Io di sogni lucidi (eccetto uno osè fatto con tecnica personalizzata che non racconto qua ) ne ho fatti solo di naturali, tutti svariati anni fa, dove non avevo alcun diario dei sogni, quindi metterò i tre sogni lucidi (più o meno) che ho fatto nel main post, senza ordine preciso.
Sogno 1- premessa: è sognato in terza persona, come quasi tutti i miei sogni
Molto probabilmente il mio primo sogno lucido, ma non ci scommetterei troppo su.
Ero a scuola (elementari, quindi andando a "naso" dovrei averlo sognato circa 6 anni fa o più), stavo scrivendo un tema, o una cosa simile, in ogni caso c'era un compito in classe.
Realizzo che quel giorno non c'era scuola (vacanze di pasqua forse) capisco che è un sogno e prendo il volo, sfondando il soffitto e volando nel cielo, era di un azzurro limpidissimo, nessuna nuvola.
Poi mia madre mi sveglia...
Sogno2- sempre in terza persona
Capisco di essere in un sogno fin da subito credo, allora cerco di far convincere mia nonna del fatto che era in un sogno.
Allora trasformo la luna, la faccio grande e giallina, piccola e bianca, poi la trasformo in un ammasso di pipistrelli, ma lei non ci crede.Via via perdo lucidità e i miei "poteri" si affievoliscono, non ricordo altro.
Sogno3- sempre in terza persona
Il cielo è verde.
Non un verde "puro", ma più che altro una collezione di varie tipologie di verde, il colore di una pozzanghera di acqua stagnante piena di alghe.
Intorno a me c'è anche una nube verdognola, io sono davanti al cancello, so che è notte, una notte verdognola direi, e davanti a questo cancello vedo un altissimo "essere" con una tunica nera e una falce in mano. La classica immagine della morte con la falce, sotto le enormi maniche della tunica nera si intravede solo la mano ossea che tiene la falce, mentre il volto non lo vedo chiaramente, l'ombra del cappuccio lo rende piccolo, ma stretto e lungo.
La bocca della "morte" si apre, emette uno stridulo urlo disumano, e con una specie di telecinesi mi scaraventa dall’altra parte del cancello.
Io ho questo mostro davanti a me e son preso da una paura incredibile, la morte inizia ad agitare la falce davanti a me, e io ripeto "è solo un sogno, è solo un sogno, è solo un sogno". Allora spicco un salto "alla matrix" con tanto di rallentatore, spezzo il bastone della falce, e afferro la parte con la lama, allora la conficco nel corpo della morte, che casca all'indietro, o meglio, casca solo la sua veste all'indietro, come se ciò che la sorreggeva non avesse più consistenza.