L'Arte di sognare: tecniche e analisi (Nuovo varco!)

Sezione per imparare a fare sogni lucidi.
Parliamo qui di metodi consolidati e sperimentali per indurre esperienze oniriche.
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CrazyOrange
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Ho iniziato recentemente a leggere “L’Arte di sognare” di Carlos Castaneda, un libro che esplora il “mondo” dei sogni lucidi differentemente dal consueto approccio scientifico ottenendo però, dal mio diligente punto di vista, una visione generale ugualmente eccelsa oltreché pittoresca.
Quello che descriverò in questo topic saranno i sette varchi (ostacoli) che l’adepto deve superare per divenire un Sognatore secondo la visione di don Juan, riportata da Castaneda nel libro.
Qui mi limiterò a descrivere la parte tecnica e psicologica che l'adepto deve acquisire, tralasciando l'affascinante parte pittoresca, astratta, e forse anche metaforica. Lascio fuori questa parte non perché meno importante ma piuttosto per non rovinare lo sfizio della lettura e inoltre per adattarmi alla visione generale di tutti.

Il primo varco
In cosa consiste?
Il primo varco è, secondo don Juan, il primo ostacolo che un futuro Sognatore deve superare e consiste -parafrasando in modo molto semplice e generale- nell'avere la consapevolezza di entrare nel proprio sogno e nell'osservare le immagini contenute al suo interno.

Come fare?
Sintetizzando la parte puramente pratica (come farebbe uno stregone antico :lol:), le tecniche suggerite sono principalmente tre:
-Avere l'intento di prendere coscienza poco prima di addormentarsi, quindi prefiggersi che ci si accorgerà di essere vicini alla fase onirica. (Secondo me la tecnica più importante perché non prevale a cobinazioni con altre tecniche classiche)
-Convincersi che all'interno del sogno ci si guarderà le mani (una specie di test di realtà).
-Una volta all'interno del sogno, concentrarsi su alcune immagini e osservarle una dopo l'altra in modo piuttosto rapido e, una volta arrivata all'ultima, ritornare ad osservare la prima.
Viene inoltre suggerito, nell'ambito psicologico, di mantenere una voglia costante ma non ossesiva, di intendere ma non di imporre.

Note aggiuntive
Nel libro diciamo che viene illustrata un'ascesa graduale molto calma verso la lucidità. Per questo motivo, all'interno del libro, non viene suggerito di modificare il sogno per il primo varco (cosa che verrà nel secondo), ma solo di osservarlo. Questa non è chiaramente una costrinzione, voi potreste usare queste tecniche come catalizzatore al sogno lucido che potete combinare con le tecniche classiche che voi preferite.

Il secondo varco
In cosa consiste?
Il secondo varco consiste, a grandi linee, nel saper passare da un sogno ad un altro. Viene quindi introdotto il cambio di scenario onirico, il "saper cambiare i sogni in maniera ordinata e precisa". Quindi, se nel primo varco ci rendiamo conto di stare sognando e osserviamo l'ambiente onirico, nel secondo cominciamo ad interagire con esso.

Come fare?
Concettualmente, citando letteralmente don Juan, "ci sono principalmente due modi di attraversare il secondo varco del Sognare. Uno è svegliarsi in un altro Sogno, cioè Sognare di fare un Sogno e poi Sognare di svegliarsi da questo Sogno. L'alternativa è usare gli elementi di un Sogno per provocare un altro sogno".
La prima tecnica consiste quindi nel sognare di svegliarsi e di riaddormentarsi facendo un nuovo sogno -una specie di falso risveglio indotto e cosciente-.
Per la seconda tecnica Castaneda ci documenta una sua esperienza in cui egli, da lucido, si è imposto di guardare fisso un elemento qualsiasi di un sogno, sostenendo lo sguardo finché questo elemento non cambiava forma e, una volta cambiata, l'oggetto, secondo quanto detto da Castaneda, lo ha attirato in un altro sogno tramite un vortice.
A livello "psicologico" viene detto che elemento attivo e importante dell'addestramento è la perseveranza, e che con essa la mente e tutte le sue difese razionali non potranno tenerle testa. "Prima o poi le barriere della mente cedono all'impatto e sboccia l'Attenzione del sogno", dice per l'appunto don Juan. Inoltre, un suggerimento psico-filosofico che fa don Juan e con cui mi sono trovato in profondo accordo è il fatto che la presunzione è la nemesi dell'essere umano e che, se la evitiamo, risparmiamo forze che si possono altrimenti dedicare per espandere le proprie capacità.

Note aggiuntive
-Dalla posizione che si acquista superando il secondo varco si ha accesso al mondo degli esseri inorganici. Ho preferito, come da premessa, non parlare di questa parte pittoresca e astratta non perché la ritengo inutile ma piuttosto per non uscire dall'argomento principale del topic.
-Nelle prossime ore potrei fare ulteriori modifiche e aggiunte al secondo varco.


Cosa ne pensate?

(continuerà con gli altri cinque varchi prossimamente...)
Ultima modifica di CrazyOrange il 05/01/2012, 18:50, modificato 12 volte in totale.
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dixit
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Quello di Castaneda è un percorso verso la stregoneria, quindi non saprei, io il mio metodo, lo studio da me :) comunque quel libro lo sto leggendo adesso.
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Pisy
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Il primo varco non era l'accorgersi di STARE PER ADDORMENTARSI?
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CrazyOrange
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Pisy ha scritto:Il primo varco non era l'accorgersi di STARE PER ADDORMENTARSI?
Cosa intendi?
Il primo varco consiste anche, come elencato, nell' "Avere l'intento di prendere coscienza poco prima di addormentarsi, quindi prefiggersi che ci si accorgerà di essere vicini alla fase onirica." Ma, nonostante credo sia la tecnica chiave, non consiste solamente in ciò. Infatti, nel capitolo da cui ho estrapolato le tecniche (da pag 32 a pag 46 - Il primo varco del Sognare), si parla anche di alcuni atti di "osservazione" eseguiti all'interno del sogno.

Ti riporto appunto delle frasi dette da don Juan a pag 42:
"Noi raggiungiamo il varco del sognare diventando consapevoli che ci stiamo addormentando, (...). Una volta arrivati al varco, dobbiamo attraversarlo con l'aiuto della nostra capacità di sopportare la vista di ogni elemento dei nostri sogni."
poco più sotto
"(...) per compensare l'evanescenza dei sogni, hanno escogitato l'uso dell'oggetto "punto di partenza""

Ed ecco che viene descritto un metodo di osservazione del sogno. In tal modo si attraversa il primo varco.
Ultima modifica di CrazyOrange il 02/01/2012, 20:42, modificato 1 volta in totale.
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Robb
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io ho finito di leggere da poco "l'arte del sognare" e ricordo che questa parte è quella che mi ha interessato maggiormente, dato che sono alle prime armi nel sognare lucido e i consigli che tu hai efficacemente sintetizzato sono tra le indicazioni più utili e pratiche contenute nel libro a mio parere.
La parte dell'osservare mi ha stimolato in modo particolare, poichè sono riuscito soltanto ad avere un paio di minilucidi, entrambi finiti troppo presto, o per l'esaltazione derivante o per la perdita di coscienza.
Quindi credo che il fatto di limitarsi ad osservare cosa ci circonda dopo aver "visto le nostre mani" sia un modo per rendere le prime esperienze un tantino più stabili e prolungate rispetto alla presa di coscienza senza controllo.

Diciamo che devo ancora giungere al primo varco (cioè guardarmi le mani, in pratica fare un vero e proprio sogno lucido) e quando ci arriverò spero di riuscire ad oltrepassarlo :D
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Dehriei
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Sto leggendo il libro e mi piace parecchio. Trovo anche io che fino ad ora la parte più interessaante sia proprio quella riguardante il primo e il secondo varco. Tra le altre cose ho avuto una WILD alle sei di mattina proprio indirizzando la mia attenzione a sentire che mi stavo addormettando e successivamente sopportando le immagini del sogno. Così sono scivolato via in una specie di viaggio che poi ho postato nel mio diario.

Dico la verità: trovo che nonostante le varie parolone colorite come "stregone", il contenuto di questo libro sia un parallello con la visione scentifica di LaBerge.
L'attenzione al sogno e al riconoscere di stare per addormentarsi, potrebbe essere parallela all'autosuggestione suggerita da LaBerge e ai vari mantra sul fatto di accorgersi di stare sognando e diventare lucido che va in parallelo con il concentrare l'Attenzione sul sogno di Castaneda. Con un po' di ermetismo applicato a Castaneda abbiamo quindi dei concetti semplici e a mio parere efficaci.

Di importante sottolineo il concetto di "calma" che viene utilizzata da don Juan per affrontare il discorso del Sognare. Una cosa che noto infatti e accomuna tutti i nuovi sognatori e che viene un po' trascurata è il comprendere che ci vuole calma e esercizio per riuscire ad assaporare, metabolizzare nei giusti tempi e imparare a padroneggiare l'Arte del Sognare.

Già chiamandola Arte gli si da una connotazione diversa che implica un impegno sentito nell'apprenderla e una rarità maggiore nella gestione della stessa.

Sul sopportare la visione degli oggetti dei nostri sogni mentre si formano io sono completamente d'accordo. Infatti spesso se mi ci concentro, appena li vedo formarsi, tendo a distrarmi e a perderli o ad aprire gli occhi. Ma se reggo la visione entro sicuro da lucido in un sogno.

Concludo dicendo che secondo me tra i due il meno realista è proprio Castaneda, mentre don Juan assume una connotazione da professore astuto che conosce bene la propria materia ma anche i limiti in cui deve fermarsi senza pretendere troppo.

Questa per me è la chiave di tutto. L'uomo non è stato creato per dover sapere troppo, perchè come la storia ci insegna, poi non è in grado di gestire quel troppo.

Sono curioso di vedere poi quando parleremo dei capitoli successivi e dei così tanto tacciati esseri inorganici. A presto
Sembrava voler parlare, poi sospirò. Eppure fu tutto ciò che dovevo sentire....
ixbalam
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Sono curioso di vedere poi quando parleremo dei capitoli successivi e dei così tanto tacciati esseri inorganici. A presto
devi parlarne per forza? il rischio di OT deliranti è immane.
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Robb
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effettivamente è un argomento un pò spinoso : Chessygrin :
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Immagino e spero che siamo abbastanza maturi da parlarne in modo distaccato. Casty può essere efficacemente discusso in termini metaforici, e allora diventa molto utile, secondo me. Inoltre non mi risulta che sul forum ci sia nessuno che difende a spada tratta una comprensione letterale del casty.

Riguardo il varco, è come ha detto aranciapazza: ogni varco è diviso in due parti, o sfide: la prima è raggiungere il varco, ed è un evento o momento preciso; la seconda è oltrepassarlo, ed è una pratica da portare avanti fino a renderla familiare

PS
Mi piace la chiave di lettura di Dehriei : Thumbup :
"I’ve learned how to have lucid dreams at will, so I know that it can be done, and I also know that it’s easy
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Dehriei
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DayDreamer ha scritto:Immagino e spero che siamo abbastanza maturi da parlarne in modo distaccato. Casty può essere efficacemente discusso in termini metaforici, e allora diventa molto utile, secondo me. Inoltre non mi risulta che sul forum ci sia nessuno che difende a spada tratta una comprensione letterale del casty.

Riguardo il varco, è come ha detto aranciapazza: ogni varco è diviso in due parti, o sfide: la prima è raggiungere il varco, ed è un evento o momento preciso; la seconda è oltrepassarlo, ed è una pratica da portare avanti fino a renderla familiare

PS
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Fortuna che ci sei tu! Non perchè abbia bisogno di appoggi, ma perchè trovo la tua visione delle cose matura e intelligente. Così come in altri topic intervieni con "giudizio" e non "giudicando", prendendo in considerazione e non snobbando. Una caratteristica che apprezzo molto.
Ieri sera ho sloggato con un po' di amarezza per motivi che non sto a spiegare. Quindi colgo l'occasione per sottolineare un atteggiamento come il tuo che crea positività e possibili sbocchi, dando fiducia alla maturità di chi partecipa ai post. Fosserò di più come te.... non sarebbe più il nostro mondo!!!! Sdrammatizzo.

Buon proseguimento
Sembrava voler parlare, poi sospirò. Eppure fu tutto ciò che dovevo sentire....
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