mio controllo. Per ottenerlo devo entrare in uno stato meditativo, a quel punto una forza invisibile mi solleva da terra e mi trasporta a gran velocità dove vuole lei.
Ciao Hari, grazie per la tua risposta! : Nar :
Mi interessa molto questo terzo metodo, non tanto come tecnica di volo in sé, ma perché è qualcosa di cui non ho mai fatto esperienza o sentito parlare. Che cosa intendi nello specifico per "stato meditativo"?
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Hari
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Ciao Bee :), per "stato meditativo" intendo proprio eseguire una forma di meditazione all'interno del sogno lucido. Mi fermo o cammino lentamente concentrandomi sul respiro e ponendo l'attenzione sull'ambiente circostante e sugli stimoli sensoriali che mi arrivano da esso. Prima di fare ciò però occorre distaccarsi dall'eventuale trama del sogno, raggiungere un posto tranquillo e silenzioso. Ciò, proprio come nella meditazione che si fa da svegli, permette di svuotare la mente dai pensieri e interrompere il chiacchiericcio di fondo. A quel punto in genere la Forza Invisibile interviene da sola, mi solleva e inizia il viaggio. A volte provo a fare delle richieste su dove andare ma difficilmente vengono esaudite alla lettera, specialmente se sono troppo specifiche. Con questa Forza Invisibile più ci si lascia andare ad essa senza voler avere il controllo, migliori saranno i risultati.
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olrac
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All'inizio mi spostavo planando o saltando da un punto all'altro ma riuscivo a percorrere distanze brevi. Poi ho cominciato ad usare passaggi dimensionali e portali che creavo da solo, entrandoci e volandoci dentro.
Negli ultimi anni per spostarmi uso la tecnica di volo radente al terreno, cioè fluttuo da un luogo all'altro a pochi metri dal suolo, ed è un ottimo sistema di esplorazione veloce.
Quando trovo un ostacolo rendo il mio corpo sottile o etereo e ci passo attraverso. Attualmente uso molto gli ipersalti, cioè immagino che il mio corpo sia elastico e mi immagino già nel punto in cui voglio arrivare...e lo lascio andare. Funziona bene tranne a volte che calcolo male le distanze e mi ritrovo oltre l'obiettivo. Questa tecnica l'ho usata per esplorare cosmo e Pianeti ed è l'unica che ha funzionato.
Però col tempo ho capito che preferisco volare semplicemente per distendere i nervi e rilassarmi e non per raggiungere un obiettivo..
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Bee
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Hari ha scritto:Prima di fare ciò però occorre distaccarsi dall'eventuale trama del sogno, raggiungere un posto tranquillo e silenzioso. Ciò, proprio come nella meditazione che si fa da svegli, permette di svuotare la mente dai pensieri e interrompere il chiacchiericcio di fondo.
Veramente molto interessante questa tecnica, la proverò assolutamente anche io appena possibile. Sono curiosa di vedere che cosa mi proporrà il mio inconscio.
Un problema che ho sempre riscontrato però è che in alcuni sogni la trama tende a impedirmi di prendere piena lucidità e mi obbliga a seguire il suo corso. Questo avviene solo quando non sono pienamente consapevole di cosa significhi trovarmi all'interno di un sogno, ma resta comunque uno dei più grandi ostacoli da superare, per me.
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Volare o fluttuare mi viene molto semplice ed è na cosa che faccio spesso, sia nel lucido che nel semilucido

Non ho na tecnica specifica nè uso gli arti per permettermi il volo, semplicemente lo desidero

Giusto qualche giorno fa ho avuto un lucido che è stato anche il motivo per cui mi sono iscritto

Prendo consapevolezza in maniera naturale, senza test nè altre robe anche perchè non le uso, sono in questa magnifica città di pietra molto chiara, l atmosfera è serena ma surreale, non ho molto controllo una volta che prendo consapevolezza, provo a creare energia dalle mani, mi diverto per qualche secondo dandole forme diverse, mi avvicino a un ponte che sarà stato alto na 30ina di metri, decido di voler arrivarci sopra, mi concentro e indirizzo la mia volontà per far in modo di poter volare, mi stacco da terra e raggiungo il centro del ponte

È na cosa che mi viene naturale il riuscire a volare, desidero il poterlo fare e mi riesce facilmente
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