Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda cla96 » 20/11/2014, 18:27

io sono parecchio interessate alla dimensione 2d/3d...voglio sperimentare pure io... cavoli peccato per il sogno alla mirror's edge,poteva essere qualcosa di epico : Chessygrin :
«Life before Death,Strenght before Weakness,Journey before Destination»

Task (lista in aggiornamento):
1)Mangiare pizza in sogno
2)Essere un Corrivento
3)Avere i poteri di un Mistborn
4)Scoprire che aspetto abbia il mio Incanto Patronus
5)Riconoscere dei Sognospren
6)Creare una mappa del sogno
7)Disegnare un Aon in aria
8)"Prendere" la luna
9)Animare un oggetto
10)Utilizzare un Aletiometro
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda nagualdreamer » 20/11/2014, 19:06

Anche a me sono capitati sogni dove la visione aveva qualità visive ibride tra videogiochi 2D/3D e realtà...
Spesso infatti avevo visioni di città pokèmon con grafica 2D tipica del GBA eppure mille volte più fluida ed esteticamente perfetta... pareva reale... e la transizione tra 2D e 3D è stata così armoniosa da essere impecettibile e naturale. Stesso mi è capitato per ambientazioni particolarmente piatte stile Fire Emblem/ Pokèmon Argento. Sono sempre stupito dalla qualità della nostra mente di sistemare l'estetica delle visioni in modo impeccabile, di mischiare diversi tipi di grafiche reali e non con una fluidità e una resa praticamente perfetta.

Ma ho un'ipotesi. Secondo me il la maggior parte del lavoro lo facciamo metre giochiamo a questi giochi/guardiamo i cartoni e li "assimiliamo" nel nostro immaginario. In quei momenti avviene una specie di idealizzazione delle immagine e delle grafiche. I lati che ci piaccioni di più vengono perfezionati, mentre il resto viene "interpolato" dalla nostra visione percezione del mondo reale... un'abilità davverò straordinaria della nostra cognizione.
" If we choose to recondition our interpretation system, reality becomes fluid,
and the scope of what can be real is enhanced without endangering the integrity of reality.

Dreaming, then, indeed opens the door into other aspects of what is Real."
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda cla96 » 20/11/2014, 19:38

perché parli di ipotesi? in che altro modo si potrebbeo "creare" sti mondi?
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda nagualdreamer » 20/11/2014, 19:41

cla96 ha scritto:perché parli di ipotesi? in che altro modo si potrebbeo "creare" sti mondi?


Tutto è un'ipotesi...le ipotesi sono vere solo finchè arriva un'esperienza che ci dice che l'ipotesi non è adeguata. Magari il meccanismo è diverso xd ma daltronde chissenfrega del meccanismo... l'importante è sperimentare in prima persona.
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 04/12/2014, 11:54

I colori dell'Autunno

Sogno fatto il 4/12/14

Ieri notte due brevi lucidi che non ho voluto annotare sul diario.
Stanotte invece è stata una nottata onirica molto intensa. Il lucido è stato uno solo (ma se vogliamo usare i termini precisi era un SLTC) seguito da molti sogni normali dei quali ricordo tutto essendomi svegliato ogni volta che uno di questi finiva. Stavo per perdere i ricordi del lucido visto che lo avevo fatto a tarda notte ma ricordo buona parte del sogno... certi lucidi non si scordano facilmente.

Vado a letto piuttosto presto, sono sotto le coperte già alle 22 e qualcosa. Resto un po' a chattare illuminato solo dallo schermo del mio cellulare. Verso le 23 sto dormendo. Poco prima di addormentarmi, finita la mia preghiera mi accingo a meditare un po' ma niente da fare: non ci riesco, ho una sensazione di peso allo stomaco appena ci provo. Non mi sforzo e mi corico.

Mi sveglio durante la notte, sento il bisogno di dover andare al bagno. Mentre sono seduto sul cesso, come mio solito di quando sono mezzo addormentato, poggio il viso sui palmi delle mani. Mi rendo conto, come mi capita quasi sempre, che i fosfeni durante i risvegli notturni sono sempre molto movimentati ed agitati: un dinamismo ben diverso da quello presente durante la veglia.
Torno a dormire senza praticare alcuna tecnica.

Sono in una città, in prossimità di un parco. Ciò che più caratterizza il paesaggio è sicuramente la presenza dell'autunno: le strade sono colme di foglie di vari colori e altre ne cadono continuamente dagli alberi e mosse dal vento. Gli alberi sono molto, molto alti tanto da superare i tetti di alcune abitazioni.
Non so perché, forse per la forza del vento, forse per la bellezza del posto che dentro di me ritengo onirico, ma spicco un salto. All'istante capisco che sto sognando, che posso volare e che questo sogno non cadrà. Ho il massimo controllo. Non so, lo sento e basta.
Con un salto raggiungo l'altezza di una trentina di metri scorgendo il panorama della città dagli alti palazzi e dagli imponenti alberi (che sono molto alti ma non "larghi". Non è un ingrandimento in scala diciamo, erano solo altissimi). Potrei volare normalmente ma decido di farlo imitando ancora una volta la manovra tridimensionale (un'equipaggiamento "inventato" in un manga di cui ho già parlato in altri miei sogni. Per chi non lo conoscesse e volesse farsi un'idea veloce consiglio la visione di questo video che in pochi secondi vi farà capire di che parlo). Non c'è che dire, l'effetto è perfetto. Con una contrazione dei muscoli delle braccia e simulando la presa a pugno con le mani, nonostante io non abbia alcun equipaggiamento indosso, inizio ad agganciarmi a distanza ad alberi e parenti per darmi lo slancio e spiccare voli assurdi. Roteo in aria, cambio direzione di colpo, cerco di ruotare attorno ad alcuni alberi usandoli come perni, sfioro i tetti delle case e le strade a terra sollevando una coltre di foglie imbizzarrita. È decisamente troppo bello.
Dopo un po' finisco all'interno di un parco e smetto di svolazzare. Mi guardo in torno. Penso che il sogno potrebbe forse crollare e magari dovrei stabilizzarlo ma.. Nha, non ce n'è bisogno, e non so come lo so. Cammino costeggiando un campetto da calcio e noto che ad un certo punto nel parco c'è una stretta insenatura (a mo' di valle) e il fondo di questa è ricco di sabbia. Vedendo molta gente che vi entra e vi esce decido di iniziare anche io la mia passeggiata. Camminare in mezzo a quella sabbia è "faticoso" esattamente come nella realtà. L'insenatura diventa sempre più profonda e in discesa. Lentamente le mura ai miei lati mi ostacolano sempre più la vista. Vedo alla mia sinistra una sorta di tubo di scarico ma lo lascio perdere. Cammino ancora dritto finché tornato quasi a livello del terreno normale osservo ciò che c'è alla mia destra. Dei bambini giocano a calcio in una zona erbosa coperta di foglie e fango. Il campo però non è comunque libero. Oltre agli alberi sparsi qua e là vi sono delle grosse lastre di metallo arruginito incassate nel terreno. Vedo che incise su di esse vi sono delle scritte in arabo. Non sapendo l'arabo, proseguo. Un uomo, forse egiziano mi osserva con un mezzo sorriso, come se fosse orgoglioso di qualcosa. Intuisco che le scritte hanno un significato religioso. Continuo a camminare finché vedo, incassato nella sabbia (ero ancora all'interno del tratto sabbioso, che dopo essere risalito si apprestava a scendere ancora sotto il livello del terreno) un oggetto luminoso. Sto per prenderlo ma poi.. no.
Qualcosa mi dice chiaramente che quello è un simbolo. Se lo oltrepasso il sogno finisce, se lo raccolgo pure. Ritorno immediatamente sui miei passi. La gente che incrocio sulla strada va quasi tutta nella mia direzione opposta. Un tizio davanti a me che sta andando dalla mia stessa parte giunto dove c'era la zona più bassa del percorso si volta verso il tubo che avevo visto prima e ci salta dentro. Un altro ragazzo più piccolo lo segue a ruota. Chiaramente mi ci butto pure io.
Improvvisamente, contro qualsiasi legge fisica, scopro che quel tubo è colmo di acqua e nonostante sia aperto questa non fuoriesce. C'è proprio uno strato verticale di acqua. Una volta all'interno nuoto fino ad un uscire dal tubo. Mi ritrovo in una sorta di piscina enorme a circa un metro di profondità. Guardo verso l'alto e tra i raggi di luce vedo molta gente che come me nuota verso la superficie. Torno anche io a galla e con mia sorpresa riesco ad alzarmi in piedi. Non sono sopra il pelo d'acqua di una piscina, ma sono finito nel mezzo del campetto da calcio che avevo visto all'inizio raggiungendo il parco. Beh un metodo ingegnoso per portarmi da una parte all'altra del sogno. La cosa bella è che non è stato strano uscire dall'acqua e ritrovarmi sull'asfalto (il campetto era un quadrato di cemento con delle ringhiere ai bordi). Sembrava normale.
Esco dal campetto saltando una delle ringhiere alla olio cuore. Penso al fatto che questo sogno voglio assolutamente ricordarlo.
Cammino tra le foglie e pensando a cosa fare scorgo una nave di legno incagliata nel terreno. Se ne vede la prua, l'albero maestro e qualche altra parte sempre in legno. Ricordo così che una delle mie task era quella di salpare per il mare come un marinaio. Mi avvicino al relitto paradossalmente incagliato in quel terreno fangoso (anche se pensando alla zona acquosa sotto il campetto ora mi sembra quasi una cosa sensata). Sulla prua vedo che ci sono delle incisioni. Ancora arabo? No questa volta si direbbe... ebraico. Riconosco il tipo di scrittura perché avevo un paio di amici ebrei ma anche sta volta non sono in grado di tradurre la scritta.
Se liberassi la nave e salpassi? Vado dove c'è l'albero maestro e lo sollevo dal terreno.
"Issate le vele! Virare a tribordo!" urlo mettendo insieme due o tre parole che si sentono sempre nei film e libri che hanno a che fare con i marinai o i pirati. Penso però al fatto che dovrebbe cambiare tutto lo scenario, mettersi a piovere, ritrovarmi in un oceano sulla nave ecc.
"Sarà per un altra volta" dico lasciando ricadere la nave sul manto di foglie.
Mi chiedo quindi cosa fare ma la mia attenzione viene subito rapita da un bambino, non molto distante da me che sta giocando a colpire con pugni e calci le foglie che cadono dagli alberi. Un piccoletto poi si aggiunge a quello. Vado verso di loro per chiedergli cosa stanno facendo.
Mentre lo faccio però vedo una goccia d'acqua cadere a rallentatore davanti a me. Vado verso di lei accelerando leggermente il passo. È bianchissima, sembra luminosa, e scintilla quando è colpita dai raggi del sole. Raccolgo le mani e lascio che la goccia mi cada sui palmi. Sempre a rallentatore la goccia mi colpisce la pelle e rimbalza verso l'alto. Mentre lo fa si illumina e inizia a solidificarsi. A poco meno di mezzo centimetro dalle mie mani la goccia diventa un sassolino, bianco e in parte trasparente, che sembra brillare di luce propria. La consistenza sembra vetrosa. Lo osservo un po' e vedo attraverso di esso l'immagine distorta dei bambini che stavo osservando prima. Mi metto il sassolino in tasca e vado verso di quelli.
"Ehi che state facendo?"
"Ci alleniamo! Vuoi unirti anche tu? Ti farà bene!"
"Ma a che serve?" chiedo io.
"Potenzia lo spirito!" mi risponde uno dei bimbi con voce entusiasta e colpendo una foglia che si illumina di azzurro e si disintegra.
Provo anche io e colpisco una delle foglie. Si illumina ma non si distrugge e cade lentamente sul terreno, visibilmente più "debole".
"Awh, sta venendo a piovere.. beh è stato divertente" mi dice il bambino.
Io guardo verso il cielo e vedo le nubi scurirsi, qualche goccia cadere. La visione si affievolisce, il bambino dice qualcosa. Io non capisco ma mi sento vibrare di gioia. Subito dopo mi sveglio.


Ripenso al sogno fatto, ripercorro i passaggi mentalmente: devo ricordarmi tutto, tutto, tutto.
Dopo non molto torno a dormire.
Faccio una valanga di sogni che riporto in modo molto riassuntivo perché non voglio fare un post troppo gigantesco nel mio diario (ma li scrivo perché ci tengo a ricordarli, specie uno).
In uno sono nella mia stanza e da sopra il soffitto alcune gocce d'acqua si condensano diventando cubi vetrosi (o di ghiaccio ma la loro temperatura era quella ambiente) dopo di che cadono sul mio letto. Sicuramente una reminiscenza del sogno precedente. Parlo con mia sorella di questo fatto sottolineando che se dovessero cadermi addosso mentre dormo sarebbe un problema.

Mi sveglio sentendo mio padre che si lamenta perché non riesce a dormire bene: non ha digerito la cena di ieri sera e ha reflussi gastrici di continuo. Si alza e scende al piano di sotto per fare un po' di movimento e riprendersi del tutto. Rilassato del fatto che non è una cosa grave torno a dormire.
Ad un certo punto ho un'ipnagogica uditiva. So di essere sul letto, sento un veicolo che nella strada vicino casa mia sta accelerando spaventosamente. Poco dopo lo schianto. Mi sveglio. Mi alzo dal letto terrorizzato che sia successo qualcosa ai miei. Vado nella loro stanza e vedo che dormono beatamente. Sollevato torno ad dormire.

Sto dando una festa e tra gli invitati c'è anche E, una mia amica malata di cancro e che da mesi è in una situazione terribile. I suoi citofonano al campanello, io prima di aprire ricordo ai presenti che l'aspetto di E da quando è malata è cambiato parecchio e di non farsi impressionare: è comunque lei e sempre la nostra amica resterà.
Quando esco di casa vedo sua madre e sua zia uscire dall'auto con cui sono venuti e aprire il grosso bagagliaio che diventa una rampa di discesa: un modo per permettere ad E di uscire restando sulla carrozzina. Quando la vedo sono esterrefatto. Ha di nuovo i capelli! Il suo viso si è completamente ripreso! (Anche se ora assomiglia moltissimo a C). Io felicissimo la saluto, la abbraccio e la bacio sulle guance. Lei anche è contentissima e sembra stia per piangere. Ormai sembra sia completamente guarita. Quando mi sveglio è inutile dire quanto sia grande il mio dispiacere a rendermi conto che sia stato solo un sogno. Successivamente mi addormento di nuovo e faccio un sogno di poco conto che è stato decisamente influenzato da uno degli ultimi videogiochi che ho giocato in questo periodo. Mi sveglio definitivamente verso le 9. Cerco di ripensare al lucido di stanotte e mi ricordo pochissimo. Mi sforzo e finalmente i ricordi riemergono, probabilmente grazie al rafforzamento della memoria che avevo fatto quando mi ero svegliato la prima volta. Quindi mi appresto ad annotare il tutto sul diario.
Ultima modifica di KaitoH2 il 04/12/2014, 19:34, modificato 1 volta in totale.
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda yareol » 04/12/2014, 16:12

Propongo quest'ultimo di Kaito come sogno del mese! : Thumbup : : WohoW :
I sogni nutrono l'Uomo più del pane.
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda nagualdreamer » 04/12/2014, 17:31

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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 04/12/2014, 19:33

Addirittura? Grazie ragazzi, sono lusingato!
Ah e comunque per cronaca poche ore fa ho scoperto che non avevo avuto un'ipnagogica uditiva dopo il lucido, bensì lo schianto c'è stato davvero!
Avevo pensato subito all'allucinazione perché poi non si era sentito nessun rumore, né ambulanze o altro nel corso della nottata.. sembrava un suono isolato. Invece oggi tornando a casa ho visto che una ringhiera ai bordi di un edificio e vicina all'angolo di un incrocio è stata completamente sfondata! Speriamo che la macchina e la ringhiera siano le uniche cose ad aver subito danni..
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 07/12/2014, 13:33

Cecchini e tsunami: l'apocalisse con cla96 e AleBest440

Sogno fatto il 7/12/2014

Prima di andare a dormire ieri sera quando ancora sono in chat, ispirato dall'opera di Alre Nebula e Amrod, propongo ai presenti di incontrarci in sogno. AleBest440 e cla96 decidono di seguirmi: la task era di per sé molto semplice: dovevamo incontrarti in un bar.
Vado a letto piuttosto tardi, che in genere non è esattamente un toccasana per i miei lucidi, e prima di addormentarmi cerco di focalizzarmi sull'idea del pub e degli altri onironauti. La mia concentrazione non dura e lungo e comunque dopo un po' mi rilasso e mi addormento.

Sono nel cortile di casa e sto salendo sull'auto di mio padre. Non so dove dobbiamo andare io e lui, o quantomeno non lo ricordo. Stiamo aspettando che S ci raggiunga. Quest'ultimo ancora sta decidendo se salire in auto con noi oppure prendere la sua macchina e seguirci a ruota nel viaggio. Dopo un giro dell'isolato troviamo S e quello sale finalmente con noi. Succedono alcune cose nelle vicinanze di un'azienda che c0'è lì vicino ma non ricordo bene.
Qui ho un po' un vuoto.

Mi sveglio, mi sollevo leggermente e vedo mia sorella: si è svegliata anche lei. "Maledizione è già mattino?! Ho fallito miseramente la task".
Appena mi appoggio al letto però... tutto buio. Sono di nuovo sveglio ma ora non c'è luce e mia sorella dorme. Rincuorato chiudo gli occhi e torno a dormire.
Tuttavia di questi due risvegli non so dire quale sia stato quello reale e se nessuno dei due lo sia stato. Questa mattina infatti mia sorella mi ha detto che mi ero svegliato per un attimo proprio quando si era svegliata lei (e questo me lo ha detto un paio d'ora dopo quando ero sveglio anche io).

Sono in strada, devo andare a raggiungere S e gli altri che sono a casa di DS. È sera e mi sembra di essere un po' ubriaco mentre vago per il marciapiede. Nei miei ricordi onirici questa scena è strettamente collegata al sogno precedente (a livello di trama). Mentre cammino vedo un puntino rosso su una parete. È un laser. Mi volto che capire da direzione viene e solo allora mi rendo conto che su tutti i tetti nelle vicinanze ci sono appostati dei cecchini. La gente che cammina per strada è silenziosa e sembra abbia timore di qualcosa.
In lontananza scorgo del fumo. Deduco che ci siano state delle agitazioni e che le forze dell'ordine siano entrate in azione per calmare la situazione. Situazione che doveva essere alquanto estrema per ricorrere a dei cecchini.
Finalmente vedo che vicino ad uno dei tanti puntini laser c'è la porta del condominio dove abita DS.
"Beh penso di poter entrare tranquillamente.. non si spareranno mai no? Perché dovrebbero...?"
Vado verso la porta e subito scocca uno sparo che mi sfiora a bruciapelo e si conficca nel metallo dello stipite.
"L'ho pensato ed è accaduto. Essendo un sogno me lo sarei dovuto aspettare"
Notando che gli altri cecchini stanno per puntarmi spalanco la porta e mi getto dentro per poi chiuderla di scatto.
Affannosamente riprendo il respiro per lo spavento. Non so del tutto lucido, c'è ancora qualcosa che mi blocca. Vado all'ascensore, vi entro e premo il pulsante per salire al terzo piano.
La visione collassa. "Merda! Ci ero così vicino!!"
Così vicino a cosa? La mia parte conscia ancora non lo capisce, la mia parte inconscia invece che progettato tutto invece sembra saperlo.

Con un minimo sforzo di DEILD, o forse senza neanche usarla, torno nel sogno con la porta dell'ascensore aperta già al terzo piano. Quel collasso improvviso mi ha fatto prendere la lucidità di cui avevo bisogno.
Vedo l'appartamento di DS e apro la porta.
"Eccomi ragazzi"
Sembra una stanza d'hotel compattata. Ci sono 2 letti matrimoniali, uno con baldacchino. La parete di fronte si affaccia sull'esterno con una vetrata gigantesca. Vicino a quella, seduta su una poltrona, c'è una ragazza. È Emily Rickards, non ci sono dubbi. Alla sua destra su un'altra poltrona c'è un tizio con i capelli lunghi un po' bagnati come se avesse corso sotto la pioggia. Mi ricorda il tizio di Waking Life (quello dell'immagine del profilo di Amos) però è più magro.
"E anche l'ultimo onironauta è arrivato" dice quello.
Io faccio un cenno per salutare lui e un altro ragazzo che sbuca da una porta. È alto, ha i capelli corti e un paio di occhiali squadrati.
Prima di parlare con loro vado da Emily che è decisamente provocante nel modo in cui è seduta. Mi avvicino a lei e la bacio.
"E siamo a già due" dice sempre il tizio con i capelli lunghi
"Cosa?" chiedo io.
"Sognatori che entrano e si fanno la bionda come prima cosa"
Finalmente capisco che quello che mi sta parlando è cla e l'altro è ale.
"Ragazzi ci siamo trovati! Anche se non è affatto un pub questo" dico io leggermente amareggiato, "quei cecchini là fuori stavano per crivellarmi il cervello con le loro pallottole" continuo io.
"È sempre così a casa mia haha" dice DS uscendo dalla cucina (non lo avevo ancora visto). Dopo questa scena tuttavia non lo vedo più.
"Beh lo sapevi che se avresti pensato ad un possibile sparo allora ci sarebbe stato.. i sogni sono così" dice cla smuovendo con un movimento circolare della mano l'assenzio che si trova sul fondo del suo bicchiere di cristallo.
"Ma alla fine sei arrivato e ci siamo riusciti, quindi chissene frega" dice ale ridendo e sedendosi su un letto.
Guardo verso l'enorme finestra e noto che siamo vicini al mare. C'è il tramonto e sull'orizzonte il cielo e il mare si colorano di un arancione intenso.
"Che diavolo sta succedendo qui però... prima i cecchini.. adesso quell'orca.." borbotta ale.
Solo quando lo dice noto che il mare ha invaso parte della città e in mezzo ai palazzi un'orca assassina si aggira mostrando la sua pinna.
Una parte di me pensa alla task del maremoto e invece che fare un'evocazione in grande stile la faccio a mo' di battuta.
"Cla vieni, guarda"
Lui si alza e si mette affianco a me ad osservare il mare.
Io gli metto una mano sulla spalla e faccio: "Quelle... quelle non sono montagne... sono onde!!" citando una scena del film Interstellar.
Osservo l'orizzonte e infatti poco dopo una coltre bianca si nota in fondo. Poco dopo le onde diventano gigantesche e si abbattono su dei palazzi distanti da noi.
Io e cla stiamo ancora ridendo per la frase di prima finché non vediamo bloccati da un'ondata improvvisa che distrugge le pareti di casa quasi all'unisono con l'ondata che avevamo visto abbattersi in lontananza.
"Merda!"
Insieme ai mobili, i pezzi di muro, i quadri e quant'altro nell'appartamento viene catapultato anche una sorta di peluche verde, alto come una persona e che parla (dalla faccia penso fosse una rana..).
Qui forse per il continuo parlare con i PO o altro perdo un po' di lucidità. Ora che la situazione si fa critica non penso a trovare "soluzioni lucide" ma penso a cose banali da sogno comune. Cerco di arrampicarmi sul baldacchino del letto per stare più in alto possibile. Ale fa lo stesso ma rapidamente ci rendiamo conto che quella struttura ha già di per sé un equilibrio molto precario. Ormai l'appartamento è invaso dall'acqua: siamo praticamente su dei letti che galleggiano sopra un oceano dove spuntano qua e là i residui dei palazzi di quella che prima era una città.
Cla da bel furbacchione si è sdraiato sull'altro letto con Emily e sta osservando la scena. Io ed Ale siamo agganciati come scimmie al baldacchino e l'orca di prima inizia a nuotare vicino a noi.

La mia lucidità di fronte a quella situazione di terrore svanisce completamente. Mi sto cagando sotto.
"Cla, ale io mi sto cagando sotto" dico quasi urlando.
"Che cazzo facciamo ragazzi, che cazzo facciamo!" continuo cercando una risposta nei loro sguardi.
"Non lo so!" esclama ale mentre cla un po' più rilassato dice: "Beh non pensavo che sarei morto così, ma non vedo vie d'uscita"
La rana che si trovava in acqua riesce a salire sul letto dove ci troviamo io e ale.
"Ma tu chi cazzo sei?" tuono io.
Quello si toglie il costume ed è un tizio in mutande, quasi calvo, piuttosto grasso, con peli un po' ovunque. Fa un po' ribrezzo perché ha dei peli lunghi e sembrano umidi.
"Io sono Luca doccia. L'uomo peloso con i peli che sembra si sia fatto una doccia. Luca doccia"
L'orca dopo aver distrutto un comodino a morsi viene nella nostra direzione. "Cazzzooo!!!!" urlo mentre spicco un salto verso il letto dove è sdraiato cla. Atterrando sul letto questo si rompe e finiamo quasi tutti in acqua. Lì mi sveglio.
Ultima modifica di KaitoH2 il 07/12/2014, 20:55, modificato 2 volte in totale.
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Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
- Indeterminazione, quando non sono certo di essere stato lucido o meno a causa dei miei ricordi compromessi (o anche quando non so se mi trovo in sogni o allucinazioni)
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda DayDreamer » 07/12/2014, 15:42

Complimenti, sei un mostro. Alla fine ci ho provato anche io ma ricordo solo un vago prelucido ambientato in una cittadina grigia, metallica, bassa e deserta, in cui mi sono ricordato della task. Ho camminato in cerca di un pub mentre cercavo, a fatica, di ricordare i nomi di tutti voi 3. Ci sono riuscito, alla fine, poi però non ricordo più nulla. La prossima volta!
IMHO
"WILDs always happen in association with brief awakenings (sometimes one or two seconds long) from the immediate return to REM (rapid eye movement) sleep. The sleeper has a subjective impression of having been awake." (S. Laberge)

"I’ve learned how to have lucid dreams at will, so I know that it can be done, and I also know that it’s easy
— once you know how." (S. Laberge)
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