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Raccolta di sogni privi della consapevolezza di sognare.
Condividi nel tuo diario i sogni più belli e particolari per trasmettere ai lettori le stesse emozioni che hai vissuto.

Diaro dei sogni di 7hero7

Messaggioda 7hero7 » 10/08/2023, 22:21

Ciao, e se sei finito qui a leggere riguardo i miei sogni ti ringrazio per il tempo che mi dedicherai. A prescindere da possibili interpretazioni io inserirò a fine di ogni sogno il/i sentimenti che ho provato in quel sogno e i vari dream signs.

Ti ringrazio ancora, buona lettura :D inauguro il diario con il seguente:

9/8/2023

1) Ero nella casa, dei sogni, di un mio caro amico di infanzia che ormai non frequento consistentemente da anni. Nella realtà lui ha un figlio ed in questo sogno era pure un padre, ma il bambino era totalmente diverso. La casa era una specie di open space molto illuminato di luce naturale ed era dì. Io, l'amico mio e suo figlio eravamo seduti sul divano e lui teneva in braccio suo figlio. Il bambino correva sul posto, letteralmente, correva sul posto, ma stava fermo sul posto! Cioè come se avesse un tapis roulant sotto di se: si muoveva tantissimo stando fermo sempre nello stesso punto. Io vedevo la scena dal lato destro di padre con bimbo in braccio dopodiché questo mio amico mi passa suo figlio. Visualizzo tutto in prima persona ed adesso il bambino fa la stessa cosa ma sopra i miei quadricipiti mentre lo tengo da sotto le ascelle. Dopodiché arriva la compagna che questa mia vecchia conoscenza ha realmente e lo chiama ricordandogli che saremmo dovuti uscire. Mi ritrovo quindi immediatamente in Via G.D.A. (metto solo le prime lettere delle parole) ed entriamo da Tiger, solo che... non era il Tiger che è lì per davvero. Era totalmente diverso: sempre la pianta era rettangolare, ma c'erano molti meno scaffali ed in fondo al negozio c'era una sorta di pila dove si scolano i vestiti o i piatti. C'era il cugino di un mio caro amico (attuale) lì. Una persona molto aperta lui, chiamiamolo G. Nel mentre il bambino adesso era come a 5/6 anni di età.
Io per mano tenevo una sorta di foglio di carta che era impregnato e, avvicinandomi alla pila molto spaziosa, volevo farla scolare li come mi disse G. Il fatto è che facendolo scolare al contempo un pò rischiavo di bagnare il resto delle cose di carta lì sotto. G allora un pò si arrabbia e mi dice che dovevo stare attento. Rispondo prontamente dicendogli "tranquillo che non le faccio bagnare, so quello che sto facendo". Dopodiché il mio vecchio amico, padre, doveva andare via. Mi chiesero se volevo andare con loro, ma inventai una scusa per evitare di dire di no. Non che c'era qualche ragione particolare, semplicemente mi annoiavo. Però sull'uscio della porta del negozio a terra c'era la doc station hp dove io metto il mio pc da lavoro quando sono in ufficio. Era a terra con sopra il pc ma messo di sbiego su di essa, non in modo ordinato. Nel mentre vedo una donna nera transitare di l' (chiamiamola Confetto). Il pc stava scaricando dei dati assolutamente inutili. Non ricordo cosa in particolare. Si stava però per scaricare la batteria e quindi posizionai correttamente il pc, premetti il tasto per inserire il connettore dentro lo slot, ma... la doc station era scollegata dalla rete elettrica. Era semplicemente a terra. Vedendo questa assurdità per un attimo mi viene il "micro dubbio" che però non mi attanagliò più di tanto.

Cambio di scena improvviso: adesso mi ritrovo di notte in un noto centro commerciale vicino la città dove vivo. Era assolutamente uguale a come è nella realtà tranne per il fatto che posizionato frontalmente rispetto l'ingresso non c'è una porta enorme scorrevole di vetro, bensì c'è una discesa. Una di quelle discese tipo di un magazzino industriale avete presente? Scendo, era poco pendente la discesa. C'era Confetto ed era vestita con un vestito simile a quello delle donne nobili periodo '700 ma tutto color fucsia, rosa confetto appunto ed aveva anche quella specie di copricapo di tessuto sottile che usavano sempre queste donne del '700, sempre rosa confetto. Era insieme ad un'altra donna con la quale aveva una relazione. Era bionda l'altra. Io penso "Caspita, la gente della XXXXXXX (azienda dove lavoro io) se la fa pure qui... pazzesco".
A questo punto Confetto le parla e parlava in italiano, ma come se fosse una persona inglese a parlare un italiano "strano" ahaha e le spiega che per trattare in maniera corretta i rapporti che si hanno con l'altra filiale estera dell'azienda bisognava trattarli bene, così facendo non si andava da nessuna parte a detta sua... Comunque arrivo a fine discesa e ritrovo un distributore gigante automatico. Assurdo, era gigantesco, maxi distributore. Era chiuso in ferro e sopra c'era un grande manifesto pubblicitario. Senza neanche rendermene conto sbaglio ed effettuo un acquisto erroneo. Cioè esattamente io "non pensavo che spendendo i soldi in quel modo avrei subito fatto cadere una roba dal distributore". Comunque, scende "l'acquisto" ed era una bara di plastica con una zip tipo jeans che correva lungo il profilo al centro. Nel punto dove si apre appunto. Niente... la apro e c'era un materassino gonfiabile giallo che ricordava una persona. Allora guardo in alto e vedo la pubblicità: ritraeva una villa con piscina in una giornata soleggiata e c'erano esposti sopra tre materassini: quello uomo, quello donna e quello bambino. Il prezzo di quello bambino era 79,80 € e quello che c'era dentro la mia bara era simile a quello bambino, ma era diverso. Non era nessuno dei tre. Erano tutti e tre gialli di colore nella pubblicità. Io non lo volevo, somigliava a quello del bambino di più e non lo volevo. Scelgo quindi di volerlo andare a cambiare tornando verso la cassa che si trovava alla base della discesa. Rivedo un attimo Confetto.

Fine

Emozioni: stranimento, frustrazione
Dream signs: direi di Contesto, Consapevolezza

2) Ero nella via dove abito insieme ad un mio carissimo amico con cui gioco ad un TCG (gioco di carte collezionabili). Andiamo verso il primo incrocio che si trova percorrendo la via e lui adesso posa il suo deck all'interno di un deck box ed inizia ad arrampicarsi sul balcone di una casa che si trovava al primo piano sull'incrocio. Solo che questo balcone nella realtà non arriva fin li. Cioè era diverso nel sogno quindi. Grata del passamano del balcone colore verde. Le tapparelle di casa erano tutte abbassate. Dopodiché la scena cambia e mi ritrovo ad una proclamazione + festa di laurea con un mio carissimo amico e tanta altra gente che non ho mai visto in vita mia. Perfetti sconosciuti, ma sapevo stessero con lui ed in qualche modo a me erano familiari. C'era per di più pure mio cugino con loro, S chiamiamolo. Questa proclamazione si teneva in una sala bar ingresso prima della spiaggia, classica dei lidi qui. Fuori il tempo era bello. "I professori" erano due: c'erano le due versioni di un mio ex professore universitario che onestamente lo trovo fastidioso ed irritante. Una versione era anziana e piena di rughe mentre l'altra era normale. Lo trovo fastidioso nella realtà perché è molto saccente. Entrambi erano vestiti con la classica veste che hanno i professori durante le proclamazioni. Quello anziano rivolgendosi a me dopo aver fatto un discorso a tutti mi disse che lui, oltre a lavorare per la azienda XXXXX (quella per cui lavoro io) è anche CEO di un'altra azienda e questo accadde per via di questioni burocratiche. Dopo iniziano le proclamazioni. ed io al contempo flirtavo con la cugina onirica di F, il mio amico molto stretto. Solo che il flirt stava diventando proprio atto sessuale quasi. Lei va per dirmi una cosa all'orecchio ed io inizio a baciarla passionalmente sul collo, lato destro, ed anche a leccarla poco poco. Lei mi dice di "smetterla" ma era chiaro che non volesse che io la smettessi. Dopodiché mi ricambia nel mio lato sinistro e sento proprio la pelle d'oca, quella sensazione di pelle d'oca oltre che eccitamento, ma era molto più l'estasi dovuta alla pelle d'oca. Lei era vestita di bianco ed aveva capelli lisci con punte ondulate. Al contempo già stavano proclamando la persona dopo, solo che in qualche modo assurdo accade ce era già finita, nel senso, nel momento stesso in cui inizia in realtà era già finita tempo fa!!! Una specie di viaggio nel tempo, infatti, girandomi a destra verso l'apertura che portava a mare, c'erano due ragazze che festeggiavano. Tra queste due ragazze c'era una certa A che io vidi solo una volta mesi e mesi fa, ma diversa dalla realtà e mi piaceva molto di più. Vestito fucsia lucido e labbra carnose che nella realtà non ha. Delle ragazze del gruppo mio iniziano a correre festeggiando la nostra proclamata correndo quindi in mezzo a quelle due ragazze. Io mi sentii vergognato perché in qualche modo stavano invadendo, fregandosene, lo spazio ed il momento importante altrui. Il luogo subito fuori la stanza della proclamazione, ma prima della spiaggia, era una specie di pista da ballo come è classica nei lidi qui dove abito io.

Subito dopo io mi giro ed inizio a camminare senza una meta. Proprio mi giro e me ne vado letteralmente senza alcuna ragione o motivazione. Nel camminare mi ritrovo nella traversa di una grandissima ed enorme via che porta al centro della città dove abito. Tutto uguale. Salendo la strada c'era del traffico accumulato di automobili rivolte nello stesso verso in cui camminavo io con dentro delle persone, nel senso, capii che c'era per forza qualcuno dentro perché erano accese (conclusi così). Solo un'automobile era rivolta in verso opposto ed era una lamborghini arancione messa molto male. Malconcia ed era disabitata con i finestrini calati. Continuando a camminare e superato l'incrocio con la strada enorme vedo spuntare per via della prospettiva una torre dell'orologio da dietro i palazzi!!!! "Ma questa è una torre dell'orologio!!! E' impossibile!!!" continuo a camminare e ad avvicinarmi e vedo i palazzi malandati e malconci del centro storico dove abito io trasformarsi letteralmente! Come su star wars effetto ologramma, ma colorato! Un'onda ologramma scorre a macchia sui lati del paesaggio trasformandoli in una ambientazione che mi ha ricordato una fusione tra Amsterdam e lo stile vittoriano inglese.

"Fai il test di realtà!!!" pensai, solo che mi sentii impedito come quando nella realtà sono in mezzo alla gente e non riesco a concentrarmi bene nel farlo, come mentre sono a lavoro, come quando penso che devo fare il reality check ma "qualcuno potrebbe vedermi e pensare che sono strano ecc" insomma, mi sentii frenato... Sparisce quindi il momento importantissimo per poter prendere lucidità

il sogno continua che sono con il gruppo della laurea ed ero a una serata in discoteca (assurdo, a me non piace per niente). Ero in un privè con loro e di fronte a me c'era tantissima gente sulla location e sulla pista. Passa un mio amico che chiameremo S2. Nella realtà io sto allontanando S2 perchè per quanto mi riguarda ha un modo di fare che non mi fa del bene... Gli voglio del bene, ma ha un modo di fare che purtroppo non va bene per me. Allorchè lo vedo, vestito in un modo realistico con vestiti che ha realmente ed F mi dice "non vai a salutarlo?" ed io gli faccio capire che non c'è che fare con lui, ma non in modo cattivo, però direi realistico + rassegnato e che non mi interessava aver a che fare con lui.

Fine

Emozioni: eccitamento sessuale, sorpresa, quasi lucidità, realismo schietto
Dream signs: Consapevolezza, Contesto, azione
"La missione di ogni essere umano consiste nell'essere una forza della natura e non un grumo agitato di guai e di rancori che recrimina perché l'universo non si dedica a renderlo felice"

Che ognuno di noi si impegni nel percorso che lo porterà a diventare l'eroe della propria vita :D
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Re: Diaro dei sogni di 7hero7

Messaggioda 7hero7 » 11/08/2023, 15:18

Premetto che non facevo un incubo da tantissimi anni, pertanto vorrei condividerlo. Non ero spaventato al risveglio, ma molto angosciato.

10/10/2023

Mi trovavo in una città sotterranea. In particolare ero dentro la volta di una caverna enorme; un'area molto ampia, illuminata in penombra credo da quella che potesse essere una frattura sul tetto attraverso la quale penetrava la luce della luna. La "mappa" era così fatta: lungo la metà destra c'era un enorme stradone con pavimento pietroso che lungo il lato destro aveva due ambientazioni. La prima era un maniero abbandonato color bianco ma sporco, o perlomeno, malandato e quindi tendente al grigio. Aveva una sorta di attico al centro al chiuso stile soffitta. Oltre c'era un punto osservatorio del lato destro della mappa con parapetto pietroso; oltre ancora la strada diventava un pò in salita e di lato alla salita c'era un piccolo piazzale. In fondo la salita e quindi alla fine dello stradone pietroso c'era un muro piatto che sul lato sinistro aveva un punto di rottura attraverso cui si poteva passare ed entrare dietro il muro. Sul lato destro della mappa c'è un baratro, uno strapiombo facente parte della struttura della caverna il quale era perfettamente buio pesto al massimo.
Continuando per lo stradone arrivo alla base della piccola salita e, nel piazzale, c'era un tavolino di vetro con un televisore CRT ed accanto una console. Un ragazzo di età più o meno 18/20 facciamo che aveva i capelli castani tendenti al chiaro lisci e brufoli + buchetti sul viso (come quando hai la varicella e ti stacchi le croste, rimangono poi dei buchetti). Sopra il tavolino c'era anche un orologio digitale: 6.37 era l'orario riportato.
"Caspita" penso, "... come fa a studiare in maniera consistente se gioca così? Cioè avrà giocato tutta la notte se ora sono le 6.37 ed ancora sta giocando, così come farà a studiare?". Pensavo in pratica che lui giocasse di notte non dormendo quindi. Vedo che giocava ad un gioco che era come resident evil 2 per ps1 in termini di grafica e personaggi + era inquadrato 2D a scorrimento laterale da sinistra a destra. Il ragazzo stava giocando a questo gioco che in pratica rappresentava esattamente il dietro del muro in fondo alla caverna. L'estremità sinistra dello schermo raffigurava l'ingresso distrutto mentre totalmente a destra, e quindi passando attraverso tutta la lunghezza nascosta del muro, si arrivava oltre il baratro. Ma questa è una cosa che sapevo io, ed il ragazzo. Cioè non ho mai visto cosa c'era oltre. Nel gioco si impersonificava un personaggio simile proprio a Leon S Kennedy, bloccato da due cani mostro (uno più piccolo ed uno più grande colore marrone scurissimo quasi nero + dettagli in arancione/rosso) ed una specie di zombie. Il ragazzo non riusciva ad oltrepassare questo punto del gioco, proprio non ci riusciva. Mi chiede allora: "vuoi provare tu?". Ed io "certo che provo io, ok!". Prendo il pad in mano e quindi la visualizzazione cambia improvvisamente in quella che io chiamo "modalità spettatore" nei miei sogni. Ossia visualizzo lo schermo della tv CRT, e quindi del gioco, a "vista intera", come se nella mia vista si vedesse solo quello a "schermo intero", cioè senza bordi laterali nè niente, con proporzioni perfettamente rispettate (quindi non come se comunque lo stessi vedendo da uno schermo situato lontano rispetto me). Quindi inizio a guidare Leon: lui aveva due pistole, la prima sparava proiettili più grandi rispetto la seconda con cadenza di fuoco minore, ma maggiori danni. La seconda invece il contrario esatto: cadenza di fuoco maggiore e danni minori. Provo con la prima e ricordo il sangue pixelloso uscire dai cani, ma niente attaccavano ed avanzavano. Provo la seconda, ma niente stesso risultato. Batto quindi in ritirata. Non sono riuscito ad arrivare nemmeno ad 1/4 della lunghezza del passaggio dietro il muro. Esco quindi dal gioco e dalla "modalità spettatore". Il ragazzo adesso inizia a parlare e mi dice che studiava, ma si rompeva un sacco le scatole a farlo. Nel senso che non gli interessava e non voleva farlo. Allorché io gli chiedo: "Ed il master?". Lui disse che non gliene fregava niente del master e lo disse in un modo molto triste a sentirlo. Cioè era un misto tra annoiato ed arrabbiato, un mix perfetto di queste due cose.
Torno allora indietro rivolgendomi verso l'ingresso, quindi la villa ora stava sul lato sinistro con lo strapiombo dietro, ed incontro in mezzo allo stradone un personaggio che mi dice di stringergli la mano sinistra. Non si vedeva bene chi fosse, ma era molto cattivo. Dopo avergli stretto la mano lui, con il suo pollice, mi gratta il centro del palmo dicendomi "ora sei maledetto". Io rimango impassibile. Adesso, improvvisamente, noto la villa. Finora non avevo mai notato la villa. Da essa provenivano delle voci, o una non saprei. Comunque esce fuori una ragazza che era vestita come nei film horror con questa specie di vestito bianco medievale. Facciamo che era il vestito tipo delle donne di quel periodo, ma tutto bianco dello stesso colore della villa e con gli stessi difetti dovuti ad antichità/usura/degrado ed aveva anche questa specie di velo che si legavano le donne in passato a mo di copricapo. Aveva anche il viso coperto da un velo bianco. Lei era alta, molto alta. Almeno era alta 2.5 mt. Altissima, ed aveva il collo almeno lungo 70 cm con trapezi (il muscolo dico) belli grandi a sostegno di questo collo. Le sue proporzioni comunque erano totalmente sballate, antropomorfe, ma sballate. Il suo viso, quando si tolse il velo era a forma quasi perfettamente circolare ed aveva due occhi anch'essi circolari e mi ricordo come lucidi. Lei ridacchiava in modo davvero orrendo, proprio inquietante e pauroso quasi. Comunque io vado da lei e volevo aiutarla a tutti i costi, cioè avrei fatto qualunque cosa per lei e non avevo paura di lei. Lei si mette a scherzare ed ironizzare con la sua vocina strana e mi fa vedere le cose che faceva lì dentro, nella villetta. C'erano due stanze lì dentro di fronte ad un grande corridoio trasversale rispetto queste due stanze accessibili dal corridoio, una a destra ed una a sinistra. Non ricordo bene ma era come un luogo abbandonato e molto inquietante. Dopo che esco (non ricordo cosa vidi), lei mi disse "stringimi la mano adesso". Io gliela stringo, ma ero titubante a farlo e vedo che, dopo averle stretto con la mia mano destra la sua, lei inizia a grattare col suo pollice sul palmo della mia mano destra.
"Aspetta!!! Non farlo! Io sono già maledetto!". Lei ridacchiando però continua a farlo lo stesso. Torniamo tutti e due dal ragazzo e dal tizio malvagio e dopo pochissimo il tizio malvagio inizia a soffrire come da una ustione, ma non si scomponeva. La pelle del suo braccio inizia a diventare scura, come nei film dove ci sono possessioni demonianche, scura, color carne cotta. Rosso cotto, come carne alla griglia. Gli si stava cuocendo la pelle intorno ai palmi e sul dorso delle mani. Vedo che si alza, si mette le braccia sul parapetto di pietra che dava la vista sullo strapiombo ed inizia a tagliarsi il braccio destro a sezioni "per fermare il processo". Ad un certo punto inizia ad accadere la stessa cosa a me, solo che io sento tutto il dolore del bruciore. Vivido, davvero vivido. Inizio a gridare e piangere dal dolore e dalla disperazione e poggio anche io le mani con i dorsi sul parapetto e vedo proprio la mia pelle cambiare di colore in quel modo ed, al centro dei palmi, spuntare dei cerchi rossi come se mi avessero scarnificato. Doloroso. Imploro il tizio malvagio di tagliarmi le braccia anche a me perché era insopportabile. Il tizio malvagio allora si rivolge alla ragazza parlandole e lei gli dice che non sapeva che fossi già maledetto, ma non le importava niente, anzi "una stretta di mano si fa senza maledizioni? ... certamente no, si fa con maledizione ovviamente". Cioè parlava del fatto che non aveva alcuna importanza se io già lo fossi. Dopo poco, girandomi a sinistra, vidi che c'era adesso una sorta di terrazza ma era al "piano terra" e c'era un grosso incendio in atto in quella ambientazione. Cammino li e trovo una ragazza la quale appena mi vede mi lancia una versione reale di Pochita. Cioè era un giocattolo di un cane come sdraiato a terra, tutto arancione, dalla cui testa fuoriusciva la lama di una motosega. Lo prendo al volo e scoppio in lacrime abbracciandolo. Questa volta erano lacrime di sofferenza interna. Andando avanti in questa nuova ambientazione ho ricordi vaghi. Mi ricordo che c'erano degli eroi antichi (Naruto ed Ichigo) che avevano sconfitto in passato un nemico fortissimo ed ora toccava ad altri eroi, quelli della nuova generazione fare lo stesso.

Fine. Al risveglio mi facevano male i centri dei palmi delle mie mani

Emozioni: angoscia, sofferenza
Dream signs: credo ogni cosa che c'è scritta qua sopra
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Re: Diaro dei sogni di 7hero7

Messaggioda 7hero7 » 13/08/2023, 15:13

11/08/2023

1) Ero nella versione onirica della mia azienda e qui il mio responsabile mi chiede di compiere un lavoro al pc. Io lo compio. Finito, scendiamo ed andiamo per uscire fuori l'azienda che si rivela essere un grattacielo in mezzo a tanto verde. Nell'area che circonda questo grattacielo c'erano due colleghe mie ed una di loro due viene inquadrata dal basso verso l'alto a mo di fotografia per i social. La stessa inizia ad intraprendere un discorso riguardo la sua popolarità, da social appunto. Vado al cancello di fronte per uscire da questa area dove trovo un gruppetto di persone che avevano a che fare con l'azienda per cui lavoro. Tra di loro era presente una persona che nella realtà è evidente ed estremamente convinta di se stessa al punto da manco considerare e ricordarsi le persone che a modo suo reputa "inutili". E' anche pronto ad insultarti questa persona con il sorriso in faccia, non con parole pesanti, ma con quel sarcasmo brutto mirato a colpire e minare la sicurezza altrui. Comunque insieme a questo gruppo di persone entro nell'area di fronte attraversando un altro cancello che conteneva una villa comunale piena di verde. Qui dentro trovo tre edicole. Ogni edicola era diversa però da come è nella realtà, in pratica tra la base metallica classica delle edicole e l'area in cui sta l'edicolante c'erano almeno 3 metri di altezza. Vado verso la prima edicola e chiedo di carte di pokemon, se ne avessero. L'edicolante era una persona che vagamente mi ricordava un ex soldato in pensione (ma l'aria che emanava, non il modo in cui fosse vestito) ed era rallentato dalla vecchiaia. Mi disse che non ne aveva. Lo spazio tra la piattaforma di base e l'area edicolante comunque era ricca di libri, riviste, materiale da edicola tutto disordinato ed ammassato. Pertanto l'area edicolante era in cima a questo cumulo. Passo alla seconda edicola che aveva chiaramente caratteristiche simili a quella precedente. Non ricordo l'edicolante, ma alla mia richiesta rispose affermativamente e mi propose dei deck pokemon di seconda generazione. Erano sei deck uguali a coppie, quindi tre coppie diverse. Ricordo il deck di kingdra "fusione fredda". Comunque, rimasi sorpreso. Chiesi il prezzo e mi disse che valevano intorno di 250€ caduno, ma me li avrebbe fatti 5€ caduno. Vado per prendere i soldi dalla tasca, ma in quel momento esatto realizzo di non avere denaro con me. Gli dico di aspettare un attimo così da poter chiedere alla gente che era con me se avessero soldi da prestare. Accadde contemporaneamente che E, la persona "spocchiosa" descritta prima, andò in quella edicola e comprò tutto il materiale che volevo io. Lui sapeva che ci ero andato prima io, ma nonostante ciò lo fece lo stesso. Io gli dico di fermarsi perché ero stato io il primo a chiedere. Allora inizio a chiedere nel mentre alla gente che era li "Hai 5€ da prestarmi?" in tono non aggressivo, ma il nervosismo era palese fosse nell'aria. Ad acquisto finito da parte di E io vado in bestia totale, proprio mi arrabbio tantissimo e volevo fargli del male.
E inizia ad insultarmi: "sei un coglione.... sei scarso.... sei..." qualunque insulto del genere, tutte con il sorriso in faccia. Io inizio a spingerlo finché non arriva a terra. Arrivato a terra inizio a strappargli i capelli e ricordo la violenza con cui lo feci e l'onomatopea "straaappp" dei suoi capelli. Lui non sembrava scosso più di tanto, ma decise di farmi uccidere da alcuni suoi parenti. Continuo a strappargli i capelli fino a renderlo tipo rasato a zero. A questo punto si vedono alcuni suoi parenti e lui che in qualche modo cercava di capire come fare ad uccidermi. Nel mentre io mi accorgo di essere in mutande perché avevo abbassato lo sguardo nel prendere un bastone, anzi, un manico di scopa ad esser più precisi. Con quello volevo colpirlo in maniera pesante. Lo sbatto a terra ed inizio a gridare, solo che le mie urla non erano fatte dalla mia voce, ma dal grido di un gorilla. Era un gorilla a gridare in pratica. Inizialmente si nascose dietro la gente che formava il precedente gruppo (li provai a lanciargli il manico di scopa a mo di lancia, ma non lo feci perché non volevo sbagliare la mira), dopo l'ambientazione si trasformò senza che me ne resi conto e mi trovavo ad un incrocio di una famosa via qui nella mia città. Continua a ridere di me insieme a dei suoi parenti, ma io non mi tirai indietro, anzi, andavo incontro a loro al punto che non hanno avuto il tempo di organizzarsi e quindi E è stato costretto a scappare.
Da lì parte la caccia all'uomo che durò per tre giorni (non ho percepito la lunghezza dei tre giorni, ma nella parte che scriverò dopo sapevo ne fossero passati tre e sentivo ci fosse stato proprio uno sbalzo temporale).
Nella scena dopo sono in una traversa che non esiste di una via che sta appunto la vicino nella zona. Sapevo che E era ancora nei paraggi perché i suoi parenti cercavano di mandargli del cibo e degli approvigionamenti per farlo sopravvivere in questi tre giorni. Entro nella traversa: era un vicolo cieco che a sinistra aveva un palazzo degradato con finestre tra loro distanti, di fronte muro di mattoni ed a destra ancora un palazzo degradato, ma addirittura danneggiato con finestre rotte e pezzi di muro distrutti. Penso che voglio arrampicarmi come fanno le scimmie e saltare di punto in punto alla king kong/hulk, ma le finestre erano lontane tra loro (lato sinistro) e per un attimo sono titubante. Ma a me non importa ed alla fine salto ed arrivo in cima all'angolo tra il muro sinistro e quello frontale. A questo punto mi giro per guardare dietro avendo ancora nella mia mano destra il manico di scopa. Ad un certo punto E passa dal vicolo da sinistra verso destra, all'ingresso insomma. Appena lo vidi feci un grido da gorilla di rabbia e mi lanciai in picchiata verso di lui. Si scansa. Black totale e mi ritrovo nel bagno di casa mia. Guardavo verso la porta che si trova a destra rispetto al punto dove mi trovavo io (il wc, ero seduto al wc), e vedo mia madre vestita elegante con un vestito blu che aveva in braccio una creatura molto simile ad un feto veramente piccola che inquadrai come una delle figlie di sua sorella (cioè mia zia). Mia madre la teneva per evitare di farla cadere, ma improvvisamente decise di andarsene lasciandola incustodita ed appoggiandola esattamente all'angolo del lavandino che sta prima il box doccia. Appena fece così io saltai dal wc per tenerla in equilibrio con la mia mano destra ed evitare che cadesse. Nel farlo mi resi conto di quanto fosse delicata quella creatura e la cosa un po mi commosse, le volevo bene.

Mi sveglio con gli occhi chiusi, come riesco a fare già da un periodo.

Fine
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