Kurgan ha scritto:_ bisogna riuscire a svuotare la mente, se ci si perde in pensieri vari salta tutto ;
Searig ha scritto:Io sono d'accordo, ma c'è una cosa che non capisco bene, quella di non perdersi nei pensieri, mi spiego: per chi riesce a svuotare la mente, come dici, dovrebbe essere perfetto. Ma se la mente non si svuota è meglio distrarla, magari portandola a rimanere concentrata su un unico pensiero che la distragga dagli stimoli esterni, in caso estremo lasciarla vagare qua e là da un pensiero all'altro, che dovrebbe avere lo stesso effetto; l'importante è ovviamente non prendere sonno (per lo meno mentalmente), ma ho notato che nei miei tentativi i migliori risultati arrivavano proprio quando mi distraevo, quando la mia mente cominciava a rincorrere pensieri casuali. Allora ecco immagini fugaci, ecco un improvviso aumento del rilassamento corporeo, o addirittua un ingresso diretto in un minisogno di pochi secondi (questo è successo una volta sola)!
Esatto, sono proprio i pensieri casuali astratti ad indicare che la wild sta andando bene, bisogna farsi trasportare proprio da quelli, ma rimanendo comunque vigili a tutto ciò che acccade.
Quei pensieri a cui si riferisce Kurgan, penso, sono quelli che riguardano progetti dell'immediato futuro, e sono proprio quelli da evitare, perché creano agitazione e quindi tardano, o addirittura prevengono, l'addormentamento, a maggior ragione quando si fa la wild. Svuotare la mente consiste, come giustamente ha detto Kurgan, nel lasciare andare questi pensieri dannosi per favorire la focalizzazione verso l'interno.
La wild infatti è composta da due fasi in ordine cronologico: la focalizzazione esterna e la focalizzazione interna. La prima consiste nel concentrarsi solamente sugli stimoli esterni (organi di senso, corpo e respirazione), non a caso la prima parte della wild prevede il rilassamento, che consiste nel vagliare minuziosamente il corpo per sciogliere tutte quelle tensioni muscolari che farebbero tardare l'addormentamento; la respirazione eseguita in un certo modo serve invece per abbassare la frequenza delle onde cerebrali e favorire il sonno.
Una volta che il corpo è totalmente rilassato, si passa alla seconda fase, la focalizzazione interna, ovvero si trasporta tutta l'attenzione dal corpo alla mente. Ora bisogna dimenticare tutti gli stimoli esterni, ovvero il corpo, come se non esistesse, e per fare ciò bisogna rimanere perfettamente immobili (questo è fondamentale). È proprio in questa fase che bisogna lasciare andare i pensieri, ma rimanendo vigili allo stesso momento (se si fa la wbtb questo viene facilitato notevolmente, avviene in modo quasi spontaneo). Col passare del tempo tutti questi pensieri diventeranno sempre più astratti e infine si tramuteranno in immagini ipnagogiche, ovvero brevi flash di colore, immagini più o meno sensate oppure brevissime scene oniriche, che andranno poi a formare il sogno. In genere se la mente è sveglia ci rendiamo conto del momento in cui ci addormentiamo, perché si avvertono sensazioni "forti" come vibrazioni varie in tutto il corpo, rumori, e talvolta anche una specie di "caduta nel vuoto".
(a me la wild funziona così, correggetemi pure se ho detto delle assurdità)
NovaKZ ha scritto: quale tecnica usate per il rilassamento perché riesco a sentirmi comodo solo il pomeriggio. Dopo un risveglio mi sento estremamente scomodo e mi tocca smettere per re non c'è la faccio più
Secondo me se fai la wild dopo un risveglio i muscoli sono già stati fermi per diverso tempo (per effetto della paralisi), quindi il rilassamento è quasi inutile, ed è per questo che lo trovi scomodo. Pure io se lo faccio quando vado a dormire alla sera o al pomeriggio mi dà quella piacevole sensazione di torpore e distensione, mentre se lo faccio alla mattina non ha quasi alcun effetto ed è quasi fastidioso.
Un'ultima cosa: per addormentarsi più velocemente, invece di affidarsi a tecniche poco raccomandabili come quella di schiacciarsi il collo, ho trovato molto utile diminuire la frequenza e la profondità della respirazione, in modo da "imitare" quella che c'è mentre si dorme. È un modo per illudere la mente che il corpo sta già dormendo.