OBE, le esperienze fuori dal corpo

400px-Obe_spazialeIl termine OBE sta per Out of Body Experience, ovvero esperienza fuori dal corpo (talvolta viene usato come sinonimo di viaggio astrale). Si intende per esperienza fuori dal corpo una qualunque situazione in cui il soggetto si trovi a sperimentare uno stato di uscita dal proprio corpo fisico, indipendentemente dal fatto che la separazione dal corpo sia un fenomeno reale o meno.


Macrocategorie di OBE

Numerosi libri e film fanno riferimento al fenomeno dei viaggi extracorporei, anche se spesso non ne viene specificato il nome. Basti pensare a quei film o cartoni animati in cui è mostrato un soggetto che, dopo aver subito un’incidente, percepisce di uscire dal proprio corpo fisico e di osservarlo dall’esterno.

Ma una OBE si può verificare nelle più svariate circostanze, le più comuni sono:

  • Traumi fisici
  • Esperienze psichiche negative (stati d’ansia e depressioni)
  • Assunzione di droghe di vario genere
  • Esperienze di premorte

Esistono inoltre vari modi per indurre esperienze extracorporee in modo volontario e totalmente controllato.


Controversia tra scienza e OBE

Essendo il fenomeno delle OBE un’esperienza non verificabile in modo convenzionale, la comunità scientifica non può affermare che si tratti realmente della separazione della coscienza dal corpo. Sono nate teorie alternative a riguardo, secondo cui le OBE non sarebbero altro che particolari sogni lucidi (i quali sono invece dimostrati).

Ci sono vari punti che generano perplessità nel mondo accademico:

  • anche se le OBE dovrebbero rispecchiare il mondo reale, non sempre si nota questo fatto nelle descrizioni di chi ne ha esperienza
  • sebbene si dica che durante una OBE sia possibile incontrare realmente altre persone che in quel momento sono stanno vivendo anch’esse un’esperienza extracorporea, non esistono testimonianze valide ed eseguite con criterio scientifico che confermino questa affermazione
  • non si è mai riusciti a portare a termine con successo il “test della carta”.

Test della carta

Partendo dall’ipotesi che i le esperienze extracorporee mostrino la stessa realtà di tutti i giorni, dovrebbe anche essere possibile dimostrare ciò. Il metodo più accreditato è quello “della carta”.

Questo metodo consiste nello scegliere da un mazzo di carte, durante il giorno, una carta (che non deve essere identificabile e non deve essere vista la sua faccia). La carta, ancora senza essere vista, deve essere posizionata in un punto non facilmente raggiungibile, come ad esempio la superficie superiore di un armadio. In OBE, poi, si deve raggiungere la carta e leggerne il valore. Al risveglio, il valore letto in OBE dovrà essere scritto su un foglio, e solo a quel punto si confronterà quel valore con quello della carta reale.

Se dopo vari tentativi la carta continua a corrispondere, la probabilità che le OBE mostrino davvero la realtà si innalzano enormemente. Purtroppo, nessuno è mai riuscito a dimostrare ciò.


Meccanica delle esplorazioni extracorporee

Fondamentalmente le esplorazioni extracorporee avvengono quando il corpo si “addormenta” e la mente rimane attiva. Nonostante possa sembrare un fenomeno sconvolgente per molti, è una cosa che avviene ogni giorno mentre dormiamo. Secondo le teorie che sostengono la veridicità delle OBE, il nostro “doppio”, ovvero la parte di noi che si può definire coscienza, si separa dal corpo fisico e questo gli consentirebbe, talvolta, di sperimentare diverse realtà. Benché questa facoltà sembri inaccessibile ai più e le conoscenze ad essa legate siano andate perdute, sono numerosi gli esempi scritti e tramandati da mistici e saggi in cui ci vengono presentati chiari esempi di questo fenomeno.

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