18-19/06/2014SOGNI:
Rissa in un parcheggio: mi trovo in macchina con mia sorella, mamma e papà. Sento che sono venuto a prende mia sorella a scuola. Sto facendo manovra per uscire dalla strada in cui ci troviamo, che è una strada chiusa con la parte chiusa al termine di una salita molto ripida (somiglia molto alla strada dove abita M). Ho difficoltà a eseguire per bene la manovra. Più o meno alle mie spalle, sul lato destro della strada prendendola in salita, c'è uno spiazzo/parcheggio che sembrerebbe essere l'uscita della scuola. Mia madre si accorge che qui dei ragazzi stanno per dare fastidio a un ragazzo asiatico. Scendo dalla macchina e vado a difenderlo. Vengo aggredito, insieme all'asiatico, dai quattro ragazzi e comincia una rissa. E' faticoso combattere, difficoltà motoria alta [anche se minore rispetto a altre situazioni di sogno]. Un pò ce le prendo, un pò le do. Ad un certo punto uno dei quattro finisce per terra sotto mio tiro e mi sfogo sul suo volto. Già da questo risvolto l'ambiente intorno a noi sta svanendo, adesso sembriamo essere in un ambiente bianco senza dimensioni o punti di riferimento.
Adesso le botte che ci tiriamo diventano in qualche modo virtuali. Non so spiegare come, ma è come se non ce le stessimo dando davvero ma attraverso un "qualche modo" che ci fa combattere senza farlo fisicamente, anche se l'immagine è proprio quella di una rissa vecchia e buona. Adesso questo "modo" che ci faceva combattere così in questo strano modo virtuale si concretizza in uno strano aggeggio di ferro: è costituito da un piano, nell'ordine delle poche decine di centimetri, sul quale si posa un piccolo oggetto; questo piccolo oggetto (simile a un seme delle dimensioni di una moneta) viene schiacciato da una piccola pressa attivata a mano che lo fa diventare o banconote o una grande moneta. Ho la sensazione che più si fa forza sulla pressa e più le banconote diventino banconote di valore, o la moneta diventi una grossa moneta. Nel concepire ciò, intanto, l'ambiente è cambiato e gradualmente è diventato la mia cucina. Non ci sono più i tizi della rissa. Dico a mia madre che sarebbe bellissimo se si potessero fare i soldi attraverso quell'aggeggio strano.
Così in questo modo inconcepibile con cui il combattimento, pur sembrando reale, era percepito inspiegabilmente artificiale, adesso faccio del sesso artificiale con S, sul tavolo della cucina.
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viewtopic.php?f=10&t=7454&p=71997#p71997Dal meccanico-birraio: mi trovo dentro casa mia ma l'immagine è quella di casa di L. Nel balcone c'è il mio meccanico ma l'aspetto è del tizio pelato della birreria in cui vado solitamente. Gli dico che deve controllarmi il motore del motorino, e gli dico che la notte dormirò lì (in casa). E' dato per inteso che lui resterà in balcone. C'è un altro tizio, suo amico.
Passa la notte e lui mi ha guardato il motorino: mi dice che c'è un problema e mi chiede quante candele mi aveva cambiato la volta precedente.
In un centro commerciale: mi trovo in un centro commerciale davanti all'ingresso di un negozio relativamente grande in cui prevale il colore blu. Sembra tipo un Media World, più piccolo e quasi senza scaffali nel mezzo dell'area. C'è il tizio pelato della birreria, anche lui lì davanti all'ingresso, e parla con un gruppo di persone. L'atmosfera è caotica e movimentata. Sono con papà e anche noi parliamo con lui. Entriamo dentro per cercare l'altro tizio proprietario della birreria, perché so di averlo intravisto prima. Esco dal negozio e, spostandomi nel centro commerciale, vedo due ragazze che sponsorizzano qualcosa. Spero che non mi fermino perché non ho voglia di ascoltare la gente che mi vuole appioppare la propria roba. Una di loro ha calzoncini e calzettoni da calcio, ma entrambi gli indumenti sembrano molto vecchi e malconci. L'altra entra in una profumeria per salutare un amico o due. Sono più rilassato perché ora so che non mi fermeranno.
Lungo una strana biblioteca: mi trovo con MS, papà e un altro uomo, passando a piedi per una piazza rettangolare con una bella fontana rettangolare nel mezzo. Nella piazza c'è un pò di gente ma decisamente non troppa; l'atmosfera mi sembra molto serena e tranquillizzante. Usciamo dalla piazza e prendiamo un lungo viale alberato abbastanza largo. Non vi sono macchine, è pedonale, ma in realtà non ci sono nemmeno altre persone. Da sinistra arrivano onde tipo bagnasciuga, quindi che vanno e vengono. Io cerco di evitare l'acqua ma le onde arrivano fino all'estremo lato destro del viale, quindi per evitarle devo salire le tipiche sbarre di legno da palestra che sono poste su una parete destra (non è chiaro se naturale o artificiale, poiché in realtà non la vedo) che segna il limite destro del viale. Io e MS siamo molto indietro rispetto a papà e l'altro tizio. A un certo punto papà si gira verso di noi scocciato per questo motivo e ci apostrofa.
Io e MS parliamo di calcio e in particolare di Lotito. Le sbarre a destra occasionalmente diventano scaffali e su uno di essi MS si mette a guardare l'immagine di Ibrahimovic sulla copertina di qualcosa che sembra un cofanetto, con sopra una scritta blu in latino (qualcosa che ha a che fare con il concetto di squadra preferita; forse vi rientra l'Inter).
Gli scaffali piano piano diventano una libreria e vi trovo diversi libri tra cui un libro di Castaneda che ho letto e uno a me inaspettatamente sconosciuto che è qualcosa di simile a una sua analisi dei propri libri. La cosa mi intriga ma esaminandone la copertina scopro che è precedente al quarto libro (probabilmente tra il terzo e il quarto) e quindi lo stesso Castaneda non è che potesse saperne così tanto. Diverse volte trovo anche Shantaram: l'ultima di queste volte la copertina è arancione con delle fantasie simili a fiamme. Nel frattempo ho parlato con un tizio e gli ho detto che ho cominciato a leggere la Bibbia per diletto, e lui mi ha chiesto che lo faccio a fare.
La ambientazione cambia gradualmente e adesso siamo al chiuso. M si lamenta perché non ha finito di leggere Shantaram. Scopro ora che l'ultima copia di tale libro che avevo trovato, quella arancione, diventa come una grande fisarmonica con copertina. Ci metto tanto a capirlo ma l'interno della fisarmonica è costituita da mutande nere tutte attaccate e consecutive, e quello costituisce un grande pannolone che mi è stato regalato. Lo commento con M, S, E.
Cercando una strada in macchina: sono in giro in macchina per le stradine vicino casa di M. Incrocio una vecchietta a piedi. I miei pensieri vanno alle immagini profilo di Facebook e al fatto che futuri datori di lavoro potrebbero scattarmi se mettessi cose sconce o volgari.
Adesso sono in macchina su una strada piatta, dritta e lunga (ma comunque è una strada di città) e so che sono vicino a dove ero prima: sto cercando una strada in particolare che so essere una traversa a sinistra della strada che percorro e che so che porta alla zone dove stanno le stradine interne del quartiere di prima. Scorrendo sulla strada dritta, le traverse a sinistra sono tutte a senso unico: una a senso vietato e l'altro no.
Eiaculatio: sono in uno spazio vuoto non definito e eiaculo in giro. La mia fisicità è limitata a ciò che mi serve per farlo.
note: alcuni di questi sogni, e lo si capisce da certe similarità che legano la fine di uno e l'inizio dell'altro, potrebbero essere solamente uno il seguito dell'altro. Tuttavia li percepisco come sogni diversi e così li scrivo