Nanni ha scritto:...visto che il nostro stesso subconscio ci grida incessantemente i suoi (quindi i nostri) problemi?
Abbiamo davvero bisogno di qualcuno che non ci conosce (di certo non bene come noi stessi) che ci dia dei consigli, o peggio cerchi di catalogare la nostra mente unica al mondo nel tentativo di farla rientrare in una categoria di patologie?
Alla fine lo psicologo "bravo" è quello che non fa altro cheintuire e dirti quello che vuoi sentirti dire, perché la causa dei nostri disagi è seppellita profondamente dentro di noi, quindi la sappiamo già! Basta solo portarla a galla...
Ma allora non basterebbe imparare ad ascoltare noi stessi? Non sarebbe meglio e più soddisfacente se fossimo noi a portare a galla i nostri problemi e a trovare la soluzione?
Vorrei precisare che non sono mai stato da uno psicologo (e visto che la penso così credo che non ci andrò mai), quindi potrei dire una barcata di stupidaggini. Che ne pensate?
Allora, intanto mi pare che tu non abbia una visione proprio chiarissima di quale sia il ruolo dell’analista (e non dello psicologo, sono due figure differenti). Un analista che da consigli è un professionista che andrebbe incarcerato. Dare dei consigli vuol dire non permettere alla persona di sviluppare capacità di prendere decisioni e questo sarebbe una cosa gravissima.
Per quello che riguarda la guida del subconscio, purtroppo accade spesso che le sovrastrutture (superio) disturbino quella che altrimenti sarebbe, come dici tu, una guida costante.
Poi, un analista sarebbe colui che intuisce quello che vorresti sentirti dire? Guarda, penso che dovresti informarti meglio, perché sei davvero fuori strada.
Il ruolo dell’analista è quello di accompagnare la persona verso la maturazione e la piena autonomi decisionale, che sia conforme alle sue inclinazioni naturali…
Sul fatto di conoscersi…mah….te pensi di conoscerti? Buon per te…sei già a buon punto.