da Luna » 05/06/2015, 8:38
Nei giorni scorsi mi sono coricata per un sonnellino pomeridiano, perché ero molto stanca , e mi sono rilassata subito, cadendo in uno stato di caldo torpore. G faceva rumore e temevo che mi riportasse alla veglia, ma non è accaduto. Ho bloccato il dialogo interiore mentre sono restata concentrata sui rumori della strada . Subito sono iniziate le immagini, già belle formate e colorate: sono un gruppo di donne che mi tengono compagnia intanto che il corpo si paralizza completamente, per poi aiutarmi ad uscire, Infatti una mi tende la mano, io la prendo . Sento di fare come un piccolo salto…
sono dentro un ambiente che sembra la mia camera da letto . E’ giorno, come in realtà, e c’è molta luce. Esco in corridoio e mi pare di avere un alto controllo, senza dover stabilizzare . Incrocio G., che sta borbottando qualcosa e cerco di evitarlo per paura che mi svegli, ed esco in terrazza, mi arrampico sulla ringhiera e , stando in piedi con le braccia sollevate ai lati del corpo, mi volto e mi lascio cadere di schiena, a peso morto, assaporando le sensazioni di caduta, al riparo da ogni rischio. Risalgo volando e mi ributto, stavolta di fronte, sempre lasciandomi cadere , come se precipitassi. Quando lo faccio però mi colpisce il realismo delle immagini, che si rimpiccioliscono proprio come nella realtà, e preferisco tornare coi piedi per terra,
Sono sulla discesa di casa mia e voglio incontrare A, Lo chiamo a gran voce, mentre guardo intorno. Mi pare di vederlo dietro una persona, ma forse mi sbaglio, infatti mi dicono che non si trova all’esterno, ma dentro una stanza non ben identificata.
Pensando sia nella casa di fronte, entro volando dalla finestra, ma invece di trovare il mio amico trovo degli uomini riuniti in assemblea in una grande stanza , che sembrano discutere animatamente. Quando mi vedono si alzano tutti i piedi gridando e cercano di prendermi, credo per studiare i miei poteri e ridurmi ad una cavia di laboratorio. Volo rasente al soffitto per eludere i loro tentativi, ma non riesco a vedere una via d’uscita, perché le finestre sono molto più in basso.
Ad un certo punto mi sento chiamare e la voce mi pare familiare. La seguo e poco dopo riesco ad uscire , non ricordo bene da dove, forse da una botola sul soffitto, e sono libera. Mi dirigo volando verso il mio salvatore che è una specie di gigante in piedi sopra una roccia, con le gambe ben piantare a suolo e le braccia conserte. Sento che mi guarda con affetto . Mentre lo raggiungo capisco di conoscerlo perché forse mi ha salvato in altro sogni, Lo abbraccio piena di gratitudine e lo bacio su una guancia, che sembra morbida e vellutata, Guardo meglio e vedo che non ci sono peli di barba, ma piume di uccello. Il cuore mi balza in gola: è Albion, il mio amico con la testa di aquila, messagero del mondo onirico. Che abbia un nessaggio da darmi? Alzo la testa per parlargli guardandolo negli occhi ma ....
ma il sogno svanisce di colpo...Uffa!
Dedicato con immensa gratitudine a Ben, amico insostituibile ed artefice dei miei sogni!