da PK2 » 01/12/2014, 18:50
Mettere molti link non solo non è un argomentare, ma invita casomai a *non* seguirne neanche uno (salvo che non si abbia altro da fare tutto il giorno).
L'impressione che ho avuto è che di fronte a un nostro presunto "ipse dixit" (che in realtà nessuno di noi ha portato avanti, evitando anzi di prendere per buone posizioni specifiche) tu reagisci con un "ipse male dixit", ovvero a sminuire il ruolo e l'autorevolezza di questo o quel premio Nobel o studioso. Peccato, hai perso molto tempo, e mi dispiace, infatti non ho messo quelle citazioni perché le condivido o addirittura come se fossero una prova a sostegno di una tesi. Quello che volevo mostrare è che nel mondo scientifico non c'è uniformità di vedute, come tu affermavi. Poi puoi sempre argomentare che la Vera Sacra Scienza è quella che appoggia il tuo punto di vista, mentre gli altri sono o cattivi scienziati o fuori tema (in fondo cosa ne posono sapere dei Nobel in fisica di coscienza quando anche Einstein ha espresso dubbi sulla meccanica quantistica?). Ripeto, liberissimo di farlo, ma perdi tempo.
Quello che occorrerebbe fare è invece cercare argomentazioni a quanto abbiamo espresso in precedenza.
Siccome però mi ha incuriosito che tale Michael Graziano abbia dimostrato cosa è e come nasce la coscienza ho letto l'intervista in cui dichiara di aver finalmente chiarito il mistero, chiedendomi nel mentre come mai non gli abbiano ancora assegnato il Nobel che una tale scoperta meriterebbe.
Purtroppo ne è risultata una delusione, magari se avessi un articolo scientifico, pubblicato su una rivista peer reviewed, l'impressione sarebbe diversa. Così com'è l'intervista mi ha fatto capire che Graziano ha preso un grosso abbaglio.
Per semplificare quella che sarebbe la sua "scoperta", la coscienza non sarebbe altro che una sorta di funzione ricorsiva dell'attenzione, una meta-attenzione se vogliamo. Quindi da un lato c'è l'attenzione, poi un processo che schematizza tale attenzione e ne fa oggetto della propria elaborazione. Peccato che questa non sia consapevolezza, non è neanche qualcosa di nuovo, ricordo che nell'esame di IA all'università questo modello è stato uno dei primi che ho studiato. Se fosse coscienza, allora dovremmo dire che un programma di IA scritto in LISP o in qualsiasi linguaggio che possa utilizzare come oggetto del proprio codice parti di se stesso dovrebbe essere cosciente. Quello che (forse) Graziano ha fatto è creare un modello che simula la coscienza funzionalmente, partendo dall'ipotesi che la coscienza sia una funzione del cervello. Purtroppo un software di qualsiasi tipo, che pure implementasse una meta-elaborazione di quella elaborazione ristretta che viene chiamata attenzione, sarebbe sempre un software non cosciente, perché elaborare un dato non significa essere cosciente di quel dato, nè elaborare la funzione di elaborazione di un dato significa essere cosciente di elaborare un dato. Percepire con un senso non significa essere coscienti di percepire con quel senso, e essere coscienti di percepire con un senso non significa percepire di percepire con un senso, spero di essere stato chiaro.
Probabilmente lo stesso Graziano si è reso conto della debolezza delle sue argomentazioni perché devia subito l'attenzione sul perché nell'evoluzione ci sia stato bisogno di sviluppare tale "funzione" etc... etc...
Insomma nulla di nuovo sul fronte occidentale.
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Cenwyn il 01/12/2014, 19:31, modificato 1 volta in totale.
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