Rilassati completamente

Mentre ci troviamo sdraiati sul letto, chiudiamo dolcemente gli occhi e, una parte alla volta, rilassiamo testa, collo, schiena, braccia e gambe. Cerca di gustare il senso di rilassamento e lascia andare completamente tutte le tensioni muscolari e i pensieri, respira lentamente e in modo assolutamente riposante. Se ti sei appena svegliato, probabilmente sei già abbastanza rilassato, altrimenti prova una delle tecniche di rilassamento. Lascia che tutto ti scivoli addosso, lentamente, sempre più lentamente, ancora e ancora più rilassato, fino a quando la tua mente non diventa serena come il mare più calmo.


Osserva le immagini

Dolcemente concentra la tua attenzione sulle immagini che gradualmente appariranno davanti all’occhio della tua mente. Osserva come le immagini iniziano e finiscono. Cerca di osservarle nel modo più delicato possibile, permettendo ad esse di riflettersi passivamente sulla tua mente come dispiegandosi. Non cercare di trattenerle, ma semplicemente osservale senza attaccamento o desiderio d’azione. All’inizio, quello che vedrai, sarà una sequenza di immagini e modelli sconnessi e fugaci. Progressivamente esse si svilupperanno in scene, che saranno sempre più complesse, unendosi finalmente in sequenze estese.


Entra nel sogno

Quando le immagini diventano un vivido scenario in movimento, cerca di farti passivamente trascinare all’interno del mondo dei sogni. Non cercare di entrare attivamente all’interno della scena onirica, ma invece continua ad assumere un interesse distaccato per le immagini. Ma stai attento al troppo interessamento e alla troppo poca attenzione. Non dimenticare che adesso stai sognando!


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Probabilmente la parte più difficile da imparare in questa tecnica, è l’ingresso nel sogno riportato nel Passo 3. La vera sfida, è di sviluppare una delicata vigilanza, una prospettiva d’osservatore discreto, dalla ti lasci trascinare dentro il sogno. Come Paul Tholey ha enfatizzato, “non è consigliabile desiderare attivamente entrare dentro lo scenario, in quanto un’intenzione, come regola, causa la sparizione dello scenario stesso” […] “piuttosto, il soggetto dovrebbe tentare di lasciarsi trasportare al suo interno passivamente”. Un insegnante tibetano, riporta un pensiero simile: “Mentre delicatamente osserviamo la mente, conduciamola con dolcezza nello stato onirico, come se stessimo portando un bambino per la mano”. Un altro rischio è che, una volta entrati nel sogno, il mondo può sembrare così realistico che è facile perdere la lucidità. Perché questo non avvenga, Tholey raccomanda di preoccuparsi di portare con se una particolare attenzione, in modo che, se momentaneamente si dovesse perdere la lucidità, si possa ricordare la propria intenzione di ricordare di stare sognando e, di conseguenza, riconquistare la lucidità.