Indice Tecniche e Divulgazione Il mondo dei sogni lucidi > pluralità di mondi

Conversazioni generiche su tutto ciò che è inerente ai sogni lucidi: dinamiche al loro interno, funzionamento, personaggi onirici, ambientazioni, e considerazioni varie sull'argomento.

pluralità di mondi

Messaggioda olrac » 15/11/2014, 0:05

propongo una forma di follia collettiva da provare:
sappiamo ormai esistono diversi mondi paralleli, si parte all'inizio della vita con la convinzione che esista solo il mondo fisico, poi anche quello onirico, poi quello astrale, poi quello lucido, poi le altre esperienze extracorporee e infine i cosiddetti mondi superiori e chissà quanto altro ancora. quindi mi chiedo se non sia il caso finalmente di cominciare a modificare il mondo fisico in base alle nuove esperienze acquisite.
ad esempio ultimamente sto provando a concentrarmi di immaginare che la mattina ci si possa svegliare in un mondo nuovo, come se lo si esplorasse per la prima volta, esattamente come si fa in un sogno lucido o in qualsiasi altra dimensione.
alzarsi e toccare le coperte come se non si fosse mai fatto, uscire di casa e guardare la città come in un sogno nel quale ci si muove, in modo totalmente nuovo. toccare volontariamente un muro reale e sentirne la ruvidezza, guardare in alto le nuvole dimenticando che lo si è fatto mille altre volte...pensare che quello non è un muro o una nuvola ma è semplicemente qualcosa di...sconosciuto. lo so, magari non è molto facile all'inizio.
mi sono accorto che così facendo accadono due cose: la prima è che vieni visto come uno un pò strano. l'altra che effettivamente il mondo fisico diventa una dimensione rinata, rivitalizzata. accade che una persona che passa che magari conosci anche ti appare come un p.o. o un essere completamente nuovo, un ectoplasma o un maestro spirituale. ti dimentichi anche il suo nome ma lo hai "visto" per la prima volta.
così mi sono accorto che è possibile questo "gioco" solo se c'è ancora la volontà di stupirsi, vale a dire se uno ha ancora l' umiltà di comprendere che del mondo si conosce solo una parte molto piccola.
anche andare al noioso supermercato diventa una esperienza shockante. guardarsi intorno, dire"sto sognando ora?", oppure "chi sono questi qui di fronte a me?", si diventa il perno centrale delle azioni nello spazio perchè nessuno si sta chiedendo in quel momento se sta sognando o se è il p.o. di un altro. il risultato di questa azione mentale è una sensazione di novità, di esistenza, di entusiasmo. ci si sente stranamente più vivi ed esistenti di quelli che meccanicamente stanno pagando la spesa o trascinano il carrello.

insomma, propongo di entrare nel mondo fisico, soprattutto di mattina, quando il cervello è più vulnerabile agli attacchi inconsci, credendo che si stia semplicemente facendo un altro tipo di sogno lucido, un pò più lungo e stabile, sperimentando di nuovo per la prima volta tutte le sensazioni, persino quelle più banali e insignificanti.
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda Cenwyn » 15/11/2014, 1:04

olrac ha scritto:cominciare a modificare il mondo fisico in base alle nuove esperienze acquisite

Tutto quello che hai descritto a seguito di questa frase è incentrato sulla percezione del mondo fisico.
Ed è questa che puoi cambiare, non certo il mondo di per sè.
Quindi o la premessa è sbagliata, o l'esecuzione.
La vita è scoprire quello che accade dopo il presente, un po' per volta
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda Melody » 15/11/2014, 1:26

Ma questa è ADA : Razz : E bravo olrac, hai scoperto da te una cosa che non solo ti fa assaporare la vita quotidiana in un modo più bello, ma che ti aiuta anche a lucidare : Thumbup :
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda Filippo » 15/11/2014, 13:55

Condivido le tue magnifiche parole orlac. Tutti dovremmo capire che vivere nella quotidianità in questo modo è conveniente e meraviglioso.
L'infinito è nel presente di ogni singolo istante
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda KaitoH2 » 15/11/2014, 14:58

Sono molto d'accordo con le conclusioni, ma non con le premesse. Mi spiego, giusto per dare anche io la mia opinione a riguardo!
Trovo che sia una cosa molto importante e saggia vivere la quotidianità riscoprendo lo stupore e la magia di ogni momento. È come l'ADA ma qui si gioca particolarmente sulla meraviglia del mondo, delle sensazioni, delle emozioni. A volte sì mi sento un po' fuori luogo perché noto che certe cose mi meravigliano molto più di quanto stupiscano gli altri, e lì provo un po' di tristezza. Non per me, ma per loro che si perdono una bellezza in più della vita.
Quando vedo un bambino leggere, un ragazzo improvvisare per conquistare una ragazza, una vecchietta che cucina la pasta al ragù, un cane che riporta il bastone al suo amico umano... mi meraviglio sempre perché mi rendo conto di quanto tutto sia perfetto, curato nei minimi dettagli e magico in un certo senso. Mi diverte anche solo l'idea che posso immaginarmi un'oggetto mentalmente e avere la sensazione di vederlo ma continuare a scrivere sul computer: vedo due cose contemporaneamente, con "occhi" diversi ma una visione non intralcia l'altra.
Non riscoprire il mondo ogni giorno è un peccato perché quel tempo è quasi come se andasse perso, si comprimesse e sparisse una volta passato.
È una cosa che faccio da tempo e sono contento che tu l'abbia voluto proporre sul forum, davvero.
Dico solo di non essere d'accordo sulle premesse perché ad esempio non mi ritrovo in questa affermazione:
sappiamo ormai esistono diversi mondi paralleli, si parte all'inizio della vita con la convinzione che esista solo il mondo fisico, poi anche quello onirico, poi quello astrale, poi quello lucido, poi le altre esperienze extracorporee e infine i cosiddetti mondi superiori e chissà quanto altro ancora.

Quelli che tu hai nominato per me non sono mondi paralleli, sono solo momenti diversi di una stessa, sola, ed unica realtà. Potrei anche chiamarli mondi ma allora per me la distinzione sarebbe pari a quella "mondo del lavoro, mondo dell'infanzia" che per l'appunto non è che siano mondi paralleli e non so se è la stessa cosa che intendevi tu.
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


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- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
- Indeterminazione, quando non sono certo di essere stato lucido o meno a causa dei miei ricordi compromessi (o anche quando non so se mi trovo in sogni o allucinazioni)
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda Citrato » 15/11/2014, 17:04

Ciao Olrac,

le tue riflessioni hanno risvegliato in me il ricordo di un vecchio romanzo di Italo Calvino, intitolato "Le città invisibili". Ti invito a leggerlo perchè oltre ad arricchire il tuo spirito d'immaginazione, potrà aprirti molti dei mondi di cui stavi parlando.

http://it.wikipedia.org/wiki/Le_citt%C3%A0_invisibili

E' vero che il ristagno della vita quotidiana, talvolta così ridondante, può farci cadere in una spirale che si avvita su se stessa fino a farci sclerotizzare nelle nostre piatte abitudini, facendoci perdere il senso della sorpresa e della meraviglia, impedendoci in ultima istanza di poter continuare a guardare il mondo con gli occhi di un bambino. Si sente pertanto il bisogno di esplorare una dimensione più liquida del divenire, dove niente è identico a se stesso e dove ogni cosa muta continuamente il suo significato. E' un rifugio che sottolinea il malessere dei tempi che stiamo vivendo, dove malgrado le innumerevoli risposte che è possibile trovare alle nostre domande, rimane ancora un senso di incompiutezza della nostra vita. Questo disagio dell'esistenza è già stato esplorato in certe correnti del Romanticismo nonchè nella corrente filosofica/letteraria del Decadentismo e, al giorno d'oggi, si è più che mai riattualizzato, portandoci verso un Neo-decadentismo.

Dal mio punto di vista il tentativo di perdere ogni punto di riferimento con la realtà è un pò pericoloso, perchè può sfociare in una sorta di relativismo culturale che nasconde dietro di sè la minaccia del nichilismo. Per me non è tanto importante l'idea di perdere i punti di riferimento della realtà in cui viviamo, nella speranza di riacquistare quella fluidità del divenire di cui stavo parlando. Piuttosto mi cimenterei nella costruzione di significati che possano arricchire la nostra vita, permettendoci di costruire sane abitudini che col tempo possano sedimentarsi nella nostra coscienza e ricordarci chi siamo.

Come afferma lo stesso Calvino nel suo romanzo: "È inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è in queste due specie che ha senso dividere le città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati." e ancora: "L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio".
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda nagualdreamer » 15/11/2014, 18:42

Olrac!! Questo atteggiamento che descrivi lo ho praticato svariate volte sin dal 2009, in parallelo con le mie attività oniriche lucide. Mi è sepre venuto spontaneo farlo nei giorni successivi ad un lucido. Mi ha influenzato molto la lettura di Castaneda, certo, ma in realtà l'impatto del lucido sulla mia vita quotidiana può essere riassunto dalla tendenza a fare quello che tu proponi.

Non mi interessa quello che potranno pensare gli atri di quanto sto per dire... ma sinceramente, nel mio profondo, penso in quei momenti che la veglia non sia altro che un insolitamente lungo e stabilissimo lucido condiviso... e ritengo che l'immensa stabilità di questo lucido è data da un qualcosa di estremeamente misterioso e difficile che facciamo inconsciamente... e anzi l'effetto è cumulativo... una sorta di tecnica di stabilizzazione definitiva.

Ovviamente questa è una descrizione imprecisa del sentimento che mi porto dentro ogni volta che pratico quello che proponi come "follia collettiva", e in realtà non ritengo questo modello di pensiero accurato al 100% ma di sicuro utile nella pratica, è un'assetto mentale... ma sinceramente non è molto distante da quello che credo sia il modello corretto, e ho molti motivi per crederlo.

Spesso, durante un periodo di intensa attività onirica, riuscivo perfino da sveglio a provare quellla strana sensazione del lucido... quando fissavo un'oggetto potevo benissimo sentirmi scosso dalla visione, e mi colpiva in tutto il corpo con la sua vividezza... sensazione che emulava fedelmente quelle che provavo nei miei lucidi...

Per concludere vorrei proporre una riflessione...
ma se chiamiamo mondo quello che compare nella nostra percezione, esso può cambiare insieme alla percezione stessa...
ma se il mondo è indipendente da noi e ci giunge in frazioni tramite la percezione, cambiare la percezione vuol dire cambiare il nostro punto di contatto individuale con il mondo, scoprirne nuove facce?

Quale potra essere quella corretta? ma non importa... non sono forse entrambe prospettive straordinarie?
" If we choose to recondition our interpretation system, reality becomes fluid,
and the scope of what can be real is enhanced without endangering the integrity of reality.

Dreaming, then, indeed opens the door into other aspects of what is Real."
~Carlos Castaneda
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda woland » 15/11/2014, 22:34

Ovviamente tutto é tentativo di spiegazione, ma questo saggio contiene a mio avviso interessanti intuizioni su cosa sia la coscienza e come funzioni la percezione della realtà attraverso un ininterrotto "fluire tra le dimensioni"

http://www.shaman-australis.com/~claude/apropos.html

Curiosamente, nello Yoga-sutra di Patanjali viene data una definizione analoga affermando che
"Il significato dello yoga STA NELLA PAUSA TRA I VORTICI DELLA MENTE": Intravvedere qualcosa attraverso delle fessure

Immagine

L' ipotesi che la realtà non sia altro che un
Insolitamente lungo lucido condiviso
mi pare sia un po' troppo "Matrix"
E' più plausibile spiegare la coscienza del reale come un fenomeno oscillatorio che all' interno degli intervalli contiene degli elementi di intuizione ed elaborazione
Modificando la qualità degli intervalli, si condiziona la percezione e questo condizionamento può avere una valenza estetica, morale o di conoscenza
Se io conosco le leggi che sostengono un arco, questo condiziona il mio modo di percepirlo
Se io mi immedesimo in modo compassionevole (cum-passio) in chi mi sta di fronte, lo percepisco in un modo totalmente diverso
Se io mi faccio penetrare dalla bellezza, dal profumo, dai colori, modifico il mio stato di coscienza
La follia é semmai l' impermeabilità; l' incapacità di vibrare.
Un po' come essere azzoppati...
The rabbit-hole went straight on like a tunnel for some way, and then dipped suddenly down, so suddenly that Alice had not a moment to think about stopping herself before she found herself falling down what seemed to be a very deep well
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda olrac » 17/11/2014, 1:09

ringrazio tutti per le diverse interpretazioni e osservazioni sul tema proposto, grazie davvero!
daccordo o no, l'argomento ha toccato una parte molto sensibile.

dico quello che ho pensato riflettendo sugli interventi:

per me è il livello di unità interna dell'essere che definisce la realtà in cui si trova in quel momento.
qualcuno può percepire una sola giornata come un evento unitario ma per la maggioranza non è così.
la realtà si manifesta in modi ed eventi differenti sulle persone in base al livello di ignoranza di quell'essere, cioè la realtà è un maestro che insegna cose diverse in base al livello dell'allievo.

percepire la realtà fisica come un lungo e "abbastanza" stabile sogno lucido per me si avvicina alla verità. cosa altro potrebbe essere?
è un lucido (o perfetta illusione)prodotto da una super-mente (che non è niente di quello che la maggior parte potrebbe pensare)che ci sta insegnando qualcosa. non certamente solo per continuare a vivere in questa dimensione ma per "essere"anche altrove.

l'atto del riscoprire la realtà fisica è l'unica cosa che puoi fare per collegarti alla fluidità delle dimensioni nascoste. non si tratta di fare come i bambini ma di comprendere che l'intelligenza dei bambini è più vicina allo spirito, cioè alla dimensione pre-nascita, cioè la parte più vicina alla luce. lì la velocità, il tempo e le leggi cambiano.

per me siamo costretti a credere alla presunta stabilità di questo lungo lucido (vita ordinaria) perchè ce lo fanno credere fin dalla nostra nascita in questo mondo!!

l'esperienza che proponevo è una specie di "bagno di realtà" per rigenerarsi dalla meccanicità quotidiana. non c'entra niente la degenerazione della società moderna, il problema è nostro, è interno non esterno!
se ci sono altri metodi ben vengano!
olrac
 
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda Cenwyn » 17/11/2014, 10:24

Citrato ha scritto:Dal mio punto di vista il tentativo di perdere ogni punto di riferimento con la realtà è un pò pericoloso, perchè può sfociare in una sorta di relativismo culturale che nasconde dietro di sè la minaccia del nichilismo. Per me non è tanto importante l'idea di perdere i punti di riferimento della realtà in cui viviamo, nella speranza di riacquistare quella fluidità del divenire di cui stavo parlando. Piuttosto mi cimenterei nella costruzione di significati che possano arricchire la nostra vita, permettendoci di costruire sane abitudini che col tempo possano sedimentarsi nella nostra coscienza e ricordarci chi siamo.
Quoto parola per parola.


nagualdreamer ha scritto:Non mi interessa quello che potranno pensare gli atri di quanto sto per dire... ma sinceramente, nel mio profondo, penso in quei momenti che la veglia non sia altro che un insolitamente lungo e stabilissimo lucido condiviso... e ritengo che l'immensa stabilità di questo lucido è data da un qualcosa di estremeamente misterioso e difficile che facciamo inconsciamente... e anzi l'effetto è cumulativo... una sorta di tecnica di stabilizzazione definitiva.
La cosa principale che distingue un sogno lucido dalla realtà è che noi il lucido lo possiamo modificare. La realtà, beh è quantomeno più difficile. Quanti di voi sono riusciti a volare per davvero? Quanti ad evocare una persona reale? Quindi al massimo la realtà è un sogno comune.


olrac ha scritto:per me è il livello di unità interna dell'essere che definisce la realtà in cui si trova in quel momento.
Ho l'impressione che quello che sto per dire verrà completamente travisato, ma non posso esimermi.
Quello che dici è vero a livello quantistico. Ovvero ci sono fenomeni nella fisica quantistica tali per cui la realtà ha "bisogno" di essere osservata per collassare dalle infinite possibilità a ciò che è. Vedasi l'esperimento della doppia fessura.

la realtà si manifesta in modi ed eventi differenti sulle persone in base al livello di ignoranza di quell'essere, cioè la realtà è un maestro che insegna cose diverse in base al livello dell'allievo.
percepire la realtà fisica come un lungo e "abbastanza" stabile sogno lucido per me si avvicina alla verità. cosa altro potrebbe essere?
è un lucido (o perfetta illusione)prodotto da una super-mente (che non è niente di quello che la maggior parte potrebbe pensare)che ci sta insegnando qualcosa. non certamente solo per continuare a vivere in questa dimensione ma per "essere"anche altrove.
Ecco vedi, quando invece leggo cose come questa, mi viene l'orticaria. La realtà non ha coscienza, non ha uno scopo. La vita stessa non ha uno scopo. Sei tu a scegliere se dargliene uno, ma qualunque esso sia non può che trattarsi di una decisione completamente arbitraria, che nn ha quindi carattere di universalità.


per me siamo costretti a credere alla presunta stabilità di questo lungo lucido (vita ordinaria) perchè ce lo fanno credere fin dalla nostra nascita in questo mondo!!
l'esperienza che proponevo è una specie di "bagno di realtà" per rigenerarsi dalla meccanicità quotidiana. non c'entra niente la degenerazione della società moderna, il problema è nostro, è interno non esterno!
Ecco, questo temevo. Perchè dopo tutto il pippone filosofico, più o meno legittimo, me l'aspettavo la sentenza negativa sul mondo. Pardon, sulla società moderna. E perchè non aggiungere anche "occidentale"? Certo, la società di oggi, causa di ogni male!
Come se duemila, cinquemila, diecimila anni fa la gente riuscisse a fare cose assurde. Come se "si stava meglio quando si stava peggio".
Questo no, non posso condividerlo.
Perchè sono fortissimamente convinta che la società di oggi, pur non perfetta, è senzadubbio migliore di quelle precedenti. Di tutte, senza eccezione.
E' merito della nostra cultura se siamo liberi di pensare,dire ed essere quello che vogliamo. E quindi è merito suo se possiamo permetterci di lasciarci andare a millemila sofismi e condividerli su un forum.

Ciò detto, Olrac, ho l'impressione che la nostra ADA ancora non l'hai letta http://www.sognilucidi.it/mediawiki/index.php?title=ADA
La vita è scoprire quello che accade dopo il presente, un po' per volta
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