16/12/2021
83° Sogno Lucido - Centro Del Mondo
Prologo: qualche giorno fa ho scritto in ordine i miei dreamsign frequenti e ci ho ''meditato'' su, per poterli riconoscere alla seguente occasione.
Questo è stato molto utile, abbinato a RC non eccessivi ma ragionati, e in questo caso a una WBTB.
Purtroppo a rovinare in parte questa esperienza ci hanno pensato i rumori esterni (camion soprattutto).
(...) gli eventi del sogno mi portano a una tavolata in famiglia, fatta in una stanza mal arredata che doveva essere una camera da letto.
Partecipavo alla conversazione in modo totalmente inconsapevole. C'era mio papà, che è mancato da circa due anni. Ma è spesso presente nei sogni che faccio.
Ricordo la mia preparazione su tali avvenimenti e divento lucido.
[slpc]Quando l'ho riguardato sembrava più vecchio, ma non m'importava. D'istinto gli dico ''finalmente ci rivediamo!'' e lo abbraccio.
Però lui non sembrava stupito dal rivedermi, e mi ha detto qualcosa che non ho capito.[/slpc]
Ho avuto un breve risveglio, accompagnato dal fischio nelle orecchie che precede le obe.
Però non avevo voglia di andare in astrale quindi lo ignoro e continuo a dormire.
Inizia un altro sogno normale. Ero nel campo dietro alla mia vecchia casa, e ho visto che i vicini avevano una gabbia con un animale feroce dentro (non ricordo quale).
Poi vedo che per i campi girava una tigre libera. Si avvicina alla gabbia del vicino, e cerca di attaccare l'animale al suo interno. Ma la rete li separa, quindi se la va a cercare con un grosso uccello blu scuro simile a un dodo.
Il dodo però era cosi combattivo che non si è tirato indietro e ha spaventato la tigre (...)
Lo scenario è un po' mutato e c'è una casa accanto alla mia che ha bisogno di manutenzione al tetto.
Dovevo pulire e sistemare tutti i coppi insieme a un amico di mio fratello, che conosco bene.
Lui era già sul tetto, e per venire un attimo giù è saltato afferrando un cimice che gli ha rallentato la caduta.
Sarebbe stato anche divertente... se non fosse che quando è atterrato, il cimice è caduto a terra con violenza e mi ha schizzato addosso roba verde puzzolente
(...) In qualche modo il sogno è tutto collegato ma non ricordo come.
Ho parcheggiato l'auto in un parcheggio di Vicenza, o almeno così identificavo il posto.
Era buio e ho fatto a piedi una stradina acciottolata in salita leggera.
Sapevo che stavo andando a Monte Berico, dove c'era un evento importante.
Mi accorgo di avere una cassetta fatta di fili metallici in mano. Probabilmente da usare come sedia all'evento.
Alla mia sinistra c'era un prato in salita. E già li era pieno giovani appostati con dei teli da picnic.
Continuo a camminare per la stradina, e non ero più solo perché tanta altra gente camminava con me.
Mi accorgo che dietro di me c'era una mia amica e ci scambio due parole.
Ormai si vedeva il panorama che era totalmente diverso da quello che ci si aspetterebbe.
Sembrava ci fosse uno sconfinato parco di un ristorante, con tante luci, palme, e fontane enormi.
Più in lontananza c'era anche una larga struttura moderna e il pianeta Saturno faceva da sfondo all'orizzonte.
Ho fatto un RC... Non so se per il pianeta, o per la chiesa del mio paese (ricollocata all'apice del monte), o per semplice abitudine.
[slpc]Comunque ho tappato il naso e respiravo. Mi sono diretto al mega ristorante e in brevissimo tempo mi ci sono ritrovato dentro.
Là ho ritrovato mio padre, che aveva le sue normali sembianze e sembrava stare meglio di prima.
Era impegnato ad accompagnare i numerosi clienti ai tavoli, come avrebbe fatto un titolare.
Ho provato a salutarlo ma anche sta volta era insolitamente disinteressato. Faceva finta che non ci fossi e si limitava a fare il suo lavoro.
Non mi sono lasciato distrarre dalla cosa e ho provato ad attuare la task di dicembre.
Mi sono fermato e ho iniziato a contare arrivando fino a dieci.
Mi guardavo intorno nella sala del ristorante e mi concentravo sulle sensazioni.
Sembrava che iniziassi a percepire cose che prima non sentivo. Sensazioni tattili sopratutto.
Ma ero disturbato dal rumore del sogno. C'era la gente che parlava ad alta voce dentro.
Ho provato ad uscire da una porta vetrata nel giardino estivo.
Volevo concentrarmi meglio là, ma c'era una musica dance tamarrissima e ripetitiva che diceva continuamente:
''Centro del mondoooo....il centro perchè!'' ''Centro del mondooooo...il centro è per te!
Mi sembra facesse così era simile a L'Ombelico del mondo di Jovanotti.[/slpc]
Poco dopo mi sono ritrovato dai festoni anni '90 a camera mia.
Svegliato da un via vai di auto e camion... che passano di mattina presto quando posso dormire
La prossima volta devo ricordarmi i tappi.