Salve sognatori della galassia. Chi avrà letto nel mio diario il SL intitolato “Incontro con un PO(ETA) (viewtopic.php?f=10&t=6681&start=90#p106800) sarà al corrente del fatto che ho avuto modo di “estorcere” la seguente strofa poetica ad un PO:
“
Da un cielo senza spine
che taglia il futuro presente
occhi di pietra ti ascoltano
senza che tu dica niente
Che i PO siano a volte in grado di rispondere alle nostre richieste non rappresenta una novità per chi esplora il mondo dei lucidi (a tal proposito potete prestare ascolto alla puntata n. 10 di “Radio sogni lucidi” in cui si parla anche di questo genere di esperimenti: https://www.youtube.com/watch?v=Ck0qrvsuHvQ), ma ottenuti i versi sopracitati ritengo si possa abbozzare il manifesto di un nuovo filone poetico che, se volete, potremmo indicare come “poesia onirica inconscia”, da non confondere con il genere della poesia onirica già esistente e riguardante opere in versi che, pur traendo ispirazione da episodi onirici, è frutto di una mente senziente capace di compiere, col senno di poi, uno sforzo compositivo. La poesia onirica inconscia potrebbe pertanto riferirsi a componimenti poetici demandati interamente alla creatività dei personaggi onirici che è possibile incontrare sia all’interno della dimensione dei sogni lucidi che dei sogni ordinari, senza richiedere alcuna elaborazione ad una mente vigile che si trovi all’interno di un contesto onirico. Possiamo immaginare questo nuovo filone come una forma di scrittura poetica surrealista portata alle sue estreme conseguenze, ovvero prodotta dal nostro inconscio e composta unicamente dai nostri PO, ai quali, almeno figurativamente, va anche attribuita la paternità dell’opera. Pensiamo a questo genere di poesia come un atto liberatorio; una forma artistica spregiudicata che 1) può sfuggire allo sforzo creativo della mente senziente, 2) si poggia su una realtà non necessariamente dotata di senso tangibile, e 3) può aprire nuovi spazi di interpretazione in quanto frutto di emanazioni restituiteci dall’inconscio anche dietro nostra richiesta. Forse alcune forme poetiche di questo genere potranno apparire ermetiche o altresì nascondere reconditi significati che possono rifarsi, oltre che al vissuto personale, anche a contenuti inconsci che la sensibilità estetica o l’indagine psicanalitica del lettore potrebbero far emergere. L’idea della poesia onirica inconscia presta fede ad aneddoti su poesie recepite in sogno, come anche riportato da alcuni famosi artisti, o fornite dai PO in risposta alla risoluzione di problemi creativi, come rilevabile da studi di psicologia.
In ragione di tutto questo, invito gli amici onironauti a cimentarsi in simili esperienze, così da provare ad estrapolare dai loro sogni dei componimenti poetici inventati dai loro PO e, infine, riportare i loro versi in questa sezione del forum. Io proverò a fare altrettanto. Nuovi orizzonti ci aspettano!