Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Lucidi di Roberto

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda dixit » 22/06/2015, 12:55

Mi racconti meglio la trasformazione? Percepivi il corpo farfalloso? Com'era?
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Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 22/06/2015, 13:17

dixit ha scritto:Mi racconti meglio la trasformazione? Percepivi il corpo farfalloso? Com'era?


Ciao Dixit,
cerco di analizzarla anche io ora per la prima volta,magari riesco a darti qualche informazione in più.
All'inizio del sogno avvertivo distintamente la mia presenza umana onirica (conoscenza ed utilizzo inconscio degli arti,respirazione,etc.) seppur non avessi tutta questa grande lucidità o vividezza d'intenzioni.
Mentre giocavo con il fuoco tra le mani, non ricordo di aver avuto un pensiero completamente cosciente in cui visualizzavo/immaginavo la farfalla e tutte le strutture concettuali-naturali legate ad essa.
L'attimo stesso della trasformazione è come se fosse avvenuto all'interno di una "bolla" di non lucidità, seguita subito dopo dalle forti ed impreviste percezioni sensoriali ottenute e da una lucidità rinnovata.

La trasformazione l'ho vissuta molto a livello visivo (ormai so bene di rientrare in questa categoria, anche se mi sto avvicinando al cinestetico) per via di queste doppie e triple inquadrature sul corpo d'insetto che si scambiavano velocomente l'una con l'altra.
Posso dirti, quasi con sicurezza, che la materia di cui era composto il corpo era un mix tra metallo iper leggero e pura fiamma; nonostante queste componenti la consapevolezza di essere una farfalla naturale non veniva a mancare.
Non mi sentivo LA farfalla, o perlomeno, non avevo la coscienza da insetto (non so, gli insetti hanno coscienza? : Surprice : ) ma ero "qualcosa" dentro la farfalla, come se fossi racchiuso in un involucro che mi separava dalle reali sensazioni dell'animale.

La sensazione più bella è stata quella di libertà, non tanto fisica quanto mentale/emotiva/intellettuale.
Mi sentivo "fuori" da delle costrizioni che forse, nella vita di veglia, si stanno facendo sentire in modo piuttosto accentuato.
Non mi dilungo in eventuali interpretazioni perchè credo lascino il tempo che trovano.
Ultima modifica di roberto89 il 22/06/2015, 16:58, modificato 1 volta in totale.
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Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda dixit » 22/06/2015, 13:55

Molto interessante. Ma controllavi tu il corpo, le ali?
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Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 22/06/2015, 14:19

dixit ha scritto:Molto interessante. Ma controllavi tu il corpo, le ali?


A differenza dell'apparato scheletrico-muscolare umano, no, io non ero l'artefice diretto del movimento: ero come posseduto da una forza più grande di me che sceglieva la torsione del corpo, la velocità del volo,lo sbattere delle ali (impercettibile,quasi fossero ferme).
O perlomeno non con la stessa consapevolezza fisica di quando muoviamo un braccio per alzare un peso leggero (senza sforzo) o una gamba per camminare.
Il continuo entrare ed uscire da quella condizione non mi aiuta a ricordare dettagli più raffinati, come se fossero mescolati ai 5 sensi umani.

Dixit, ti sei mai trasformato? Hai esperienze in merito? : Doctor :
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 27/06/2015, 11:40

Appunti vari della notte tra il 26 e 27 Giugno 2015

Raggiungo il primo sonno verso mezzanotte e mezza,mentre ascolto in cuffia "Keith Jarrett - The Koln Concert" che credo abbia un potere rilassante veramente molto intenso su di me.

Mi sveglio verso le 4 e 40.
Sono nel pieno torpore del risveglio senza aprire gli occhi,mi sento confuso e penso che sia il momento ideale per girarsi sulla pancia e rilassarsi ancora di più (anche se in genere rimango supino).
Mi concentro sul retro delle palpebre: il tempo di dirmi che sognerò lucido e mi ri-addormento subito.
Entro effettivamente in un lucido nel quale guardo subito le mani per acquisire vividezza e coscienza.

Faccio qualcosa con una persona con la quale mi ritrovo a parlare; tutto svanisce.

Mi risveglio,so che posso ricordare quello che ho sognato ma lo "lascio andare" perchè voglio tornare a sognare ancora.
Entro di nuovo in un lucido... sono per strada ed incontro una donna con i capelli nero corvino,la classica bellezza mediterranea.
Ci divertiamo un po assieme,le sensazioni fisiche sono veramente forti e realistiche.
Mi risveglio concluso l'amplesso.


Entro velocissimo in un nuovo lucido,questa volta però controllando il tempo che passa tra uno e l'altro: veramente pochi minuti.
Il tempo nel sogno è dilatato come non mai.

Sono sul letto della camera di un vecchio caro amico e c'è anche lui di fianco a me.
Siamo nudi ma l'intimità del nostro rapporto d'amicizia (di veglia) ci fa evitare qualsiasi tipo di vergogna. (è un rapporto che non ho più, dato il cambio di città e di eventi paralleli).
Stiamo ridendo su un argomento "serio" che spesso fa preoccupare una parte dell'universo maschile. :angel:
Ci rotoliamo ognuno in direzioni diverse e le risate sono sempre più forti.
La lucidità è data da una forte componente fisica che sento mia e sulla visione delle mani e dal bacino in giù del mio corpo onirico.


Tutto svanisce nel bianco.

Seguono a ruota altri 2-3 sogni lucidi di cui non ricordo nulla se non la percezione di un ottimo controllo,qualche volo su dei paesaggi ignoti e poco altro.

Considerazioni personali
Probabilmente dovrei lavorare meglio sulla memoria... mi dispiace molto non ricordarmi tutti questi viaggi e i dettagli ad essi collegati.
In questi giorni sto elaborando,con i primi timidi tentativi durante tutto l'arco della giornata (ripetizione di mantra,un'ora di meditazione nella natura,musica,ricerca della mente vuota annullando il pensiero) sulla presenza dell'Essere nel presente, boicottando sempre più l'associazione mente-tempo che mi proiettava spesso nel passato e nel futuro,portando preoccupazioni e ansie.
Forse a livello inconscio questa iniziale maturazione di nuovi aspetti e prospettive tende a farmi ricordare meno i sogni: è un'ipotesi che non voglio trascurare.

Qualche consiglio per esercitare al meglio la memoria del sogno, anche durante la veglia?
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 01/07/2015, 12:49

30 Giugno 2015

Mi addormento verso l'una e mezza; fa molto caldo e spero di non svegliarmi durante la notte.
Purtroppo accade e verso le 4 mi sveglio: decido di fare due passi nella stanza,aprire meglio la finestra dopodichè mi rimetto a letto, ripetendo solo un breve mantra personale non più di un paio di volte.


Sono per la strada di una città,ho appena finito di fare alcune cose in un sogno comune e l'iniziare a pensare che tra poco mi sveglierò mi fa capire di essere in un sogno.
Mentre cammino sul marciapiede del lato sinistro della via, mi rendo conto che dell'altra parte della carreggiata c'è un ingresso ad un condominio che sembra l'entrata per un "tempio" orientale moderno (non tanto per l'edificio quanto per le decorazioni interne sul muro che richiamano texture indiane/cinesi) dal quale arriva una luce calda che mette in rilievo il materiale usato per soffitto e pareti.
Appena entrato sento una forte "presenza" del pensiero e mi guardo le mani,confermando la lucidità che stava arrivando progressivamente.
Tutto prende forma e colore in modo sempre più vivace: entro in una stanza dietro ad una porta e mi ritrovo in uno stanzino dalle dimensioni del mio corpo.
Le pareti, anche qui, sono dipinte da arabeschi multi colore che assomigliano a dei Mandala scritti con pennelli sottilissimi.
Chiedo chiarezza a voce alta e lo stanzino viene scosso, in modo un po turbolento, ed ottengo effettivamente una lucidità lievemente migliore.
La stanza inizia a muoversi su sè stessa come se avesse le ruote ma non mi preoccupa.
Immagino di creare una porta davanti a me e la apro perchè vorrei raggiungere un altro luogo; aperta la porta mi ritrovo nello stesso luogo di prima,però con la sensazione corporea di non essermi mai mosso.
Sembra di giocare con le matrioske. Desidero quindi disegnare delle forme con il mio dito sul soffitto, che osservo molto vicino alla mia fronte.

[...] Immagini confuse come se perdessi lucidità del tutto [...]
Riprendo lucidità quando mi accorgo di essere sott'acqua all'improvviso: il tempo di pensarlo che mi ritrovo realisticamente sott'acqua (colori,luci,pesantezza corporea,etc.), in mezzo a delle bolle che mi fanno annegare.
Non resistono e non mi oppongo a quello che sta accadendo perchè so che mi sveglierò se mi lascerò guidare da queste sensazioni poco piacevoli.

E così accade: la transizione del ritorno alla veglia è lento e decido di non aprire gli occhi ma di captare quale dei cinque sensi si sveglia prima.
E' l'udito che, tramite il rumore delle macchine sulla strada si fa sempre più intenso finchè non pecepisco la presenza fisica dell'orecchio che sta ascoltando passivamente il mondo.
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 03/07/2015, 9:38

3 Luglio 2015

Mi addormento supino e stanco verso mezzanotte e mezza recitando un mantra personale per una decina di volte con estrema calma.
Ho qualche (ormai classico) micro risveglio durante tutta la notte fino alle 4/5 del mattino,me ne rendo conto dalla luce che entra in camera e che arriva sotto le palpebre.
Non sto tentando WILD da tempo ma seguo delle WBTB che ormai avvengono naturalmente e che son quelle che mi procurano più sogni lucidi di seguito.

Il sogno è semi lucido all'inizio e si trasforma in un lucido completo circa a metà.

Sono su un tram\treno della ferrovia che sta viaggiando ad una velocità sostenuta,informazione che raccolgo tramite la percezione visiva ed uditiva del vento esterno.
Lo stile dell'ambiente interno del mezzo e degli oggetti lo si può considerare un mix tra lo steampunk e una versione retrò molto veritiera.
Percepisco la mia presenza fisica grazie alla visuale in 1° persona che rende realistico qualsiasi movimento.
Mi guardo attorno e inizio a sentire un fastidio/disturbo derivante dalla velocità elevata del mezzo e sento che sta per accadere qualcosa da lì a breve (tipo uno scontro con un altro treno o contro qualcosa), come se stessi vivendo un dejavù.
Ci sono dei passeggeri a bordo ma non riesco a fissarli quindi distolgo l'attenzione da essi e inizio ad avvisarli, ad alta voce, che stiamo per schiantarci e che dovremmo fare qualcosa per salvarci.
Un uomo, una figura oscura ma rassicurante, che percepisco con la coda dell'occhio, cerca di calmarmi dicendo che non devo cambiare o fare nulla.
Io invece, quasi per istinto di sopravvivenza, guardo la porta della carrozza infondo al corridoio centrale e sembra che stia "sventolando" all'esterno come se fosse di carta e non di lamiera.
Guardo di nuovo verso la vetrata frontale del mezzo e mi rendo conto che siamo in una galleria di marmo bianco.


- A questa visione si alternano inquadrature esterne al mio corpo, fuori dal mezzo, che scorrono a rasoterra quasi a volermi far vedere meglio il luogo (una sorta di carrellata laterale a seguire, per chi conosce un minimo di linguaggio cinematografico) -

Decido di uscire,mi soffermo un attimo a controllare la zona prossima di "atterraggio" e salto fuori al volo: cado in piedi in un angolo.
Sono realmente dentro delle gallerie di marmo bianco simili a quelle attraversate dai treni nella realtà, che non sono di marmo,ovviamente: fare questo pensiero migliora lievemente il controllo, in quanto mi rendo conto, in parte, di star sognando.
Penso che sia importante ripararsi e trovare un posto sicuro perchè altri treni potrebbero arrivare e schiantarsi, minacciando la mia incolumità.
Mi guardo attorno e vedo che non ci sono apparenti vie d'uscita.
Tra la fine di una galleria e l'inizio dell'altra ci sono degli spazi piuttosto ampi nei quali posso notare della luce provenire dall'alto; il marmo nudo e frastagliato, con venature grigio chiaro, fa da parete a questa "stanza" naturale nella quale trovo un riparo nascondendomi dietro delle lastre oblique.
Sento arrivare la prima carrozza "infuriata" ad altissima velocità,guardo infondo alla galleria e la vedo apparire all'orizzonte.
Mi appoggio ad uno di questi muri, con la speranza che non accada nulla ma con un presentimento in realtà molto angosciante: la carrozza infatti si scontra contro l'ingresso della galleria (quella da cui ero uscito prima che il mezzo ne venisse inghiottito) come se questo fosse stato chiuso da una porta/cancello invisibile.
Lo scontro provoca uno spostamento del marmo che inizia ad occupare il luogo dove mi ero nascosto.
Trovandomi sempre più nello stretto mi arrampico tra le macerie e trovo una rientranza accogliente.
Accade nuovamente lo stesso scontro della prima carrozza, anche se in maniera differente, prima che io possa intravedere, in un angolo nascosto in parte dai rottami,una sorta di balcone di alabastro sopra la mia testa.


Come se fossi, lì mi arriva l'illuminazione cosciente,in una mega scultura che contiene tutto quello che sto accadendo: questo pensiero mi abbandona velocemente e lascia spazio alla scoperta di alcune stanze e corridoi sempre più umani e rassomiglianti a qualcosa di conosciuto.
Mi rendo conto di trovarmi all'interno di un museo fatto di scale e stanze.
Intravedo alcune persone (visitatori? fantasmi/ombre di visitatori, più che altro) camminare con estrema calma e guardarsi attorno, così come inizio a fare io.
Riesco quindi a lasciarmi alle spalle, non solo metaforicamente, lo spazio angusto precedente.
Salgo una rampa di scale (come se fosse mobile) e sento che sto andando verso l'uscita guidato dall'istinto: l'ambiente si fa sempre più simile a quello di un'azienda moderna con tanto di uffici, corridoi, porte, stanze che inizio ad esplorare.

Percorro questo corridoio principale che prende man mano colori e forme sempre più definite, pur non riuscendolo ad identificare con un luogo conosciuto.
Delle persone si affiancano a me e camminando mi portano in una stanza con dei computer, degli attrezzi che non riconosco ma sono distanti da me,molto simile ad un ospedale/clinica privata.
Una donna di età compresa tra i 35 e i 45, almeno visivamente, di bella presenza, una ragazza più giovane (tirocinante penso - è quella che vedrò di meno) e un uomo pelato.
Sono preoccupati per me e mi consigliano come comportarmi per sistemare dei problemi che, secondo loro, ho nella vita reale.


Questo loro modo di ragionare, colto tramite empatia e telepatia, mi fa rendere conto che sto sognando e divento immediatamente lucido, guardandomi le mani più volte e chiedendo chiarezza ad alta voce.
Loro si accorgono di queste mie azioni, in particolare la donna seduta davanti a me: questa percezione fortissima delle loro intenzioni e del loro "sapere di me e della mia lucidità" destabilizza un attimo il sogno che riesco però a mantenere attivo con frequenti sfregate di mani molto vigorose.
Inizio a pensare che siano degli "agenti del sogno" e mantengo un comportamento calmo e rilassato rimanendo infatti a mio agio per tutto il tempo a seguire.
Guardando la donna seduta le dico che sto sognando,mi risponde con un sorriso chiedendomi cosa volessi fare in quel momento.

Sento che non siamo più soli, mi volto e ascolto l'altra ragazza giovane fare dei ragionamenti a voce alta sui sogni che faccio e sulle mie capacità oniriche.
Accenna a degli oggetti che avrei dovuto recuperare in situazioni passate della vita reale, facendomeli vedere sullo schermo di un portatile.

Osservo su di esso scorrere la prima scena nella quale ci sono io che ho lasciato un pezzo di scontrino sotto un banco di legno (scolastico?) assieme ad altre scartoffie.
Attorno a me, in un luogo aperto simile ad un giardino, ci sono compagni di classe.
Torno "fuori" dallo schermo del computer.

Gli altri oggetti che mi fanno vedere purtroppo non li ricordo.
Siamo ancora tutti in quella stanza che sembra sempre più un luogo di ricerca scientifica: ripenso al fatto che loro sanno che sto sognando e, tutto ad un tratto, mi chiedono chi sono, secondo il mio parere.
Io dico ad alta voce, con estrema sicurezza: "Roberto!" e sento la mia voce di veglia chiara e definita.
In quel momento ho quasi paura di svegliarmi perchè sono cosciente del fatto che dire il proprio nome in sogno possa richiamare il corpo fisico e che non molte persone ci sono riuscite - penso anche di aver letto questa cosa nel libro "Sogni coscienti" di La Berge - ne divento quasi del tutto sicuro).
Loro mi guardano come se avessi torto ma respingo i loro sguardi accusatori ripetendo, quasi urlando, il nome e aggiungendo anche il cognome.
Si ostinano a guardarmi e a comunicare telepaticamente che non sono quello che dico di essere.
Mi si proiettano velocemente nella retina alcuni dettagli del corpo di amici cari che non vedo da tempo (barba,capelli,occhi,viso,muscolatura del collo,etc.): ammetto che io non sono loro e l'argomento si chiude lì.

Arriva l'uomo che era sparito e dice alle donne che mi sono trovato a vivere la situazione precedente (la storia delle gallerie e dei treni raccontata qui sopra) perchè mancano dei pezzi di collegamento nei miei sogni - come se quello fosse un limbo senza tempo - e che li devo in qualche modo recuperare o aggiustare, affinchè la mia mente possa riempire quegli spazi vuoti dove tutto scorre e mi stringe spalle al muro.

Mentre ascolto i loro discorsi, cercando di ottenere una maggiore concentrazione in modo quasi involontario, perdo la lucidità e mi sveglio.

Seguono alcuni sogni comuni alternati a brevi semi lucidi minori che non riesco a riportare alla mente ma che fanno apparire mia madre (in casa di mia zia) durante una litigata furiosa per qualche stupidata.
(nel sogno mia madre sembra vederci, nella realtà è non vedente).
In un altro breve sogno mi ritrovo con P. a fare qualcosa ma ignoro del tutto l'accaduto.
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda Mitologica » 03/07/2015, 12:29

Davvero un sogno intenso! : Thumbup :
Mi manca parlare con i personaggi onirici in un lucido!
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Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 04/07/2015, 20:18

Mitologica ha scritto:Davvero un sogno intenso! : Thumbup :
Mi manca parlare con i personaggi onirici in un lucido!


Grazie Mitologica.
E' stata la prima volta e spero accada presto nuovamente.
Ciao.
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 07/07/2015, 10:14

7 Luglio 2015

Mi addormento a notte inoltrata soffrendo parecchio il caldo.
Mi sveglio per l'afa verso le 7 di mattina.

Decido di fare una wild e tengo gli occhi chiusi.
Mi concentro sul retro/nero delle palpebre senza voler preconfigurare alcun tipo di immagine in particolare.
Dopo un po di tempo inizio a vedere una linea luminosa all'orizzonte che "sfarfalla" colori molto velocemente (assomiglia al laser di uno scanner a colori mentre scansiona).

Penso che sarebbe figo avvicinarsi a quella riga ed inizio a farmi trascinare verso di essa: mi muovo ad alta velocità e decido che voglio scontrarmi contro per entrare nel sogno vero e proprio.
Questa riga si fa sempre più grande quanto la capacità visiva in mio possesso durante la wild e vedo che dentro c'è un mare di rumore bianco (tipo quello della tv) di cui percepisco solo la forma e in minor parte il suono.
Penso che devo rilassarmi ancora un po e fare da spettatore, poichè notavo che ci stavo mettendo troppa concentrazione e non volevo vanificare tutti gli sforzi.

Appena entro in contatto, ad alta velocità,con la parete luminosa la sfondo ed entro nel sogno.

Come se avessi lasciato alle mie spalle quella parete bianca, inizio a cadere dalle nuvole e sono lucidissimo (forse il sogno più lucido che abbia mai fatto) perchè la prima cosa che percepisco è il vento attorno a me!
Penso: "WOW,questo è davvero il primo lucido con delle sensazioni vividissime!"
Sento praticamente il mio corpo (non capisco se di sogno o di veglia perchè lo sento proprio fatto di carne) circondato dall'aria che mi preme contro,in quanto in piena caduta libera.

Velocemente, faccio anche un confronto tra quel sogno che sto facendo e gli altri lucidi: "Caspita, non è che erano tutti dei semi lucidi? Questo sembra ancora più vero degli altri!".

Il mio pensiero torna ad essere "vuoto" (una sorta di stato di meditazione/mancanza di mente-flusso di pensiero) ma cosciente e mi lascio cadere per qualche decina di secondi per assaporare tutto meglio.
L'atmosfera sembra quella di poche ore prima dell'alba: le nuvole son grigiastre ma non c'è oscurità.. solo un lieve bagliore che mi rasserena.

Ad un tratto decido di prendere pieno controllo del corpo e rallento la caduta.
Mi ritrovo ad osservare un mondo fantastico dall'alto: sembra di essere in un videogioco in quanto luci colori e forme sono semplificate.
Sento il vento ancora sul corpo e decido di fare dei giri nell'aria per mettermi alla prova.
Scendo verso la prima zona boschiva che incrocio con lo sguardo e chiedo ad alta voce "Chiarezza" e mi sfrego le mani che appaiono subito sotto il mio sguardo.
Effettivamente la vividezza del sogno e le sensazioni corporee vengono a farsi più chiare.

Volo felice nell'aria e penso sia meglio esplorare il sogno prima che questo svanisca: incrocio dei personaggi che sembrano essere usciti da videogiochi come Fable che camminano o che usano delle carrozze volanti in un mondo fatto di agricoltura e natura.
Mentre faccio questo mi rendo conto che non riesco a tenere definita nello sguardo qualsiasi cosa io voglia, forse perchè non ho ancora chissà che controllo del SL.

Passo vicino ad un anziano con la barba che, sorridente, accenna un "buongiorno signore" in tono riverente, come se mi parlasse da servo,da contadino umile che parla al principe di quelle terre sconfinate.
Mi fermo a mezz'aria e gli rispondo in modo amichevole con uno sguardo divertito e uno scappellotto con la mano destra sulla schiena/spalla.


Proseguo nel volo quasi rasoterra cercando di osservare meglio alcuni posti rispetto ad altri e, dopo esser passato vicino ad alberi più grandi del normale ed ad una cascata sospesa in aria (pura fonte di acqua e di rocce) il sogno svanisce.
Ultima modifica di roberto89 il 07/07/2015, 10:41, modificato 1 volta in totale.
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