Comunque, Daydreamer e Casper hanno ragione: siamo solo dei mucchietti d'ossa.
Eppure ho come l'impressione che ci sia qualcosa che va aldilà di questo....
Assolutamente si! Se pensassi che non c'è altro oltre alla materia... beh non avrei fatto questo forum, non leggerei quel che leggo. Magari tutto è solo materia, eppure più o meno tutti noi abbiamo prima o poi questa impressione che tu dici, che c'è qualcosa aldilà. Nel dubbio, lasciamo la mente aperta e ricordiamoci che siamo degli ignorantoni.
Il problema però è: ammettiamo anche che esiste qualcosa aldilà di "questo"... il termine "questo" include anche ricordi, personalità e emozioni... in pratica il nostro "io". E sconfino leggermente nell'ambito spirituale ricordando che quasi tutti i maestri parlano di realizzazione come di un trascendere l'io.
Per spiegarmi meglio, io credo che personalità, morale e fede derivino tutte dal condizionamento esterno che abbiamo avuto fin da neonati
La penso come te, ma non posso negare, per esempio, una predisposizione genetica: il Dna è un immenso hard disk, di cui ne conosciamo la funzione solo di una microscopica percentuale. Magari immagazzina anche le propensioni e idee dei nostri avi... chissà.
Sarebbe interessante scoprire se Gage si era mai accorto di questo cambiamento, e sarebbe altrettanto interessate capire se il suo cambiamento era solo riguardo alle modalità di comunicazione col mondo al di fuori di lui.
Si, interessante, e sono possibili entrambi i casi. Ricordo una puntata del Dottor House
dove un paziente era convinto di parlare normalmente, e invece diceva cose senza senso (invece scrivendo era tutto a posto). Ma esistono anche casi "psicotici" di danni cerebrali per malattie o incidenti, in cui la persona cambia personalità senza accorgersene. Quest'ultimo caso è in effetti inquietante: riduce il nostro "io", cui diamo tanta importanza, a un semplice e fragile processo fisico.
E' possibile che il nostro comportamento venga percepito dagli altri in maniera radicalmente diversa da quello che noi pensiamo di stare facendo, quando il nostro cervello viene danneggiato a tal punto?
Penso di si. Anzi, penso che questa cosa succeda sempre, anche se non in modo radicale: io penso di agire in un modo, e magari inconsciamente agisco e appaio in modo diverso. Inoltre gli altri ci percepiscono interpretandoci in base alla loro personalità ed esperienze di vita. Credo sia un evento "naturale", che in caso di traumi supera gli aleatori limiti accettabili.