Parte 2
13 ottobre 2018
Sogno lucido notturno
Gelato di dubbia qualità
Mi addormento intorno alle 23 con la forte intenzione di sognare lucido e mi sveglio verso le 2.30, mi alzo per bere andare in bagno e bere un goccio d'acqua, poi mi rimetto a letto sempre con l'intenzione di prendere lucidità nel sogno. Dopo un tempo indefinito in un sogno normale [slpc]mi ricordo dell'obbiettivo e inizio a correre veloce finché non mi trovo in uno scenario simile a quello di un videogioco, ma di quelli vecchi, tipo della prima Playstation. Chiedo ad alta voce che lo scenario diventi reale e dopo qualche secondo vengo accontentato. Mi trovo in una piazzetta con un chiosco e dei tavolini alla mia sinistra, mentre alla mia destra c'è una strada e al di là di essa una grossa scultura molto particolare che sembra fatta con foglie di qualche pianta e nella quale si vede chiaramente l'immagine in rilievo della penisola italica. Sullo sfondo, all'orizzonte si vedono degli edifici con delle cupole simili a moschee. Seduti ad uno dei tavolini ci sono dei ragazzi, i quali mi dicono qualcosa che però non ricordo. Uno di questi ragazzi è il mio amico S.C., o almeno lo ricorda molto, ma non mi fermo a parlarci né a guardarlo bene. Vado verso il chiosco e Vedo un uomo aprire lo sportello di un frigorifero forse per prendere una bibita. Chiedo se hanno il gelato, mi risponde di sì e si sposta verso i gelati per servirmi. Lo seguo e mi trovo davanti il bancone dei gelati. Una ragazza che lavora qui mi dice che sono artigianali. Come gusti scelgo cocco, cannella e pistacchio mentre una ragazza mi elenca i gusti citandone alcuni strani che non ricordo. Al momento di mettere il gusto cannella vedo che nello stesso scompartimento c'è anche il pistacchio, sono mischiati. Tra l'altro me lo servono in un bicchiere di plastica anziché sul cono, forse hanno finito i coni. Assaggio per primo il pistacchio e dico loro che è buonissimo, ma in realtà non è molto saporito. Mi sposto continuando a mangiare il gelato ma ad ogni cucchiaino sono sempre meno convinto della sua qualità. Sento ridere i due che mi hanno servito ed ho l'impressione che ridano di me. Ho il sospetto che ridano perché sto mangiando un gelato che sanno essere scadente, e contenti di avermi rifilato questa sola, si divertano a prendermi in giro. Provo a cercare di nuovo con lo sguardo lo sfondo che avevo visto prima con le cupole[/slpc] ma qui il sogno si interrompe.
14 ottobre 2018
Sogni lucidi notturni
Ragazza dal volto mostruoso
[slpc]Sono lucido e mi trovo alla stazione della mia città dove incontro due amici con cui gioco a calcetto, S. e G., fratelli gemelli. G. appare dimagrito rispetto a come lo ricordavo, dice di aver ripreso ad allenarsi e di essere disponibile nel caso volessi chiamarlo per giocare a calcetto. Vedo passare una ragazza dai capelli lunghi e ricci che indossa un vestito bianco con macchie scure. Non la vedo in faccia ma i lineamenti sono quelli di una ragazza giovane. La seguo nel sottopassaggio e non so perché vengo colto da pensieri negativi, temo che possa avere un aspetto mostruoso e infatti quando si gira il suo volto appare simile a quello di un cadavere.[/slpc] La visione mi spaventa e fa crollare il sogno.
Lucido con situazioni varie
Dopo il breve lucido della ragazza cadavere, mi trovo a lucidare per un tempo piuttosto lungo, con una lunga serie di distacchi dal corpo. Ho ricordi frammentari di questi esperienze, riporterò qui l'ultima in ordine cronologico che è la più duratura e soddisfacente e anche quella che ricordo meglio.
[slpc]Mi alzo dal letto per l'ennesima volta ed esco di casa attraversando il cancelletto con un leggero attrito. Vado verso il parcheggio dietro casa e arrivo fino in fondo alla discesa dove vedo degli edifici bassi tra le sterpaglie. Li raggiungo, mi guardo un po' intorno, ci sono alcuni tavoli all'aperto con poca gente e un locale interno nel quale stanno entrando delle persone. Mi fermo un attimo a guardarmi le mani ed osservare come sono vestito. Indosso abiti sportivi, sopra un maglietta nera a maniche lunghe che assomiglia ad una che ho nella veglia ma qui ha le scritte stranamente spostate sul lato destro anziché centrate. Sotto ho dei calzoncini blu con bordi bianchi e rossi, anche questi ce li ho nella realtà fisica. Sono vestito un po' troppo sportivo per entrare in un locale notturno. Faccio una giravolta su me stesso e quando mi fermo indosso una maglietta a maniche corte e un paio di jeans. Entro nel locale il quale è lungo e stretto ed è pieno di gente. Incontro una ragazza mora abbastanza carina, la invito a sedersi con me a bere qualcosa, ho in mente di farle alcune domande, metterla di fronte all'evidenza di trovarci in un sogno e vedere la sua reazione. Lei però non sembra gradire la mia compagnia, inizialmente mi segue ma si vede che non vede l'ora di andarsene e appena una sua amica la raggiunge chiedendole di andare un attimo con lei per parlare di qualcosa, coglie al volo l'occasione. Mi dice che tornerà subito ma io so bene che non lo farà, è solo una scusa per allontanarsi da me. Giro un altro po' per il locale senza trovare personaggi particolarmente interessanti con i quali valga la pena parlare, poi esco. Qui avverto un cambio di livello, l'ambiente è improvvisamente tranquillo, cammino lentamente assaporando le splendide sensazioni che questo scenario mi offre. Fisso un punto davanti a me, un albero, lo raggiungo ed inizio a toccare, accarezzare il tronco. E' estremamente vivido e realistico, sento chiaramente la ruvidezza della corteccia al contatto con i palmi delle mani, è meraviglioso ! Tocco ora le foglie che sono dei piccoli aghi verdi molto fitti tra loro e flessibili che al tatto hanno una consistenza soffice e vellutata. Ora vado invece a toccare una parete su un lato della strada, anche qui è tutto molto reale. Inizia ad arrivare un po' di gente, in particolare c'è un ragazzo che mi segue, ho l'impressione che sia uno psicopatico e che voglia approfittare di me. Lo allontano con una manata in faccia ma lui insiste, gli ordino più volte di allontanarsi ma non funziona. Capisco che la cosa migliore da fare è ignorarlo e infatti così facendo poco dopo si disinteressa di me e mi supera tirando dritto. Ora vedo un grosso cane che in un primo momento sembrerebbe ostile ma io ormai so come affrontare certe situazioni, mantengo la calma e invio telepaticamente messaggi di amore all'animale il quale diventa subito docile e si fa anche accarezzare. Poco più avanti c'è una signora che porta a spasso due cagnolini, dico al cane di andare a giocare con loro e lui obbedisce. Raggiungo una zona con delle piscine e mi siedo sul bordo di una di queste, piccola e quadrata, tenendo le gambe a bagno. Ci sono però altri ragazzi che fanno lo stesso e io preferisco isolarmi, prima che qualcuno tenti di distrarmi. Mi alzo e vedo che ci sono altre due piscine più grandi, una accanto all'altra, separate da una stretta striscia di pavimento. In quella di destra però mi accorgo che l'acqua è torbida, dunque la scarto subito, scelgo l'altra in cui l'acqua è limpida. Mi siedo come prima a bordo piscina con le gambe a bagno e penso di evocare una guida. Mi vine in mente Morfeo, il signore del sogno, precisamente quello del fumetto Sandman. C'è parecchia gente intorno a me, cerco Morfeo con lo sguardo e vedo un uomo alto vestito di nero con lunghi capelli neri e penso sia lui, poi però viene verso di me un altro uomo, con i capelli corti dal colore mutevole, così come il volto, che non è ben definito. Potrebbe essere lui, si siede alla mia destra ma non parla con me, bensì con una signora di colore alla sua destra, parlano di un certo Abdul. Richiamo la sua attenzione dicendogli che non mi resta molto tempo e devo fargli delle domande ma lui mi dice di aspettare il mio turno. Finita la loro conversazione finalmente tocca a me, ma nel frattempo, complice anche la stanchezza, dato che sto sognando lucido credo da almeno mezz'ora considerando anche la parte che ho omesso, mi sono dimenticato cosa dovevo chiedergli. Mi ero preparato tre o quattro domande, ma alla fine me ne viene in mente solo una, gli chiedo consigli su come sfruttare al meglio queste esperienze, evitando di sprecarle, ma già mentre formulo la domanda sento che il sogno inizia a vacillare[/slpc]e prima che possa rispondermi crolla definitivamente e mi sveglio.
16 ottobre 2018
Sogno lucido notturno
Lucido interrotto dalla...pioggia
Mi sveglio intorno alle 2.55 dopo circa 4 ore e mezza di sonno. Mi alzo, vado in bagno, vado in cucina a bere un goccio d'acqua, mi concentro per qualche minuto sull'intenzione di sognare lucido e sull'obbiettivo da portare a termine. Mi rimetto a letto alle 3.06.
[slpc]Mi sveglio in stato di paralisi e fallisco il primo tentativo di distacco muovendomi col corpo fisico, poi al secondo tentativo riesco. Esco dalla mia stanza, sono nel buio totale, arrivo in sala e sento la TV accesa, e ho l'impressione che ci sia mio padre sul divano a guardarla. Inizio a vedere e infatti mio padre è lì sul divano. Mi dice qualcosa che non ricordo, vado di sopra e finalmente ora ci vedo bene. Vado in salotto, l'arredamento è simile a quello della realtà fisica ma con evidenti differenze. Noto un quadro sopra il televisore che è diverso da quello della casa fisica, e delle statue egizie. In cucina invece trovo uno specchio fuori posto, simile a quello che si trova vicino alla porta del bagno, presente anche questo nel sogno. Apro la porta finestra per uscire sul balcone ma qui trovo tutto buio, rientro in casa ed ora è buio anche qui, è improvvisamente diventata notte. Esco dal portone, è sempre buio e qui il sogno collassa. Riesco a riprenderlo toccando il il davanzale
della vetrata e dei vasi posti sopra di esso. Attraverso il giardino per raggiungere il parcheggio dietro casa, piove e appena raggiungo il parcheggio una goccia d'acqua mi cade in un occhio facendo crollare di nuovo il sogno.[/slpc] Provo a recuperarlo ma stavolta senza successo. Mi ritrovo in un falso risveglio, poi ho una visione di una donna che si sdraia per addormentarsi con l'intenzione anche lei di sognare lucido.
18 ottobre 2018
Sogno lucido pomeridiano
Breve OBE con forte ronzio
Sono in una situazione a metà tra fase ipnagogica e sogno e [slpc]prendo lucidità. Mi trovo ora a camminare nel buio ma non mi sento pienamente integrato nella scena, mi percepisco al di fuori di essa per poi percepirmi poco dopo a letto, paralizzato. Arrivano le vibrazioni e il ronzio nella testa che aumenta d'intensità fino a diventare quasi doloroso. Mi dondolo leggermente poi mi alzo a fatica. Mi giro verso l'armadio per toccarlo, poiché aiuta a far prendere forma al sogno e a stabilizzare e infatti inizio subito a intravedere le ante dell'armadio. Le mie mani però stavolta sono su un'altra frequenza vibratoria e non sento le ante al tatto, forse le mie mani le stanno attraversando, ma la vista è troppo sfocata per capirlo. Qui vengo attratto nel corpo fisico come una calamita. Ora devo effettuare di nuovo il distacco ma adesso il ronzio è ancora più intenso di prima e non appena inizio a sollevare il busto del mio corpo onirico diventa insopportabile e decido di interrompere l'esperienza[/slpc]svegliandomi nel corpo fisico. Una volta sveglio me ne pento, ma c'è da dire che sul momento la pressione nella testa era davvero forte, sembrava di avere un trapano nel cervello. Comunque avrei dovuto resistere e allontanarmi dalla stanza, in questo modo il ronzio sarebbe pian piano svanito, come già accaduto altre volte.
20 ottobre 2018
Serie di lucidi/OBE notturni
[slpc]Mi sveglio in stato di paralisi e scendo dal letto. Vado di sopra ed esco in strada ma poi ho un vuoto di memoria. Il ricordo riparte che sono all'interno di un edificio a più piani. Scendo le scale per raggiungere il piano terra ed uscire. Esco e mi ritrovo in un luogo all'aperto in una città che non conosco. Ci sono diversi tavoli sparsi e parecchia gente, dico a tutti di allontanarsi ed ecco che attraversano la strada e vanno per prati. L'idea è quella di far allontanare tutti i personaggi inconsapevoli in modo da smascherare quelli dotati di maggiore personalità, ovvero quelli che non obbediscono ciecamente ad ogni mio ordine. Non rimane nessuno, però vedo arrivare un tizio scuro di carnagione,attraversa la strada e si sdraia per terra. Non so dire se si trovasse già nel gruppo di quelli che sono andati via e sta tornando indietro o se si tratta di uno "nuovo". Ne arriva un altro, si siede su una panchina davanti ad un tavolo, mi siedo di fronte a lui e inizio a parlarci ma
perdo lucidità. Quando la riacquisto mi alzo dal tavolo e mi ricordo l'altro mio obbiettivo, quello di incontrare una guida. Ora mi trovo in una stanza chiusa e dopo un po' vedo entrare da una porta uno strano essere. E' un mostro nero alto almeno due metri, dalla bocca enorme e spalancata, il corpo ricorda quello di un dinosauro bipede. L'impulso è quello di fuggire ma mi impongo di restare. Si ferma a quasi un metro da me, gli chiedo "chi sei ?" Ma il sogno si sfalda prima che io ottenga risposta. Riparto dallo stato di paralisi a letto e da qui parte una lunga serie di distacchi. Non riesco a ricordare tutti gli episodi e tanto meno in ordine cronologico. In uno di questi sono in un luogo chiuso e richiedo nuovamente l'intervento di una guida. Entra un sacerdote vestito di bianco, mi invita a seguirlo, ha l'aria severa e mi chiedo se sia la persona giusta o se sia solo un'altra distrazione. Raggiungiamo quello che sembrerebbe essere il suo studio privato, si siede alla sua scrivania e mi invita a sedermi di fronte a lui. Qui mi dice qualcosa a proposito della mia attività di onironauta e accenna ad una specie di corso da frequentare. Gli dico che ho sempre fatto tutto da solo e lui sorride dandomi l'impressione di approvare. Poi fa uno strano discorso che a che fare con le bacchette magiche, non lo capisco ma gli dico che non ho mai usato bacchette magiche nei miei lucidi e lui di nuovo mostra un sorriso di approvazione.[/slpc] Il sogno continua per un po' con la lucidità che va un po' a sprazzi.
22 ottobre 2018
Serie di lucidi/OBE pomeridiani
Dopo pranzo mi metto un po' sull'amaca a sonnecchiare all'incirca dalle 13.50 alle 14.30, poi mi alzo e mi metto a letto sdraiato sul fianco destro. Dopo un tempo indefinito[slpc]inizio a vedere delle immagini ipnagogiche e cerco di fissarle ed entrarci dentro. Vedo una strada ed immagino di camminarci sopra ma mi sta sfuggendo, mi sfugge e vedo tutto nero, inizialmente non percepisco il mio corpo, poi sì, provo ancora a camminare ma sono sul letto e mi trovo a muovere le mie gambe oniriche sul letto. Mi fermo, attendo le vibrazioni, nel frattempo sento una pressione nella testa. Arrivano le vibrazioni e il ronzio nella testa che però non è troppo fastidioso come quello di qualche giorno fa. Scendo dal letto ed esco subito dalla stanza per evitare di essere subito attirato di nuovo nel corpo fisico. Penso di guardarmi allo specchio, ma quello del bagno del seminterrato è ancora troppo vicino alla mia stanza e quindi soggetto all'attrazione da parte del mio corpo fisico. Vado dunque nel bagno del piano terra e qui rimango sorpreso da ciò che trovo. Il bagno è molto più piccolo di quello fisico ed è completamente diverso. C'è una finestra in alto e sul davanzale c'è una specie di acquario con dei bellissimi delfini in miniatura luminosi, lunghi circa 5 centimetri. Sul pavimento invece c'è una specie di piccola vasca rettangolare, lunga non più di un metro e larga circa 15 centimetri. C'è dell'acqua dentro, ma sembra qualcosa messo lì a scopo ornamentale, così come l'acquario sopra. Immergo le mani nella vaschetta, l'acqua è fresca, me ne butto anche un po' sulle braccia. Mi giro verso il lavandino e mi sciacquo le mani con l'acqua del rubinetto, la quale è tiepida, la regolo sul freddo e sento chiaramente la variazione di temperatura, tutto molto vivido. L'unica differenza con il piano fisico è che le mani si asciugano subito e non rimane la sensazione di bagnato. Ora mi guardo allo specchio che è posto in alto sopra il lavandino e arrivo a vedermi solo il volto. La prima immagine che vedo è molto simile a quello che è il mio vero volto, poi distolgo lo sguardo, guardo di nuovo e vedo una faccia completamente diversa. Faccio la stessa cosa numerose volte e ogni volta vedo una faccia diversa, a volte maschile a volte femminile. Ricordo il volto di un uomo calvo con lunghi denti sporgenti in maniere innaturale, un mostro o forse un travestimento per Halloween. Vedo alcuni volti di donne sulla cinquantina, alcuni ragazzi della mia età, uno dei quali coi capelli corti biondi. Esco dal bagno e sono sempre in casa al piano terra, esco dal portone e sento una presenza dietro di me che sembra ostacolarmi, tirandomi indietro mentre attraverso la soglia e tentando di chiudermi in mezzo alla porta. Una volta attraversato il portone mi giro e mi rivolgo a questa entità dicendo "che fai ? Invece di aiutarmi cerchi di mettermi i bastoni tra le ruote ?" Vedo che ha l'aspetto della ragazza di un conoscente, un ragazzo con cui giocavo a calcetto qualche anno fa. Arrivo al cancelletto, lo apro e mi fermo per farla uscire e attendo per vedere che strada prende così da prenderne un'altra. Come previsto prende la via che inizia di fronte al mio cancello,
io allora giro a sinistra e mi dirigo verso la villetta in fondo alla strada, sul lato destro. Non ho mai provato ad introdurmi in questa casa in un sogno lucido. Apro il cancello spingendolo con le mani e lo richiudo, poi mi avvio verso il portone d'ingresso ma qui mi distraggo un attimo pensando a qualcosa riguardante la mia vita della veglia e inizio a sentire la TV accesa nella mia stanza fisica con The Big Bang Theory che sta guardando mio fratello. Questo fa crollare il sogno e mi ritrovo sul letto paralizzato.[/slpc] Succede a volte che io mi distragga durante un lucido pensando al corpo fisico o comunque a questioni della veglia ma probabilmente in questo caso il sogno è crollato subito perché c'erano troppi stimoli esterni a differenza di quanto accade di notte. Su tutti la TV accesa, infatti ancor prima che crollasse ho iniziato a sentire le voci dei personaggi della serie. Successivamente comunque [slpc]riesco a rientrare nello stato di paralisi lucidamente, mi alzo dal letto e vado in sala.[/slpc]Qui trovo mio padre in cucina in piedi su una scaletta che raschia della vernice dal muro. Qui però la mia lucidità non è più come prima, tanto che per un po' penso che stia facendo lo stesso anche nella realtà fisica, quando invece i lavori li abbiamo già fatti qualche anno fa, forse sono tornato indietro nel tempo ? Il sogno si sfalda di nuovo prima che io riesca a salire al piano terra. Sono di nuovo sul letto in paralisi e sento arrivare mia madre che inizia a strattonarmi come per svegliarmi. Io la sento, sento la sua voce e le sue mani addosso ma sono ancora paralizzato, inizialmente penso sia veramente lei e provo a dirle di smetterla [slpc]ma poi capisco subito che si tratta della solita entità fastidiosa. Mi si avvinghia addosso e bisbiglia, cerco di mantenere la calma ma l'entità è più persistente del solito, anche se non fa nulla di particolare rimane lì e so che se tentassi di muovermi adesso peggiorerei solo le cose. Attendo un po' e quando sento di aver preso il controllo del corpo onirico scendo dal letto ed esco dalla stanza ma l'entità è ancora qui, mi afferra da dietro e mi scaraventa a terra a gran velocità, tanto che in un attimo mi ritrovo sul pavimento della sala. Mi alzo e afferro l'entità che sembra avere un aspetto maschile, ma le immagini non sono nitide e non posso vederla bene in faccia. La tengo per un po' bloccata tra braccia e corpo aspettando di vedere la sua reazione che però non arriva. La scaravento con forza contro il muro, cade a terra e non si rialza, è sconfitta, probabilmente era già fuori gioco quando la tenevo bloccata. Vado di sopra, esco dal portone e penso che stavolta per fare prima userò la villetta di fronte come passaggio per un altro scenario ma ancor prima di uscire di casa il sogno si interrompe. Mi trovo di nuovo a letto e mi rotolo a terra, mi alzo e inizio a picchiare le dita sull'armadio sopra il mio letto per stabilizzare e funziona, le immagini si formano subito. Mentre lo faccio guardo anche nello specchio alla mia sinistra e vedo la mia immagine riflessa che mi imita in maniera grossolana come per prendermi in giro, però rivolto verso di me, quindi di fatto batte le dita nell'aria anziché sull'armadio.[/slpc] Vedo mio fratello sdraiato sul letto e provo ad avvicinarmi a lui per vedere la sua reazione, mi scansa infastidito. Vado di sopra sempre con l'intenzione di cambiare scenario attraversando la villetta ma qui il sogno crolla di nuovo, stavolta definitivamente.
27 ottobre 2018
Questo è un lucido avvenuto nelle prime ore di sonno, dopo aver faticato un po' ad addormentarmi a causa di un gruppo numeroso di adolescenti, ragazzi e ragazze, che facevano un gran chiasso nel parcheggio dietro casa, con tanto di urla disumane piuttosto fastidiose. [slpc]Mi sveglio in stato di paralisi e mi sento l'entità avvinghiata addosso. Me ne libero e scendo dal letto ma è ancora tutto buio e fatico un po' per ottenere le immagini. Esco da casa, arrivo in strada e ci trovo parecchia gente, per lo più ragazzi e ragazze adolescenti che "cazzeggiano", passatemi il termine . Penso "bene ! Anche in sogno me li ritrovo !" Fin qui poco male, se non fosse che vengo inspiegabilmente aggredito da un ragazzino sui dieci anni. Si tratta di uno di quei personaggi insistenti e difficilmente manipolabili, forse un residuo dell'entità di cui credevo di essermi liberato poco prima, quando ero a letto. Comunque si rivela molto più debole di quando viene a farmi visita a letto, e anche di quegli individui che vengono a prendermi solitamente quando tento di forzare la fisica del sogno. Dopo qualche colpo riesco a scaraventarlo nel giardino di una villetta della mia via, ora però devo allontanarmi velocemente prima che torni ad infastidirmi e liberarmene così definitivamente. Inizio a correre lungo la via che parte di fronte al mio cancello ma qui il ricordo è confuso. Non ricordo infatti se nel frattempo il sogno è crollato e sono ripartito dal letto o se è stato tutto un continuo, fatto sta che il ricordo torna nel momento in cui entro in una villetta in fondo alla strada.[/slpc] Qui mi trovo in una palestra e ho perso lucidità, mi accoglie un tizio che potrebbe essere il proprietario o forse uno degli istruttori o personal trainer. Ora mi trovo in una stanza piena ancora di adolescenti che fanno baldoria, sembrerebbe una festa. Ci sono due ragazze completamente nude, io sono seduto su qualcosa di indefinito, forse una vasca o qualcosa del genere, ma non provo attrazione nei loro confronti perché sono troppo giovani, non sembrano avere più di 15-16 anni. Tuttavia sono parzialmente lucido quindi non mi sento nemmeno troppo in imbarazzo o a disagio in mezzo a questi scalmanati. Chiedo loro se per caso sono gli stessi che mi hanno tenuto sveglio facendo baccano quella sera. Qui il ricordo sfuma, probabilmente il sogno termina qui.
1 novembre 2018
[slpc]Mi sveglio in stato di paralisi, arrivano le vibrazioni, mi giro lentamente poi mi alzo e già inizio ad intravedere la stanza. Vedo mio fratello sul letto col cellulare in mano, riesco a intravedermi le mie mani. Esco dalla stanza e sento mia nonna che parla al piano terra, sta girando la chiave nella serratura, sembra tutto così reale, scene di vita quotidiana che si ripetono tutti i giorni, se non fossi passato dalla paralisi e dal buio iniziale, difficilmente l'avrei riconosciuto come sogno. Vado sopra e trovo la TV accesa ma i miei nonni non ci sono, forse sono al primo piano. Esco in strada e prendo subito la via che inizia di fronte al mio cancello. Più avanti trovo un albero al centro della strada, lo tocco ma poi vengo distratto da una musica che proviene da un garage. Sembrerebbe una specie di discoteca improvvisata, vedo un via vai di persone. Entro e infatti trovo parecchia gente, in particolare ricordo una bella ragazza bionda che però vedo solo per un attimo perché non sono ben integrato con l'ambiente e le immagini sono molto instabili. Capisco che è stato un errore entrare qui e subito cerco l'uscita, apro la prima porta che incontro e mi trovo in un'altra sala ma con una musica diversa. Esco anche da qui ed ora finalmente sono all'aperto, su una strada di un qualche paesello o cittadina. Non c'è quasi nessuno in giro, non sembra un luogo particolarmente interessante. Entro in un edificio con l'intenzione di uscire da un'altra porta e cambiare nuovamente scenario ma quando esco mi trovo nello stesso luogo, solo dalla parte opposta dell'edificio. C'è una breve salita e vedo un campetto di calcetto, anche qui non c'è nessuno. Mi volto per tornare al punto iniziale e finalmente incontro qualcuno, una signora. Le chiedo che posto sia questo, lei risponde "Bibi". Sono un po' perplesso ma immagino sia il nome della città in cui ci troviamo, allora le chiedo in che Paese siamo e lei risponde qualcosa che inizia con la D, ma purtroppo non riesco a ricordarlo. Poi dice che questo luogo si chiama Kalpur, questa volta però ho l'impressione che si riferisca all'intero pianeta.[/slpc] La comunicazione con questa signora avviene infatti per metà a livello vocale e per metà a livello telepatico, come del resto accade in ogni conversazione con i personaggi onirici. Mentre pronuncia i nomi dei luoghi infatti, mi arriva direttamente l'informazione che mi fa capire a cosa quel nome è riferito. [slpc]Per non dimenticare questi nomi, li scrivo su un pezzo di carta, cosa che aiuta a fissare i ricordi onirici, lo so perché l'ho sperimentato più volte.[/slpc]Tuttavia mentre scrivo il sogno crolla e mi ritrovo in un falso risveglio in cui scrivo le stesse parole convinto stavolta di essere nella realtà fisica.