22 Ottobre 2013 - Martedì - Tecnica DILD.
Domare il ghepardo.
Mi trovo sotto l’arco del mio paese insieme ad un paio d'amici, è mattina e sta nevicado. Sto raccontando loro che proprio quella notte ho sognato di trovarmi li insieme a loro appoggiato però al muro affianco al bar e che, anche nel sogno, stava nevicando. Loro non ci credono. Allora mi rendo conto che forse sto sognando proprio in quel momento. Mi sfrego le mani con vigore e avverto la piacevole sensazione di energia piacevole espandersi dalle mani. Mi metto a correre lungo il corso e ogni tanto mi si presenta davanti uno scenario diverso. Non ricordo bene ma passo da uno scenario all'altro come attraverso una soglia. Ora sono in cucina a casa all’Aquila, apro la porta finestra e varco la soglia ritrovandomi ad uscire nel cortile della casa di . Il tutto è casuale credo. Allora per stabilizzare il sogno inizio a tirare pugni, correre, saltare, sfegare le mani e appoggiarle nel freddo cemento del vialetto. Ora mi trovo davanti un ghepardo. Ho pensato intensamente all’animale che più avrei voluto domare nei sogni precedenti. Eccolo li, disteso sul bianco cemento. Mi guardo intorno ma vedo solo lo scenario grigio invernale del paese molto normale e reale. Il cielo è di un azzurro spento. Mi guardo le mani e immagino una pala da muratore lunga che appare all'istante. Il ghepardo si avvicina con aria minacciosa. Voglio tenerlo a bada e domarlo. Mi gira intorno lentamente facendo dei finti scatti per misurare la mia guardia. Ora attacca con un balzo ma con la lunga pala lo colpisco schiacciandolo a terra. Attacca di nuovo ma non riesce ad eludere la mia guardia. Lo colpisco con la parte in ferro della pala sulla testa come a volerlo tenere fermo, piantato a terra. Dopo un pò di colpi si ferma e si calma. Getto la pala e mi avvicino. Ci guardiamo e piano piano lo accarezzo sulla testa, poi sul corpo, avvertendo il suo intenso calore. Dopo un pò gli dò due colpetti amichevoli sui fianchi per fargli capire che può andare e l'animale scatta in avanti. Ora provo a immaginare qualche altra cosa ma avverto la sensazione dei denti che si stanno scontrado e di me allungato di lato sul letto con le braccia incrociate. Mi sveglio.