Vesti di Gioia
Sogno dell'8/8/2017, Casa Corsica
PREMESSA:
tutti i sogni che pubblicherò in questa sezione saranno provvisti di:-
Titolo, lo stesso che hanno sul diario onirico che tengo tramite app sul mio cellulare;
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Data, quella di registrazione sull'app del cellulare e quindi,
solitamente e salvo diversa indicazione, quella del mattino successivo;
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Indicazione del Luogo dove ho dormito e sognato;
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Indicazione delle Tecniche di induzione utilizzate,
se presenti;
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Ulteriori Specifiche,
se necessarie.
Senza ulteriori indugi eccoci dunque al mio
PRIMO SOGNO LUCIDO!
Ero in vacanza in Corsica con degli amici ed era mattina presto.
Non so con esattezza come sia iniziato ma è stato meraviglioso. Mi trovavo a lato della strada, accanto a dei cassonetti, e davanti a me sfilava una parata di qualche tipo. Visivamente poteva sembrare Carnevale ma il significato dietro ai costumi sfoggiati dalla popolazione di passaggio era in realtà molto profondo ed importante: non si trattava di
decidere cosa indossare. Era
la storia della tua vita (o per lo meno dell'anno appena trascorso) a diventare il tuo costume. Durante questa parata tu letteralmente
sei ciò che indossi, nel modo più bello e spettacolare che si sia mai visto. Non avevo mai visto tanta gioia prima. La città di mare in cui si svolgeva poteva essere un incrocio tra la città corsa Calvi e Parigi, nelle zone della cittadella della prima e di Montmartre per la seconda. Io ero vestita abbastanza normalmente, con un paio di comodissimi jeans blu (e già qua sarei dovuta diventare lucida...
) e la mia amatissima camicetta di jeans chiaro aperta su una maglietta a maniche corte in continuo mutamento. Ho iniziato a camminare in mezzo alla folla beandomi della gioia che mi circondava ed ascoltando le strane e meravigliose storie che le persone si raccontavano le une con le altre, storie di miracolosi ritrovamenti di portafogli smarriti o di riconciliazioni improbabili ma felici. Insomma: attimi di di felicità nelle storie di una vita che si trasformavano in magnifici e coloratissimi costumi. Tra la folla ricordo in particolare una coppia composta da madre e figlia per mano, entrambe sorridenti. La piccola, non avrà avuto più di otto anni, aveva lunghi capelli biondi e un bellissimo costume da fatina.
Le bellissime strade, luminose ed in salita, conducevano attraverso magnifici viali di alberi in fiore ad un immenso teatro. E qui le cose cominciano a farsi strane... Non ricordo cosa sia successo dentro al teatro ma ho ripetuto l'intero sogno da capo, passando per un'altra strada, probabilmente in un altro tempo, e sono successe cose bellissime. Ho scoperto di essere la causa di tutto il bene che avevo udito in precedenza. Dopo aver ritrovato e restituito il portafogli smarrito, ho trovato la bambina vestita da fata, seduta da sola su un cassonetto del vetro a scrutare con aria interrogativa la folla dall'alto. Quando mi ha notata le ho sorriso, lei mi ha sorriso, l'ho presa sulle spalle e ho proseguito con lei. Insieme abbiamo fatto cose meravigliose: abbiamo restituito fiducia a persone sfiduciate, gioia a persone in lutto o semplicemente tristi, nutrito chi ne aveva bisogno. Abbiamo fatto del bene ad ognuno dei più o meno sconosciuti che abbiamo incontrato.
Infine siamo entrate in un negozio di costumi. Volevo complimentarmi con la sarta per tutta la gioia ed il talento che aveva nel fare il suo lavoro ma l'abbiamo trovata con un triste ed ingombrante vestito da chiocciola marrone. La cosa mi ha stupita moltissimo perché ricordavo perfettamente di averla vista in precedenza, vestita meravigliosamente da farfalla blu e viola. Allora ho fatto sedere la bambina-fatina sul bancone e abbiamo iniziato a parlare alla sarta.
In quel momento da fuori ha iniziato ad arrivare il rumore di un decespugliatore in funzione ed attraverso la vetrina ho visto un giardiniere intento a lavorare. Siccome il rumore iniziava a coprire la mia voce mi sono avvicinata alla porta del negozio, rimasta aperta allo splendido calore estivo del posto, e l'ho chiusa.
Ma non ha funzionato!In quel momento ho pensato "Ma allora significa che questo è un sogno e che il rumore è reale!" Di colpo sono diventata perfettamente lucida e la felicità mi è esplosa dentro! Ho iniziato a saltare di gioia ed ho riaperto la porta del negozio per abbracciare il giardiniere, facendo un balletto con lui sotto gli occhi esterrefatti di sarta e bambina. Poi, purtroppo, sono stata colpita dal pensiero che se il rumore era reale allora avrebbe svegliato i miei amici che ancora stavano dormendo. Così ho deciso di svegliarmi, chiudere la finestra e rimettermi subito a dormire per tornare nel sogno. Beh, non sono più riuscita ad addormentarmi per l'emozione!