sommariamente appunto una serie di brevi ma (per me) molto significative esperienze lucide:
1.nella prima mi sono ritrovato a camminare di notte in una strada buia, c'era la neve, alberi, case tutt'intorno. la strada la conosco, è una di quelle piccole strade antiche della mia città natale. vorrei provare a meditare in modo diverso e allora comincio a fare piccoli saltelli, senza perdere lucidità, poi altri e ancora, fino a danzare come fanno gli aborigeni di alcune regioni del mondo.
la cosa mi piace e comprendo che danzare saltellando è effettivamente una forma dinamica di meditazione.
2.mi ritrovo a salire una stradina che conosco molto bene, ci giocavo per ore da piccolo, la percorrevo almeno tre-quattro volte al giorno. è stretta, tortuosa, fatta di asfalto e tutto è perfettamente al suo posto. giuro di essere stato realmente lì per qualche minuto. poi mi accorgo che c'è una specie di corrente d'aria che mi fa salire, mi stimola a volare e mi lascio trascinare verso l'alto. ho la sensazione netta di trascendere la realtà di quel sogno in quel punto per proiettarmi altrove.
(la mattina dopo vado a controllare la stessa strada e osservo che nel punto esatto in cui ho sentito la spinta verso l'alto si trova un piccolo tombino da cui da bambino sentivo uscire il vapore dell'acqua che vi fluiva. curiosa casualità...)
3."l'ascensore di roccia"
mi sveglio e mi trovo dentro un palazzo in cui rimangono solo travi e poche parti di cemento. davanti a me finisce il muro e c'è solo un ascensore, oltre il vuoto. l'ascensore è rotto, bloccato, è fatto di cemento fresco, come se qualcuno l'avesse rattoppato alla meglio. in effetti sembra una struttura a brandelli, si intravedono le travi metalliche arrugginite.
so che devo scendere. provo ad avvicinarmi ma l'atmosfera sembra carica di calore. cerco di saltare sulla piattaforma che è di circa due metri di larghezza. faccio saltelli coi piedi per rompere il pavimento. infine salto e sprofondo nel cemento. in realtà il cemento si trasforma in tante bollicine e mi vedo risucchiato da queste piccole particelle tonde e trasparenti. perdo conoscenza e lucidità.
4.sogno normale pre-lucido.
sogno di essere a roma e avere un appuntamento con qualcuno che non mi ricordo. una signora antipatica mi dice che alle 12 non servono più le colazioni, come se criticasse il fatto di essermi svegliato tardi. la cosa mi disturba un poco ma rispondo dicendole che uno può fare colazione quando desidera.
arriva un ragazzo. è un alunno di una certa scuola che ho conosciuto realmente nella vita, un anno fa. è arabo e purtroppo molto appassionato di azioni terroristiche. ha 12 anni, nel sogno sembra più grande, con i baffetti accennati.
mi invita a seguirlo. entriamo, anzi scendiamo, in una città che non conosco, ci sono persone che sembrano pericolose e distanti. sembra avermi portato in un quartiere malfamato. ma dopo un pò di diffidenza mi avvicino e scopro in realtà che le persone sono gioviali e inoffensive. sono ragazzi e anche loro avevano paura degli stranieri. arriviamo in un asilo e la luce splendida dalle finestre invade l'ambiente che sembra diventare un giardino luminoso. i bambini giocano in pace vicini ai loro giovani genitori.
poi lui si ferma un pò a giocare, io lo seguo e raccolgo una pallina da pingpong caduta a terra, gliela riconsegno. il tutto è perfettamente reale ma, per motivi che forse comincio a capire, non penso di svegliarmi per avere un controllo totale del sogno. rimago in pre-lucido senza consapevolezza totale.
scendiamo in un quartiere ancora più malfamato all'apparenza, è una strada battuta in mezzo ad una città mediorientale. percepisco che qui c'è la guerra.
tutto è consumato, i palazzi e le case sono un pò fatiscenti, c'è un palazzo di epoca fascista che svetta, fatto da due pilastri cilindrici di cemento e una scritta al centro: INAL,INAIL? mah. questo posto assomiglia ad uno di quegli scenari da videogioco. ma la polvere è reale. sembra tutto apocalittico, devastato.
ad un tratto la mia "guida" comincia a correre, vedo dietro di noi un personaggio terrificante, un ragazzo sui 30 anni di colore, magro, col volto coperto da un cappuccio, simile a un rapper, pantaloni neri e giacca bianca. mi sembra una specie di fantasma. ci segue. capisco che vuole qualcosa dal mio amico, forse un debito di denaro? c'è un contenzioso tra i due. il mio amico-guida fugge sicuro tra i palazzi e le vie, io non conosco il posto, questo tipo col berretto mi segue e io ovviamente fuggo preoccupato. ma non riesco a correre veloce, quindi non so perchè corro al contrario per vedere se mi raggiunge.
mi sveglio e irrazionalmente avrei tanta voglia di sapere se quel ragazzino che ho conosciuto si è messo davvero nei guai.