Cecchini e tsunami: l'apocalisse con cla96 e AleBest440Sogno fatto il 7/12/2014Prima di andare a dormire ieri sera quando ancora sono in chat, ispirato dall'opera di Alre Nebula e Amrod, propongo ai presenti di incontrarci in sogno. AleBest440 e cla96 decidono di seguirmi: la task era di per sé molto semplice: dovevamo incontrarti in un bar.
Vado a letto piuttosto tardi, che in genere non è esattamente un toccasana per i miei lucidi, e prima di addormentarmi cerco di focalizzarmi sull'idea del pub e degli altri onironauti. La mia concentrazione non dura e lungo e comunque dopo un po' mi rilasso e mi addormento.
Sono nel cortile di casa e sto salendo sull'auto di mio padre. Non so dove dobbiamo andare io e lui, o quantomeno non lo ricordo. Stiamo aspettando che S ci raggiunga. Quest'ultimo ancora sta decidendo se salire in auto con noi oppure prendere la sua macchina e seguirci a ruota nel viaggio. Dopo un giro dell'isolato troviamo S e quello sale finalmente con noi. Succedono alcune cose nelle vicinanze di un'azienda che c0'è lì vicino ma non ricordo bene.
Qui ho un po' un vuoto.
Mi sveglio, mi sollevo leggermente e vedo mia sorella: si è svegliata anche lei. "Maledizione è già mattino?! Ho fallito miseramente la task".
Appena mi appoggio al letto però... tutto buio. Sono di nuovo sveglio ma ora non c'è luce e mia sorella dorme. Rincuorato chiudo gli occhi e torno a dormire.
Tuttavia di questi due risvegli non so dire quale sia stato quello reale e se nessuno dei due lo sia stato. Questa mattina infatti mia sorella mi ha detto che mi ero svegliato per un attimo proprio quando si era svegliata lei (e questo me lo ha detto un paio d'ora dopo quando ero sveglio anche io).
Sono in strada, devo andare a raggiungere S e gli altri che sono a casa di DS. È sera e mi sembra di essere un po' ubriaco mentre vago per il marciapiede. Nei miei ricordi onirici questa scena è strettamente collegata al sogno precedente (a livello di trama). Mentre cammino vedo un puntino rosso su una parete. È un laser. Mi volto che capire da direzione viene e solo allora mi rendo conto che su tutti i tetti nelle vicinanze ci sono appostati dei cecchini. La gente che cammina per strada è silenziosa e sembra abbia timore di qualcosa.
In lontananza scorgo del fumo. Deduco che ci siano state delle agitazioni e che le forze dell'ordine siano entrate in azione per calmare la situazione. Situazione che doveva essere alquanto estrema per ricorrere a dei cecchini.
Finalmente vedo che vicino ad uno dei tanti puntini laser c'è la porta del condominio dove abita DS.
"Beh penso di poter entrare tranquillamente.. non si spareranno mai no? Perché dovrebbero...?"
Vado verso la porta e subito scocca uno sparo che mi sfiora a bruciapelo e si conficca nel metallo dello stipite.
"L'ho pensato ed è accaduto. Essendo un sogno me lo sarei dovuto aspettare"
Notando che gli altri cecchini stanno per puntarmi spalanco la porta e mi getto dentro per poi chiuderla di scatto.
Affannosamente riprendo il respiro per lo spavento. Non so del tutto lucido, c'è ancora qualcosa che mi blocca. Vado all'ascensore, vi entro e premo il pulsante per salire al terzo piano.
La visione collassa. "Merda! Ci ero così vicino!!"
Così vicino a cosa? La mia parte conscia ancora non lo capisce, la mia parte inconscia invece che progettato tutto invece sembra saperlo.Con un minimo sforzo di DEILD, o forse senza neanche usarla, torno nel sogno con la porta dell'ascensore aperta già al terzo piano. Quel collasso improvviso mi ha fatto prendere la lucidità di cui avevo bisogno.
Vedo l'appartamento di DS e apro la porta.
"Eccomi ragazzi"
Sembra una stanza d'hotel compattata. Ci sono 2 letti matrimoniali, uno con baldacchino. La parete di fronte si affaccia sull'esterno con una vetrata gigantesca. Vicino a quella, seduta su una poltrona, c'è una ragazza. È Emily Rickards, non ci sono dubbi. Alla sua destra su un'altra poltrona c'è un tizio con i capelli lunghi un po' bagnati come se avesse corso sotto la pioggia. Mi ricorda il tizio di Waking Life (quello dell'immagine del profilo di Amos) però è più magro.
"E anche l'ultimo onironauta è arrivato" dice quello.
Io faccio un cenno per salutare lui e un altro ragazzo che sbuca da una porta. È alto, ha i capelli corti e un paio di occhiali squadrati.
Prima di parlare con loro vado da Emily che è decisamente provocante nel modo in cui è seduta. Mi avvicino a lei e la bacio.
"E siamo a già due" dice sempre il tizio con i capelli lunghi
"Cosa?" chiedo io.
"Sognatori che entrano e si fanno la bionda come prima cosa"
Finalmente capisco che quello che mi sta parlando è cla e l'altro è ale.
"Ragazzi ci siamo trovati! Anche se non è affatto un pub questo" dico io leggermente amareggiato, "quei cecchini là fuori stavano per crivellarmi il cervello con le loro pallottole" continuo io.
"È sempre così a casa mia haha" dice DS uscendo dalla cucina (non lo avevo ancora visto). Dopo questa scena tuttavia non lo vedo più.
"Beh lo sapevi che se avresti pensato ad un possibile sparo allora ci sarebbe stato.. i sogni sono così" dice cla smuovendo con un movimento circolare della mano l'assenzio che si trova sul fondo del suo bicchiere di cristallo.
"Ma alla fine sei arrivato e ci siamo riusciti, quindi chissene frega" dice ale ridendo e sedendosi su un letto.
Guardo verso l'enorme finestra e noto che siamo vicini al mare. C'è il tramonto e sull'orizzonte il cielo e il mare si colorano di un arancione intenso.
"Che diavolo sta succedendo qui però... prima i cecchini.. adesso quell'orca.." borbotta ale.
Solo quando lo dice noto che il mare ha invaso parte della città e in mezzo ai palazzi un'orca assassina si aggira mostrando la sua pinna.
Una parte di me pensa alla task del maremoto e invece che fare un'evocazione in grande stile la faccio a mo' di battuta.
"Cla vieni, guarda"
Lui si alza e si mette affianco a me ad osservare il mare.
Io gli metto una mano sulla spalla e faccio: "Quelle... quelle non sono montagne... sono onde!!" citando una scena del film Interstellar.
Osservo l'orizzonte e infatti poco dopo una coltre bianca si nota in fondo. Poco dopo le onde diventano gigantesche e si abbattono su dei palazzi distanti da noi.
Io e cla stiamo ancora ridendo per la frase di prima finché non vediamo bloccati da un'ondata improvvisa che distrugge le pareti di casa quasi all'unisono con l'ondata che avevamo visto abbattersi in lontananza.
"Merda!"
Insieme ai mobili, i pezzi di muro, i quadri e quant'altro nell'appartamento viene catapultato anche una sorta di peluche verde, alto come una persona e che parla (dalla faccia penso fosse una rana..).
Qui forse per il continuo parlare con i PO o altro perdo un po' di lucidità. Ora che la situazione si fa critica non penso a trovare "soluzioni lucide" ma penso a cose banali da sogno comune. Cerco di arrampicarmi sul baldacchino del letto per stare più in alto possibile. Ale fa lo stesso ma rapidamente ci rendiamo conto che quella struttura ha già di per sé un equilibrio molto precario. Ormai l'appartamento è invaso dall'acqua: siamo praticamente su dei letti che galleggiano sopra un oceano dove spuntano qua e là i residui dei palazzi di quella che prima era una città.
Cla da bel furbacchione si è sdraiato sull'altro letto con Emily e sta osservando la scena. Io ed Ale siamo agganciati come scimmie al baldacchino e l'orca di prima inizia a nuotare vicino a noi.La mia lucidità di fronte a quella situazione di terrore svanisce completamente. Mi sto cagando sotto.
"Cla, ale io mi sto cagando sotto" dico quasi urlando.
"Che cazzo facciamo ragazzi, che cazzo facciamo!" continuo cercando una risposta nei loro sguardi.
"Non lo so!" esclama ale mentre cla un po' più rilassato dice: "Beh non pensavo che sarei morto così, ma non vedo vie d'uscita"
La rana che si trovava in acqua riesce a salire sul letto dove ci troviamo io e ale.
"Ma tu chi cazzo sei?" tuono io.
Quello si toglie il costume ed è un tizio in mutande, quasi calvo, piuttosto grasso, con peli un po' ovunque. Fa un po' ribrezzo perché ha dei peli lunghi e sembrano umidi.
"Io sono Luca doccia. L'uomo peloso con i peli che sembra si sia fatto una doccia. Luca doccia"
L'orca dopo aver distrutto un comodino a morsi viene nella nostra direzione. "Cazzzooo!!!!" urlo mentre spicco un salto verso il letto dove è sdraiato cla. Atterrando sul letto questo si rompe e finiamo quasi tutti in acqua. Lì mi sveglio.