Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

!

Messaggioda Nione » 31/07/2014, 15:17

Dehriei ha scritto:Notte tra 14-15/12/2013



fantastico! no ho mai sognato di poter parlare con l'omino del mio cervello! meraviglioso anhe come ti sia venuto in mente di chiedrgli di mostrarti l'archivio! non potevi leggere qulcosa dall'archivio!?

“Figlio mio la battaglia è fra due lupi che vivono dentro di noi.

Uno è il male, é rabbia, paura, preoccupazione, gelosia, invidia, dispiacere, autocommiserazione, rimpianto, rancore, avidità, falsità, senso d’inferiorità.

L’altro è il bene, gioia, amore, pace, speranza, serenità, umiltà, gentilezza, benevolenza, empatia, generosità, verità, compassione, fiducia.

“Quale lupo vince?”

“Quello a cui dai da mangiare”.
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dehriei » 13/08/2014, 7:51

Nione ha scritto:
Dehriei ha scritto:Notte tra 14-15/12/2013



fantastico! no ho mai sognato di poter parlare con l'omino del mio cervello! meraviglioso anhe come ti sia venuto in mente di chiedrgli di mostrarti l'archivio! non potevi leggere qulcosa dall'archivio!?



Ciao Nione! Scusa il ritardo... Innanzitutto grazie mille per il complimento. Non ricordo esattamente ma penso di non aver avuto il tempo di chiedere. Sai, il sogno lucido a volte sbalordisce a tal punto che resti in balia degli eventi. Proprio come da sveglio.. A presto!! :-)


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Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dehriei » 21/08/2014, 12:27

20-21 Agosto 2014

Dopo una cena con amici e qualche buon bicchiere di rosso vado a letto intorno alla mezzanotte.

Immagine
SEQUENZE CATASTROFICHE

Comincio a prendere consapevolezza del sogno mentre mi trovo su un aereo o almeno così sembra. L'aspetto degli interni sembra quello e vicino a me ci sono altre persone ognuna seduta al proprio posto. Guardo fuori dal finestrino e noto che stiamo decisamente volando a bassa quota, quasi al livello del mare. Mi assale la paura e girandomi verso il mio vicino di posto esclamo: "Mi sa che stiamo precipitando nell'oceano, siamo troppo bassi, qualcosa non va!". Lui prontamente e completamente tranquillo risponde: "Guarda che siamo su una nave."
"Ah già" dico io rilassandomi. La cosa mi lascia un po' perplesso, ma non essendo ancora lucido il sogno prosegue senza che io ci pensi troppo su. Ora che l'aereo è una nave, mi alzo ed esco dalla cabina dei posti, recandomi a prua. Vedo subito davanti a me un'isola in mezzo all'oceano. Non sembra essere particolarmente grande, diciamo che somiglia di più a un grosso scoglio, parzialmente ricoperto d'erba, di forma trapezoidale e con uno stemma tipo in bronzo, che però non riesco a ricordare, attaccato al centro della facciata. La barca attracca, il mare è mosso, il cielo è scuro da tempesta, il mio stato d'animo irrequieto. Scendiamo dalla nave in fila indiana, attraccati ad un lato dello scoglio, proseguiamo su passerelle di legno in direzione di quella che sembra essere un'altra nave attraccata sul retro. Ci sono quindi quattro passerelle, sospese ad un metro dal mare e su ognuna passano le persone. Uno strano individuo dal capello lungo e arruffato e che indossa una t-shirt rossa comincia a stuzzicarmi e provocarmi. In breve anche altre persone vengono verso di me, ridendo e con il chiaro intento di farmi arrabbiare. Mi prendono in giro per il fatto che pensassi di essere su un aereo e cominciano a soffocarmi ma allo stesso tempo a farmi rendere conto della situazione bizzarra che sto vivendo.
Quando afferro il concetto, mi basta un secondo: per prima cosa con un gesto ammutolisco il capelluto con la maglietta rossa, togliendogli la voce e poi con l'altra mano faccio alzare un'onda e la faccio infrangere contro gli altri P.O che occupano le passerelle, trascinandoli in mare alla deriva. Ho in me un misto di ansia, rabbia e adrenalina. Nemmeno mi gusto il fatto di essere entrato in stato di lucidità e mi giro iracondo verso il capelluto ammutolito che continua ostinato a muovere la bocca e gli urlo: "Siamo in un sogno! Siamo nel mio sogno e decido io! Capito?" Poi metto le dita a pistola, come si fa da piccoli quando si gioca, lo miro e dico "PUM".
Lo vedo volare lontano e rimpicciolirsi sempre più. Mi guardo intorno. Sono in mezzo all'oceano e sento che il sogno si sta rompendo. Penso che sono partito troppo forte e in me ho emozioni contrastanti. Mi lascio andare e cado all'indietro nell'acqua, ma non sento l'impatto. Resto con gli occhi chiusi per qualche secondo. Quando li apro sono seduto su di un aereo con mia madre e mia moglie. Non faccio in tempo a realizzare che noto le strane manovre effettuate dal pilota. Allora prendo mia madre e mia moglie e gli dico di seguirmi. Le porto in fondo all'aereo, dove le faccio uscire da una porticina che porta sulla pinna dietro del boing. Mentre l'aereo perde quota e sfiora il cemento di una via di non so che città, le faccio saltare e le vedo atterrare sane e salve. Io però aspetto troppo e l'aereo si schianta contro un ponte di mattoni grigi. C'è un gran fumo e non vedo nulla. Cammino in una coltre di nebbia grigiastra e in lontananza vedo una bandiera che sventola, mi pare dai colori rossi e blu. Penso che non è il solito lucido tranquillo degli ultimi mesi. Innanzitutto sta durando più del solito e poi mi presenta scenari piuttosto particolari e impegnativi. Amo godermi da lucido gli scenari che mi presenta il mio subconscio e così proseguo nella nebbia dandomi una sfregatina alle mani. Arrivo su quella che sembra una collina e mi giro in direzione opposta. Una valle sia apre alle mie spalle, ma non è una valle felice, ma un'immensa baraccopoli fatta di case di legno, più simili ad impalcature, con migliaia di persone sfollate, bandiere di vari colori issate ai lati delle strutture e fumi di fuochi accesi che salgono verso il cielo color tortora. Proseguo scendendo dalla collina fino ad una specie di capannone e vi entro dentro. All'interno sembra esserci uno spettacolo di forza. Ci sono due uomini, uno bianco e uno di colore, entrambi sproporzionati e contraddistinti da questo busto e braccia enormi. Uno sorregge una clava e l'altro un'ascia. Si vantano della loro virilità e sembrano pronti a sfidarsi. Sorpreso dalla stazza dei due, esco in cerca di spiegazioni e spicco il volo, dirigendomi verso l'altra parte della vallata. Mi fermo in cima ad un'impalcatura e osservo lo scenario con una buona dose di meraviglia. Sento una voce chiamarmi alle spalle, mi giro e..

...vedo il comodino di camera mia. Resto immobile e chiudo gli occhi. Mi abbandono..
...ancora scenari grigi, fumi di spari o granate. Capisco che il tentativo di rientrare nel sogno ha avuto pienamente successo e ho mantenuto lo stato di lucidità. Mi prendo qualche tempo per ripetermi tutto il mio percorso nei sogni fino a questo momento e fissarlo nella memoria, poi riprendo a guardarmi intorno. Lo scenario è cambiato, non sono più in una vallata ma in una città. Mi incammino verso una piazza con dei giardini dove sta avvenendo una specie di guerriglia. Da una parte dei camion delle forze armate, stanno cercando di contenere quello che sembra un disorganizzato attacco di una banda di sbandati. Guardando meglio identifico tre o quattro dei peggiori personaggi della mia città che sbraitano e si agitano e si muovono come se fossero ubriachi. Vista la stabilità di lucidità che ho, decido di interferire e faccio un ferma tempo (bellissimo trucco rubato dalla serie "streghe"). Tutto si blocca e diventa quasi in bianco e nero. Diciamo che vedo tutte le tonalità di nero, grigio, verde e qualcosa anche sul giallo marcio. Passo in mezzo alla piazza ed esamino da vicino i corpi bloccati dei contendenti della disputa. Li tocco e posso sentire la consistenza della loro carne e dei loro vestiti, poi proseguo addentrandomi in un vicolo, faccio un segno e la guerriglia riprende. All'angolo di una via avvisto un giovane ragazzo di sedici, diciassette anni, 1.75, capelli neri e viso trasandato, che con un mitra in mano mi fa cenno di seguirlo. Così faccio e dopo essere entrato in un cortile ed essere salito per delle scale, entro al suo seguito in una casa moderna e completamente arredata. Qui tornano ad esserci tutti i colori, tra i quali spiccano il rosso e il verde di alcuni oggetti e mobili. Il ragazzino chiude la porta a chiave con diverse mandate e poi mi offre un pacchetto di sigarette. Rifiuto, perché ho smesso e gli chiedo cosa stia succedendo. Lui dopo avermi fatto vedere che ha anche una postazione per fumare, davanti ad una finestra ad arco, mi spiega che è cominciata una rivolta per la liberazione dal peccato originale e che stanno cercando di uccidere tutti i bambini, poi indica il soffitto. Osservo e vedo subito una botola arancione circolare. Intorno c'è tutta una scritta che non riesco a leggere bene, ricordo solo "..qui si conserva il tempo e la speranza.." e niente più.
Il ragazzino mi fa cenno di guardare. Apro la botola e infilo la testa dentro il soffitto ma le spalle non passano. Così ruoto il capo e osservo una mansarda tonda, tipo iglù, completamente foderata di pelle bianca morbida e luminosa e seduti su dei cuscinoni, sei o sette bambini di circa dieci anni. Qui la luce e i colori sono nitidissimi. Tornando con la testa nell'appartamento spiego al ragazzo che non riesco a passare dalla botola e lui mi dice che non importa, ma che dobbiamo salvare i bambini e che ha bisogno del mio aiuto. Accetto e sta per cominciare a spiegarmi cosa devo fare, quando esclama "merda, aspettami qua!" Apre la porta ed esce. Dalla finestra lo vedo girare l'angolo di una via e scomparire.
Poi succede una cosa strana, che è la prima volta che mi capita: mi siedo per aspettarlo e distratto dal contesto che sto vivendo, mi dimentico di essere lucido. In genere però o mi sveglio o mi perdo in un sogno, invece in questo caso dopo un attimo di smarrimento, mi rendo conto che ero lucido e dico "cavolo, non devo perdere il sogno" e quando sembra che tutto si stia sgretolando nella solita nebbia, è come se avessi ruotato di 180° per ritrovarmi nuovamente lucido seduto sulla panchina di una stazione.
Questo cambio di scenario mi sbalordisce. Mi alzo e comincio a visitare il nuovo ambiente. Mi ricorda molto la stazione della partenza di Brad Pitt in Sette anni in Tibet. Sempre su toni grigi e verdi scuri e quasi fossi negli anni 40-50. Comincio a camminare uscendo dalla stazione e rimango subito sbalordito dalla città che mi si presenta: una città su livelli. In realtà dopo un po' che giro mi rendo conto che è una disposizione impossibile, però devo ammettere che è decisamente affascinante. I livelli sono collegati da ascensori, tubi, scalinate ripidissime e ponti. La città si sviluppa in orizzontale e verticale, soprattutto per il lungo. Mentre sto camminando scorgo in lontananza quella che sembra essere la figura di mia moglie, la quale però ha i capelli ancora lunghi ed è vestita appunto come una donna tedesca degli anni del dopoguerra. Comincio a correre verso di lei e la vedo salire su un ascensore e partire verso il basso. Prendo immediatamente le scale e mi reco al suo inseguimento. Tre piani di città più sotto, mi piazzo davanti alla porta dell'ascensore e aspetto che si apra. Eccola, è proprio lei, esce e mi sorride. Le prendo il viso e le tocco i capelli. A quel punto lei mi guarda ed esclama: "non mi hai mai toccato i capelli", poi mi prende la mano e con un sorriso dolce sul viso mi invita a seguirla. Alla destra dell'ascensore c'è una porta grigia, la apre e subito davanti a noi appare un ponte lunghissimo costituito da due passerelle in legno che attraversano una vallata di pini, sotto di circa 20-30 metri. Cominciamo a camminare in direzione di un monte, dove sembrano finire le passerelle. Alla destra del monte sembra esserci un tempio, in stile greco, aperto e sorretto da colonne di pietra bianca opaca. Camminiamo per un po' e superiamo la metà, quando vedo avanzare verso di noi un uomo dai capelli bianchi lunghi, vestito da da samurai e con un'enorme manico di spada che spunta dalle sue spalle. Sembra proprio uno di quei manga di demoni che si vedono alla tele. Mi accorgo quindi che mia moglie ha in mano un coltello lungo e affilato e le chiedo a cosa le serva. "Bisogna eliminarlo o continuerà a perseguitarci, si è solo perso poverino." dice con aria seria.
Non capisco bene ciò che intende, ma ormai è troppo vicino per fare altre domande. In ogni caso non voglio che mia moglie si sporchi le mani ed essendo il mio sogno, non sarà difficile utilizzare altri modi. Afferro il coltello e lo getto via, poi la sposto dietro di me. A pochi metri da noi, il demone alza lo sguardo, rivelando occhi impenetrabili completamente neri. Non gli lascio il tempo di afferrare la spada che balzo in avanti e bloccandogli il braccio lo afferro e lo scaravento giù dalla passerella, in un volo di diversi metri. Si sfracella al suolo sotto i nostri occhi. Guardo mia moglie convinto di avere eliminato l'aggressore, ma lei indica ancora il basso. Lo vedo in lontananza rialzarsi e cominciare a correre in direzione del tempio, tra il bosco di pini. Così lo inseguiamo e arriviamo in fondo, sul monte e salendo di qualche metro, mi accorgo che si apre immenso il mare. Il demone arrampicandosi velocemente lungo la parete tra la passerella e il tempio, si getta poi dalla scogliera prima che io riesca ad afferrarlo. Sparisce correndo sull'acqua in lontananza. Alla mia destra un signora anziana appoggiata ad una colonna del tempio, ride. La fisso e le chiedo: "Come mai non è morto dopo quel volo?"

"Magari hai ucciso il suo incubo e hai risvegliato in lui il sogno. Lascialo andare"... La vecchietta ride.


Mi sveglio alle 10 e comincio a scrivere..
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Inrem » 21/08/2014, 21:17

Bellissimo sogno!
"I sogni non vogliono farvi dormire, al contrario, vogliono svegliare."


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Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda cetaceon » 21/08/2014, 22:35

Cosa significa la frase della vecchietta secondo te? é molto suggestiva.
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda NebulaWa » 21/08/2014, 23:43

Bel sogno e lungo ;)
..Superare i propri limiti.. SogniLucidi.net
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Citrato » 22/08/2014, 18:15

Semplicemente un altro dei tuoi incredibili sogni :cool:
Sognatori di tutto il mondo unitevi!
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dehriei » 24/08/2014, 22:15

Grazie mille ragazzi!!

cetaceon ha scritto:Cosa significa la frase della vecchietta secondo te? é molto suggestiva.


Non so Cetaceon, nel mio sogno l'ho formulata cosí. Mi ha stupito a tal punto che mi sono svegliato subito dopo.
Accetto suggerimenti..:-)


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Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda yareol » 11/07/2015, 11:06

WOW che memoria!!! :shock:

P.S.
Che colore è il "tortora"?

Forse intendevi il porpora?
I sogni nutrono l'Uomo più del pane.
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