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Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Religioni e maschilismo

Messaggioda LaNonnaDiSatana » 07/02/2008, 19:29

Questa riflessione deriva dai miei recenti studi in materia di religioni orientali (eh, come l'ho messa giù bene? : Mr green : ).

Ho potuto leggere che non solo le grandi religioni monoteiste hanno strumentalizzato la religione per garantire il potere alla metà maschile del cielo: oltre ai grossi esempi di inciviltà di Islam, Cristianesimo e d Ebraismo, purtroppo anche alcune filosofie e religioni orientali sono riuscite a predere la mia stima.

Cominciamo con il Confucianesimo, che è stato quasi messo giù ad hoc per svilire la donna in un mondo dove governava la fallocrazia più bieca. Forse non tutti sanno che la pratica della fasciatura dei piedi era una pratica molto incoraggiata dai confuciani: le donne coi piedi fasciati, oltre ad accontentare il feticismo sessuale che avevano i cinesi per questa parte del corpo, avevano anche lo scopo di limitare drasticamente la possibilità di movimento della donna, che di fatto diventava completamente dipendente dal maschio.
Inoltre il Libro delle Odi recita: "per quanto saggia, la consorte non è altro che un gufo rapace."

Anche il budhismo, in tempi più recenti (relativamente alla sua nascita) ha saputo dire la sua riguardo a questo: In Giappone (faccio presente che non sto parlando del Buddhismo Zen, che è tutt'altra religione.), era ferma convinzione che la donna virtuosa si sarebbe reicarnata in un uomo di povere origini, se avesse svolto al meglio la sua vita.

Da quello che ho capito anche la pratica Tantrica, alla fin fine, era volta ad "istruire" una donna che avrebbe accontentato i piaceri del maschio al meglio delle sue capacità e che insegnava alla donna a trovare piacere sessuale di modo che si accontentasse dell'uomo che aveva, senza dover commettere adulterio.
Per quanto in questo caso i tantristi siano stati molto più furbi degli altri, credo che alla fine quello che rimane tra le righe sia sempre la paura del maschio che la donna lo lasci a gli dica: "arrangiati", data la dipendenza dell'uomo (scientificamente provata) dal suo corrispettivo femminile, che è molto maggiore della dipendenza della donna dall'uomo.

Un'altra cosa interessante, invece, è che in tempi antichi (si parla di neolitico o forse anche paleolitico) la stragrande maggioranza delle civiltà era di stampo matriarcale.
Come dice un mio amico: "Il grado di civiltà di una nazione si vede dalla condizione della donna".

Donne, quando ricomincerete a comandare? : Love :
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Re: Religioni e maschilismo

Messaggioda akrazier » 08/02/2008, 18:30

La tematica del maschilismo è molto vasta: v'è tutto unintreccio di debolezze, dipendenze, fragilità.

Dev'essere la classica sintomatologia generica da malessere diffuso.

Viene a chi sta male.
Totus imago est
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patris mei
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Tutto è immagine / nei reami immortali di Barbelo / l'amore infinito / del padre mio / di cui muoio
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Re: Religioni e maschilismo

Messaggioda DrManhattan » 09/02/2008, 14:06

Vorrei fare una precisazione che forse potrebbe attrarmi degli strali, quindi cercherò di stare attento ad usare le parole giuste per far capire cosa intendo.

Piccola premessa: quando parliamo comunemente di "esoterismo" si confonde questa parola con "esotico", che in realtà è il suo esatto contrario. Anche quando si parla di religioni codificate, quello che si conosce è solo la parte "esterna" della spiritualità insita nella ricerca esoterica, l'involucro formale e spesso inutile (se non addirittura deleterio).

Parlando invece delle differenze di genere in ambito esoterico, l'attività creativa e quella ricettiva esistono in maniera molto diversa tra loro, nei due sessi. Con questo non voglio dire che tutte le persone di sesso femminile siano in un modo e tutte quelle di sesso maschile in un altro, ma che esistono comunque sostanziali e differenti tipologie di "approccio" alle vibrazioni sottili.

La regola non stabilisce delle preferenze categoriche o una differenza sostanziale a priori tra i sessi (tant'è vero che in alchimia l'essere perfetto è completamente androgino), ma può aiutare a far capire come la vibrazione e il ritmo, agiscano insieme su determinate linee di forza, necessariamente polari.
Lo stesso esempio delle pratiche tantriche riportato da Nonna, è completamente errato (o comunque sia, fuorviato da una lettura puramente formale). Nei due partner che praticano il Tantra, nessuno dei due "fa qualcosa per procurare piacere all'altro". Non esiste alcun ruolo predominante. Entrambi usano la propria energia sessuale, per una sorta di "sublimazione" che porti tutti e due (non uno solo) ad un livello di coscienza superiore (se lo dico è perché ho potuto provare in prima persona).
: :s :
Forse non è un fatto molto conosciuto, ma un punto di vista esoterico, si insegna che la donna è sicuramente più evoluta dell'uomo. Ma seppure possa trovarsi più avanti di lui sul cammino spirituale, "volta le spalle" (per così dire) alla direzione in cui sta andando.

A questo punto non vorrei però entrare troppo nei dettagli, sia perché mi rendo conto che non tutti potrebbero capire le implicazioni che queste differenze sottili comportano, sia perché non vorrei che qualche estremista monoteista possa sfruttare delle spiegazioni esotericamente valide, per avvalorare le proprie nevrosi.
: Razz :
Che la società sia stata (e resti) maschilista, non ci piove.
Non esistono motivi reali (esoterici e non) per cui una donna non possa essere un sacerdote, un papa o un illuminato. Qualsiasi scusa i teologi possano trovare, sarà una regola che non terrà conto della sua possibile eccezione. "Tantum religio potuit suadere malorum" ("A che livello di malvagità, può indurre la superstizione" - o, da un altro punto di vista, la religione-) diceva Lucrezio.

Ma (da un punto di vista strettamente "polare") non penso proprio che sia soltanto un discorso legato alla comunicazione e all'uso che ne fa la società, il fatto che si conoscano comunque più illuminati uomini.
Così come (seguendo la stessa logica) lo stesso discorso, riporta alla teoria della "metempsicosi alternata", secondo cui ognuno di noi sarebbe destinato a rinascere, alternativamente, sia come maschio che come femmina.

Quest'ultima teoria (su scala planetaria) spiega anche il perché si oscilli (come ha fatto notare anche la cara Nonna), alternando tra grandi ere storiche e antropologiche "maschili" ad altre "femminili".
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Re: Religioni e maschilismo

Messaggioda LaNonnaDiSatana » 09/02/2008, 14:45

DrManhattan ha scritto:Lo stesso esempio delle pratiche tantriche riportato da Nonna, è completamente errato (o comunque sia, fuorviato da una lettura puramente formale). Nei due partner che praticano il Tantra, nessuno dei due "fa qualcosa per procurare piacere all'altro". Non esiste alcun ruolo predominante. Entrambi usano la propria energia sessuale, per una sorta di "sublimazione" che porti tutti e due (non uno solo) ad un livello di coscienza superiore (se lo dico è perché ho potuto provare in prima persona).

Questo dovrebbe ovviamente essere lo sopo della pratica sessuale del tantra.
Come il vivere bene, in una società giusta, dove regni la pace e l'armonia dovrebbe essere lo scopo di tutte le religioni.
Io ho messo l'accento su come siano stare volontariamente travisate e modificate alcune dottrine.
Cristo non ha mai parlato, ma proprio mai, di sessualità, nè di astinenza... mentre alla chiesa cristiana è un discorso che è stato (ed è tuttora) molto a cuore.
Il Buddha non ha mai parlato di donne virtuose che si reincarnano in umili straccioni maschi... questo è stato aggiunto dopo.

Fosre mi sono spiegato un po'male: tu parlavi di "involucro formale", e io a questo mi riferivo.
Nessuna religione, o dottrina, è sbagliata A PRIORI.
Ma noto con estremo dispiacere che tutte le istituzioni religiose recenti (e con recenti intendo post-neoeolitico), abbiano al centro della loro attenzione la legittimazione del potere della parte maschile.
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Re: Religioni e maschilismo

Messaggioda DrManhattan » 09/02/2008, 19:04

LaNonnaDiSatana ha scritto:Ma noto con estremo dispiacere che tutte le istituzioni religiose recenti (e con recenti intendo post-neoeolitico), abbiano al centro della loro attenzione la legittimazione del potere della parte maschile.

Su questo sono assolutamente d'accordo, mi pare...
: Biggrin :
LaNonnaDiSatana ha scritto:Cristo non ha mai parlato, ma proprio mai, di sessualità, nè di astinenza... mentre alla chiesa cristiana è un discorso che è stato (ed è tuttora) molto a cuore.
Il Buddha non ha mai parlato di donne virtuose che si reincarnano in umili straccioni maschi... questo è stato aggiunto dopo.

Se è per questo invece, i testi vedici ci fanno sapere che Krishna soddisfaceva migliaia di discepole contemporaneamente (essendo un'avatar, poteva moltiplicare il suo corpo all'infinito).
Eppure (anche in questo caso) nella dottrina che è stata codificata in seguito, l'astinenza sessuale è stata vista comunque come una virtù.
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Re: Religioni e maschilismo

Messaggioda Lucifero » 13/02/2008, 8:10

l'età matriarcale.....come si suol dire..."si stava meglio quando si stava peggio".


Però è curioso. Come è possibile che l'uomo, non abbia sopraggiunto finoggi l'evoluzione necessaria per le parità dei sessi, mentre quando era da poco uscito dalle caverne, ha capito benissimo cosa valeva la donna...


E' inspiegabile quest'involuzione....ma è ancora più inspiegabile che essa ci sia stata prima di tutte le "moderne civiltà".
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Re: Religioni e maschilismo

Messaggioda LaNonnaDiSatana » 13/02/2008, 10:29

Ruisciamo noi a capire Stonehenge? O a ricostruire la sfinge? Dopo innumerevoli calcoli astrali di milioni di civiltà, la nostra aveva concluso che eravamo su un disco al centro dell'universo.

...non mi stupirei che siamo tornati indietro...

Inoltre credo che l'uomo sappia BENISSIMO (a livello subconscio o meno) cosa vale la donna. Per questo, sistematicamente, la lapida o la rinchiude.
Altrimenti, se la donna fosse libera di comandare, chi farebbe comandare più un uomo?
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Re: Religioni e maschilismo

Messaggioda DrManhattan » 13/02/2008, 10:47

LaNonnaDiSatana ha scritto:...non mi stupirei che siamo tornati indietro...

Indietro non si torna... semmai si tende a seguire un percorso ciclico ritmico di oscillazione polare (evolutivamente parlando).
: Wink :
LaNonnaDiSatana ha scritto:Inoltre credo che l'uomo sappia BENISSIMO (a livello subconscio o meno) cosa vale la donna. Per questo, sistematicamente, la lapida o la rinchiude.
Altrimenti, se la donna fosse libera di comandare, chi farebbe comandare più un uomo?

Invece io penso che l'uomo (maschio o femmina che sia) risponda in modo del tutto automatico, quindi senza particolari prese di coscienza, alle "correnti vibrazionali" della Natura.
Secondo me, più la coscienza si eleva, più diventa individuale (fino a scomparire nel Tutto) e può trascendere il proprio genere, dato che l'essere umano (almeno in potenza) ha già presenti dentro di sé, tutte e due le polarità.

Il problema di discriminazioni sessuali, permane solo in uno stato generale di scarsa consapevolezza individuale.
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Re: Religioni e maschilismo

Messaggioda LaNonnaDiSatana » 13/02/2008, 11:45

DrManhattan ha scritto:Indietro non si torna... semmai si tende a seguire un percorso ciclico ritmico di oscillazione polare (evolutivamente parlando).
: Wink :

Se la vedi da questo punto di vista funziona uguale : Wink :

DrManhattan ha scritto:
LaNonnaDiSatana ha scritto:Inoltre credo che l'uomo sappia BENISSIMO (a livello subconscio o meno) cosa vale la donna. Per questo, sistematicamente, la lapida o la rinchiude.
Altrimenti, se la donna fosse libera di comandare, chi farebbe comandare più un uomo?

Invece io penso che l'uomo (maschio o femmina che sia) risponda in modo del tutto automatico, quindi senza particolari prese di coscienza, alle "correnti vibrazionali" della Natura.
Secondo me, più la coscienza si eleva, più diventa individuale (fino a scomparire nel Tutto) e può trascendere il proprio genere, dato che l'essere umano (almeno in potenza) ha già presenti dentro di sé, tutte e due le polarità.

Il problema di discriminazioni sessuali, permane solo in uno stato generale di scarsa consapevolezza individuale.


Io vedo la cosa più su un piano "politico" che di coscienza di se. Ma penso che questi due punti di vista si possano intersecare.
E' vero che la discriminazione sessuale è una mancanza di consapevolezza; ma la stessa mancanza di consapevolezza porta una parte (non necessariamente la parte "uomo" o la parte "donna": basta pensare al razzismo, o allo scarso rispetto per gli anziani, .... e guai se verranno gli alieni : Mr green : ) ad avere bisogno di potere, di controllo.
Il controllo e il potere si ottengono per forza dominando la parte avversa.
Il fatto che su questo pianeta l'uomo comandi, credo dipenda da diversi fattori:
l'uomo innanzitutto è biologicamente più aggressivo, ed è stato fatto apposta così perchè doveva cacciare, e non poteva avere remore per i cuccioli rimasti senza mamma perchè sennò la sua famiglia restava senza cibo (tanto per fare un esempio un po'banalotto).
Inoltre la donna è soggetta ad una serie di "impedimenti" (signorine non me ne vogliate : Wink : ) come il ciclo mestruale e il parto... che poco si adattano alla posizione di chi deve comandare e deve sempre tenere sotto controllo tutto; perchè di gente che vuole il potere al posto suo, ed è disposta ad uccidere per questo, ce n'è fin troppa!


Quindi in definitiva penso che la mancanza di consapevolezza porti al desiderio di dominazione, e di conseguenza sulla Terra il maschio comanda perchè ha avuto la fortuna di trovarsi avvantaggiato in questo ruolo.
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Re: Religioni e maschilismo

Messaggioda DrManhattan » 13/02/2008, 12:12

LaNonnaDiSatana ha scritto:Il fatto che su questo pianeta l'uomo comandi, credo dipenda da diversi fattori: l'uomo innanzitutto è biologicamente più aggressivo, ed è stato fatto apposta così perchè doveva cacciare, e non poteva avere remore per i cuccioli rimasti senza mamma perchè sennò la sua famiglia restava senza cibo (...) inoltre la donna è soggetta ad una serie di "impedimenti" (signorine non me ne vogliate ) come il ciclo mestruale e il parto... che poco si adattano alla posizione di chi deve comandare e deve sempre tenere sotto controllo tutto

Scusa... ma quindi ritieni che nelle età matriarcali di cui hai fatto menzione, le donne fossero morfologicamente diverse da quelle attuali?
LaNonnaDiSatana ha scritto:In definitiva penso che la mancanza di consapevolezza porti al desiderio di dominazione, e di conseguenza sulla Terra il maschio comanda perchè ha avuto la fortuna di trovarsi avvantaggiato in questo ruolo.

Sicuro... la mancanza di consapevolezza porta a tante cose, tra cui sicuramente anche questa...
Ma il discorso sul "desiderio di dominazione" e su come le polarità interagiscono tra loro è molto complesso in verità. Penso che sia riduttivo individuarlo solo come componente socio-antropologica "casuale".
: Wink :
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