Partendo dalla definizione di Stephen LaBerge, scienziato all’università di Stanford e fondatore del Lucidity Institute, un centro di ricerca sul fenomeno dei sogni lucidi, per sogno lucido s’intende “il sognare sapendo di stare sognando” cioè un sogno conscio.
Il termine “sogno lucido” fu coniato dallo psichiatra e scrittore Frederik van Eeden a cavallo tra il 19-esimo e 20-esimo secondo.
Il fenomeno può essere descritto come un “risveglio nel sonno”, ovvero la coscienza che abbiamo da svegli entra a far parte del mondo onirico.
Per essere più chiari:
Solitamente quando si sogna si è convinti che ciò che si percepisce, vede e sente sia la realtà; ci si ritrova totalmente coinvolti dalle situazioni, per quanto analoghe, bizzarre o grottesche siano, si vive pertanto da attori inconsapevolmente passivi di una realtà virtuale, che viene riconosciuta come tale solamente in seguito al risveglio.
E se invece vi rendeste conto di ritrovarvi in una realtà virtuale mentre ci siete dentro? Questo è esattamente ciò che avviene e la situazione cambia esponenzialmente: non sì è più attori inconsapevolmente passivi, ma attori consapevoli e potenzialmente attivi, onironauti.
Riconosciuto il sogno come tale, mentre si sta vivendo, le possibilità che si aprono sono infinite; la realtà che ci si presenta davanti non dovrà essere necessariamente subita, ma potrà essere controllata, parzialmente o totalmente, interagendo a proprio piacimento con il mondo onirico.
Classificazione della qualità dei sogni
- La vividezza o definizione di un sogno è un parametro che indica quanto le sensazioni visive del sogno sono vicine a quelle sperimentabili nella realtà.
- Il controllo di un sogno indica quanto si è in grado di manipolare gli elementi del sogno stesso. Il controllo parziale indica il controllo del conscio, mentre quello totale racchiude in sé sia il controllo del conscio che dell’inconscio.
- La lucidità è la consapevolezza di essere in un sogno.
- La percezione sono le emozioni, sensazioni e percezioni della realtà: il realismo di un sogno.
- La memoria, che può essere distinta in due tipi: memoria reale e memoria onirica. La memoria reale è quella che abbiamo da svegli, mentre quella onirica equivale a quella che più comunemente abbiamo nei sogni.
Stati onirici e livello di lucidità
Il limite nell’interazione con il sogno è dato, oltre che dalla fantasia, dal livello di lucidità raggiunto. La consapevolezza di sognare aumenta infatti per gradi. Questo perché bisogna rivoluzionare totalmente il proprio modo di vedere i sogni: essendo creazioni della propria mente, si ha piena responsabilità delle situazioni.
In base al livello di lucidità i sogni lucidi possono essere così suddivisi:
- Pre-lucidi: il sognatore ha la sensazione o la certezza di stare sognando, rimanendo però influenzato da sogno che vive.. la lucidità è bassa;
- SL: Sogni Lucidi. Il sognatore ha una maggiore consapevolezza di stare sognando ed interagisce con il mondo onirico coscientemente, ciò nonostante è ancora legato alle leggi fisiche della realtà a cui è abituato;
- SLPC: Sogni Lucidi Parzialmente Controllati. Il sognatore è consapevole di trovarsi in un sogno e di essere autore/artefice di tutto ciò che lo circonda. Può interagire, modificare e controllare il mondo onirico quasi completamente; la nitidezza della realtà che lo circonda è sempre più paragonabile ad una realtà virtuale, quindi in parte si ritrova limitato dalla somiglianza con il mondo da svegli;
- SLTC: Sogni Lucidi Totalmente Controllati. Il sognatore è pienamente consapevole di trovarsi in un sogno e di essere totalmente responsabile delle situazioni consce. La memoria del mondo da svegli (il mondo reale) gli permette di vivere coscientemente il sogno, nel pieno controllo delle azioni. Può modificare a proprio piacimento l’ambiente onirico ed agire senza limiti, aggirando le leggi della fisica e osando quello che non si è mai visto nel mondo reale. La nitidezza è altissima e le sensazioni ed emozioni percepite diventano parametro per la realtà del mondo onirico. L’inconscio in questo caso non è più un limite per il sogno difatti non è più legato alle percezioni della realtà. Il controllo aumenta in base alla concentrazione mentale di tutto quello che ci circonda e di quello che noi siamo. Un consiglio è di non usare affatto il corpo fisico onirico per osare cose soprannaturali.
Tecniche di induzione
Nella pagina “tecniche” sono riportate tutte le tecniche di induzione, più o meno conosciute.
Vengono usate generalmente:
Tecniche di induzione più note
Strumenti visivi
Strumenti che rilevano la fase REM (la fase in cui si sogna) tramite il bulbo oculare e attivando dei led che “avvisano” l’individuo che sta sognando. Generalmente anche se i led sono rossi per oltrepassare meglio la palpebra e non disturbare la pupilla, l’individuo vedrà nel sogno flash bianchi. I più famosi sono il Novadreamer e REMdreamer.
Questi strumenti inducono WILD (cioè induzione da sveglio) attraverso immagini molto belle da vedere mentre ci si sta addormentando.
Strumenti sonori
Anche qui esistono strumenti che riconoscono l’ora dove in genere vi è la fase REM e avvisano tramite suoni o sveglie o anche vibrazioni.
Effetto placebo
La convinzione conscia e inconscia di avere un sogno lucido a breve termine. L’effetto funziona all’inizio della ricerca SL. Spesso infatti dopo si annulla da solo. Il segreto di riattivarla sta nel trovare qualcosa che ci convinca maggiormente in maniera alternativa.
Frequenze ELF
La frequenza elettromagnetica ELF (Extreme Low Frequency) di 9Hz ha il duplice effetto di far sognare e di aumentare i valori colinergici del cervello. La tecnica originale è invasiva, effettuata sotto la cute del cervello e la frequenza ELF viene generata tramite apparecchi quando l’individuo già dorme. (Queste frequenze vengono appunto generate dal cervello in modo naturale, divise in: delta, teta, alfa, beta e possono essere variate dalla tecnica sopra descritta)
Chimica
Vi sono alcune pastiglie che inducono sogni con vari tipi di sistemi. Uno di questi sistemi è risultato molto efficace, il sistema colinergico che aumenta o prolunga l’effetto della acetilcolina che viene prodotta dal cervello umano (in genere di notte verso le 4 del mattino). Questo si effettua tramite piu sostanze: galantamina, solitamente 4 mg per inibire la autodistruzione della acetilcolina e/o tramite colina 200mg circa, da cui essa si trasforma, per prolungare l’effetto.. associati a vitamina del gruppo B per l’aiuto della trasformazione e un po di melatonina per aiutare le fasi NREM e REM del ciclo notturno/diurno. Queste sostanze aumentano anche la memoria.
Vi sono inoltre altre formule di vari componenti (diversi da quelli sopra) che sono tutt’ora in test e altrettanto validi.