Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > What's my destiny

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

What's my destiny

Messaggioda megalex » 06/01/2010, 21:02

Qui si va sul peso me ne rendo conto, ma un'argomento come questo non poteva mancare in questa sezione

Allora come sicuramente molti di voi avranno notato, nel mondo esiste da sempre questo dibatitto scientist-psico-filosofico sul fatto se esiste o meno il libero arbitrio.
Scommetto che molti di voi avranno avuto, almeno una volta nella vita, la sensazione che la propria vita seguisse un corso predeterminato. Come se in alcuni casi, certi eventi dovessero accadere perchè era destino e che non poteva succedere altrimenti.

Apparentemente è un problema banale ma analizzandolo meglio non lo è affatto. Infatti sorge un dilemma notevole: quello che facciamo lo facciamo noi in quel momento perchè abbiamo deciso cosi, oppure è tutto frutto di una serie inerminabile di eventi che ci hanno portato a fare quella cosa?

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Re: What's my destiny

Messaggioda Searcher » 06/01/2010, 21:37

megalex ha scritto:quello che facciamo lo facciamo noi in quel momento perchè abbiamo deciso cosi, oppure è tutto frutto di una serie inerminabile di eventi che ci hanno portato a fare quella cosa?


Ti dico la mia: quello che decidiamo di fare è sicuramente una nostra scelta, nessuno ci costringe a comportarci in un certo modo davanti ad una situazione. Quello che invece ci ha portato a vivere quella situazione è il frutto di una serie di eventi certamente non casuali.
Cominciamo col dire che ognuno di noi ha un destino, ma non intendo questo termine nel senso fatalistico, destino significa che entriamo nella dimensione terrena con un programma, stilato da noi stessi insieme alle nostre guide, a seconda delle esperienze di cui abbiamo bisogno per evolvere.
Nel corso della nostra vita, una serie di eventi guidati ci porta a vivere le esperienze necessarie, se le affronteremo nel modo "giusto" quell'esperienza sarà superata, altrimenti dovremo viverla ancora (è un po' il concetto di karma).
Inoltre, le esperienze che viviamo oggi sono (a parte gli eventi principali che fanno parte del programma) il frutto dei nostri pensieri e delle nostre azioni di ieri, ecco perché è così importante pensare correttamente: i nostri pensieri di oggi creano la nostra realtà di domani, sia perché il pensiero è creazione (quindi realtà sottile tendente a manifestarsi nella realtà quotidiana, ed ecco perché è così importante il pensiero positivo) sia perché ciò che facciamo inconsapevolmente (non senza saperlo, ma nel senso di cose fatte con scarsa consapevolezza degli effetti, delle conseguenze, del valore morale o spirituale) rende necessarie esperienze che ci rendano più consapevoli nei confronti di quel comportamento.
Non a caso, tutte le filosofie, le religioni, le dottrine spirituali e quelle esoteriche, danno grande importanza al controllo del pensiero, alla sublimazione dell'ego, alla forza che deriva dalla fede (non solo in senso religioso, ma alla capacità di credere fermamente in ciò che si fa o si pensa, in quanto la fede dà forza al pensiero).
Il Vangelo, ad esempio, è pieno di riferimenti di questo tipo: "sia fatto a voi secondo la vostra fede", "chi dicesse a questo monte levati e gettati nel mare, non dubitando in cuor suo, ciò gli sarà accordato", "basterebbe tanta fede quanto un granello di senape...", ecc.
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Re: What's my destiny

Messaggioda ddsx » 06/01/2010, 21:43

megalex ha scritto:Infatti sorge un dilemma notevole: quello che facciamo lo facciamo noi in quel momento perchè abbiamo deciso cosi, oppure è tutto frutto di una serie inerminabile di eventi che ci hanno portato a fare quella cosa?

O magari tutte e due. La serie lineare di eventi ci porta ad una serie di scelte possibili. Arriviamo ad una diramazione. A quel punto siamo noi che scegliamo quale ramo prendere, e così facendo generiamo una nuova serie interminabile di eventi fino alla prossima, vicina, diramazione.

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Re: What's my destiny

Messaggioda Jim » 07/01/2010, 3:29

Apparentemente è un problema banale ma analizzandolo meglio non lo è affatto. Infatti sorge un dilemma notevole: quello che facciamo lo facciamo noi in quel momento perchè abbiamo deciso cosi, oppure è tutto frutto di una serie inerminabile di eventi che ci hanno portato a fare quella cosa?

Entrambe. E' il frutto della serie interminabile di eventi che noi siamo. perciò non solo è nostra decisione, ma è l'unica decisione possibile. L'alternativa non esiste. Presupporebbe un'altra storia, un'altra espressione della vita che noi non siamo.
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Re: What's my destiny

Messaggioda DayDreamer » 07/01/2010, 11:08

Caso o destino, libero arbitrio o predeterminato, secondo me è uguale: sono due modi cavillosi che la mente usa per creare un problema dove non esiste: in entrambi i casi, accadrà quel che accadrà. La mente fa di tutto per distrarre dalla questione fondamentale, cioè la mente stessa.

Per il resto concordo con searcher: la dicotomia è tra passività e attività, tra vivere in modo passivo o essere consapevoli della vita, tra aprire gli occhi o seguire la massa. Se si esce dall'illusione di Matrix, l'Universo olografico, allora ecco che abbiamo libero arbitrio.

La penso un po' allora anche come Jim: molti hanno scelto senza saperlo di essere schiavi del destino, alcuni (pochi) hanno il libero arbitrio

Che poi il destino sia "scritto", mi chiedo dove trovare abbastanza carta :lol:
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Re: What's my destiny

Messaggioda megalex » 07/01/2010, 15:07

Dunque la mia impressione è che il destino o, la non esistenza del libero arbitrio, esista secondo certi limiti.
Secondo il mio parere e secondo la mia esperienza ci sono nella vita dei momenti, in cui a volte uno non puo fare a meno di chiedersi se effettivamente certe decisioni siano veramente in nostro possesso, o se ci sia quache altra cosa o evento che decide per noi. Mi spiego meglio
A volte mi pare quasi che il concetto di destino sia sopravvalutato, nella misura in cui tende a deresponsabilizzare l'individuo rendendolo quindi meno responsabile delle sue scelte. Però parallelamente è anche un concetto affascinante perchè il sapere che era destino che succedesse una determinata cosa ti rende fiducioso che ci sia in serbo per te una specie di piano predeterminato.

Ovviamente alla fine è sempre l'uomo che prende le decisioni di rilievo e il caso centra davvero poco. Solo che quello che non posso fare a meno di notare è che molte volte, la maggior parte dei cambiamenti o degli eventi, avviene secondo tipologie totalmente casuali che non hanno niente a che fare con la scelta vera e propria. Insomma quante vole avete sentito dire che era destino che succedesse cosi o magari lo avete detto a voi stessi? : Chessygrin : : Chessygrin :
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Re: What's my destiny

Messaggioda Dominique » 12/01/2010, 17:24

Io ho letto i libri di una sensitiva,Sylvia Browne,che dice che quando siamo nell'Aldilà ci scriviamo un piano vitale dove scegliamo i nostri genitori,amici,fratelli,sorelle,figli e amori...e cosa ci succederà durante la nostra vita,per cui penso che tutto sia già stato scritto. Naturalmente non vuol dire che la nostra vita è completamente limitata al piano vitale,ci sono anche delle cose per cui possiamo scegliere noi come comportarci...credo.
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