da Saladriel » 29/12/2015, 9:04
Ieri sera pratico un po' di meditazione ascoltando suoni di tamburi, dopo di che vado a casa di un'amica a fare due chiacchiere.
Tra una cosa e l'altra rientro a casa che è quasi l'una e vado a dormire poco dopo.
Sogno abbondantemente, ecco ciò che ricordo:
[...] Sono in una sala fiocamente illuminata e c'è un buon numero di persone, riconosco RR, MS, FC, AM... insomma buona parte del vecchio gruppo di gioco, più altri. Si sta giocando la campagna di WFRP di AM e io interpreto ancora Erik Bauer, cavaliere devoto alla divinità della Purificazione e del Castigo. Il nostro party è in una cittadina che sta per essere assediata da un'esercito devoto a Nurgle, divinità Caotica della Disperazione e della Pestilenza (Ricorda per tanti versi il finale della seconda campagna che ha arbitrato, anni fa).
La sala nella quale siamo ricorda vagamente degli uffici, appena me ne rendo conto ricordo che lavoriamo tutti assieme e abbiamo l'abitudine di rimanere in ufficio una sera alla settimana, ordinare delle pizze, tirare fuori le schede e passare la serata e parte della nottata a giocare di ruolo. Siamo lì e discutiamo di come organizzare le difese della cittadina: noi siamo una decina e per quanto potenti e valorosi non bastiamo, abbiamo bisogno di sfruttare al meglio la milizia della cittadina.
Ricordo che mentre discutiamo il sogno balza di continuo dall'ufficio all'ambientazione della campagna, un minuto siamo un gruppo di nerd che giocano di ruolo, un minuto dopo siamo un manipolo di avventurieri nella piazza di una cittadina medioevale. Mi ricordo che indosso l'armatura barocca da cavaliere e... ecco, in quell'occasione Erik indossava l'armatura da cavaliere della Cerca, devoto ad Arianka, dea della Disciplina... il sogno così come la seconda campagna di AM è ambientato prima che diventasse cavaliere di Solkan, divinità della purificazione e del castigo (Le due divinità sono consorti e allo stesso tempo fratello e sorella).
Dicevo, indosso l'armatura barocca da cavaliere e porto con me il Sacro Spadone Fiammeggiante, un'arma perfetta per combattere il Caos, negli attimi di nervosismo lo estraggo da dietro la schiena e faccio qualche movimento, simulando affondi e fendenti per scaricare la tensione delle braccia.
Il sogno continua a rimbalzare avanti ed indietro tra ufficio e cittadella, quando mi viene in mente un'idea: se ci uniamo io, RR (che in questo sogno interpreta un cavaliere Bretoniano) e MT (Che interpreta un Templare di Ulrik, dio dell'inverno, dei lupi e delle battaglie), insomma tre cavalieri potenti, nati per le battaglie ed equipaggiati da testa a piedi per poter sopravvivere e formiamo una piccola squadra d'assalto possiamo penetrare tra le fila dell'armata nemica, raggiungere il loro generale e ucciderlo direttamente. Mentre formulo l'idea RR mi guarda come se fossi impazzito, mentre MT sembra valutare la cosa con celato entusiasmo... io tra me e me rimpiango solo che Beck Rowen, campione dell'arena dei gladiatori, personaggio di IB esista nella mia campagna e non i quella di AM, perchè sarebbe stato un'ottimo personaggio da sfondamento da aggiungere al nostro terzetto.
Mentre valutiamo la folle idea vedo con la coda dell'occhio AM che ci guarda sogghignando come suo solito, evidentemente deve essere un'idea più folle di quello che pensavo.
Il sogno si evolve con AM che diventa in parte GR (titolare dell'azienda nella quale lavoriamo) e si parte per una gita aziendale verso il paese assediato dall'armata ('realtà' e 'finzione' oniriche si stanno fondendo).
Ricordo che ho preso la macchina e altre 4 persone sono salite con me, tra le quali GR/AM che si siede al fianco del posto guida. Viaggiamo per un certo tempo, fino a quando mi fa fermare la macchina su di uno spiazzo lungo una provinciale, alla nostra destra un capannone bianco grigio... campi dappertutto... siamo davanti a casa dei miei genitori!
GR sta tirando fuori dei biglietti, sono per le camere d'albergo... io gli dico "Beh, ma se me lo dicevi chiedevo ai miei se potevo dormire da loro" e indico la villa che c'è dietro al fabbricato. E' una battuta ma lui mi guarda piuttosto seriamente, leggo nei suoi occhi una cosa del tipo "Ci stiamo preparando per un assedio e questo è il cameratismo che proponi?"...
"Era una battuta, G... scherzavo. Dammi pure il biglietto per la camera"
Lui me lo sporge, poi mi fa "Come si dorme lì?"
"Scusa, ma di quale albergo stai parlando?" gli chiedo
Lui indica davanti a noi, la provinciale tira dritta per diversi Km (nella realtà dopo meno di un Km curva a destra iniziando una scollinata in discesa piena di curve) verso una zona commerciale nella quale in effetti vedo sorgere un albergo, l'immagine è bellissima e coloratissima, con il sole che sta tramontando poco distante e sfumature di colori che vanno dall'azzurro intenso fino all'arancione/pesca.
"Non lo so, G... questo è il paese dove sono cresciuto, abitavo a 50m da dove siamo noi, non ho mai dormito in albergo qua" gli faccio
"... Giusto!" risponde lui "Beh, andiamo"
[...]