Mmmm...o non sto capendo io o non ci intendiamo.
giano ha scritto:Coloro che non pensano hanno una vita inutile e arida perchè pensano tramite la mente degli altri e non hanno mai pensato a fare lo sforzo di pensare con la propria mentre leggono qualsiasi cosa. Hai dato inconsciamente una domanda e ti sei risposto da solo senza accorgertene
Ma che cosa c'entrano adesso "quelli che non pensano" o "che pensano con la mente degli altri?" Cioè, io dicevo: se in migliaia di anni esseri umani si sono fatti delle domande, varrà la pena farsi quelle stesse domande? E, di conseguenza, varrà la pena adoperarsi in ricerche personali per avere un quadro della situazione da considerare? NON SOLO basandosi su esperienze altrui, ma arrivando ad esperire in prima persona. In automatico la spinta al moto verso la propria verità comporta l'uscita dal gregge ed il ritrovamento della propria dimensione (in riferimento al dato oggetto). No, davvero, può darsi che sia io a non comprenderti. Se non ritieni esauriente questa risposta, ti pregherei di chiarirmi il tuo pensiero in merito...
giano ha scritto: Osho voleva unire la millenaria filosofia indiana al pensiero del nuovo uomo d'occidente (fisica quantistica e psicologia) credendo che un sincretismo scienza filosofia antica (che è molto più vicina alla religione che alla scienza in quanto bisogna ammettere per fede moltissimi concetti e pratiche) rendesse la conoscenza più universale ma non è così. Lui ha preso la parola balzo quantico per "fede" senza sapere che cosa ci sta dietro".
Ma a me non sembra che lui avesse preso sti concettoni astrusi della fisica. Ha solo detto che come i quanti sorpassano barriere invalicabili, l'uomo può sorpassare le barriere delle illusioni e delle zavorre della quotidianità, altrettanto invalicabili. Cioè la simmetria è nel superamento di un ostacolo. Che ci sarebbe da sapere o comprendere in questo (mi riferisco a quando sostieni che ha preso il concetto senza sapere che ci sta dietro)? Mica ha redatto un trattato di fisica...e il mio intento a monte era semplicemente sostenere che a volte scienza e religione si avvicinano.
Ma poi quando mai Osho ha detto di adoperare l'irrazionale come strumento di "sapere"? Poi che si intende per "sapere"? Il sapere accademico si ottiene solo ed esclusivamente attraverso fonti conoscitive e, oltre, con la ricerca. Cioè, come si può pensare di trarre "sapere" dall'irrazionale? Se poi si parla della conoscenza interiore, allora è un'altra storia. Per apprendere devi contare esclusivamente sulla razionalità. Altro se si parla di comprendere, prendere con sè.
giano ha scritto: Il fatto che i più credono nel falso ti sembra un ottima giustificazione della veridicità?
Scusami anche qui, o non capisco io o forse non mi sono espresso bene. Il concetto chiave del mio discorso è porsi delle domande e cercare la propria verità. Ora, il discorso di quello che credono gli altri è relativo. Di certo se in molti si pongono una domanda, posso pormela anche io. Ma questo non implica che io debba aderire a modelli conoscitivi o credenziali pregressi, anzi. A mio avviso lo scopo è superare il conosciuto, pensa te.
giano ha scritto:Io preferirei sapere è non essere totalmente felice che non sapere e rallegrarmi di ciò che non esiste.
Ma perchè scusa, una cosa deve necessariamente escludere l'altra?
giano ha scritto: Non ti devi fermare all'opinione comune ma devi superarla. Per prima cosa sii scettico su qualsiasi cosa ti dicano o che leggi. Niente è vero anche se bello fino a quando non lo dimostri con il tuo unico strumento che è il tuo cervello
Scusami ma se scrivi questo allora vuol dire che non hai letto molto bene quello che ho scritto io prima. Ovviamente non parlo di questo post, ma di quelli precedenti.
Infine, sul cuore che è solo una pompa...beh...spero che non pensi davvero che l'innamoramento è solo una spinta biologica. Prima di tutto per te. Poi perchè non è vero (studio medicina so di cosa sto parlando). Oggi non sappiamo affatto perchè ci si innamora di una o dell'altra persona. Le spiegazioni biologiche sono tutte riconosciute poco esaustive in merito. Il bisogno di procreazione si esaurirebbe con l'atto sessuale. Ma anche in questo caso è riduttivo parlare di "bisogno di procreazione". Sta visione dell'amore non la riconosce manco più il mio prof di biologia, che è un dinosauro!