6 marzo 2018
Sogno lucido notturno
Sto camminando su e giù per la via che inizia di fronte a casa mia, non so per quale motivo. Ad un certo punto tiro fuori una mela dallo zaino ma non inizio ancora a mangiarla. Mi trovo a camminare in direzione di casa mia a circa un centinaio di metri di distanza da essa. Mentre cammino eseguo la tecnica ADA, cosa che faccio spesso nella veglia quando faccio passeggiate solitarie. Per un attimo mi preoccupo che qualcuno possa vedermi e chiedersi cosa stia facendo a quest'ora di notte a fare avanti e indietro ma poi me ne frego e continuo l'esercizio. Arrivato in fondo alla via mi fermo su un marciapiede, qui inizio a capire di stare sognando e faccio un test di realtà per conferma. Guardo il cartello della via e il nome è diverso quello della realtà fisica. Distolgo lo sguardo, guardo di nuovo e la scritta è cambiata di nuovo, [slpc]ora non ho più dubbi, sto sognando !" Riprendo dunque la via che stavo percorrendo prima, per stabilizzare do dei pugni al muro, e in questo momento passa una signora che dice una frase di cui non ricordo le parole esatte ma il cui senso più o meno è "finalmente qualcuno colpisce i muri e non gli alberi". Rimango un po' perplesso, non capisco cosa intenda dire, non ricordo di aver mai colpito degli alberi in un sogno, lucido o non. Do anche qualche pugno a vuoto, ma ora i pugni risultano faticosi, come se avessi dei pesi legati alle braccia. Evidentemente ho esagerato e mi sto identificando troppo col corpo fisico. In questo modo sto percependo parzialmente le braccia fisiche, che ovviamente sono paralizzate in questo momento, ecco il perché della difficoltà nel muoverle nel sogno. Smetto prima che il sogno crolli e proseguo la camminata. Nel frattempo lo scenario intorno a me è cambiato, è giorno e mi trovo in un luogo diverso, un'altra città. Sul lato destro della strada vedo edifici fatiscenti di due o tre piani con gente affacciata alle finestre. Ricordo tra questi un ragazzo che sembra calare giù qualcosa con una specie di corda. Il mio obbiettivo è scovare qualche p.o. interessante, che possa darmi risposte significative, non il solito p.o. zombie per intenderci. Camminando passo vicino ad un gruppo di persone che parlano tra loro. Non mi fermo ad osservarli ma mi sento chiamare proprio da quella direzione. Una voce maschile mi chiede "come ti chiami ?" Inizialmente penso di ignorarla ma poi capisco che forse potrebbe essere proprio il p.o. che sto cercando. Mi volto e mi avvicino, si tratta di un signore anziano. Mi chiede ancora come mi chiamo, rispondo che mi chiamo Hari, o meglio che questo è il nome che uso sul forum, poi però mi rendo conto che non ha senso nascondere il mio vero nome qui, sto per dirgli il mio vero nome ma lui mi guarda strano e mi dice qualcosa che non capisco. Sembra volermi chiedere il mio vero nome ma mentre sto per dirglielo mi sveglio.[/slpc]
9 marzo 2018
Esperienza notturna indefinita
Questa è stata un'esperienza piuttosto insolita, sono sul letto e[slpc]capisco di essere in un sogno anche se non sono pienamente lucido. Avverto un pericolo, una forza ostile e inizio a fluttuare dal letto ma poi accade qualcosa che non capisco e mi ritrovo nell'oscurità totale, quello stato in cui non si ha la percezione del proprio corpo, né dello spazio. Penso di sfruttare questo stato per raggiungere un qualche luogo specifico, penso ad un posto che voglio raggiungere, inizio a sentire una sensazione di movimento ma è lento e macchinoso. Riformulo l'intento e poco dopo mi ritrovo sdraiato e paralizzato sul pavimento accanto al letto in posizione supina. Arrivano dei forti scossoni,[/slpc]poi mi sveglio.
11 marzo 2018
Serie di lucidi mattutini
Dopo aver eseguito una WBTB, mi sdraio sul fianco destro e mi sforzo di mantenere la lucidità mentre mi addormento. Seguo le immagini ipnagogiche che prendono sempre più consistenza. Vedo l'immagine del vecchio campo sportivo, ora abbattuto, in cui lavoravo come magazziniere fino all'anno scorso. Entro nel mio vecchio magazzino, provo un lieve senso di nostalgia nel rivederlo, mentre mi sintonizzo sempre di più nell'ambiente. Ecco ora sono perfettamente integrato nello scenario e qui mi ricordo che questo posto non esiste più e[slpc]realizzo dunque di stare sognando. Esco dal magazzino e mi guardo un po' intorno, ci sono giocatori, allenatori ed altri membri della società. Guardo verso la porta d'ingresso dell'area spogliatoi e vedo un cane nero proprio lì davanti, ho un attimo di inquietudine, non perché abbia paura, so che sto sognando, però la vista di un cane di dimensioni medio-grandi mi mette sempre in stato di allerta. Poi mi accorgo però che è legato, dunque non può venire a darmi problemi. Il sogno inizia leggermente a vacillare e per stabilizzare do un pugno alla rete di recinzione del campo, e con mia sorpresa il pugno rimbalza all'indietro più del normale, facendomi quasi cadere, come se avessi colpito un molla. Vado davanti al bar del campo e interagisco col pavimento, è tutto molto realistico ad eccezione del braccio sinistro che sembra semi bloccato, mi fermo e mi dico che non devo colpire troppo forte o
rischio di immedesimarmi troppo nel corpo fisico e di ottenere dunque l'effetto contrario. Entro nel bar, voglio sperimentare meglio anche i sensi dell'olfatto e del gusto, mi guardo intorno, ci sono diversi snack, soprattutto Kinder, me ne faccio dare uno dalla barista,[/slpc] ma qui perdo lucidità e invece di andarmene e assaggiare lo snack, perdo tempo a tirare fuori dalla tasca delle monete per pagare. Alla fine esco dal bar e [slpc]qui torno lucido ma il sogno crolla. Mi ritrovo sul letto in stato di paralisi, scendo dal letto, vado nel salotto e salgo le scale. Non vedo nulla, tocco pareti e porte per sintonizzarmi con l'ambiente onirico, il quale quando arrivo sopra è finalmente formato ma non appena apro la porta per uscire crasha di nuovo. Mi ritrovo ancora nello stato intermedio, non vedo nulla ma sento una presenza vicino a me. Chiedo "chi sei ?" ed ecco che l'entità mi si avvinghia addosso. Sono sdraiato a pancia in giù quindi ce l'ho sulla schiena e con le mani mi struscia su tutto il corpo mentre emette i suoi soliti bisbiglii. E' molto fastidioso ma non devo cedere, mi sforzo mentalmente di farla svanire o attraversarla come faccio di solito ma stavolta faccio più fatica, forse perché era un po' che non mi faceva visita e sono fuori allenamento. A tratti ho la tentazione di ribellarmi ma so bene che è controproducente e torno a rilassarmi. La cosa dura parecchio ma alla fine riesco a staccarmi dal corpo onirico con il mio corpo più sottile e a correre via a super velocità. Attraverso porta e cancello senza problemi con questo corpo tipo fantasmino e in pochi secondi raggiungo la strada che fiancheggia la ferrovia. Qui decido di cambiare scenario ma ora il mio corpo è tornato ad essere denso come la materia che mi sta intorno. Mi avvicino ad un muro con sopra disegnati dei murales. Lo tocco e la sua consistenza è del tutto realistica. Mi concentro per disegnare un'apertura sul muro ed usarla come portale, ma oltre a venire storta, stavolta nemmeno riesco a perforare il muro. Sento che il sogno non è abbastanza stabile dunque preferisco rinunciare. Faccio il giro del muro e mi trovo su una spiaggia, il cambio di scenario dunque è avvenuto lo stesso. E' il crepuscolo ma ci sono ancora delle persone sdraiate sulla sabbia, il mare è una tavola e la sua vista trasmette una sensazione di pace e tranquillità. Sono tentato di farmi un bagno ma mi ricordo la task che avevo programmato, quella cioè di fare domande a dei p.o.. Mi avvicino a due ragazze sdraiate sui propri asciugamani, ma qui il sogno crolla di nuovo. Mi ritrovo ancora nel limbo, mi alzo e vado di sopra, mentre percorro il tratto dal portone al cancelletto sento un fastidio alla gola e chiedo ad alta voce di farlo cessare. Vengo accontentato ma capisco che quel fastidio può essere dovuto ad un fastidio presente anche nel corpo fisico. Poco dopo il sogno svanisce. Riparto ancora dal mio letto, vado sopra e mi fermo un po' al piano terra. Vado verso il camino, ci sono diversi oggetti, souvenir, come del resto nella realtà fisica. Ce ne è uno con una scritta che parla di sogni ma non ricordo cosa dicesse esattamente. Ora raggiungo il primo piano e penso di aprire una porta per cambiare scenario. So che non funziona quando apro porte di stanze che conosco, e infatti ne trovo una che nella dimensione fisica non esiste. Provo dunque ad aprirla ma mi ritrovo sempre lì, vedo la strada di sotto, lo scenario è sempre quello di casa mia e dintorni. Vado nella stanza degli ospiti, esco sul balcone e decido che voglio volare. Provo a saltare sul posto guardando verso l'alto ma ricado a terra normalmente. Cambio strategia, mi fermo e ripeto ad alta voce che questo è un sogno, la mia
lucidità aumenta e inizio a sentirmi leggero. Mi piego leggermente in avanti ed inizio a fluttuare. Ora salto nel vuoto ma sento che sto per cadere, così ho l'idea di far comparire una sbarra orizzontale e tenermici. Funziona ! E' un oggetto sottile che fluttua nell'aria come me, ma semplicemente tenendomici aggrappato riesco a stabilizzare il volo. Vedo in lontananza una città sul mare, con grattacieli, chiedo di aumentare la velocità e così accade anche se di poco. Raggiungo la città, guardo verso l'alto, vorrei raggiungere la cima di uno di questi palazzi ma non riesco a salire più di così. Raggiungo il mare ma non c'è una spiaggia, si tratta forse di un porto, c'è un via vai di gente, poco dopo il sogno crolla definitivamente.[/slpc] E' stata una serie di sogni piuttosto instabili, ciò probabilmente è dovuto alla mia posizione non molto comoda. Quando mi sveglio infatti mi rendo conto di trovarmi a pancia in giù e sento il fastidio al collo che avevo sentito poco prima nel sogno, come pensavo tale fastidio aveva un origine fisica.
13 marzo 2018
Sogno lucido notturno
Sono in cameretta e con me c'è un tizio che racconta una sua esperienza inquietante in cui un'entità nel sogno gli è entrata nella testa e si è impossessata di lui. In questo momento vedo il tizio davanti a me i cui occhi diventano improvvisamente rossi e percepisco la presenza maligna dentro di lui. Ora invece sono io lui ! Sento una voce metallica forte e terrificante dentro la mia testa. [slpc]Mi rendo conto di essere in un sogno ma non ho il coraggio di restarci e continuare ad ascoltarla, percepisco una forte sensazione di malignità e decido di svegliarmi. Mi trovo ora sdraiato a pancia in giù sul letto in stato di paralisi e subito arrivano le vibrazioni ma la mia lucidità è piuttosto bassa, ho paura e mi rifiuto di rientrare nell'incubo.[/slpc] Mi ritrovo poi in un falso risveglio. Una volta sveglio al mattino mi pento di essere fuggito e non aver approfittato dell'occasione per lucidare. C'è da dire però che sul momento l'esperienza è stata davvero terrificante e sfido chiunque a non volersi svegliare in una situazione del genere
.
14 marzo 2018
Sogno lucido notturno
Domande a vari p.o.
Mi trovo in un'ipnagogica molto intensa in cui inseguo per gioco una ragazza su una spiaggia. Lei qui sembra essere la mia ragazza (non ho una ragazza nella realtà fisica). Dopo alcuni secondi entro completamente nello scenario e raggiungo la ragazza che nel frattempo si è sdraiata sulla sabbia. Mi lascio cadere anche io sulla sabbia e rimaniamo un po' a giocherellare, poi lei viene chiamata da una donna che sembrerebbe essere sua madre. Ci alziamo, lei la raggiunge e si fermano insieme sul bagnasciuga. Mi guardano facendomi capire che devono parlare di qualcosa in privato tra di loro, dunque mi allontano e vado a sedermi sull'asciugamano. Qui mi arriva un ricordo onirico, ho già vissuto questo episodio e i
nizio a capire di stare sognando. Mi alzo in piedi e inizio a riflettere e la lucidità gradualmente aumenta. Dico a me stesso che ho già fatto questo sogno, per un attimo sono tentato di rimanere nella trama del sogno ma poi la razionalità prende il sopravvento e [slpc]mi convinco a lasciarla perdere e prendere in mano la situazione. Mi guardo un po' intorno, cerco di concentrarmi sulle sensazioni che l'ambiente mi trasmette ma c'è troppa confusione. Ci sono dei ragazzini che corrono e fanno schiamazzi, troppo chiasso, ho bisogno di silenzio. Con decisione urlo ai bambini di fare silenzio, al secondo tentativo obbediscono. Poi dico loro di uscire dalla scena e di corsa se ne vanno. Ora c'è tranquillità e posso portare avanti la mia task. Voglio fare domande ai personaggi qui presenti, prima però alzo lo sguardo verso il cielo per chiedere al sogno di dirmi cosa rappresentano questi personaggi. Prima che finisca la frase mi si avvicina la madre della ragazza che mi dice qualcosa che non ricordo. Approfitto subito per chiedere a lei cosa rappresenta, purtroppo non ricordo cosa risponde ma comunque non credo si trattasse di una risposta pertinente con la domanda. Ora mi rivolgo alla ragazza,le chiedo "cosa rappresenti ?" Lei mi guarda perplessa e mi dice "sono la tua ragazza, no ?" Mi rendo conto che non ha compreso la domanda, le dico che siamo in un sogno e che già avevo fatto questo sogno una volta, ma qui vengo interrotto da un signore anziano, il quale mi chiede "e tu cosa rappresenti ?" Io, sorpreso, rispondo "io sono il sognatore !" Al che lui dice "io sono un sognatore lucido". Qui lo scenario è cambiato, ora siamo in una stanza chiusa con una vetrata che dà sul mare. Lui sta appoggiato alla vetrata. Gli chiedo di dirmi nome e cognome, così magari lo cercherò da sveglio, per vedere se esiste davvero. Mi dice di essere di Los Angeles mentre nome e cognome non li ricordo con esattezza, qualcosa del tipo "Moletto Nucilli" o "Vucilli", comunque non sembra avere senso, di certo non è un nome e cognome. Decido lo stesso di memorizzarlo, e lo scrivo su un pezzo di carta per fissare il ricordo, magari è in nome di un qualche luogo. Il signore mi vede scrivere e mi dice "ma che scrivi a fare ?" Io gli spiego che scrivere aiuta a fissare il ricordo, e che ha già funzionato altre volte. Faccio un po' fatica a scrivere, la scritta mi esce storta e devo rifarla più volte. Quando rialzo lo sguardo il signore non è più nella stanza. Sento che è uscito fuori, su una specie di balconcino che dà direttamente sul mare. Gli chiedo di darmi il suo indirizzo esatto ma lui dice di non ricordarselo. Qui capisco che non è un sognatore, ma un normale p.o. e mentre esco anche io sul balcone lo rimprovero per avermi preso in giro e fatto perdere tempo. Qui lo vedo che sta trafficando con una corda, però ora è diverso, ha le sembianze dell'attore Alessandro Gassmann. Mi tira la corda e io la afferro, poi inizia a tirare nel tentativo di farmi cadere in
acqua, ma io non ho alcun problema a tenere ferma la corda con una sola mano e dopo un po' la lascio andare facendolo volare in acqua sullo slancio. La cosa è piuttosto comica, ma ora voglio tornare al mio obbiettivo. Entro da una porta e mi trovo in un corridoio con altre porte. Entro in una stanza e trovo alcuni calciatori della squadra della mia città che giocano alla play ad un gioco di calcio, probabilmente FIFA. Indossano tutti dei giubbotti come se si trovassero all'aperto, alcuni hanno anche delle sciarpe al collo. Esco dalla stanza e torno nel corridoio dove incontro M., un mio amico morto circa due anni fa. Tento di raggiungerlo ma sparisce e poi ricompare più lontano. Mi avvicino e inizio a fargli delle domande, ma lui o non risponde o risponde frasi senza senso. Più avanti lungo il corridoio vedo uscire da un'altra stanza una squadra di calcio in divisa da gioco, mentre M. entra in uno spogliatoio ed entra in una doccia, io rimango sulla soglia e gli faccio delle domande che preferisco tenere per me. Ora compare il mio amico P. che si affaccia alla porta dello spogliatoio e poco dopo il sogno svanisce[/slpc].
16 marzo 2018
Sogni lucidi notturni
Il sole
Mi ritrovo a camminare lungo la strada che inizia davanti al cancello di casa mia, ho la convinzione di dover andare a scuola o al lavoro ma presto [slpc]mi ricordo che in realtà in questo momento mi trovo sul letto a dormire e che questo è un sogno. E' tutto molto vivido e realistico non c'è nemmeno bisogno di stabilizzare. Cammino guardandomi intorno e alla fine della strada giro a sinistra. Stranamente non c'è nessun p.o. nei paraggi. Chiedo ad alta voce di incontrare la rappresentazione del mio inconscio o sé superiore per fargli delle domande. Guardo il cielo, è sereno e limpido, poi vedo il sole che splende e ho l'impressione che sia proprio il mio sé superiore che osserva tutto dall'alto e illumina il mio mondo onirico. Guardo direttamente il sole, vengo abbagliato da questa luce e mi sveglio.[/slpc]
La casa in montagna
[slpc]Sono sul letto sdraiato sul fianco destro nello stato ipnagogico e seguo le immagini cercando di mantenere la consapevolezza. Osservo un'ipnagogica in cui si vede una strada nei pressi di
un bosco, la stiamo percorrendo in macchina, poi la strada da asfaltata diventa sterrata e sempre più stretta. Ad un certo punto la strada è troppo stretta per la macchina che si trova a
procedere sull'erba. Qui la strada diventa un sentiero nel bosco e continuiamo a percorrerlo con la macchina. Il sentiero sbuca in un piazzaletto di fronte ad una casa. Qui scendo dalla
macchina e inizio ad entrare nella scena, mentre mi dirigo verso la casa mi immergo sempre di più nello scenario. Una volta entrato in casa sono pienamente sintonizzato con l'ambiente
circostante e mi accorgo che si tratta della seconda casa dei miei nonni in montagna. Attraverso il salotto e vado verso lo stretto corridoio dal quale si accede a due camere e al bagno.
Entro nella stanza nella quale dormivo le ultime volte in cui ci sono andato, sembra essere molto simile a come la ricordavo (non ci vado da quasi dieci anni), tuttavia non mi soffermo sui
dettagli, esco e vado a vedere l'altra stanza, quella dove di solito dormivano i miei. Qui con mia sorpresa ci trovo i miei che dormono, i primi p.o. che incontro in due sogni lucidi fatti
questa notte. Esco dalla stanza e lascio il corridoio, attraverso di nuovo il salotto e vado verso le scale che portano al piano di sopra,[/slpc] ma dopo qualche gradino il sogno si interrompe.
21 marzo 2018
Sogni lucidi notturni
Il bambino, Elvis e la stanza con i giochi
[slpc]Mi sveglio in stato di paralisi e mi lascio cadere dal letto. Non vedo nulla, vado di sopra alla cieca e solo una volta arrivato al piano terra inizio a vedere. Esco subito da casa e una volta arrivato in strada ho in mente di girare a sinistra per prendere una strada che non faccio da parecchio tempo in sogno ma poi vedo, sulla via di fronte al cancello di casa mia un gruppo di bambini a piedi e in bicicletta. Mi ricordo che mi ero promesso di fermarmi a parlare con un bambino la prossima volta che ne avrei incontrato uno in un lucido, dunque raggiungo uno di questi e inizio a fargli delle domande. Gli chiedo "chi sei ?" e lui dice di chiamarsi Caccolo. Poi mi dice qualcosa in riferimento ad un evento passato che però io non ricordo, gli chiedo se quella cosa che mi sta dicendo è avvenuta in un sogno che ho fatto in passato e lui risponde di sì. Gli faccio altre due o tre domande e lui risponde sempre sì, solo che non ricordo le domande gli ho fatto
. Camminando e parlando lo scenario è cambiato, ora ci troviamo in un luogo chiuso, una specie di centro commerciale, e poco prima dell'uscita incontriamo Elvis Presley che canta una canzone. Mi rendo subito conto però che si tratta di un imitatore, anche piuttosto incapace, canta malissimo e dopo un po' perde la parrucca, mostrando una testa mezza calva. Lo prendo un po' in giro e lui non sembra prenderla bene, mi minaccia con il microfono. Gli dico che stavo solo scherzando e a questo punto lui sorride e dice "anche io scherzavo !" Perplesso, mi allontano e torno a rivolgermi al bambino di prima, mi accorgo però che non è più lui ! Ora siamo all'aperto in una piazza affollata, ci sono anche alcuni miei amici e so che nei lucidi
di solito quando compaiono poi vengono a disturbarmi facendomi perdere lucidità, dunque meglio cambiare scenario. Entro in un piccolo edificio abbandonato, le pareti sono di colore verde opaco e sono tutti imbrattati di scritte fatte da adolescenti, cose tipo tizio/a ti amo. Mi guardo intorno alla ricerca di una porta, dopo un po' la trovo, mi avvicino ma non apro subito, ricordo che può essere rischioso, potrei far collassare il sogno se aprissi troppo frettolosamente. Leggo una scritta sul muro accanto alla porta ma non ricordo cosa dicesse di preciso. Apro la porta e mi trovo in una stanza più piccola che ha un'apertura verso l'esterno sulla sinistra, dalla quale entra un po' di luce. Sono però incuriosito da quello che trovo in questa stanza. C'è una scatola rossa con sopra scritto qualcosa tipo" Gran Joker" (ricordo sicuramente la parola Joker) e disegnato il volto di un Joker appunto, quello delle carte però, non quello dei fumetti. Sulla destra invece c'è uno scaffale con vari oggetti. Trovo anche qui una scatola, la apro e ci trovo dei dadi ma non di forma cubica, hanno più di sei facce anche se non saprei dire quante con esattezza. Sono trasparenti, forse di vetro e hanno delle lettere scritte. Decido di prenderne uno con la lettera L, ma poi per qualche motivo sento che sarebbe sbagliato, sarebbe come rubare a qualcuno. Ora guardando meglio i dadi noto che non hanno una sola lettera ma una per ogni faccia, la L è solo una delle lettere scritte sul dado che avevo puntato. Riprendo ora la scatola di prima, la scritta è cambiata, la apro e ci trovo dentro un mazzo di carte e altri oggetti. Mi decido ad uscire dalla stanza ma qui il sogno crasha. Ora cerco di sfruttare al meglio i sensi ancora attivi per rimanere ancorato al sogno, mi sdraio per terra e mi struscio sul pavimento e lo lecco anche e dopo un po' ecco che il sogno prende di nuovo forma intorno a me. Ora mi trovo in un cortile di una casa che sembra trovarsi nella mia zona, esco dal cancello e infatti mi trovo su una via perpendicolare alla mia, a pochi metri proprio dall'incrocio tra le due vie. Di fronte a me c'è l'ingresso principale della casa il cui ingresso laterale si trova di fronte a casa mia, e quella che utilizzo spesso come "ponte" verso un nuovo scenario. Il cancello è aperto, lo prendo come un invito ad entrare.[/slpc]
Entro ma qui la mia lucidità nel frattempo è calata. Mentre mi dirigo verso il portone d'ingresso incontro una versione giovane di Maradona che sta andando via. Poi mi trovo sul balcone dove c'è il padrone di casa che chiacchiera con degli amici. Entro in casa, trovo subito una porta, già aperta, ma vedo che al di là di essa è tutto completamente buio. Non ho intenzione di far crollare il sogno e dovermi nuovamente sdraiare e leccare il pavimento, dunque rinuncio ed esco dalla casa. Uscito dal cancello incontro dei miei amici, qui ormai ho completamente perso lucidità, passeggio un po' con questi amici finché il sogno non si sfalda.
L'entità e la città con ferrovia sopraelevata
Non ricordo se dopo il sogno precedente mi ritrovo subito in paralisi o se prima continuo a sognare normalmente. Comunque questo secondo lucido inizia che sono sul letto e sento entrare mia madre che mi chiama per svegliarmi ma rimane inizialmente a distanza. Poi mi tende le mani ma sono paralizzato e non posso afferrargliele.
Ho il dubbio se quella sia veramente mia madre o sia solo un'illusione. Mi sforzo per uscire dalla paralisi e appena ne esco lei è svanita, [slpc]dunque ho la conferma che si trattava di un'illusione. Non mi muovo e ripiombo subito nella paralisi e mi ritrovo nelle grinfie della solita entità. Mi si avvinghia addosso e bisbiglia. Sopporto per un po' rimanendo immobile e concentrandomi per uscire col mio corpo più sottile, quello a comando mentale istantaneo. Questa volta però l'entità svanisce prima ancora che io prenda il controllo del corpo sottile, dunque scendo col mio corpo onirico normale, quello più denso, il gemello del corpo fisico. Salgo rapidamente di sopra dato che sotto è tutto buio e temo che l'entità possa essere ancora nei paraggi. Esco dal portone e vado in strada, qui ho un vuoto di memoria, poi mi trovo in una città sconosciuta, con palazzoni e una ferrovia sopraelevata che mi copre la visuale quando alzo lo sguardo al cielo per prendere il volo. Dopo un po' che cammino la ferrovia devia verso i palazzi, passando proprio tangente agli ultimi piani di uno di questi (non deve essere simpatico abitare lassù
) e la visuale si libera. Provo a fare come l'ultima volta, quando avevo rivolto lo sguardo al cielo e poco dopo avevo iniziato a levitare[/slpc] ma stavolta il sogno si interrompe prima di riuscirci.
28 marzo 2018
Sogno lucido notturno
Mi trovo a casa in compagnia di due belle ragazze sedute ad un tavolo di fronte a me e un ragazzo seduto alla mia destra. Non conosco nessuno di questi nella realtà fisica. La ragazza di fronte a me mi fa un discorso che sul momento sembra importante, ma non riesco a ricordare nulla. Ora le ragazze si alzano e rimango un po' a parlare col ragazzo. I tre poi vanno via e i[slpc]o mi accorgo di essere in un sogno. Salgo di sopra ed esco, mentre cammino ripeto ad alta voce "sto sognando, sono lucido !" Ho bisogno di un ambiente più stabile dunque devo trovare un passaggio verso un altro scenario. Entro in un bar aperto e trovo subito una porta ma vengo ostacolato da un p.o. che sembra intenzionato a tenermi bloccato qui. Lo spingo via e ora compare invece un bambino a disturbarmi, lo prendo e lo scaravento via. Riesco ad entrare ma qui mi trovo in una serie interminabile di porte che portano a piccole stanze con altre porte. Tra queste anche un baio di bagni fatiscenti, minuscoli e con il solo water per altro sporco. Dopo l'ennesima porta e l'ennesima stanza mi ritrovo finalmente in una stanza leggermente più grande e nella quale filtra un po' di luce attraverso un pannello di plastica semi trasparente. Ora per uscire devo prima sfondare il pannello, poi districarmi tra dei cavi nei quali mi impiglio e dopo uno sforzo notevole riesco finalmente ad uscire dall'altra parte. Ora sono libero e all'aperto, precisamente mi trovo su una tribuna di un campo sportivo in terra battuta. C'è un po' di gente sugli spalti ma non tantissima. Si sta svolgendo una partita di calcio tra ragazzini che però è momentaneamente sospesa per impraticabilità del campo. In questo momento non piove ma il campo è ridotto piuttosto male, è molto fangoso, deve aver piovuto pesantemente fino a poco fa. Proprio al centro del campo c'è uno strano mucchio di fango e detriti alto almeno un metro, come se i ragazzini si fossero messi ad ammucchiare il fango in quel punto. C'è voluto un po' e parecchia fatica per arrivare qui ma alla fine ne è valsa la pena perché questo ambiente è molto stabile e vivido. Ora posso eseguire la mia task, ovvero quella di evocare il mio sé superiore e fargli delle domande. Mentre sto per farlo però, in campo scoppia una rissa tra i giovani calciatori e di conseguenza anche in tribuna i genitori spettatori iniziano a darsele di santa ragione. In pochi istanti si scatena il delirio, almeno una ventina di persone che si ammazzano di botte come se non ci fosse un domani, una rissa da saloon ! Rimango alcuni secondi ad osservare e pensare a cosa fare poi ordino a tutti di fermarsi immediatamente ed uscire dallo stadio e loro obbediscono all'istante. Un attimo prima si stavano massacrando di botte a vicenda, ora escono in maniera composta verso l'uscita che manco i fedeli alla processione del venerdì santo
. Dopo un po' mi pento di essere stato troppo duro con loro, mi fermo in mezzo alla folla e dico ad alta voce che voglio bene a tutti loro perché sono parte di me. Qui ho un attimo di vuoto, poi mi ritrovo da solo e sento di dover stabilizzare, poiché nel frattempo il sogno ha iniziato a dare i primi segni di cedimento. Mi guardo le mani, hanno cinque dita, se fosse stato un test di realtà sarebbe fallito, mi guardo le gambe poi inizio a fare una corsetta sul posto. Torno a sentirmi perfettamente parte dell'ambiente ma quando mi appresto nuovamente ad evocare il mio sé superiore il sogno finisce e mi sveglio.[/slpc] Non è stato un problema di stabilità stavolta, il sogno non si è sfaldato, semplicemente è scaduto il tempo onirico, era ora di svegliarsi.
31 marzo 2018
Sogno lucido notturno
La pasticceria
Mi trovo in giro per la mia città in una strada molto affollata e [slpc]spontaneamente mi accorgo di essere in un sogno. Mi guardo un po' intorno, osservo le persone, inizialmente i loro volti sono sfocati come tutto il resto del sogno ma poco dopo le immagini si fanno nitide e stabili. Vedo alla mia sinistra una pasticceria, incuriosito, entro dentro con l'intenzione di assaggiare qualcosa di buono. Mi avvicino al bancone, ci sono altre persone davanti e una sola persona a servire, una ragazza giovane. Non posso certo aspettare il mio turno, così penso di servirmi da solo. Guardo dietro la vetrata del bancone, non c'è moltissima roba a dire il vero, ma ci sono dei dolcetti di forma sferica di colore rosa, delle dimensioni di palline da
golf, sembrano invitanti. Penso di prenderne uno passando la mano attraverso il vetro, quindi appoggio un dito sul vetro e mi concentro per attraversarlo. Stranamente passano più di trenta secondi senza che accada nulla, il dito non penetra di un millimetro e nel frattempo altre persone in fila si servono da sole infilando la mano in un'apertura del vetro che prima non c'era. Ma come ? Io volevo fregare tutti con il mio trucchetto, invece hanno fregato loro me ! Qualcuno di loro mi prende anche in giro, anche per questo non riesco a concentrarmi abbastanza e il dito non passa. Lascio stare il mio numero di magia e prendo il dolcetto come gli altri, dall'apertura nel vetro. Lo assaggio ed è piuttosto buono, dentro c'è una crema bianca tipo yogurt alla frutta. Mentre gusto il dolcetto però, la ragazza dietro il bancone, con sguardo e voce allarmata, mi dice "no, fermo ! Non farlo !"[/slpc]
Perplesso, chiedo quale sia il problema, lei non mi risponde, e io, che nel frattempo ho perso almeno in parte lucidità, rimango come un ebete col dolcetto in bocca senza deglutirlo, temendo sia avvelenato o chissà cosa. Le dico di 08000]non preoccuparsi perché non avevo intenzione di rubare, e per dimostrare la mia buona fede penso di lasciarle 5 euro, provo a farli uscire dalla tasca ma non sono abbastanza convinto perché non esce nulla e le porgo la mano vuota. La ragazza comunque se ne sbatte altamente, prende il nulla dalla mia mano e lo intasca...[/color]Qui il sogno stava già iniziando a sfaldarsi e a questo punto svanisce del tutto e mi ritrovo probabilmente in un falso risveglio.
1 aprile 2018
Sogno lucido notturno
Sono in un piccolo bar, compro qualcosa che non ricordo ma siccome sono pre lucido, penso di andarmene senza pagare, tanto è un sogno. Poi però mi dico che non è giusto e prima di uscire torno indietro, tiro fuori delle monete dalla tasca e le porgo alla ragazza dietro il bancone. E' una ragazza mora molto carina, mi scuso con lei dicendole che mi ero dimenticato di pagare. Lei non fa una piega e mi dice che il prezzo è € 1.50. Metto le monete su un ripiano, tra le varie monete che ho tirato fuori dalla tasca a caso ce n'è una da 50 cent e una da un euro, le lascio lì e mi riprendo quelle in più (che tirchio che sono, potevo pure lasciargliele ). Me ne vado scusandomi ancora, lei mi sorride e dice che non fa niente. Esco dal bar ed esce anche lei per andare ad incontrare delle amiche che sono appena arrivate davanti al locale. Ora la vedo di spalle e per intero, ha un bel fisico e dei capelli neri legati in una lunga treccia. Pur non essendo ancora veramente lucido, ricordo il mio obbiettivo di fare domande a dei p.o., e per un attimo penso di farle a lei ma poi rinuncio perché vedo che è già occupata con le sue amiche, meglio fermare qualcuno che si trova da solo. Ora però accade qualcosa, il sogno non si sfalda ma io ne esco fuori ed inizio ad osservarlo dall'esterno, è diventato un'ipnagogica molto intensa, praticamente si è verificato il processo inverso a quello che accade durante una WILD. Grazie proprio a questo però [slpc]prendo piena lucidità e mantenendo la calma immagino di camminare all'interno dell'ambiente che sto osservando e in breve ci rientro trovandomi veramente a camminare all'interno di esso. Ora è tutto molto vivido e realistico. E' una bella giornata soleggiata, e l'atmosfera è molto tranquilla. Cammino un po' avanti e indietro toccando le pareti per stabilizzare e integrarmi al massimo con questo scenario. Mi guardo le mani, hanno 5 dita, mi guardo le gambe e vedo che indosso dei pantaloni blu simili a quelli che indosso spesso a casa. Giro l'angolo e mi immetto in un vialetto pedonale, con dei negozi alla mia sinistra. C'è un po' di gente che passeggia, ma non tantissima. Vedo una ragazza che cammina da sola, piuttosto magra e con capelli lisci che non le arrivano alle spalle. La saluto e le chiedo come si chiama e risponde "Eva", poi le chiedo che posto è questo ma lei non risponde. In questo momento varchiamo una soglia e ci troviamo in un luogo chiuso. Provo a insistere con la domanda ma lei non mi da più ascolto, sgrana gli occhi terrorizzata e dice "stanno arrivando ! Mi vengono a prendere !" E scappa via di corsa all'interno di una grande sala, io la seguo dicendole che non deve avere paura finché ci sono io qui. Il pensiero di uno scontro con eventuali aggressori da un lato mi intriga ma poi penso al fatto che solitamente questi combattimenti non fanno altro che farmi perdere tempo e lucidità, dunque dovrò risolvere la questione in maniera pacifica. Innanzitutto penso di dirle che questo è un sogno e che non può succederle nulla di male, ma è lei stessa a dirlo prima di me mentre si butta a terra.[/slpc] Qui il sogno si fa confusionario e in breve si dissolve.
2 aprile 2018
Serie di sogni lucidi pomeridiani
Durante il riposino pomeridiano ho avuto una serie di risvegli in paralisi e conseguenti sogni lucidi. Scriverò qui gli episodi più significativi
Episodio 1: Gli agenti in giacca e cravatta
Durante il riposino pomeridiano sul divano[slpc]mi sveglio in stato di paralisi. Mi alzo ed esco dal garage. Provo a perforare una parete ma con mia grande sorpresa il muro scotta e non riesco a tenere il dito per più di qualche secondo. Poco prima di uscire, tocco un'altra parete e anche questa scotta, è come toccare un termosifone acceso. Esco dal cancelletto e mi chiedo se non stia andando a fuoco qualcosa vicino a me nella realtà fisica. Entro in una casa e trovo una coppia di coniugi di colore, i quali mi dicono di non essere loro i padroni di casa ma di essere dei servi e che i proprietari al momento sono fuori. Curioso di vedere la loro reazione, dico alla donna che sono qui solo di passaggio e che mi serve una porta per accedere ad un'altra dimensione. Lei sgrana gli occhi ed esclama "Gesù !" e fa una faccia come per dire "mi prendi in giro ?" Le dico che non sto scherzando, e lei ripete "Gesù !" Le dico che sono un sognatore lucido e le chiedo se sa cos'è un sogno lucido. Lei risponde "sì è un..." non ricordo cosa dice ma comunque la risposta è palesemente sbagliata, non ha la più pallida idea di cosa sia un sogno lucido. Le spiego cosa sono i sogni lucidi e le dico di leggere una scritta qualsiasi per provarle che siamo in un sogno. Lei tira fuori le mani da sotto il tavolo e noto che ha un orologio digitale al polso, allora dico "ah benissimo l'orologio è perfetto, provi a leggere l'ora !" La signora legge l'ora e si accorge di non riuscirci, i numeri cambiano, si
deformano. Ora le dico che devo andare e la saluto, apro lentamente una porta e varco la soglia. Mi trovo ora in un sotto scala e per un attimo sono indeciso se salire le scale e sbucare in alto così da potermi poi lanciare in volo oppure uscire da un'apertura che porta direttamente all'aperto. Scelgo la seconda opzione e una volta fuori mi volto e vedo che l'edificio in cui mi trovavo ha solo il piano terra e la scala che ho visto dentro porta al tetto della struttura, a poco più di due metri da terra. Mi guardo un po' intorno, è tutto cemento e non c'è anima viva. Giro l'angolo e mi ritrovo su un ampio viale pedonale sempre di cemento, anche qui non c'è nessuno inizialmente, poi sbucano fuori due tizi che tentano di aggredirmi ma riesco a respingerli colpendoli a distanza. Vedo degli imponenti grattacieli sullo sfondo, penso di raggiungerli in volo anche perché qui non c'è nulla di interessante, niente persone, niente locali, solo cemento. Guardo il cielo che è nuvoloso, il sole filtra timidamente tra le nuvole, offuscato. Cerco di saltare guardando in alto ma non funziona, provo a concentrarmi ma vengo presto interrotto da due uomini in giacca e cravatta, forse gli stessi di prima. Stavolta riescono ad avvicinarsi, uno dei due estrae una pistola ma riesco a disarmarlo e a spingerlo via. Non ho voglia di combattere, so che sarebbe una perdita di tempo e mi farebbe perdere lucidità ma i due insistono. Provo a sparare ma la pistola non funziona, allora la lancio in faccia a uno dei due prendendolo in pieno ma il tizio non fa una piega, come se fosse fatto di gomma. "Ci risiamo !" Penso, di nuovo quei misteriosi p.o. invulnerabili e impossibili da manipolare. Cerco di scappare ma ormai è troppo tardi e uno dei due agenti (li chiamo così perché mi ricordano gli agenti di Matrix) mi afferra. Ci strattoniamo ma diventa sempre più forte, provo un approccio amichevole ma neanche questo funziona, non sembrano proprio inclini al diagolo, insistono imperterriti nel loro scopo di fermarmi e buttarmi fuori dal sogno. Cerco di divincolarmi ma l'agente mi afferra alla gola e il sogno finisce e mi ritrovo sul divano in paralisi. Qui ho gli occhi chiusi e non vedo nulla ma sento arrivare qualcuno, lo
sento sedersi all'angolo del divano. Dai rumori che sento pare si stia cambiando le scarpe, forse è mio padre ? No, impossibile, sono solo in casa, i miei sono fuori città e mio fratello è a lavoro. Sento la voce di mio padre che parla e tutto sembra così reale che ho il dubbio che lì ci sia veramente mio padre. Alla fine riesco ad aprire leggermente gli occhi per vedere che non c'è nessuno vicino a me, poi li richiudo e riprendo a sognare.[/slpc]
Episodio 2: Esperimenti nello stato intermedio
[slpc]Mi trovo in stato di paralisi, scendo dal divano ma stavolta resto un po' dentro casa a sperimentare questo stato intermedio. Mentre ho ancora mobilità ridotta e vista offuscata mi muovo per la sala e mi accorgo che più mi avvicino al divano più mi sento pesante e attratto da una forza, come se ci fosse una calamita. Salto qua e là e noto la differenza di attrazione nei vari punti. Ad un certo punto mi lascio cadere all'indietro sul pavimento ed aumentano le sensazioni di paralisi e vibrazioni.[/slpc] Non ricordo però se quando mi rialzo mi trovo nello stesso punto in cui mi sono sdraiato oppure sempre sul divano. Comunque dovrei sfruttare questi risvegli in paralisi per fare qualche esperimento e comprendere meglio questo stato, resistendo qualche volta alla tentazione di allontanarmi subito.
Episodio 3: Tozzetti all'albicocca
[slpc]Scendo dal divano ed esco di casa. Dato che sto sognando già da un bel po', so che non mi resta moltissimo tempo, quindi mi dirigo subito nella casa di fronte per attraversare una porta e cambiare livello di sogno. Stavolta trovo il cancello chiuso, provo a citofonare ma il padrone di casa non risponde, vedo che il portone è aperto, dunque deve esserci qualcuno in casa, ma nessuno viene ad aprirmi dunque apro il cancello da me. Proprio in questo momento vedo uscire il padrone di casa, un uomo sulla cinquantina. Si lamenta dicendo "chi è che rompe le scatole ?" Io mi scuso per il disturbo e gli dico che sono qui per il solito motivo. Entro e lui mi dice che sta andando via, indossa una specie di tuta sportiva di rappresentanza e diceche sta andando a vedere una partita di campionato importante e decisiva per la promozione. Gli chiedo che squadra sia e lui risponde qualcosa tipo "Rocca Giuliana" (lo ricordavo appena sveglio, ma stupidamente non l'ho scritto subito e poi l'ho in parte dimenticato). Lo ringrazio per accogliermi in casa sua nonostante sia uno sconosciuto per lui e dico che non so come sdebitarmi. Lui allora mi dice "portami tanto formaggio". "Ok" gli dico io, la prossima volta che lo andrò a trovare gli porterò del formaggio, in fondo per me è un giochetto, potrei farlo apparire anche in questo momento, e lo farei contento. Mi trovo ora in cucina, per terra accanto al frigorifero c'è una busta piena di tozzetti, dei dolcetti che mia madre fa sempre per le feste natalizie, qui però invece che essere con nocciole, mandorle, cioccolato e liquore, hanno dei pezzi arancioni all'interno, e so che sono all'albicocca, perché ne ho assaggiati anche di questo tipo. Ne assaggio uno ed è piuttosto buono, penso di continuare a mangiarlo mentre attraverserò la porta, ma quando vado ad aprirla sono troppo precipitoso e il sogno crolla. Come spesso accade, quando apro delle porte troppo rapidamente finisco per far dissolvere di colpo il sogno.[/slpc] Mi sono distratto un po' troppo nel gustare il tozzetto e mi sono dimenticato di questo dettaglio !