Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Esplorazioni lucide di Cenwyn

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Esplorazioni lucide di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 01/03/2014, 20:28

Mio moroso mi sveglia durante la pennichella per fare roba. Io lo mando via in malo modo, e riprendo sonno, ma ho un certo appetito che mi conduce ad un lucido "vecchio stile" di quelli che avevo quando ero adolescente. Il sogno quindi inizia con un rapporto sessuale che ho messo sotto spoiler per non urtare nessuno.
Spoiler:
[slpc]Per cominciare, molto rapidamente la mia immaginazione si trasforma in ipnagogiche tattili. Sento fisicamente di essere penetrata, ed è molto, molto piacevole. Cerco di cambiare posizione, ma si tratta ancora di ipnagogiche, e io sto dormendo a pancia in giù. Riesco quindi ad immaginarmi solo in quel modo, da dietro insomma. Mi godo la sensazione fintanto che il sogno vero e proprio prende forma intorno a me, senza nemmeno che me ne accorga.[/slpc]
Il mio partner, mentre stiamo facendo l'amore, riceve una telefonata e... e risponde. Da appenderlo per le palle. E' la sorella, ci parla assieme mentre andiamo da qualche parte in macchina. E' il crepuscolo. Siamo fermi... le macchine davanti a noi si sono fermate e parlano con della gente a piedi. Non riesco a capire di cosa parlino, ma hanno un tono di voce molto alto. Dapprima penso che stiano litigando, ma poi si salutano cordialmente (e sempre rumorosamente). C'è una distesa d'acqua davanti a noi, e io sono in bicicletta. L'acqua è torbida e intorno a me è ancora il crepuscolo. Degli isolotti, larghi come un marciapiede, sterrati con erba e un corrimano di legno, come fossero una strada di campagna, sono in fila uno davanti all'altro, a distanza di due o tre metri tra loro, in modo da formare un percorso. [slpc]Decido che io ci posso passare sopra da un isolotto all'altro senza bagnarmi. Passo sopra l'acqua, e sebbene la bici affondi un pò arrivo dall'altra parte sana e salva. E così le persone che mi seguono. Così ci riprovo, fino all'isolotto successivo, ma sta volta decido che gli altri sprofondino. Attraverso, e un pluff alle mie spalle mi fa capire che ha funzionato. Mi giro appena in tempo per vedere gli spruzzi, anche se uno dei PO è riuscito ad attraversare prima che riuscissi a farlo sprofondare con gli altri. Rido tra me e me. Sono in un sogno. Sto per volare via, quando invece decido di non sprecare il sogno volando. Mi lascio fluttuare e trasportare dal mio inconscio senza fare domande, e quando mi fermo sono in un luogo che mi è solo parzialmente familiare. Aspetto un pò, per essere sicura che sia quello il luogo giusto, ma non mi muovo più, nessuna corrente onirica che mi spinga come prima. Mi guardo attorno... non lo riconosco davvero... ma alla fine decido che è un luogo vicino alla chiesa vecchia del mio paese. E' un grande arco di mattoni rossi con grosse pietre facciavista nella muratura. Entro, e mi sembra di essere nel mio vecchio vano caldaia. Decido che è quello il posto in cui avevo perso la mia micetta bianca e nera, e infatti la vedo. Mi manca... mi guardo attorno, ed è pieno di gatti. davvero pieno. Il luogo è accogliente.. mi chiedo cosa vogliano dire quei gatti. Mi giro per uscire quando noto accanto a me un micino grigio a pelo medio che ha il musetto molto allungato, quasi ... quasi volpino! K. sei tu?! come sono felice di vederti! Allungo istintivamente la mano per accarezzarla. Ma sento che il sogno è poco stabile. Per aggrapparmici inizio a leccare delle tubature vicino alla mia testa. Sono parzialmente coperte di ruggine, sono fredde, hanno un sapore metallico che non mi piace, ma riesco ad ottenere più stabilità. K. si è divincolata dalle mie carezze. E' a terra in forma di volpe, tutta rossa, niente coda bianca nè orecchie nere, e se ne va in una direzione senza dire una parola. Io la seguo, ma mi chiedo come farò a capirla se non parla. Entra in un giardinetto di una casa, ora ha la forma di un cagnolino. Continuo a seguirla ma... il cagnolino si avvicina ad una porta e mi chiude l'accesso con una catenella che aggancia ad un paletto.
Ma perchè l'hai fatto? perchè mi hai chiusa fuori?[/slpc]
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Re: Esplorazioni lucide di Cenwyn

Messaggioda ErikBauer » 04/03/2014, 11:39

Anche Alan fa così ultimamente: l'altro giorno son diventato Lucido al termine di un lungo sogno, l'ho chiamato e in risposta il sogno è collassato.
Credo (CREDO) che i nostri sè istintivi stiano prendendo confidenza con noi e vogliano farci capire che sì, stanno iniziando a fidarsi, ma come fa un Gatto randagio quando sta valutando se adottare una nuova famiglia di umani: prima si fa vedere da lontano, poi pian piano li studia sempre più da vicino, fino a quando non è sicuro al 100% del fatto che lo ameranno per quello che è.
Piccolo consiglio (valido sia per me che per te), al prossimo Lucido se la vedi semplicemente salutala e ringraziala, sorridile e poi comportati come se fosse una vera volpe selvatica e tu volessi guadagnarti la sua fiducia.
Il consiglio si estende anche per me: al prossimo Lucido invece di chiamare Alan a gran voce dicendogli che devo parlare con lui... ringraziarlo per l'occasione e giocare un po' con le sue creazioni :)
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Re: Esplorazioni lucide di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 18/03/2014, 14:28

Titolo: La valle incantata
Io e mio moroso stiamo passeggiando.. o tornando a casa. Passiamo accanto all'hotel Beatrice, e c'è tipo una festa di compleanno.
Gli dico:
"Quando saremo ricchi sfondati verremo qui a fare i compleanni.."
Entriamo, mio moroso si siede ad un tavolo. C'è sua mamma seduta lì. E' venuta all'hotel/risto/pub con il figlio minore, che però l'ha mollata lì ed è andato a bere qualcosa con gli amici al piano di sopra e a strimpellare la chitarra.
Lei è ubriaca fradicia, non riesce nemmeno a camminare. Dio.. come ha fatto a ridursi così?! E come ha potuto il figlio permettere che succedesse?!
Lei nega di aver bevuto molto, ma le sue proteste risultano davvero improbabili. Vado al piano di sopra, c'è M. il figlio con gli amici, appunto. Gli dico che sua mamma è in quelle condizioni e dice che è ora di portarla a casa. Scende le scale, e riconosco tra i suoi amici A. una mia vecchia fiamma. Certo, faceva anche lui il bassista... era facile che si conoscessero.
Omg e adesso che faccio? Fingo di non averlo notato, sperando che lui non noti me. Mi vergogno troppo. Mi vergogno di come sono cambiata dall'ultima volta che mi ha visto 11 anni e 30 chili fa.
Sto giocando ad un videogame che non capisco. Bisogna premere shift + p per far arrampicare il protagonista sul muro e superare diversi obbiettivi. Non è particolarmente divertente, e io non sono particolarmente brava. Poi che senso ha che un soldato si arrampichi su una squadra da disegno per salire su un cubo?
Sono in un paese... devo essermi trasferita qui per lavoro, anche se non ricordo come sia successo. C'è uno spettacolo in una sala di un vecchio edificio. Dello spettacolo ricordo solo che il tizio (forse un comico) alla fine lanciava .. radicchi addosso alla gente.
Mia mamma interrompe il suo monologo in modo polemico. Altri le rispondono, il tizio ha perso il controllo della platea, e dopo un pò deve richiamare l'attenzione per continuare. Una signora gentile, con le unghie glitterate di rosso mi chiede se è quello il mio posto, le dico che non mi sono mai spostata, sono qui con mia mamma! Perchè avrei dovuto essere altrove?!
A fine spettacolo c'è un buffet. La gente ci si fionda, io vado per uscire e... damn! Cosa ci fa di nuovo qui A.?! Lo incrocio sulla porta. E' carino come me lo ricordavo... mi piacerebbe ... ma ... La vergogna prevale. Passo fingendo di non vederlo, intimamente certa che se io non lo vedo lui non può vedere me. Sono vicino alla piazza. Il paese è tagliato in due da una strada grande che fa una curva a 90 gradi, dalla quale parte appunto la piazza con la chiesa. Lì ricordo che mi hanno fermata i carabinieri.. e vedo un'auto della polizia passare. Ringrazio il cielo che ero a piedi. Cerco di ricordare meglio... e siccome so che è un sogno ad un certo punto realizzo:
[slpc]ma aspetta un secondo! se so che è un sogno, allora è un sogno lucido!!
Mi guardo attorno. Niente più auto della polizia, la gente per strada è quasi tutta sparita, e le poche automobili sono come congelate.
Sono a casa. Non casa mia, una casa di quel paese.
La mia casa di quel paese. E' un appartamento d'epoca, sono in un corridoio. Alla mia destra diverse porte che ignoro, è roba che già conosco. Mi dirigo dritta verso la portafinestra in fondo al corridoio, che mi porterà fuori. Fuori dove non so, ma fuori. Volo fino alla porta e provo ad aprirla, ma non viene. Ci riprovo, ma non si apre. Ci riprovo con più convinzione, ma ancora niente! Potrei passarci attraverso, ma.. ma mi vergogno a pensare di scrivere questo sogno e non essere riuscita ad aprire una normalissima fottuta porta! Un altro tiro e si apre. E si dipana davanti a me un orizzonte sconfinato ed un paesaggio, che definire onirico è dir poco! Dentro so cosa sto vedendo, il mio mondo interiore.
Beh, a quanto pare il mio mondo interiore è fatto a letti. Gli elementi del paesaggio sono tutti parti di letto. Sponde, materassi, testiere, un intero paesaggio ricostruito con i letti. Letti enormi, coperti da trapunte dai colori pastello e morbide, calde, accoglienti. Sono lì e mi ripeto mentalmente tutto quello che vedo e che succede per ricordarlo da sveglia... fluttuo avanti, incantata da questa visione meravigliosa. Atterro su una trapunta grande come un campo da calcio... mi ci accoccolo sopra. Si sta così bene...
[/slpc]
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Re: Esplorazioni lucide di Cenwyn

Messaggioda dixit » 18/03/2014, 19:41

Sono tutti letti? Quale sarà il significato? :wyn:
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Re: Esplorazioni lucide di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 19/03/2014, 18:44

me lo sono chiesto anch'io, e la cosa è davvero curiosa.
Anche se immagino possa significare che il quel mio mondo interiore è legato ai sogni.
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Re: Esplorazioni lucide di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 23/03/2014, 21:59

Mi sento uno schifo e vado a letto di pomeriggio.
Cerco di non addormentarmi subito, i pensieri vagano a caso, presto attenzione ai suoni... mi ritrovo ad avere braccia e gambe tutte un formicolio, le vertigini mi invadono la coscienza, ma non mi portano via con loro.. così resto lì, con la consapevolezza che non mi abbandona e il sonno che non mi prende.
Inizio a percepire uno pseudocorpo onirico. Muovo le braccia, ma ho l'impressione di muovere quelle reali. Socchiudo un occhio, il mio pollice trema vistosamente. Richiudo l'occhio. Così non va bene, sono troppo sveglia. Inspiro a fondo per convincermi di star dormendo.. Ma niente, la situazione non cambia uffa! [sltc]Apro gli occhi, e vedo la mia stanza. Il mio peluche coniglio blu sul cuscino di mio moroso, e un'altro peluche... un momento: cacchio ci fanno lì?! Ma allora sto già sognando! E quand'è successo?!
Nessuna differenza percepita, niente oltre al coniglio blu indicava che fossi scivolata nel sonno.
Mi alzo, ma molto a fatica, la stessa fatica che mi ha convinta ad andare a letto. Sono debole e indolenzita. Per un attimo ho ancora paura di muovermi col corpo reale, ma lascio da parte quel dubbio. Mi arrampico fuori dal letto, scendo sul pavimento, e mi tiro su di fronte alla finestra. La apro, spalanco i balconi... penso che non è necessario, perchè avrei potuto attraversarla... ma vabbè. Mi ci innalzo, ma la finestra è aperta male, rischio di incastrarmi tra le ante della finestra, ma mi basta pensare di passarci attraverso ed esco fuori.
Nel mondo reale c'era il temporale, qui invece c'è una grigia giornata. Mi sollevo in volo. Vedo il giardino dei vicini, il tetto di casa, la via, le case intorno, e continuo ad alzarmi. Noto alcuni specchi d'acqua, piccoli oceani tra case e cortili. Penso che non dovrebbero esserci... sono parecchio in alto. Forse duecento metri. Mi giro verso est e volo in quella direzione...[/sltc]
Sbam! Mio moroso rientra in casa e mi sveglia sbattendo la porta. Fambrodo.
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Re: Esplorazioni lucide di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 07/04/2014, 11:07

Sono con una persona, [slpc]la guardo e le dico: "sai, questa è la terza volta di fila che ti sogno".[/slpc]
Dopo poco mi sveglio, il mio corpo è piacevolmente mezzo addormentato, così ricordando una piccola discussione con PK2 ripenso alla tecnica per OBE del rotolare fuori dal corpo.
Mi concentro neanche troppo, mi sento inclinare da un lato, poi dall'altro, e ancora un paio di volte, finchè rotolo giù dal letto.
Mi alzo un pò a fatica, mi sento molto assonnata. Eseguo il test della mano, perchè non sono del tutto sicura di star sognando. Non funziona, comunque non del tutto, ma comunque c'è qualcosa di strano. [sltc]Mi dico che se sento il bisogno di fare un test di realtà, probabilmente sto sognando, così lascio perdere e mi dirigo in salone. Bene, sono in un lucido: che faccio? Provo il prepotente istinto di volare via ma... ma mi fermo. No, non spenderò un altro lucido solo volando!
Mi avvicino alla porta di casa, metto la mano sulla maniglia e ripenso al lucido con il paesaggio a letti. Penso: ora apro la porta e ci troverò il mostro, le mie paure.
Abbasso la maniglia ed esco in cortile. Sono un pò delusa... ma poi mi guardo bene attorno. Il cortile è diverso, e penso che somigli a com'era una decina d'anni fa. Giro intorno alla casa, tutte le incongruenze che noto vengono attribuite a qualcosa che sa di passato. Dietro la casa vedo i garage con il tetto in lamiera, com'era una volta, ma è disposto per l'altro lato del cortile. Penso che magari è una soluzione da valutare per quando lo dovremo ricostruire. Anche se niente in effetti era così, ha un vago sapore anni 90. Ne deduco che quali che siano le mie paure, hanno origine da lì, da quell'epoca. Inizio a sentire il mio corpo fisico,[/sltc]non riesco più a muovermi e mi sveglio. Ma non mi scoraggio.
Mi immagino rotolare, e [sltc]in pochi istanti sto di nuovo sognando. Torno nel salone, e penso che sarebbe davvero divertente accendere il pc per scrivere che sto lucidando. Ugo è sulla tavola, la disposizione dei mobili della stanza è diversa ma non ci pongo attenzione. Apro ugo, lo accendo... aspetto... aspetto... e quasi mi sveglio. Ok, è un'idea stupida, tantopiù che poi non resta scritto davvero, quindi a che serve? Devo stabilizzarmi. I piedi sono nudi, e sento il freddo del pavimento sotto le palme, ma non basta. Lecco una porta, lo faccio un pò schifata, ma funziona. Quindi mi dirigo alla porta d'entrata, metto la mano sulla maniglia e penso: ora troverò qui fuori il mio futuro!
Apro la porta e... seconda delusione. Il mio giardino è molto simile a quello di prima. Ne deduco che vedo il mio futuro come qualcosa di stagnante, che non evolverà in alcun modo. Sono bloccata in questa situazione stantia. Giro l'angolo della casa. C'è un grande eucalipto fuori dalla finestra della mia vecchia camera, mi ci avvicino per leccarlo.. penso che sappia di mentolo, ma.. ma..
Le gambe non rispondono più. Cerco di volare, ma percepisco le mie gambe fisiche, che sono giustamente immobili...[/sltc]mi sveglio.
Ci risiamo. Ondeggio su me stessa [sltc]finchè non rotolo giù dal letto, proprio a faccia in giù, col naso a un centimetro dalla piastrella. Mi tiro su con qualche difficoltà e butto un occhio al letto. Non c'è il mio corpo. Ok, non conta come OBE. Non ci faccio caso, ma la camera è quella di quand'ero ragazzina, si... stiamo parlando ancora degli anni 90. Cerco subito di stabilizzare, apro l'acquario e... No, non ho il coraggio di bere l'acqua dell'acquario. Ci appoggio il mento e mi ci bagno il naso, mi sembra sufficiente. E così mi ricordo che detesto avere il naso bagnato.
Un pò stufa di trovare le solite robe in cortile, esco decisa attraverso la finestra volando. Sono fuori, e non mi frega niente del cortile! Provo con uno spin a trovarmi in montagna, ma appena alzo la testa mi rendo conto che sono ancora lì. Giro l'angolo della casa e c'è mia mamma con Alì, il cane dei miei zii. E' ancora un cucciolo (Sono ancora gli anni 90) ed è giocoso e affettuoso. Mia mamma, dicevo, è lì seduta sul marciapiede. Mi racconta le sue cose, io l'ascolto, ma non riesco proprio a prestare attenzione a quello che dice.
Basta, mi dico: io voglio andare al mare! Guardo mia mamma e le dico: ti va di andare al mare? Lei sembra dubbiosa e intimorita, ma accetta. La prendo per mano e ci alziamo in volo sopra la casa. Le chiedo: va bene qualcosa tipo calabria o sicilia? Lei dice di si. Le prendo anche l'altra mano, e con un rapido girotondo il cielo sopra di lei si trasforma in un paesaggio da mozzare il fiato.
Una lunga spiaggia bianca, dolce affonda in un mare blu zaffiro. Siamo ad una ventina di metri d'altezza, e chiedo a mia mamma di scegliere il posto dove atterrare. A ovest, dopo la ressa con la gente, una parete a strapiombo sbalza in fuori creando una sorta di tetto naturale. Lei sceglie un posto lì vicino. Con una certa grazia atterriamo, mia mamma è spaventata, accompagna la discesa con una risata isterica, ma appena tocchiamo il suolo è felice. Dio, sto posto è davvero bello! Sembra una fusione tra le candide scogliere di Bonifacio e la spiaggia di Punta delle Formiche in sicilia. E si, c'è anche un pò di Squillace...
Mi tuffo nelle acque calde oh.. si sta di un bene...! Peccato solo che con tutta sta sabbia il posto non è adatto a fare snorkeling. Mia mamma è poco più indietro a godersi il bagno. Sto lì a ragionare se cambiare o meno la temperatura dell'acqua quando mi accorgo che siamo finiti sotto al tetto naturale.
Che naturale non è. Si tratta dell'interno di un antico tempio romano, la copertura è quella del tempio che è crollato su due lati.
Bellissimo, anche se l'acqua qui all'ombra è più fredda. Qualche bagnante grida, parte della volta cade. Io non sono preoccupata, ma tutti quei PO dicono che il tempio cadrà loro in testa. Così succede. Che sia il caso di farci qualcosa... a seguire i loro discorsi rischio di perdere lucidità...[/sltc] MIAOOOOO!! [sltc]Miao?[/sltc]
E mi sveglio. La clementina ha fame. E sta volta mi alzo per scrivere, perchè a ripetermi mentalmente quello che è successo rischio di sovrascrivere i ricordi con frasi assurde.
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Re: Esplorazioni lucide di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 23/04/2014, 15:40

oggi vado a dormire a mezzogiorno e mi dico: che ne dici inconscio? sembra l'ideale per farci scappare un lucido...

Premere qui per sognare lucido

Dopo un paio di sogni molto confusi, uno in cui il gentilissimo papà pugliese di Jonas faceva il carrozziere e mi riverniciava la macchina (mentre la pur gentilissima madre gli diceva che non doveva frequentare gente della mia età) e avevo perso le scarpe nell'alta marea del fiume, e c'era un gatto che doveva fare da segnale ma dormiva su un lampione... e l'altro in cui mentre cercavo di cucinare dei tortellini col ripieno alle fragole c'era un dibattito TV su: "dove andranno a finire le tonnellate di grana padano e salmone affumicato ora che la RAI chiuderà i battenti" in cui ho assistito a scene da forum quali "Lei signora mi ricorda molto mia madre" "ma io nun sò tu madre! Nun te permette!"... ecco, dopo tutto questo sono in dormiveglia.[slpc]Quando ad un certo punto, in trasparenza appare un pulsante in basso rispetto alla mia vista. C'è scritto "premere qui per sognare lucido". Figo... mi complimento con il mio inconscio, e allungo una mano onirica a premere con vigore ed entusiasmo! Le cose non vanno subito come me l'ero aspettata, il sogno è molto instabile, mi sento prossima alla veglia. Per riuscire ad accedere al sogno vedo un cubicolo di fronte a me, so che devo uscirne. Ci striscio dentro a fatica, spingo l'anta trasparente che mi chiude l'uscita, e cerco di buttarmi fuori finchè la gravità non mi tira verso il basso. Mi guardo indietro e intuisco di essere appena uscita dal mio microonde. Fun.
Inizio a camminare un pò per il paesaggio onirico, ma ho qualcosa che non va. Il mio corpo ha una postura strana, ingobbita, braccia e gambe non si stendono completamente. Realizzo di avere un corpo vagamente goblinesco.Ma perchè?![/slpc]Non ho il tempo di farmi davvero la domanda che mi sveglio.
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Re: Esplorazioni lucide di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 24/04/2014, 7:36

Dopo una bella chiaccherata con Erik, e dopo aver letto un sacco di vostri lucidi, concentrandomi sulla parte in cui prendevate coscienza, vado a letto alle due.
Prima di dormire mi prendo per mano, mi dico che mi voglio bene, e sono sincera, per la prima volta dopo tanto tempo.
Comunque, l'idea è che leggere una montagna di prese di coscienza avrebbe favorito la stessa cosa in sogno. Direi che ha funzionato.
Purtroppo il ricordo non è mollto nitido, perchè è stato forse il secondo sogno della notte, e non avevo davvero balle di alzarmi per scrivere.

[sltc]Il sogno comincia che già so di star sognando. E' notte, un cielo terso, ma senza luna, sopra di me. Sono in una piazzetta circondata da case. In alto, fluttuando, si trova M. Accanto a lui, sempre a mezz'aria una sorta di statuetta luminosa e bianca, alta mezzo metro, e inclinata rispetto al suolo, sei metri più in basso. Istintivamente percepisco del bene in essa, ma non è il concetto di bene di questo mondo. Mi da i brividi. E' circondata da altre pseudostatuette, che emanano una forte negatività. Sono delle dimensioni di un piatto, e sembrano determinate ad attaccarla. Non so perchè, ma la cosa è molto inquietante, c'è un'atmosfera davvero sinistra, ma accetto la sfida. Mi alzo in volo, e le entità mi aggrediscono minacciose, ma non mi faccio intimorire. Ho perfettamente il controllo, e con la stessa calma di un maestro di arti marziali, mi limito a schivare gli attacchi. Queste cose volanti oscure cambiano contiuamente forma, hanno l'atteggiamento delle seppie in caccia. All'ennesimo attacco, una assume le sembianze di un viso di bambino. E' un viso paffuto, quasi angelico, ma fatto di materiale oscuro, con un'espressione malvagia che ne trasfigura l'aspetto. La afferro con le mani, la trattengo, ed emano dalle dita una sorta di energia che contrasta la sua. Il risultato è che si sbianca proggressivamente, perdendo la capacità di mutare forma, fino a seccarsi definitivamente, morire, e quindi sbriciolarsi sotto la mia presa. Ripeto l'operazione con le altre, quattro, forse cinque volte. L'ultima ho quasi paura di non farcela, ma vedo che la mia energia è costante e il controllo è buono, stesso risultato: afferra, sbianca fino a seccarla, polvere. In tutto questo la statua bianca e M. non intervengono. M. è chiaramente un PO che sta lì a contorno, ma è l'entità della statua bianca che sento di dover temere, in qualche modo. Sento che poteva risolvere la cosa molto facilmente, non aveva bisogno di me, e che è rimasta a guardare per mettermi alla prova.
Sbiancato e distrutto tutte le statuette malvage, mi avvicino a quella luminosa. Mi aspetto che accada qualcosa che dia un senso a quest'arena, ma l'entità luminosa non si esprime nè si congratula, resta muta a ricambiare il mio sguardo con l'aria di chi la sa lunga, e il sogno finisce.[/sltc]Ne inizia uno non lucido, completamente ex novo, tra i cui PO appare anche M.
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Re: Esplorazioni lucide di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 19/05/2014, 15:07

Ho cambiato lavoro. E' uno dei primi giorni, devo ancora ambientarmi.
Io e le colleghe dobbiamo tenere nota in un diario degli accadimenti della giornata. E' la fine del lavoro, e dovremmo andare, ma c'è una tempesta talmente forte che decidiamo di aspettare che spiova, o almeno che si calmi abbastanza.
Siamo a bordo di una barca, le scrivanie sono sul ponte, e una tettoia le protegge. E' piena notte, osserviamo preoccupate la spiaggia a riva del fiume su cui siamo, quando un fulmine si abbatte al suolo. Atterrite non possiamo far altro che vederne altri che con violenza esplodono a terra. Non è sicuro uscire, e forse nemmeno restare sopracoperta. Decidiamo di aspettare dentro. Ma mentre entriamo una collega mi sbatte in faccia il mio diario. Lo aveva letto, e c'era scritto che avevo fatto non so che lavoro con un certo Christian, che a quanto pare è il suo ragazzo. Non capisco perchè se la prenda tanto, lei insiste dicendo che non dovevo permettermi. Decido di non badarci molto.
Lentamente i goccioloni di pioggia si riducono in quantità e dimensioni. Usciamo sopracoperta. Finalmente possiamo andarcene.
Dirigo il nostro guscio di noce verso la spiaggia. C'è una delle colleghe incastrate proprio a riva, sembra sia mezza sepolta. Riesco ad evitarla e a infilare la prua della barca sulla sabbia. Smontiamo e la tiriamo fuori. Mi chiedo come ci sia finita lì immobilizzata nella sabbia. Do istruzioni alle ragazze per trarre la barca in secca.
E' ancora notte, e le spesse nubi precludono la vista delle stelle.
[slpc]E' la spiaggia davanti casa dei miei nonni. Mentre le ragazze finscono di sistemare la barca mi allontano un pò e mi guardo attorno.
Dubbiosa sulla loro capacità di gestire un sogno mi raccomando con loro: "Ok, visto che siamo in un sogno dovete stare molto attente a quello che pensate! Per cortesia, non facciamo deragliare questo sogno in una di quelle cose angoscianti! Cercate di non pensare a niente, e se proprio dovete pensare, che siano cose piacevoli!"
Neanche il tempo di istruire le mie compagne di disavventura sulla questione "aspettative nei sogni" che sento alle spalle un rumore ritmico. Prima piano, poi più forte... rof-tof-tof-tof-tof-tof-tof-tof-tof.... sembrano le pale di un elicottero. Sospiro esasperata, mi giro e...
E vedo degli elicotteri militari che stanno trasportando uno Jaeger proprio come in Pacific Rim.
Facepalm onirico.
"Chi è stato?!" Grido alle ragazze. "Chi di voi ha pensato ai robottoni?! Vi avevo detto di non pensare a niente!!"
Prendermela con loro ormai è inutile. Contro il grigio delle prime luci dell'alba che filtra da est, robottoni. Robottoni ovunque.
"Ma vi rendete conto che se pensate ai robottoni è facile che arrivino i mostri?! Avevo detto di non far deragliare il sogno, e voi cosa combinate..."
Rivolgo lo sguardo a sud. Due parti di robot a forma di leone si trasformano davanti ai miei occhi in gambe.
Ecco, ci mancava Voltron...[/slpc]
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