5 aprile 2019
Sogno lucido ore 4.30-5.50
Esperienze in volo
[slpc]Sento che sto scivolando nel sonno, mi sforzo di rimanere consapevole ed ecco che subentra la paralisi con annesse vibrazioni. Al momento giusto scendo dal letto e vado in salotto, dove trovo la TV accesa su quello che sembrerebbe un notiziario sportivo, già dalla mia stanza lo sentivo. Vedo mio padre seduto sul divano a guardare la TV. Vado di sopra e continuo a sentire la TV anche quando esco dal portone, solo che ora l'audio sembra arrivare dal televisore del piano terra. Sento una voce dire << oggi è il giorno della verità per De Laurentis >>come se fosse in attesa di giudizio per qualcosa che ha fatto. Non ho idea del perché mi sia arrivata questa notizia. Rientro in casa e mi fermo davanti al televisore, quello che sento in TV sembra avere senso,anche se non ricordo cosa dicesse, ho il dubbio di stare ascoltando la TV nella realtà fisica. Tuttavia ciò è impossibile perché anche se fosse accesa, a quest'ora di certo il volume sarebbe molto basso e non potrei sentirlo così chiaramente dalla mia stanza. Qui trovo anche i miei nonni che parlano tra loro, vedo dei giornali sul tavolino tra il divano e il televisore, provo a leggere ma non mi sembra di trovare nulla che abbia senso. Esco di nuovo dal portone ma poi torno nuovamente indietro perché mi ricordo che avevo programmato di salire al primo piano e prendere il volo dal balcone. Vado sopra ed esco dal balcone della stanza dei miei nonni. Salgo sul cornicione ma c'è qualcosa sopra di me che mi intralcia, una specie di tettoia. Guardo di sotto e mi lascio andare, grave errore ! Cado giù in preda alle vertigini e l'emozione fa collassare il sogno. Mi ritrovo sul letto e mi rendo conto di essere ancora nel mondo onirico, posso ritentare. Esco dalla stanza ma è ancora tutto buio, vado di sopra toccando intorno a me per stabilizzare e in breve lo scenario si forma intorno a me. Vado al primo piano, esco sullo stesso balcone di prima e salgo di nuovo in piedi sul cornicione. Stranamente
però mi trovo a poco più di un metro da terra, come se fossi sulla veranda al piano terra. Ci sono anche dei ragazzini, due mi pare, che mi fanno da accompagnatori, li vedo di sfuggita ma li percepisco chiaramente come compagni, la loro presenza è piacevole e mi infonde coraggio. Insieme saltiamo dal cornicione guardando in alto e ciò ci permette di rimanere sospesi in aria, mentre guardando verso il basso durante il salto è quasi inevitabile per me precipitare. Ci spostiamo in volo fuori dal giardino e ci dirigiamo verso il centro città, i ragazzini si fermano davanti ad una casa della mia via e chiedono consigli ad una donna su come volare meglio. Io nel frattempo cerco di concentrarmi per direzionare bene il volo ma all'inizio sbando un po' e i miei compagni mi prendono in giro bonariamente alludendo ad altri miei tentativi di volo maldestri fatti in passato. Dopo qualche secondo riesco finalmente a stabilizzare il volo e puntando un pugno in avanti stile Superman riesco a prendere la direzione desiderata. Passo in mezzo a degli edifici e mi trovo a sorvolare una città che non è più la mia, con dei palazzi ben più alti di quelli che abbiamo noi, 15-20 piani credo. I miei compagni mi seguono e indico loro di atterrare davanti ad un palazzo che per qualche motivo attira la mia attenzione. Lo raggiungo e atterro davanti all'ingresso, dove mi raggiungono subito anche gli altri. Ora c'è anche mio fratello con me. C'è un'insegna luminosa in alto sopra la porta ma ora non ricordo cosa ci fosse scritto. Entriamo e vedo che si tratta di una sala giochi, piena di cabinati a gettoni. Al centro della sala c'è una doppia fila di questi cabinati, e ce ne sono altri 3 o 4 in una nicchia in un angolo, non c'è moltissima gente a giocare. Qui perdo lucidità e mi ritrovo a casa della mia nonna paterna. Siamo in parecchi, ci sono i miei e anche i miei due zii, fratelli di mio padre. Su un mobile trovo un vassoio coperto da un tovagliolo, lo sposto e sul vassoio trovo un dolce mezzo squagliato, forse una specie di torta gelato, lo ricopro. Attraverso il salotto ma mentre sto per uscire sul balcone vedo un tizio dalla carnagione scura che indossa sul balcone del palazzo di fronte che indossa solo un perizoma nero. La cosa mi sorprende e mi imbarazza un po', così evito di uscire subito. Quando vedo che è rientrato in casa, esco sul balcone e riprendo lucidità. Salgo sulla ringhiera e guardando in alto mi lascio andare. Rimango sospeso a mezz'aria senza difficoltà, solo che ora sono all'altezza del secondo piano, ben più in alto rispetto a prima. Mi sposto di qualche metro, vedo di nuovo il tizio di prima, stavolta indossa una vestaglia. Faccio un po' di rumore per attirare la sua attenzione, voglio vedere la sua reazione nel vedermi volare. Mi vede e sgrana gli occhi, però poi fa qualcosa che non mi aspettavo, chiama qualcuno al cellulare e pochi secondi dopo esce sul balcone un tizio calvo e robusto. Capisco subito che è ostile, è stato chiamato allo scopo di fermarmi, il solito personaggio ostile che interviene quando faccio cose che infrangono le leggi della fisica. Questa volta però io sto volando e lui non sembra essere in grado di fare altrettanto. Inizia a spararmi pietre con una fionda, io provo ad allontanarmi ma inizialmente non ci riesco. Tuttavia paro con le mani tutte le pietre che mi spara addosso, alcune le afferro pure, mi sento invulnerabile. Ora riesco finalmente a muovermi ed inizio ad allontanarmi, ma dalla direzione opposta mi arrivano altre pietre, stavolta lanciate direttamente con le mani da un altro individuo che si trova al livello della strada. Quest'uomo ha una forza inaudita, le sue pietre mi arrivano come proiettili ma non ho difficoltà a parare anche queste. Mi allontano in volo e vedo che i due iniziano a tirarsi sassate tra di loro, forse uno dei due nel tentativo di colpirmi ha colpito l'altro e da lì è nata questa surreale zuffa a colpi di pietre. La scena è piuttosto divertente
. Qualche pietra continua ad arrivarmi ma le paro senza problemi. Qui incontro un mio amico che fa un commento a proposito del fatto che riesco a fermare tutti i colpi,[/slpc] poi perdo lucidità e continuo a sognare normalmente.
7 aprile 2019
Sogno lucido ore 5.15-8.20
La città dei quattro settori
[slpc]Prendo lucidità mentre sono seduto ad un tavolo all'aperto in una città indefinita. Mi alzo e cammino fino a raggiungere dei palazzi con delle vetrate dalle quali si vedono all'interno dei locali, bar, ristoranti. Voglio raggiungere uno di questi perciò mi aiuto salendo su qualcosa che non ricordo e poi salto rimanendo sospeso a mezz'aria, per poi raggiungere la finestra e attraversarla entrando nel locale. Atterro sul pavimento e incontro subito una ragazza mora alla quale chiedo se sa come si chiama questa città. Lei, sorpresa, mi chiede come faccio a non saperlo. Io mi invento che sono venuto qui in treno senza avere una meta precisa e che, dopo essermi addormentato per un tempo indefinito, mi sono svegliato e sono sceso qui perché mi piaceva. Lei però dice che non lo sa, ma la sua espressione è strana, sembra sospettosa, probabilmente non vuole dirmelo, forse ha capito che sono un onironauta e mi sta evitando. Glielo chiedo: << hai capito che sono un sognatore lucido, per questo non vuoi rispondermi, giusto ? >> Lei allora mi guarda malissimo e si allontana, le chiedo se per caso è una sognatrice anche lei ma ancora una volta non mi risponde, poi si avvicina ad un omone alto e grosso e minaccia di farmi pestare se continuo ad importunarla. Lascio stare, mi allontano e mi fermo davanti alla cassa. Penso di prendere qualcosa da mangiare. C'è un bambino alla mia destra, chiedo a lui come si chiama questa città ma anche lui dice di non saperlo e che comunque questo posto esiste solo nei sogni. Allora gli dico << quindi anche tu sai di essere in un sogno >>, lui però risponde di non essere in un sogno, il che va in contraddizione con quanto affermato poco prima. Ora vado al bancone dietro al quale c'è un barista che assomiglia ad un mio zio, uno dei fratelli di mio padre. Lo vedo trafficare con dei bicchieri ed uno strano fiasco di vetro. Ci mette dentro del liquido e del ghiaccio e inizia a shakerare. Quello che ne tira fuori però non c'entra nulla con gli ingredienti che ha usato, sono dei pasticcini dalla forma tondeggiante e ripieni di crema. Ne assaggio uno, è ancora caldo e un po' moscio, c'è una crema di colore giallino dentro, non è molto saporita. Gli dico comunque che sono buoni e lui sottolinea la scritta "32 €" su un pezzo di carta come per comunicarmi il prezzo. Forse non aveva il coraggio di dirmelo a voce, del resto 32 euro per tre pasticcini...manco li avesse fatti Cracco in persona
. Inoltre, a differenza di quanto accade di solito nei miei lucidi, il barista i soldi li vuole. Tiro fuori 25 € e gli dico che forse ho solo questi perché non mi aspettavo di dover pagare così tanto, poi però tiro fuori altre monete e forse riesco ad arrivare a 32 € ma lui mi ferma, mi dice di lasciar perdere e si accontenta di 25 euro. Vedo che ci sono altri due pasticcini, ma sono immersi in un liquido, forse acqua, e dunque ormai immangiabili. Ora il barista ha cambiato aspetto, chiedo anche a lui come si chiama questa città ma anche lui non sa o non vuole rispondermi. Gli dico che voglio parlare con qualcuno di importante, qualcuno che possa darmi informazioni su questo luogo, mi viene in mente il sindaco. Gli chiedo dove si trovi il comune, e lui mi indica una direzione ma è un indicazione molto vaga. Esco dal bar, ora fuori è nuvoloso e non c'è nessuno in giro, l'atmosfera è un po' cupa. Cammino lungo la strada e raggiungo un punto in cui c'è un cancello aperto. Vicino c'è una macchina parcheggiata con delle persone dentro. Chiedo a queste persone dove posso trovare il comune ma mi guardano male, sembra proprio che la mia presenza non sia gradita in questo posto. Poi però all'improvviso dal sedile di dietro
sbuca un volto familiare, è un mio ex compagno delle elementari, M.D., o per lo meno gli somiglia molto e mi tratta in maniera amichevole. Tira fuori una mappa e si offre di indicarmi la strada. Io gli dico che è inutile perché tanto nei sogni le scritte cambiano di continuo, lui però mi assicura che queste non cambieranno. Mi mostra un disegno con 4 quadrati blu e rossi con delle lettere scritte sopra: A,-A (o A1, non sono sicuro), B, B1. Corrispondono ai quattro settori in cui è divisa la città. Mi dice che il comune si trova nel settore B, il quale è adiacente al settore che inizia dopo il cancello vicino al quale mi trovo. Questo settore, che dovrebbe essere il settore A, mentre quello in cui mi trovo io è A1 (o -A), ha anche un nome specifico: Inferno Prigione (non ricordo se fosse scritto sul cancello o se l'abbia letto sulla mappa). Dal nome intuisco che deve trattarsi di un posto oscuro e assolutamente da evitare. Per raggiungere il settore B devo quindi passare per il settore B1, per farlo però devo prima fare il giro di un edificio o forse una serie di edifici a schiera piuttosto lunga. Vedo che sulla mappa, che a quanto pare è virtuale e non cartacea, arriva una notifica, una freccia che indica un punto in cui c'è un pericolo. Forse è riferito al settore A, quello dove si trova la prigione. Io comunque lo ignoro e vado verso la meta, faccio il giro degli edifici ed arrivo ad un cancello con la scritta "B1". Lo oltrepasso e proseguo fino ad arrivare ad un altro cancello aperto, oltrepasso anche questo e poi mi volto e leggo la scritta "B" sul muretto accanto. Mi trovo ora in un luogo molto cupo, con dei piccoli e bassi edifici sparsi qua e là. Mi avvicino ad uno di questi in cui vedo dentro un uomo, al quale chiedo dove si trovi il comune e lui mi risponde che è questo e che è lui il sindaco.[/slpc]
Mi fa entrare ma qui inizio a perdere lucidità e il sogno si deforma, tutto diventa assurdo e confuso. L'uomo ora è rappresentato da alcune parti del corpo mozzate e poggiate su un tavolino, poi arriva un essere oscuro, strisciante e incandescente. Lo disintegro colpendolo con dell'energia rilasciata dalle mani. [slpc]Ora raggiungo il settore Inferno Prigione e non appena oltrepasso il cancello inizio a sentire un'ondata di negatività, sento che mi sto addentrando nell'oscurità assoluta, si fa tutto buio ma percepisco ancora molto bene la negatività che avvolge questo luogo. So di essere in un sogno ma comunque il luogo mi trasmette sensazioni negative non voglio che sia questa l'ultima cosa che farò in questa esperienza lucida di oggi, non voglio svegliarmi con una sensazione di negatività. Torno dunque indietro e penso di teletrasportarmi altrove. Entro in dei bagni pubblici dalle pareti e pavimenti bianchi. Entro in un bagno e chiudo la porta.[/slpc]
Mi fermo davanti alla porta ma mi perdo nell'indecisione su dove andare e cosa fare e quando apro la porta crolla tutto e perdo definitivamente lucidità.
13 aprile 2019
Sogno lucido ore 5.15-7.00
[slpc]Prendo lucidità mentre sono a casa in una situazione confusa. E' notte e l'atmosfera è un po' cupa, vado di sopra, esco dal portone e spicco il volo e qui per qualche secondo si oscura tutto. Ora sono in un'altra città, di giorno e vedo un palazzo bianco, lo raggiungo e ci atterro davanti ma qui inizio a vedermi in terza persona e quando provo a rientrare nella scena rimango bloccato, paralizzato. Quando finalmente riesco a muovermi sono da qualche altra parte, entro in uno strano veicolo, immagino che sia una macchina del tempo e digito l'anno 1999 sulla tastiera. L'anno digitato però cambia quasi subito, faccio altri tentativi ma sempre con lo stesso risultato, alla fine premo un tasto che dovrebbe essere quello di partenza ma il mezzo non sembra muoversi affatto. Alla fine abbandono la macchina e raggiungo un altro palazzo in volo. Atterro e mi metto a toccare la porta per stabilizzare. Entro nell'ascensore, premo un tasto chiedendo che mi porti verso il basso. L'ascensore inizia a scendere, ci mette circa 30 secondi a raggiungere la meta, nel frattempo mi sforzo di rimanere concentrato e mi guardo intorno dando rapide occhiate qua e là per non mantenere lo scenario. L'ascensore si ferma, esco e mi trovo in un bar. Sulla parete dietro al bancone tra le altre cose noto un quadro appeso con su scritto "Paris" ma qualcosa mi dice che non mi trovo a Parigi. Sono un bambino, ma non riconosco nulla di quello che vedo intorno a me, non si tratta di ricordi del passato, sono proprio un'altra persona. Ora sono su un balcone di un palazzo con delle persone e vedo il bambino in terza persona. Questa deve essere la sua famiglia. Assisto ad una scena in cui il bambino tenta di far volare un uomo sulla sessantina, il quale però rimane appeso per il collo ad una corda e probabilmente muore impiccato. Il bambino si dispera e piangendo dice che non volerà mai più. Chiedo a queste persone i loro nomi, uno dice di chiamarsi Eugenio ed è il padre del bambino, c'è un altro poi che si chiama pure lui Eugenio, forse è un cugino dell'altro Eugenio. Entro in casa e riprendo subito l'ascensore, una ragazza mi segue, vuole venire con me ma le dico che non posso portarla con me. Premo un tasto ma qui c'è un vuoto, non ricordo cosa accade fino al momento in cui mi ritrovo con il mio amico P. in una città sconosciuta di notte. E' in atto una sorta di rastrellamento da parte di forze militari o qualcosa del genere, c'è gente che scappa. Giriamo intorno ad un edificio e dico al mio amico di prepararsi a possibili aggressioni. Vedo un tizio che corre verso di noi e penso che voglia aggredirci ma poi mi sfila accanto e prosegue la corsa, probabilmente sta scappando anche lui.[/slpc]Ricordo poi di essere stato aggredito da qualcuno e di aver provato a difendermi e che in quelle circostanze il sogno è svanito.
19 aprile 2019
Serie di lucidi/OBE ore 4.30-6.00
[slpc]Prendo lucidità durante lo stato ipnagogico ma appena provo a muovermi le immagini svaniscono. Attendo il momento giusto ed effettuo il distacco. Vado di sopra toccando qua e là al buio, le sensazioni sono quasi nulle ancora, prima di arrivare di sopra mi ritrovo di nuovo nel corpo fisico. Provo ancora e stavolta mi teletrasporto direttamente davanti al portone, esco e le immagini sono già formate, provo ad attraversare il cancelletto ma ci sbatto contro, segno che lo scenario è già abbastanza stabile. Esco e raggiungo una casa vicina, salgo fin quasi al tetto e provo a sfondare una finestra ma nel tentativo il sogno si deforma e si sfalda. Riparto dal letto e stavolta invece di uscire di casa vado al primo piano ed entro in bagno. Inizialmente è buio e chiedo ad alta voce << luce ! >>. La luce impiega qualche secondo ad arrivare, nel frattempo mi sciacquo le mani nel lavandino per stabilizzare e finalmente la luce arriva. La sensazione di bagnato sulle mani è estremamente realistica, mi bagno anche una manica della maglietta e percepisco la sensazione di bagnato e fresco a contatto della stessa con la pelle. Mi guardo allo specchio, sono un ragazzino di 15 anni, forse poco più basso di come sono
io adesso. Giro su me stesso e torno a guardare lo specchio. Ora vedo un ragazzo sui 18-20 anni, alto, ma invece di apparire al centro dello specchio appare defilato sulla sinistra. Alla mia destra invece,non nello specchio ma proprio accanto a me, c'è qualcun altro, uno di quelli che io chiamo "accompagnatori". Tento di entrare nello specchio ma per farlo devo prima salire sul lavandino[/slpc], perdo concentrazione e il sogno crolla.
20 aprile 2019
Lucido/OBE ore 6.00-7.10
[slpc]Mi sveglio in stato di paralisi e scendo dal letto. Vado subito di sopra toccando intorno a me per stabilizzare. Arrivato al piano terra le immagini si formano di colpo. Vedo in bagno, di sfuggita, una ragazza, ma subito dopo guardo di nuovo e non c'è più. Esco dal portone, corro fino al cancello ed esco in strada. Il sogno non è ancora stabile, giro velocemente su me stesso e tutto si oscura. Sfrego le mani sull'asfalto e in pochi secondi un altro ambiente si forma intorno a me. Sono ora in un luogo chiuso ma il lucido è molto più stabile, vivido e realistico. Sono in un piccolo corridoio, lungo 3-4 metri e largo circa 1 metro e mezzo. Le pareti sono color sabbia del deserto e su entrambi i lati ci sono delle tende che ricordano quelle che avevo a casa diversi anni fa. Non ne sono sicuro, ma mi pare ce ne fossero due a destra e due a sinistra, ognuna a coprire degli ingressi nelle pareti sprovvisti di porte. Ne sposto una e vedo che dietro c'è uno stanzino disordinato, pieno di roba accatastata. Sento una voce che parla alla TV provenire da una stanza adiacente. Lascio il corridoio e giro l'angolo a destra trovandomi in una stanza, forse una cucina, in cui c'è il televisore in questione poggiato sopra ad un mobile. Si tratta di un piccolo televisore a tubo catodico, tipo quello che i miei nonni avevano in cucina fino a qualche anno fa. La voce che sentivo è quella di un giornalista, si tratta di un notiziario sportivo, si parla prima di motociclismo e in seguito di calcio. Guardo il televisore da vicino, vedo due uomini in uno studio televisivo che commentano e in alto si legge la scritta: "BOLOGNA-SAMPDORIA 3-3". Tento di ascoltare quello che dicono ma non sono sicuro se avesse senso. Ora entro in un 'altra stanza dove c'è una lavatrice e qualcos'altro che non ricordo. Apro un'altra porta e penso di passare per questa stanza per raggiungere il corridoio in cui mi sono trovato all'inizio ma poi cambio idea e faccio il giro. Sono di nuovo nel corridoio iniziale, apro una porta e ci trovo un piccolo bagno, poi decido di uscire dalla casa per vedere com'è fuori. E' notte ed il paesaggio è molto particolare, c'è un laghetto sulla destra, o forse è il mare, non si capisce bene perché c'è della nebbia di un colore surreale, tipo indaco. Vi è un'atmosfera di grande calma e serenità. Ora vedo due ragazze che vanno verso il mare intenzionate a farsi il bagno, nonostante non faccia per niente caldo, l'aria è piuttosto rigida e io sono vestito pesante. Una delle ragazze ha i capelli rossi, carnagione chiara e lentiggini. Vado verso il mare e tocco l'acqua, con mia sorpresa è tiepida, ci si può tranquillamente fare il bagno. Il mio accompagnatore, che nel frattempo è comparso sulla spiaggia, mi incoraggia a fare il bagno ma io rispondo che è meglio di no, perché non ho molta confidenza con l'acqua nei lucidi e rischierei di far collassare il sogno. Torno dunque verso la casa, intenzionato ad esplorarla meglio ed ottenere informazioni[/slpc]ma qui il sogno si interrompe, tanto valeva farsi il bagno
. In seguito mi trovo in un sogno normale nel quale cerco di verificare l'informazione della TV riguardo la partita, tuttavia il ricordo del sogno precedente è distorto, oltre a Bologna e Sampdoria ricordo
di aver letto anche Genoa e Torino. Una volta sveglio veramente vado a controllare il calendario di questa giornata di Serie A e mi accorgo che tra le partite ci sono Bologna-Sampdoria e Genoa-Torino. Seguo il calcio ma in maniera molto distaccata e non come alcuni anni fa. Non avevo idea che fossero in programma proprio queste due partite. Evidentemente il mio subconscio deve aver registrato informazioni da notiziari sportivi che seguono mio padre e mio fratello. Per quanto riguarda il risultato finale alla fine non si è verificato, quindi le agenzie di scommesse possono pure rimanere tranquille
.
29 aprile 2019
Ore 4.00-6.00
Sogno 1:
E' tarda serata e vedo mio padre in salotto che guarda la TV sul divano, ma si tratta della vecchia zona divano-TV, nella vecchia posizione, prima dei lavori di 4 anni fa. [slpc]Mi rendo conto dell'incongruenza e capisco di essere in un sogno. Vedo che mio padre sta guardando un canale che mostra solo un fermo immagine, non ci sono nemmeno voci, né suoni. Vado si sopra ed esco in strada, giro su me stesso con l'intenzione di tornare alla casa sulla spiaggia del lucido precedente ma stavolta qualcosa va storto, si oscura tutto e nonostante sfreghi con decisione le mani sull'asfalto non riesco a recuperare il sogno.[/slpc] Ho forse un micro risveglio, poi riprendo a sognare normalmente. Mi trovo all'interno di una macchina e c'è una bella ragazza dai capelli biondi e ricci sdraiata in posizione supina e addormentata. Indossa una maglietta rossa un po' scollata e su un seno ha delle scritte fatte con un pennarello nero. Non faccio in tempo a leggerle perché si sveglia, però mi arriva l'informazione che lei è qui per condividere una sua esperienza di sogno lucido. Mi arriva il ricordo di aver già letto la sua presentazione sul forum in cui anticipava di voler raccontare la sua esperienza e chiedere spiegazioni in merito. Appena si sveglia mi guarda e mi sorride, non sembra sorpresa della mia presenza, è come si mi stesse aspettando. Le dico che sono qui per ascoltare la sua esperienza e parlarne insieme se vuole. Lei allora inizia a raccontare. Nel frattempo passa mia madre che si mette a canticchiare una canzone e le dico di fare silenzio perché sto ascoltando la ragazza. Mi racconta che nel sogno era lucida e che ad un certo punto delle persone l'hanno presa e fatta sdraiare su un piano posto a quasi due metri da terra. Qui una lama, tipo quella della ghigliottina, ha iniziato a tagliarla a pezzi partendo dai piedi. Lei era in stato di paralisi, vedeva la lama in azione e sentiva tutto il dolore senza riuscire a svegliarsi. Un racconto terrificante, solo a sentirlo quasi mi sento male. Le dico che quando ci si sdraia in un lucido si entra automaticamente in paralisi, e lei sembra sorpresa da questa affermazione. Il sogno si interrompe qui. Successivamente in un altro sogno sempre di questa notte la incontro di nuovo e continuiamo la conversazione. Mi racconta un episodio ma mentre parla vedo che si accende una sigaretta, la cosa mi infastidisce un po' e mi distraggo perdendomi parte del suo discorso. Mi pare stesse parlando di qualcosa accaduto a sua sorella o suo fratello.
Sogno 2:
[slpc]Mi sveglio in stato di paralisi, mi alzo e vado di sopra ma qualcosa mi riattira nel corpo. Penso di aver fallito anche questa seconda occasione stanotte ma subito dopo mi ritrovo in strada davanti casa e stavolta rimango lucido. Percorro la via che inizia di fronte al cancello di casa mia e contatto telepaticamente Chiara, personaggio ricorrente dei miei lucidi. Le dico di incontrarci in un preciso punto e quando raggiungo quel punto mi trovo davanti una bella ragazza, dai capelli neri, lunghi e lisci e vestita interamente di nero. La saluto con un bacio sulla guancia, ci prendiamo per entrambe le mani per qualche istante, poi sono io a lasciarle, poiché temo che possa rivelarsi ostile. Questo è un problema che devo assolutamente risolvere, ovvero la diffidenza nei confronti di certi personaggi, soprattutto femminili. Tale diffidenza è dovuta alle numerose aggressioni da parte dell'entità, la quale si presenta quasi sempre con sembianze femminili. Le chiedo di suggerirmi qualcosa da fare, un posto in cui andare, ma lei non risponde. Insisto ma lei fa scena muta, a dire il vero non ha proprio aperto bocca dal momento in cui ci siamo incontrati. La seguo ma lei si allontana sempre di più, non cammina, levita a qualche centimetro da terra ed è troppo veloce per me, alla fine la perdo di vista prima di arrivare al sottopassaggio che conduce al centro della mia città. Chiara non è un personaggio come tutti gli altri, ha super poteri e non solo è la più potente tra i personaggi ricorrenti dei miei lucidi ma è anche più potente di me. Attraverso comunque il sottopassaggio e trovo una situazione insolita, sembra esserci una specie di blackout che ha colpito tutto il centro, forse anche la stazione.[/slpc]Qui inizio a perdere lucidità e mi perdo in situazioni confuse.