Il lato positivo è che sto recuperando memoria, vividezza e coerenza. Pare che l'attenzione che ho dedicato ai miei sogni inquietanti stia dando frutti perfino peggiori.
Titolo: Kleinfield e PO assassinatiLavoro da Kleinfield, un negozio di abiti da sposa. (
http://www.kleinfeldbridal.com/ Ne parla la trasmissione Cercasi abito da sposa, visto ieri in tv).
Sono lì che faccio le mie cose quando arrivano Celentano e Claudia Mori, che si sono sposati tre anni fa, a riconsegnare l'abito per un intervento di restauro sul velo, che è antichissimo e ingiallito. (Anni fa mia mamma mi aveva mostrato il velo matrimoniale di sua nonna o giù di lì. Aveva visto diverse generazioni di matrimoni). Prendo in consegna il velo, quando Celentano mi chiede di provarlo. Emh... ok... glie lo sistemo in testa. Poi chiede di provare l'abito. Emh... ... ok glie lo appoggio davanti. Poi mi chiede di coprirgli la faccia con un velo rosso. Discutiamo di un rossetto che mi sta bene, e dei trucchi... penso che potrei andare a comprarmi qualcosa, ma non ho contanti quindi nisba. Celentano mi chiede se so cantare, se posso cantare qualcosa di suo. Io rispondo che so canticchiare, ma che non mi permetterei mai di rovinare una delle sue canzoni cantandola davanti a lui. Li accompagno fuori. L'altro lato del corridoio è uno strapiombo, quindi chiamo per loro il ponte, che appare sotto forma di passerella uscendo dal pavimento, per portarli su una piattaforma. Attraversano e io rientro in negozio.
La voce fuori campo commenta non so cosa... C'è una sposa xxl che ha portato la sorella, altrettanto xxl. I ragazzi dell'atelier la prendono in parte e le dicono che se vuole passare l'abito con cui si era sposata lei alla sorella lo possono smontare e cambiare alcuni pezzi. Così non c'è nemmeno bisogno che la sorella xxxxl se lo provi. Lei, che ora è un lui, è decisamente enorme, è scontento.
Modelle in abiti d'alta moda e con trucchi improbabili si aggirano per un percorso pseudo artistico gattonando su per una salita. La voce fuori campo ci ricorda che Randy è troppo impegnato e avevano dovuto assumere un secondo responsabile delle vendite. Lo intervistano, è molto comprensivo nei confronti di Randy (
http://www.thedress.it/567/labito-da-sp ... kleinfeld/). Intendono proporre ad una cena un lavoro ad una modella un pò testarda, che rifiuta di fare le lampade, ma quando lo fanno uno strano rumore sconvolge tutti. su una sedia c'è un gatto selvatico
http://it.wikipedia.org/wiki/Felis_silvestris che ringhia... fa paura!
Sono in negozio, racconto a mia mamma l'aneddoto di Celentano.
Con lei c'è la Zia materna rimasta Lo. Mentre chiaccheriamo, mia zia tira fuori vecchie foto in cui compare anche l'altra sorella del trio, mia zia La. scomparsa davvero qualche anno fa. Solo che in queste foto in bianco e nero è di colore, ed era una cantante di successo. Mia zia ha difficoltà a farsi mandare le copie del materiale riguardante la zia La. da cuba, a quanto pare c'è gente che rifiuta. Zoom su un dettaglio che non ricordo.. forse un disco, di Mia Martini.
Mio fratello è lì con noi. Guardiamo ancora le foto, in alcune compaio io da piccola.. mi commuovo... dobbiamo sistemarle. Ho in mano un foglio di carta. Con una colla da postit vi sono legati degli stecchetti di legno tipo quellil da gelato. Devo rimuoverli tutti, chiedo a mio fratello una mano, ma li rompe tutti e non deve, perchè poi vanno rimessi al loro posto. Lui credendo di darci una mano spruzza di acqua e sgrassatore il monitor e la tastiera del portatile, senza pensare che poi non attaccheanno più. Lo rimprovero duramente, e lui è visibilmente in crisi.
Vorrebbe risistemare le cose, ma mia mamma vuole andare via. Discutono sull'ora... mia mamma dice che di sabati di pasqua non se ne intende, e che non aspetterà le sei del pomeriggio per andare via, mio fratello la implora prima, e poi sbrocca. Urlando qualcosa che non ricordo, le tira addosso una svalangata di arance e mele e frutta così, poi sconvolto mi guarda e mi dice: l'ho uccisa... non volevo ma l'ho uccisa...
Devo cercare di prendere il controllo della situazione e farlo calmare. Sono semilucida. So di essere in un sogno, ma sono troppo coinvolta emotivamente per staccarmene.
Rassicuro mio fratello, gli faccio vedere che sotto a quella montagna di frutta il corpo di mia mamma non c'è. Non l'ha uccisa.
Lui è sconvolto... e giovane. Abbastanza giovane da essere più basso di me di una testa. Non riesco a vedere mia mamma, così lo prendo per le spalle e lo rivolgo verso lo specchio. Come mi aspettavo, nel riflesso mia mamma appare subito alle nostre spalle, sorride rassicurante. Mio fratello si calma... lo accompagno fuori e poi rientro.
Rientrando vedo che i mobili sono diversi, penso che il pg onirico che interpretava mia mamma ora starà svolgendo un altro ruolo, che è lì solo per farsi accoppare in vari modi, e ora sarà pronto per dei nuovi "clienti" ma quando arrivo si mostra nuovamente come mia madre, molto sofferente, collegata ad un respiratore e un cappuccio di bic rossa seduta su una sedia a rotelle, incapace di muoversi. La sedia si gira lentamente verso di me, l'immagine è cinematografica e straziante...
Finalmente mi sveglio, in preda all'angoscia. Scrivo per non dimenticare, e allo stesso tempo per prendere le distanze a livello emotivo e razionalizzare il fatto che era
solo un sogno.