6 - QUARTA ESPERINZA CON DATURA INOXIA.
Assunzione e masticamento di 70 semi freschi con frutti appena sbucciati alle ore 12:26. di Sabato 1 novembre.
Pochi secondi dopo devo andare con urgenza al bagno.
Ore 13:04 comparsa leggera ebbrezza e secchezza nelle fauci.
Ore 13:12 effetti più marcati e formicolio nelle tempie e parte superiore della testa.
Ore 13:15 masticati altri 20 semi.
Ore 13:18 difficoltà di accomodamento.
Ore 13:25 masticati altri 10 semi.
Ore 13:31 masticati altri 30 semi con totale di 130 semi.
Ore 13:35 scoordinamento motorio e equilibrio precario.
Ore 13:52 difficoltà pronunciata nel parlare e nello scrivere. Noto che rido per le mie disabilità con divertimento generale e tranquillità.
Ore 14:30 Dopo 30 minuti dall'ultima assunsione cambia tutto. 5-10 minuti di nausea e senso di vomito (ansia, panico, rimorso e pessimismo, brutta esperienza in quei 10 min). Difficoltà a mantenere lo sguardo fisso, intorpidimento degli arti. Se li lasciavo per una trentina di secondi senza muoverli si paralizzavano.
Ore 14:30 (più o meno) dissociazione dell'identità. Vuoto mentale e radicamento nel presente. Dimenticavo dopo pochi istanti quello che i miei amici mi dicevano. Non avevo più il senso della verità e delle affermazioni che facevo. Gli schemi mentali stavano svanendo. Il ritorno a piedi verso valle è stato molto caotico. Ripensandoci ora ci sono state molte allucinazioni di tipo uditivo e visivo. Voci e movimenti tra le foglie e gli alberi, strani bisbiglii. Allucinazioni visive tra cui una in particolare: un sasso in lontananza che ho confuso con una lepre accovacciata. Grave assenza di coordinazione. Forse un paio di volte sono anche caduto. Interesse nell'osservare piccole cose e interrogativi creduti li per li importanti ma in realtà sensa senso. Ricordo che i miei 2 amici mi incalzavano di proseguire e tornare verso l'auto. Smarrimento totale, prima erano dietro e poi me li ritrovavo davanti; ho cercato di dare un senso alla cosa ma presto facevo altro, come se mi resettassi. Ho sbagliato più volte strada e non era molto difficile visto che la strada era una ed in discesa
. Il punto è che la prendevo al contrario, sensa accorgermi di essermi girato. Il tempo ovviamente non riuscivo a valutarlo, per me non c'era neanche. Memoria a breve termine gravemente compromessa.
Viaggio di ritorno in macchina completamente dimenticato. Rientro a casa e ho altri vuoti di memoria. Entro in cucina e inizio a parlare con mamma. Lei mi guarda in modo strano e mi chiede se ho bevuto. Io le dico di no e cerco di mantenere la calma e dire cose sensate. Mentre parlo so di essere coerente e di avere ragione. I ricordi della conversazione invece dicono il contrario. Mi fa molte domande e solo ora (il mattino dopo) mi rendo conto della assurdità dette. Ho confuso il Venerdì con il Sabato, ho affermato di aver fatto 2 escursioni invece di una; ero fermamente convinto di ciò che dicevo. Non ricordo se ho fatto la doccia, ho solo dei flash nel bagno, fatto sta che questa mattina ero vestito con i pantaloni che avevo in montagna.
Dopo cena (ore 20:00) scendo in cantina e mi blocco sulla porta terrorizzato. Un serpente nero esce da alcune tavole e con la bocca morde qualcosa sul pavimento. Ritorno in cucina allarmato e dico ai miei di scendere. Quando apro la porta il serpente è ancora li. I miei restano un pò perlessi e, quando ci avviciniamo, notiamo che in realtà è una cintura di uno zaino. Io dico che sembrava in un serpente e, in effetti, tornando sull'uscio della porta, l'immagine era ancora quella, con il serpente viscido che muove la bocca. Risalgo pensieroso notando che i miei mi guardano in modo strano. Dico altre assurdità senza senso e sento bisbigliare i miei sul fatto che io abbia assunto qualcosa. Mi rendo conto che non ritrovo il cellulare. Quì iniziano le paranoie i giri mentali assurdi.
"L'ultima volta che ho usato il cellulare era ll'aquila no, anche dopo. Mi ha riportato C. con la macchina, quindi deve essermi
caduto li. No aspetta, questo è successo Venerdì, oggi è Domenica, o forse Sabato? Nooo l'ho lasciato in montagna! Qui mi rattristo pensando di aver perso 200 euro e tutto quello che avevo salvato li. Poi cerco di rassicurarmi pensando di risalire in montagna domani e cercarlo. Provo poi a chiamare P. ma mi rendo conto (dopo 15 min) di non avere il suo numero perchè ho perso il cellulare
. Allora accendo un cellulare vecchio e noto che in rubrica ci sono dei numeri.
Verso le 20:30 non riuscivo a vedere da vicino ma solo da lontano. La cosa era estremamente marcata tanto da non riuscire a vedere le scritte sul pc o sul cellulare. Aprendo word noto che solo dalla scrittura 36 in su con uno zoom del 100% riesco a distinguere i caratteri. Strizzando gli occhi e inclinando più volte il cellulare cerco di vedere i numeri ma non ci riesco. Dico a mamma che non porto le lenti a contatto e se lei riesce a vedere il numero. Me lo detta e lo scrivo sul cell di papa. Quando vado a chiamare mi risponde una voce che chiaramente non è P. Mi innervosisco pensando che mamma mi abbia dettato male
. Poi mi si accende la lampadina. Scrivo a P. su Fb! Con molta fatica e molti zoom riesco a leggere la sua risposta. P. dice di aver controllato la macchina e non c'era niente; lui mi ha visto entrare solo con una borsa a casa. Mi si accende un'altra lampadina. "Si, il cellulare è nella borsa!" Controllo in tutta casa senza trovarlo. Ripercorro tutte le cose e le strade che ho fatto ma non ritrovo la borsa. Mi viene in mente che quella borsa l'ho disfatta in cucina e dato i box delle passate di pomodori a mamma. Glielo dico e lei mi resta a guardare perplessa. Mi dice infine che la borsa l'ho disfatta venerdì e non oggi. Non riesco proprio e mettermelo in testa e forse glielo chiedo altre volte. Alla fine decido di uscire di casa e vedere se mi è caduta. Rientro dal garage e la trovo li per terra. Inizio a pensare che ce l'ha messa papa perchè io di certo non sono rientrato da li ma dal portone. Comincio a fare mente locale e a riprendermi solo verso le 10:00. La vista è ancora compromessa da vicino allora decido che è meglio vedere un film da lontano. Ci sono altri flash e credenze varie. Difficile distinguere le allucinazione perchè ogni rumore può traformarsi, come ogni forma.
Vado a dormire verso le 00:15. Mi sveglio nella notte per andare in bagno. Cerco di non svegliare I. il mio coinquilino avanzando a piccoli passi nel buoi e tastando le superfici degli oggetti. Ogni cosa che tocco è diversa da quello che mi aspetto. Dove dovrebbe esserci la portac'è un muro. Le scrivanie e i mobili sono in tutt'altra parte. Alla fine, dopo molti tentativi, trovo una maniglia e la apro. Mi sento smarrito per qualche istante... "Ah già è vero, non sono all'Aquila ma a casa dei miei!"
La secchezza in bocca e nella gola ha caratterizzato l'esperienza fino alle 6 in modo netto e fastidioso. Poi è andata scemando.
Conclusioni.
Si perde totalmente il senso dell'identità per un periodo prolungato.
I ricordi si mischiano e c'è la convinzione che alcune cose siano accudute nel passato; si crede quindi che quei ricordi siano autentici. Si crea dunque un film con sviluppi ben precisi.
Utile sarebbe un sitter che aiuti a descrivere l'esperienza e il comportamento del soggetto. Magari aiutarlo a ricordare nei dettagli cosa è successo.
Gli schemi mentali cambiano. Le poche volte che si pensa si danno per scontate cose che non successe e cose che dovranno accadere.
Attività onirica - Ricordi frammentati dei sogni. Sonno profondo e ristoratore. Come dice anche Castaneda la pianta è più utile nella pratica del "vedere" nella veglia che non nel sonno.
Postumi - nessuno.