fantastico!
Mi viene in mente il film Fight Club "Sono il dotto biliare di Jack"
MilenaOne ha scritto:: WohoW : fantastico!
Mi viene in mente il film Fight Club "Sono il dotto biliare di Jack"
Che sogno strano.Mentre lo leggevo mi sembrava di vedere la scena di "Non è un paese per vecchi" quando l'assassino tira la moneta e dice all'uomo che ha di fronte di scegliere.Non so se hai visto il film ma è davvero inerente all'ultima parte del sogno.
A parte questo a me non è mai successo che una persona in un sogno mi dicesse una cosa così profonda e strana. E purtroppo non mi è mai successo che una persona onirica mi parlasse di qualche aspetto della mia personalità.Complimenti
Mantikora ha scritto:Ciao ragazzi,
per la serie chi non muore si rivede, rieccomi qui, dopo un' assenza di un bel po' di mesi, durante i quali non ho sognato per nulla. Da qualche parte ho letto che i sogni lucidi dipendono dal plesso solare e dall'ipofisi. Inizio a credere che sia vero perchè in entrambe le mie gravidanze non ho più sognato lucidamente.
Questa notte per cui é il primo sogno lucido dopo mesi. Un sogno lunghissimo che ho fatto appena addormentata. L'ultimo pensiero della sera, scivolando nell'incoscenza é stato che mi sarebbe piaciuto incontrare mio papà in sogno, perchè una vita intera senza più vedersi é davvero lunga...
Sono lucida praticamente da subito e mi trovo in piedi all'uscita di camera mia. La porta della stanza di mia figlia è aperta (cosa non vera nella realtà)cerco di raggiungerla ma immediatamente mi sento pesante come se non avessi gambe, allora formulo il desiderio di andarci e mi sposto all'istante e velocemente. Il sogno é estremamente lucido, mi guardo le mani perché penso che in qualche modo modificheranno questa lucidità, ma perdo la concentrazione e sento di stare per svegliarmi. Allora faccio una piroetta indietro e lo scenario del sogno cambia, sono nel mio letto, con mio marito al mio fianco e compare mio papà. Mi saluta e si alza per uscire dicendomi che lui li' non c'entra nulla, non é più il suo posto a fianco a me. Sento l'intimità che c'é tra me e Ale e capisco che per ora é lui la mia strada e non possiamo stare insieme perchè viviamo oramai in due luoghi differenti. Mi giro per dire ad Ale che non capisco se sto sognando o meno, perché sono lucidissima ma vedo comparire cose che non possono essere reali. Vedo allora una porta e mi ci infilo. Mi trovo in una prateria e il cielo è di un azzurro limpidissimo. Mi arrampico sopra un albero che ha i primi rami molto bassi. Guardo in aria e guardo questo cielo magnifico e mi godo la pace e il silenzio. Penso che è come se fossi tornata bambina, quando mi arrampicavo sugli alberi e avevo questa stessa sensazione di serenità, perchè a casa c'erano i miei genitori e questa idea di eternità legata alle cose e alle persone, l'idea che non esistesse perdita. A quel punto entra nella scena un gruppo di persone che fanno un casino terribile, continuano a vociare e la voce di uno si accavalla a quella degli altri in un'accozzaglia di suoni fastidiosi. Infastidita mi chiedo se posso farli smettere perchè la mia voce è quasi inudibile al confronto. Allora urlo "zitti!!" e quelli si ammutoliscono e mi guardano. Chiedo "chi siete?" e loro mi rispondono che sono i miei pensieri. Chiedo di cosa stanno parlando e uno di loro con l'aria intellettuale mi dice che le psicosi e le malattie mentali, prima di emergere in superficie si formano li', tra loro, a quel livello. Li osservo e sembrano un po' gli elfi del Signore degli Anelli. Semrano dei modelli, alti e magri, eleganti e con un bel volto. Un ragazza mi si avvicina e mi dice questo "siamo qui perchè ti devo trasmettere un messaggio e se tu lo memorizzerai troverai casa entro tre giorni (in effetti nella realtà io e Ale stiamo cercando un terreno edificabile e stiamo girando per agenzie) . MI chiede se sono pronta e che é estremamente importante che lo tenga a mente e che svegliandomi io lo porti dall'altra parte. Io le dico di si` e lei inizia a tirarmi fuori una serie di parole prive di senso. Sembra una poesia divisa in 3 versi. Me la fa ripetere e mi segue come un bambino che impara qualcosa, scandendo ogni sillaba. La ripete ancora e poi mi chiede "sei pronta? Una volta che lo sarai io e gli altri scompariremo e tu dovrai svegliarti in fretta e portare questo messaggio dall'altra parte" Lo ripeto ancora poi le dico di andare. Immediatamente tutti scompaiono e visto che la frase inizia a indebolirsi e già mi sembra di dimenticarmela afferro per un braccio la ragazza per trattenerla, ma lei mi si rinsecchisce, si sgonfia e cade a terra tra le mani come un pallone che si buchi. Inizio a sentire un'incredibile senso di debolezza e ho l'impressione di avere i brividi freddi. Sento che devo sbrigarmi a rientrare e che in qualche modo sono già fuori da troppo. Allora materializzo una porta e corro veloce attraverso ad un lungo e stretto corridoio e apro gli occhi sul letto con il cuore che mi rimbalza nel petto.
La frase priva assolutamente di senso é questa :
"le documeur
le conduiseur de qu'ils les aureur
le conduiseur de qu'il marche wow!"
Ho acceso la luce e ho chiesto ad Ale una penna. Mi sono vista nel suo sguardo con i capelli scarmigliati e una luce un po' folle negli occhi e l'ho scritta. Non sono pienamente sicura del secondo verso, speriamo che non sia una specie di formula magica che funziona male se mal pronuciata. Non vorrei invece di trovar casa ritrovarmi un meteorite schiantato sul tetto di quella che ho già.
Saluti a tutti!!
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