Salto i preamboli; l'ambientazione è camera mia e il momento ieri notte:
Mi metto a letto, pancia su, braccia e gambe lievemente staccate dal corpo. Ho voglia di OBE.
Mi rilasso totalmente fino a perdere la sensazione di possedere un fisico.
Lascio alleggerire un pò la mente concedendogli di viaggiare dove meglio crede prima di aiutarmi con l OBE.
Sarà il caldo, sarà la stanchezza, sarà l'argomento del libro che stavo leggendo prima di andare a letto (Spiriti Guida), ma iniziano a susseguirsi in un punto indeterminato della mente una serie di immagini ad una frequenza (non sembrano scorrere ma pulsare)/velocità altissima.
Penso "sta sera mi diverto" e lascio che lo spettacolo vada avanti per un pò.
Ad un certo punto la situazione deve essermi sfuggita un pò di mano, sento che sto crollando nel sonno e allo stesso tempo percepisco delle forti vibrazioni così mi ricordo che la mia intenzione iniziale era l'OBE.
Ci provo con una tecnica letta nel libro di Bhulam, quella del visualizzare una finestra aperta e una mano tesa da afferrare per uscire dal corpo.
Ora, c'è da dire che intanto le immagini scorrevano/pulsavano per i fatti loro, ma io dovevo visualizzare la finestra e la mano.
Così forse per caso, forse per necessità ecco che tra le immagini compare la finestra così come sono abituato a visualizzarla con l'unica differenza che invece di essere sopra la mia testa, la percepisco sopra il mio petto.
In una frazione di secondo, mi balena un idea malsana per la testa, invece di cercare la mano che mi tiri fuori, mi ci tuffo.
Mi sento trascinato dentro me stesso, ma ho la sensazione che tutto diventi più sottile fino a fare delle immagini un fischio acutissimo, poi scompare anche il fischio.
A questo punto è complicato da spiegare come sono andate le cose, quindi se c'è qualcuno che ha vissuto prima un esperienza simile spero che mi capisca!
Per pochi attimi che mi sono sembrati un eternità mi sentivo come in una leggerissima apnea in un ambiente sferico totalmente fatto di luce, come se non esistesse in me la benché minima concezione del respiro.
Mi sono sentito tutt'uno con questo ambiente di luce, potevo esserne il tutto o individuarmi in una parte, in una piccola porzione.
Ma la cosa straordinaria è che avvertivo il mio corpo fisico al centro di questa sfera di cui mi sentivo parte e tutto.
Come se io fossi il guscio del mio corpo fisico.
Le emozioni mi sono sfuggite di mano, mi sono esaltato troppo.
Risultato: forte strattone e mi sono "svegliato" con fiatone, formicolio e corpo parecchio intorpidito.
Mi sono alzato a bere, ho annotato il tutto e sono tornato a dormire con mille domande ma la stanchezza fisica mi ha regalato poi un sonno tranquillo.
Stamattina la realtà mi sembra alquanto differente, tutto mi sembra più semplice e meno "denso"...
Questa esperienza ha portato in me un aumento notevole dell'umore e delle motivazione ad approfondire questa specifica tecnica/immersione in se stessi.
Opinioni?
Consigli?