questo è un sogno in cui mi sono proiettato in astrale, ma per intensità e lucidità (e conseguenze) lo inserisco qui. lo intitolo " la linea verticale":
in questo periodo sono interessato ad esercitare controllo sul corpo astrale. quando al centro commerciale mi si fa vicino il tipo che chiede "sconto per andare in palestra, lei ci va in palestra? ci tiene al suo corpo?"...mi verrebbe di rispondere "ma quale dei tanti? hai un metodo per esercitare il mio corpo astrale?..
ho notato che se leggo e studio testi che riguardano il sogno e il misticismo con una certa regolarità riesco a proiettarmi in astrale e talvolta a condurre sogni lucidi. c'è qualcosa che passa attraverso queste letture, questi influssi, che viene assorbita. si sente. alcuni libri sono cosa viva. ci si ispira, come elio in un palloncino.
leggo le regole tibetane per fare sogni lucidi e vado a letto ad ora tarda. mi sdraio di schiena come al solito e tento di rimanere immobile. mi stanco e mi giro nella classica posizione di lato in modo da utilizzare meglio la respirazione nella narice sinistra. aggiungo che da settimane mi esercito con questi metodi e gradualmente sento vibrazioni, suoni e immagini che mi portano al tanto desiderato distacco fisico.
avendo passato ultimamente giornate piuttosto tormentate, alternando stati diversi di consapevolezza, con ansie, problemi e fastidi di ogni genere, sento un vero e proprio desiderio dell'Alto:
mi stacco dal corpo fisico con una naturalezza mai provata prima, con un desiderio di lasciare le bassezze di quel periodo, lasciare la vita circolare che si esprime in routine quotidiana. una spinta sicura e totale verso l'Alto mi fa salire, velocemente, come se fossi sparato a kilometri di distanza nel cielo. mi proietto in astrale in sala dove scorgo tutti i mobili, accanto nella stanza da letto percepisco dall'alto il mio corpo dormiente. ma è davvero molto lontano e piccolo. il corpo leggero mi permette di salire, mi accorgo che salgo velocemente verso il soffitto della sala ma la distanza si fa incommensurabile, il soffitto sale e salgo anch'io. non provo attaccamento e pensieri verso il basso, niente mi distoglie da quell'emozione totale. potrei vedere tutta la stanza, esplorarla attentamente, ma ciò che voglio è elevarmi da tutto, lasciare andare tutto e rigenerarmi.
non so descrivere a parole queste esperienze.
la stanza è invasa da un chiarore quasi lunare, una fioca luce piuttosto delicata, la finestra è aperta, come l'ho lasciata prima di viaggiare in astrale. in questa salita comincio a roteare come fossi un derviscio volante, continuo a salire e comprendo che non c'è mai fine. sorpasso i limiti di una stanza che sembra infinita. provo a capire se questo è un lucido o altro, provo a sfregare le mani ma mi collego al corpo fisico e capisco che è inutile, quella sensazione, quelle mani sono lontanissime, con questo corpo e questa dimensione non sento la necessità di mantenere la consapevolezza: io sono in questa stanza e sto provando una sensazione indescrivibile, che auguro a chiunque ne abbia bisogno.
provo a invertire la rotazione che avviene verso la mia destra ma comprendo subito che ciò sarebbe innaturale e come una foglia sospinta mi lascio giudare da questa ascensione delicatissima.
mi sveglio e ringrazio. dopo essermi esercitato per settimane ho ottenuto un risultato che considero eccezionale. i libri mi hanno permesso di accedere a queste dimensioni. non ci sono voluti anni e la costanza è servita.
la mattina mi sono sentito un essere diverso, quando ci sono problemi so che posso collegarmi all'Alto e lasciare qualsiasi difficoltà a terra.