Anche se olrac afferma di aver ottenuto informazioni verificabili dai sui sogni, ritengo che fare affidamento sui racconti aneddotici non sia una buona idea. Purtroppo tutti noi siamo suscettibili all’autoinganno perchè la nostra memoria tende a ricostruire i fatti selezionando le informazioni che rafforzano le nostre convinzione pregresse e scartando quelle che le mettono in discussione. Inoltre, siamo tutti influenzabili da bias di conferma e wishful thinking. La legge dei grandi numeri sul verificarsi delle coincidenze la fa anche da padrona. Per tale ragione, temo che affermazioni del tipo “ho verificato di persona le informazioni” aggiungano poco alla comprensione sulla veridicità di questi presunti fenomeni. Riporto di seguito una lista dei bias di cui è solitamente affetta la nostra memoria:
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_memory_biasesAd esempio una volta fu chiesto a 85 studenti di disegnare a memoria il semplice logo dell’azienda Apple col risultato che ben 84 di essi fallirono nell’intento, seppur avendo visto il logo qualche minuto prima:
http://newsroom.ucla.edu/releases/85-co ... -84-failedAnche per questo motivo le deposizioni rilasciate da testimoni non vengono considerate conclusive dai giudici (e meno male), quando bisogna emettere le sentenze nei tribunali. Il problema è che siamo troppo spesso avvezzi ad attribuire questi bias agli altri, ma mai a noi stessi. Ogni giorno sentiamo parlare di persone che dichiarano di aver avuto visioni, sogni premonitori, apparizioni mariane, guarigioni inspiegabili, ecc.. e che rimangono fermamente convinti circa la bontà dell’esperienza vissuta. Spesso queste persone appartengono a fedi diverse e, pertanto, sono di solito prone a credere alle testimonianze che rientrano nel loro sistema di credenze, ma rimangono puntualmente scettiche sulle testimonianze di chi condivide una fede diversa dalla loro, dato che un sistema di credenze tende ad escludere l’altro, mostrandosi pignole tanto quanto me nel mettere in discussione le convinzioni altrui pur continuando a non nutrire alcun dubbio riguardo alle proprie. Un simile atteggiamento è in realtà perfettamente normale, poichè la nostra mente è stata disegnata dall’evoluzione per rafforzare le nostre convinzioni pregresse per fini legati alla sopravvivenza della specie in periodi più difficili di quelli in cui stiamo vivendo. Ancora, affermare che nei sogni sia gli scenari che i PO possono venire percepiti diversamente è qualcosa che attiene alla propria interpretazione soggettiva e non può portare a dei solidi riscontri,come ho già ampiamente discusso per gli esperimenti fatti sugli studi “Maimonides”. Inoltre è anche possibile influenzare la mente delle persone per far loro vedere “con i propri occhi” ciò in cui non hanno mai creduto, come in questo esperimento del famoso mentalista Derren Brown:
https://www.youtube.com/watch?v=MLzT4CeBT6IAnche io, durante i miei SL, mi accorgo dei pregiudizi inconsci della mia mente, dato che i PO con cui mi trovo a contatto fanno spesso di tutto pur di convincermi della loro reale esistenza e una mente poco addestrata al pensiero critico potrebbe facilmente lasciarsi trarre in inganno. Per dar loro manforte, quando ho incontrato PO di persone che conosco e che non vedo da tempo, ho chiesto che mi venissero fornite prove chiare, come ad esempio l’indirizzo di residenza e, una volta ottenute, sono andato a verificare personalmente, senza mai riscontrare una reale corrispondenza. Magari, proprio a tal riguardo, uno di questi giorni riporterò nel forum uno dei SL che tengo ancora nel cassetto. Con questo non voglio dire che i sogni condivisi non esistano o che olrac e dixit non siano in buona fede, dato che un’assenza di evidenza di prove non è evidenza di assenza, ma mi riservo di sollevare dei ragionevoli dubbi sulla questione. Quindi, alla luce delle fragilità su cui si basa l’impianto aneddotico, se c’è un approccio per dirimere queste faccende, questo può essere rappresentato dall’analisi scientifica su di un vasto campione di popolazione, sia per dimostrare l’eventuale esistenza di fenomeni paranormali,come ha provato a fare la parapsicologia sin dalla nascita della “Society of Psychical Research”, sia per confutarla, come hanno fatto i critici degli studi parapsicologici. Posso anche in questo caso riportare un esempio che, sebbene non abbia a che fare con i sogni, fa capire come fatti apparantemente evidenti e verificabili in realtà non siano necessariamente tali, se scrupolosamente esaminati. L’esempio è quello dei pellegrini che ritornano da Lourdes e che si dichiarano guariti da gravi patologie. Poichè in medicina è risaputo che diverse patologie possono fortunatamente andare in contro a remissione spontanea, uno studio scientifico ha voluto mettere a confronto il numero di casi “miracolosamente” risolti grazie al pellegrinaggio con quello dei casi di remissione spontanea in un gruppo di controllo di persone non credenti, per lo stesso tipo di patologie, senza riscontrare differenze statisticamente significative. Verosimilmente, un simile risultato non sarà comunque sufficiente a dissuadere i pellegrini dall’idea di essere stati guariti grazie alla fede, per le ragioni che ho prima elencato, anche se, ai tempi d’oggi, milioni di “miracoli” vengono quotidianamente compiuti dalla medicina grazie ai progressi della scienza su patologie che, nel medioevo, la madonna non si era mai premurata di curare. Rifletto anche sul fatto che molti dei poteri paranormali una volta attribuiti agli stregoni vengono oggi riprodotti dalla scienza e resi fruibili a tutti, non soltanto ad una ristretta setta di persone dalle qualità speciali (e spesso attaccate al loro portafoglio). Oggi è infatti possibile volare, comunicare in tempo reale a grandi distanze, connettersi in ambienti di realtà virtuale per vivere lo stesso “sogno”, muovere oggetti col pensiero e, perfino, comunicare telepaticamente. Anche per questo credo che, sempre più in avanti con gli anni, l’interesse verso i fenomeni paranormali tenderà a scemare sempre di più, cedendo il passo alle conquiste della più democratica scienza. Del resto, agli inizi del ‘900, solo negli Stati Uniti il numero degli spiritualisti era pari a circa 8 milioni, mentre nella società secolarizzata in cui viviamo oggi questo numero si è ridotto al lumicino, non certo perchè col tempo il gene che conferisce poteri paranormali si è estinto, ma perchè la scienza ha saputo fornire sempre più validi strumenti per spiegare certi fenomeni o per smascherare frodi.
Infine, ho ripescato dal forum un mio intervento nel quale ho descritto il modo in cui sono riuscito a far credere ad una mia amica di essermi trovato in astrale dentro la stanza in cui stava festeggiando il suo compleanno, fornendole dei dettagli che per lei erano inequivocabili. Questo va a riprova di come la nostra mente sia facilmente persuadibile, facendo semplicemente appello a delle coincidenze e ad un po’ di cold reading:
viewtopic.php?f=48&t=7802&p=74181&hilit=Le+leggi+sulle+probabilit%C3%A0+potrebbero+spiegare#p74181