@PisyCerto Pisy che esiste ancora! Anzi, è probabilmente la community di sogni lucidi con la base utenti più attiva. Alcuni sono parecchio esperti. Si parla inglese però. Fatti un giro:
www.dreamviews.comIn TopicEsatto, la ADA non è altro che la Vipassana. Qui spogliata di tutto l'aspetto filosofico buddista e vista come tecnica per il sogno lucido. In realtà qui la Vipassana viene abbinata ai reality check, diventa quindi leggermente differente. Teoricamente è più vicina allo Dream Yoga Tibetano in questo senso.
Se vogliamo entrare in tema, vedo di spiegare un po la filosofia/misticismo che c'è dietro alla cosa. Non è assolutamente necessario aderire alle idee che seguono per sperimentare i benefici della tecnica comunque.
Secondo il Buddismo Tibetano, la realtà percepita è in ultimo irreale, un illusione (
Tulpa, il concetto che un essere o un oggetto venga creato unicamente dalla disciplina, un pensiero materializzato che ha preso forma fisica). Tutti i fenomeni della realtà sono sogni, forme pensiero: gioielli (
Cintamani, un gioiello che avvera i desideri nella tradizione indu e buddista, equivalente alla pietra filosofale in alchimia) e specchi (
Melong, simbolo polivalente che designa la purezza primordiale del flusso di pensiero) che esprimono potenzialità e possibilità.
Questi monaci, tramite le realizzazione avute durante il
sadhana (una pratica spirituale di trascendenza dell'ego, svolta per raggiungere una qualche realizzazione spirituale, come l'illuminazione, l'amore per dio, o la liberazione da un ciclo di vita e morte), hanno scoperto che il "sogno della vita" e i sogni notturni non sono diversi, e la loro natura ultima è non-duale (sono cioè in ultimo una cosa sola).
La differenza, non essenziale, tra i normali sogni e lo stato di veglia è che quest'ultimo è generalmente più concreto e legato all'attaccamento per le cose materiali, mentre il sognare standard (non lucido), è effimero e transiente, in continuo movimento, e generalmente per ragioni culturali definito vuoto e senza basi (nel senso che la gente crede siano solo bei fuochi di artificio).
Nello yoga del sogno, la vita può divenire il sogno, e il sogno la vita. In questo senso, la via del sadhana del sogno può essere metaforicamente legata al principio di superposizione (
http://it.wikipedia.org/wiki/Principio_ ... uantistica) -
http://it.wikipedia.org/wiki/Principio_ ... one#Fisica).
Secondo questi insegnamenti, c'è una corrispondenza tra lo stato del sonno e del sogno e la morte (endogenous DMT anyone?). Dopo aver sperimentato uno stato intermedio, il
"bardo", l'individuo ne esce in una nuova illusione karmika, e un'altra esistenza comincia. C'è anche un libro che descrive lo stato del bardo e le illusioni che l'uomo ivi sperimenta. Il testo è un manuale per superare queste illusioni e spezzare cosi il ciclo di morti-rinascite (
http://it.wikipedia.org/wiki/Libro_tibetano_dei_morti).
L'obbiettivo primario delle pratiche di yoga del sogno, è diventare consapevoli di stare sognando. Una volta che si è ottenuta la lucidità, le applicazioni diventano infinite: praticare il sadhana, ricevere iniziazioni, andare in in posti differenti, piani differenti e altri mondi (
lokas), comunicare con gli
Yidam (esseri meditativi che hanno raggiunto l'illuminazione).
E' anche possibile eseguire molte pratiche yoga nel sogno, che accelerano qui notevolmente il processo di cogliere i frutti del sadhana. In questo modo lo yogi puo avere esperienze molto forti, e arrivare a capire la natura fondamentalmente illusoria della vita reale. Questo è fondamentale per diminuire l'attaccamento alle cose, perchè di fatto l'attacamento si basa sulla forte credenza che cio che percepiamo sia vero, e di conseguenza importante. Questo ci porta a liberarci dalla catena di emozioni, attaccamenti ed ego e diventare finalmente illuminati (e prepara alle illusioni che si troveranno nel bardo).
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La pratica è simile alla Vipassana, ma ha implicazioni diverse (anche se non troppo alla fin fine).Ripeto, non ce assolutamente bisogno di credere a queste cose per applicare l'ADA, qui si va a un livello proprio diverso, in cui tutto viene fatto in previsione della morte e per raggiungere il distacco dal mondo materiale. Ciò non toglie che sia comunque molto interessante, e se liberiamo tutta la cosa dal misticismo, come ha detto David l'ADA puo creare un tipo di percezione più "sveglio" e critico nei confronti della nostra vita, che indipendentemente dal ritrovarsi o meno nella teoria tibetana, puo permetterci di effettuare cambiamenti che riteniamo opportuni alla nostra vita o semplicemente di viverla evitando sprechi di tempo e procrastinazioni.
Aggiungo un ultimo estratto di wikipedia per uccidere definitivamente la storia della pazzia:
"Mindfulness, in ambito psicologico significa essenzialmente “consapevolezza” dei propri pensieri, azioni e motivazioni.
Il concetto di Mindfulness deriva dagli insegnamenti del Buddismo (Vipassana), dello Zen e dalle pratiche di meditazione Yoga, ma solo ultimamente questo modello è stato assimilato ed utilizzato come paradigma autonomo in alcune discipline psicoterapeutiche italiane, europee e d'oltre oceano.[1] [2]
Mindfulness è quindi una modalità di prestare attenzione, momento per momento, nell'hic et nunc, intenzionalmente e in modo non giudicante, al fine di risolvere (o prevenire) la sofferenza interiore e raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende: sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni.
Gli interventi terapeutici mindfulness-based riguardano principalmente la Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) e la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT), sviluppata da Jon Kabat-Zinn nel 1979 presso il Medical Center della University of Massachusetts.[3] [4]
Queste tecniche, derivate sostanzialmente dalla terapia cognitiva classica, sono asservite al trattamento di molteplici patologie, fra cui: depressione, disturbo borderline, ansia, attacchi di panico, disturbi con componenti psicosomatiche, ossessivo-compulsivi, alimentari e dell’umore.[5] [6]"
Un po il contrario di impazzire insomma
Ciao ciao