Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Sull'effetto Schnoll

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Sull'effetto Schnoll

Messaggioda Citrato » 10/10/2015, 23:17

Rieccomi a stilare un'ennesima analisi critica di un paio di articoli presentati recentemente da PK2 in un topic di parapsicologia. Per brevità riporto qui di seguito i link dei suddetti articoli:

ftp://www.fourmilab.ch/pub/entrenous/ra ... n9810d.pdf
http://www.ptep-online.com/index_files/ ... -37-01.PDF

Il primo articolo, intitolato "Realization of discrete states during fluctuations in macroscopic
processes" è quello su cui si basano anche sia le premesse che le conclusioni del secondo articolo, intitolato "General Relativity Theory Explains the Schnoll Effect and Makes Possible Forecasting Earthquakes andWeather Cataclysms".

Procediamo con ordine: secondo quanto affermato nel primo articolo esisterebbero delle periodicità temporali, sia di eventi fisici (es: decadimento radioattivo di particelle alfa e beta di alcuni radionuclidi) che di eventi chimici (es: rapporti di reazione di certi composti) anche afferenti ad alcuni sistemi biologici, che appaiono nel corso di alcune misurazioni. Tali periodicità, stando alle affermazioni degli autori, sarebbero riconducibili all'effetto provocato da alcuni pianeti, quali in particolare la Terra ed il Sole, poichè gli intervalli temporali di tali periodicità coinciderebbero con l'intervallo di rotazione che il nostro pianeta compie sul proprio asse, della durata di 24 ore, nonchè al periodo sinodico del Sole rispetto alla Terra, della durata di 27 giorni, e alla rotazione del nostro pianeta rispetto al Sole, della durata di 365 giorni. Pertanto qualche appassionato di oroscopi potrebbe pensare che tali fenomeni siano un chiaro esempio dell'influenza che certi pianeti eserciterebbero su alcuni fenomeni che riguardano sia il regno minerale che quello animale, come anticamente stabilito dall'astrologia. Lo studio riguardante questo primo articolo è particolarmente incentrato all'analisi dei dati ottenuti dalle misurazioni del decadimento radioattivo dei radionuclidi e rivela l'insorgenza di alcuni pattern che non solo possiedono una forma "miracolosamente" sovrapponibile e chiaramente distinguibile, ma che addirittura tendono a ripetersi con elevata probabilità ad intervalli di tempo più o meno regolari, rivelando quindi l'esistenza di un qualche ordine nascosto, ovvero di un qualche evento non casuale che emerge da codeste misurazioni. Gli autori tengono comunque a sottolineare che l'insieme complessivo delle misurazioni non mina le fondamenta della statistica, poichè l'andamento dei dati della popolazione rispecchia fedelmente la distribuzione di Poisson, che è una distribuzione stocastica di eventi perfettamente indipendenti e quindi casuali. Piuttosto gli autori si concentrano su quella che loro definiscono la "struttura fine" degli istogrammi, ovvero l'andamento dei valori che oscillano localmente all'interno dell'intervallo dei dati di ogni distribuzione di Poisson. Devo dire che l'argomento in questione mi trova molto preparato, poichè l'analisi delle dinamiche non lineari è uno di quei campi di ricerca su cui mi sono speso parecchio negli ultimi anni. Chi non ha molta confidenza con questa disciplina potrebbe forse stupirsi del fatto che, per così dire, possa emergere un ordine intrinseco all'interno di un insieme di eventi i cui valori oscillano in modo casuale, ma in realtà situazioni di questo genere sono molto comuni nei sistemi caotici, tanto nel regno minerale, quanto in quello animale. A tal proposito vi invito a leggere un bellissimo libro che mi fu donato da un amico ai tempi dell'università, che si intitola "Caos – La nascita di una nuova scienza", scritto da un grande divulgatore scientifico statunitense di nome James Gleik:

https://it.wikipedia.org/wiki/Caos._La_ ... va_scienza

Il libro in questione ha molto ispirato il mio lavoro di ricercatore e mi ha permesso di scoprire quell'ordine di fenomeni complessi capaci di rivelare col tempo l'esistenza di pattern estremamente regolari dei dati, quali ad esempio il cosiddetto "attrattore strano" di Lorentz:

https://it.wikipedia.org/wiki/Attrattore


così come le figure frattali che emergono da certe distribuzioni casuali:

https://en.wikipedia.org/wiki/Barnsley_fern

o ancora le regolarità scoperte dallo studio delle funzioni matematiche legate ai fenomeni caotici, da parte di Mitchell Feigenbaum:

https://it.wikipedia.org/wiki/Costanti_di_Feigenbaum

Tutti questi fenomeni rientrano in modo più generale nell'alveo della cosiddetta “Teoria del Caos deterministico”:

https://en.wikipedia.org/wiki/Chaos_theory

e rivelano appunto l'esistenza di un “rumore bianco di fondo” dovuto alle condizioni iniziali di un sistema, che genera effetti capaci di sommarsi di volta in volta durante l'evoluzione del sistema stesso, fino a portare all'emergenza di fenomeni che appaiono in modo regolare anche all'interno di una distribuzione casuale di dati. E' in ragione di simili effetti che Philip Merilees ha coniato la domanda “Può il battito di una farfalla in Brasile generare un uragano in Texas?”:

https://en.wikipedia.org/wiki/Butterfly_effect


Quindi la presenza di certe regolarità nei dati di Schnoll non rappresenterebbe nulla di insolito per la scienza, perchè tali regolarità potrebbero essere spiegate in termini di dinamiche non lineari, ma rimane comunque da stabilire le cause specifiche di tali dinamiche. Per capire il contributo apportato dagli effetti che ricorrono in un dato fenomeno, bisogna quindi capire quali sono le cause legate alle condizioni iniziali del fenomeno stesso, partendo dal presupposto che ogni distinto fenomeno può essere influenzato da sue distinte cause, che quindi non si richiamano necessariamente a qualche principio cosmogonico universalmente valido che possa farci cadere nella tentazione di formulare grossolane generalizzazioni come quelle dell'articolo che stiamo esaminando. Gli autori sembrano infatti non avere dubbi sulle cause che influenzano quest'ordine di fenomeni, poiché a loro dire tali cause sarebbero ascrivibili ad un influsso di natura astrologica esercitato dalla Terra e dal Sole. Appellandomi alla mia personale esperienza sullo studio delle dinamiche non lineari, potrei riportare dei casi in cui l'analisi di decine di migliaia di dati ha portato all'individuazione di pattern tra loro sovrapponibili e aventi forme che si ripetono. Un esempio potrebbe essere quello dovuto al calcolo dei profili di idrofobicità delle sequenze aminoacidiche delle proteine: ogni singolo aminoacido ha infatti un suo precipuo valore di idrofobicità, ma quando più aminoacidi si combinano linearmente a dare una sequenza polipeptidica, si ha l'emergenza di un profilo di idrofobicità specifico per quella sequenza. Uno specifico profilo di idrofobicità di una sottosequenza aminoacidica può rappresentare un fingerprint in grado di rivelare aspetti sulle caratteristiche strutturali di quella corrispondente porzione della proteina, ma tale fingerprint non sempre si rivela univoco per una data struttura e può quindi trarre in inganno, poiché le combinazioni tra aminoacidi all'interno di una proteina sono virtualmente infinite e se si analizzano migliaia di sequenze sarà sempre possibile trovare profili che si assomigliano anche per sequenze aminoacidiche tra loro differenti e che non rivelano necessariamente strutture identiche. Un altro esempio può essere quello dato dalle analisi delle cinetiche di ripiegamento conformazionale delle proteine: quando una proteina è nel suo stato denaturato, la sua catena aminoacidica si presenta come una sorta di gomitolo aperto. Se la proteina viene rinaturata si assiste ad un ripiegamento della sua catena che la porta nell'arco di pochi microsecondi a raggiungere la cosiddetta “conformazione nativa”. Questa conformazione viene “scelta” univocamente dalla proteina su un numero virtualmente infinito di altre possibili conformazioni. Se il ripiegamento dovesse avvenire portando la proteina a scegliere casualmente una conformazione tra tutte quelle possibili, allora occorrerebbero tempi astronomici prima che la proteina riesca a trovare la sua conformazione corretta. Tuttavia il raggiungimento della conformazione nativa avviene in un tempo ristrettissimo poiché l'evoluzione ha selezionato le sequenze aminoacidiche in modo che nel corso della “ricerca conformazionale”, che obbedisce a principi termodinamici basati sulla ricerca della stabilità energetica, si vengano prima ad appaiare sottoparti della catena aminoacidica che riescono a trovare una loro stabilità energetica locale, come in un attrattore strano di Lorentz, e tali parti una volta appaiatesi non si disgiungono più, creando un ordine parziale temporalmente stabile e lasciando che anche le altre parti sgomitolate provino a congiungersi secondo lo stesso principio, fino a che la somma delle varie parti consenta di ricostruire l'intera struttura tridimensionale:

https://www.youtube.com/watch?v=gFcp2Xpd29I

https://www.youtube.com/watch?v=_hMa6G0ZoPQ


Quindi in questo caso le condizioni iniziali del sistema, capaci di generare ordine nel caos, sono riconducibili alla presenza di specifiche sequenze aminoacidiche evolutivamente conservate. Questo meccanismo, che è stato inizialmente studiato per l'inibitore pancreatico bovino della tripsina, si trova bene in accordo con il cosiddetto “Paradosso di Levinthal” e con il “Dogma di Anfinsen”:

https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Levinthal

https://it.wikipedia.org/wiki/Dogma_di_Anfinsen


Torniamo quindi a chiederci quali potrebbero essere le cause che hanno generato le periodicità nei dati presentati dall'articolo che stiamo esaminando. Prima di tutto mi chiedo: perchè gli autori hanno voluto necessariamente trovare una correlazione con i movimenti di due pianeti come il Sole e la Terra, ovvero due sistemi che, se pur in relazione tra loro, risultano separati, quando avrebbero potuto preferire correlazioni ancora più stringenti, magari con un solo sistema isolato come l'essere umano? Infatti anche l'essere umano ha un ciclo di 24 ore definito “circadiano”, così come ha un ciclo di 27 giorni che è quello mestruale e un ciclo di un anno che è quello della rigenerazione completa di alcuni globuli bianchi. Quindi come vedete la scelta dei pianeti è basata su una correlazione arbitraria e come ho già frequentemente fatto notare in altri topic, la correlazione non implica necessariamente una causazione. Cosa hanno di speciale questi pianeti rispetto ad altri sistemi che presentano simili periodicità? Magari per aggirare l'ostacolo si potrebbe affermare che anche questi cicli biologici umani sono influenzati dai pianeti, ma questo non è vero poiché ogni specie di mammifero presenta periodicità diverse per ciascuno di questi stessi cicli biologici e tali periodicità dipendono da fattori fisici, biochimici ed ormonali perfettamente studiati, che non risentono in alcun modo della rotazione dei pianeti. Inoltre se da un lato le periodicità dei pianeti sono sempre puntuali (ogni giorno dura sempre 24 ore, ogni anno dura sempre 365 giorni e 6 ore, ecc..), dall'altro lato le periodicità dei decadimenti radioattivi risultano collocarsi in intervalli temporali più approssimativi(es: circa 27 giorni, oppure da 360 a 367 giorni, ecc..), sollevando ancora più dubbi sul reale significato di queste correlazioni. Diciamo che gli autori hanno voluto convenientemente scegliere possibili coincidenze, trascurando tutte le altre dissonanze, come avviene nei casi di bias di conferma:

https://www.youtube.com/watch?v=hcucGn_X8AA

https://www.youtube.com/watch?v=vb083Unh7ck

Tra le miriadi di fenomeni studiati in natura troverete sempre periodicità accidentalmente corrispondenti a quelle di qualche pianeta o di qualche altro sistema, quindi gli autori hanno davvero esagerato nell'affermare con così tale sicumera che i fenomeni da loro osservati hanno un influsso astrologico, dal momento che hanno solo trovato una correlazione e non hanno trovato la maniera di falsificare le loro ipotesi, ovvero agire sulle variabili in ingresso così da dimostrare o confutare le possibili cause che generano il fenomeno. A questo punto quindi provvederò io a falsificare le loro ipotesi. Partiamo dalle periodicità delle reazioni chimiche nei sistemi biologici. Quanto viene descritto nell'articolo vorrebbe quasi far apparire simili periodicità come frutto di eventi strani ed insoliti. Chi è ferrato in quest'argomento sa bene invece che esistono miriadi di casi in cui determinati pattern metabolici manifestano periodicità ricorrenti perchè si comportano come oscillatori:

http://hopf.chem.brandeis.edu/pubs/pub236%20rep.pdf

Avevo già presentato un caso simile quando mi occupai dell'analisi di un lavoro di parapsicologia scritto da Persinger, a proposito di pattern fotonici emessi da colture cellulari:

viewtopic.php?f=50&t=7957&start=10

Le periodicità degli oscillatori molecolari non sono sempre sincronizzate con i cicli planetari, contrariamente a quanto vorrebbe fa credere l'articolo di Schnoll,ma le loro cause biochimiche sono ben conosciute ed è pertanto possibile allestire metodi che consentano in tempo reale di manipolare tali processi intervenendo sugli stati dinamici desiderati, al fine di stabilizzarli. Schnoll non ha fatto altro che selezionare reazioni chimiche che ancora una volta presentano periodicità sovrapponibili a quelle dei cicli di alcuni pianeti, senza mai risalire alle vere cause. Se desiderate invece conoscere le cause che stanno alla base degli oscillatori molecolari, allora provate ad esempio a dare un'occhiata alle pubblicazioni prodotte da Tyson e collaboratori:

http://mpf.biol.vt.edu/lab_website/publications.php

Avrete la possibilità di visionare tutti i grafici dei pattern individuati da questi ricercatori e potrete confrontare le loro periodicità con quelle trovate da Schnoll. Vi anticipo che non troverete nemmeno una corrispondenza tra i pattern temporali degli oscillatori biochimici scoperti da Tyson e i cicli astronomici di Schnoll, ma troverete di certo le cause molecolari che stanno alla base del comportamento di questi oscillatori.

Passiamo adesso al decadimento radioattivo dei radionuclidi. Io non sono un radiologo e quindi non ho molta confidenza con questa disciplina, ma se mi dovessi occupare della review di un simile articolo, allora avrei almeno due altre obiezioni da sollevare: in primo luogo, malgrado Schnoll abbia affermato di aver messo a punto tutti i pensabili esperimenti di controllo per eliminare possibili artefatti, sarebbe stato necessario riconoscere che comunque la misurazione è già di per sé frutto di un artefatto, dal momento che ogni contatore Geiger presenta dei tempi di latenza di alcune frazioni di millisecondi, necessarie a far resettare lo strumento tra una misurazione e quella successiva. E' noto che la serie di questi effetti tra una misurazione e l'altra finisce per sommarsi fino a generare un sottile bias:

https://en.wikipedia.org/wiki/Geiger%E2 ... Cller_tube


Quindi per un numero così alto di misurazioni effettuate a ciclo continuo, come quelle condotte da Schnoll, sarebbe stato necessario usare non un contatore Geiger, ma una camera di ionizzazione. A riprova delle mie affermazioni vi è lo stesso esempio riportato da Schnoll, il quale afferma che anche un generatore di numeri casuale prodotto da un computer ha finito per generare le stesse forme ottenute dal contatore Geiger. Infatti sia il generatore di numeri random del computer che il contatore Geiger presentano lo stesso difetto: per numeri elevati di misure si comportano come generatori pseudocasuali.

Ad oggi cioè non è ancora possibile ottenere un generatore di numeri che sia realmente random se si effettuano molte estrazioni. Si spera di risolvere un giorno questo problema grazie all'avvento dei computer quantistici. E' inoltre curioso che Schnoll e collaboratori considerino giustamente il decadimento radiattivo come un processo fisico, mentre la generazione casuale di numeri da parte del computer viene considerato come frutto di un semplice fenomeno aritmetico astratto: in realtà anche la generazione dei numeri pseudocasuali da parte del computer è frutto di un processo fisico, ovvero l'oscillazione del quarzo della CPU, il quale tenderà ad oscillare anch'esso verso i suoi “attrattori strani”, causando un bias nell'estrapolazione dei numeri da parte dell'algoritmo. Quindi se il computer genera gli stessi pattern del contatore Geiger ciò sarebbe una prova in più del fatto che è presente una pseudocasualità dovuta ad un problema intrinseco dello strumento. Abbiamo quindi individuato una prima possibile causa di questi pattern dinamici non lineari. Questo difetto intrinseco degli strumenti sarebbe però in grado di spiegare solamente la presenza delle forme dei pattern, ma non spiegherebbe ancora l'esistenza delle periodicità temporali registrate dal contatore Geiger, sovente assenti nelle distribuzioni di numeri generati dal computer. Per dare una possibile spiegazione di queste temporalità si potrebbe fare ricorso a quell'effeto conosciuto come “Paradosso di Zenone” o “Paradosso di Turing” già presente tra l'altro in alcuni casi di oscillatori biomolecolari:

https://en.wikipedia.org/wiki/Quantum_Zeno_effect

E' stato infatti visto che nel caso delle misurazioni come quelle dei decadimenti radioattivi, anche per scale di tempo scelti arbitrariamente sarà sempre probabile influenzare la misurazione:

http://journals.aps.org/pra/abstract/10 ... .91.022106

Quindi questo effetto Zenone spiegherebbe in particolare il perchè i pattern aventi forma simile tenderebbero ad essere distribuiti preferenzialmente l'uno vicino all'altro.Infine, sempre per quanto riguarda l'articolo di Schnoll, ho avuto anche la fortuna di trovare il modo di falsificare direttamente le sue asserzioni, poiché se è vero che alcuni pattern dipendono dalla rotazione della Terra intorno al proprio asse, allora non esiste migliore verifica se non quella di analizzare i dati sulle variazioni della velocità della terra durante il ciclo delle 24 ore e scoprire se le periodicità di queste fluttuazioni rispecchiano le periodicità dei pattern afferenti al decadimento radioattivo:

https://en.wikipedia.org/wiki/Day_length_fluctuations

http://www.iers.org/IERS/EN/DataProducts/ITRF/itrf.html

Per evitare di farvi perdere tempo nell'analisi dei dati vi anticipo che tali pattern coincidenti non esistono, in quanto le periodicità riscontrate sulla rotazione del nostro pianeta non dipendono dall'influsso dei pianeti, ma semmai dipendono dal trasferimento di momento angolare tra la crosta terrestre e le sue componenti fluide geomagnetiche e hanno temporalità diverse da quelle registrate da Schnoll, con pattern che ricorrono prevalentemente ogni 5,9 anni :

http://phys.org/news/2013-07-pair-year- ... h-day.html

http://www.nature.com/nature/journal/v4 ... 12282.html

Passiamo adesso al secondo articolo. In questo caso abbiamo a che fare con un lavoro altamente pseudoscientifico e lo dimostra anche il fatto che l'autore è anche l'editore della rivista priva di impact factor la cui missione è quella di accogliere tutti quegli studi randagi che sono stati rigettati dalle riviste scientifiche serie perchè giudicati appunto pseudoscientifici:


“The journal aims to promote fair and non-commercialized science, as stated in its Declaration of Academic Freedom: Owing to furtive jealousy and vested interest, modern science abhors open discussion and wilfully banishes those scientists who question the orthodox views. Very often, scientists of outstanding ability, who point out deficiencies in current theory or interpretation of data, are labelled as crackpots, so that their views can be conveniently ignored. “

L'articolo non fa altro che cercare ancora una volta di trovare correlazioni tra variabili indipendenti senza mai dare prova delle ipotetiche cause che ne stanno alla base, aggiungendo ulteriori cicli palindromi riscontrati in alcuni pianeti che potrei ad esempio controbilanciare con altri cicli di uguale lunghezza che si trovano nel corpo umano (es: 180 giorni è il tempo di riproduzione dei globuli rossi) o di altri mammiferi o di chissà quali altri sistemi. Quindi non è il numero di correlazioni trovate che rende il fenomeno “non triviale”, come erroneamente ed ingenuamente sostenuto dagli autori. Si prova inoltre a dare una ipotetica spiegazione basata sulla relatività generale, ma si parte da premesse infalsificabili quali l'esistenza non ancora dimostrata dei tachioni o la costruzione di un sistema di riferimento di comodo, opportunamente semplificato per provare a far quadrare i conti. Sia inteso che non c'è niente di male in tutto questo, poiché altre teorie molto più interessanti di questa (es: teoria delle stringhe) fanno uso di simili stratagemmi, ma dal momento che mancano le evidenze sperimentali, trattasi appunto soltanto di teorie che aspettano una conferma. Ho comunque individuato almeno un paio di punti che falsificano questa teoria. Il primo riguarda il millantato entanglement tra gli stati in questione: sappiamo adesso finalmente che non esiste alcuna corrispondenza tra la periodicità della rotazione terrestre e il decadimento radioattivo. Inoltre, se poniamo il problema sul piano della fisica quantistica, c'è già uno studio che spiega bene la reale origine dell'entanglemente e lo fa sfruttando la relatività speciale dovuta alla dilatazione temporale, in totale contrasto con le premesse della relatività generale presentata dagli autori, poiché le due cose sono mutualmente esclusive:

http://przyrbwn.icm.edu.pl/APP/PDF/125/a125z5p07.pdf


Il secondo punto riguarda la misurazione delle fluttuazioni temporali con un orologio reale all'interno del sistema di riferimento inerziale considerato, che in realtà è un concetto che non può essere mai applicato veramente:

http://phys.org/news/2015-10-perfectly- ... sible.html

Infine gli autori si sbilanciano bellamente, asserendo che alla luce di questa teoria è necessario, nonchè urgente, verificare l'effetto dei pianeti su altre variabili come:

• Random mass migrations of people;
• Fluctuations in the stock exchange market;
• Fluctuations of the sickness rate among the masses of
people, animals, and plants;
• Fluctuations of social unrest (local conflicts, etc.)
• Fluctuations of the Earth’s crust— earthquakes;
• Fluctuations of weather (weather events and weather
cataclysms);
• and many others.

Beh, posso anticiparvi che in almeno questi ultimi 30 anni (intervalli di tempo che ho considerato) non vi è alcuna correlazione con queste variabili, come del resto prevedibile, ma avete sempre tempo e modo di verificare la cosa di persona, scegliendo una nazione a caso (io ho scelto gli Stati Uniti) e andando a leggere le statistiche riguardanti tutte quelle variabili, nella speranza di trovare qualche correlazione.

Se invece volete trovare con certezza delle correlazioni, allora vi consiglio il seguente sito, sperando che possa venire compreso una volta per tutte il fatto che correlazione non corrisponde necessariamente a causazione:

http://www.businessinsider.com/spurious ... 014-5?IR=T


Riguardo alla previsione dei terremoti è noto che ad oggi NESSUNO è ancora capace di fare previsioni sul loro manifestarsi, poiché il numero di variabili in gioco è troppo alto e la geologia è ancora una scienza troppo giovane. Ci sono fior fiori di scienziati che lavorano alla NASA che cercano ogni giorno di costruire dei modelli previsionali, ma ripeto NESSUNO è ancora capace di fare previsioni come richiesto da una vera e robusta teoria scientifica. Per contro esistono miriadi di studi osservazionali che cercano di mettere in correlazione le più astruse variabili, ma senza trovare una causazione. Giusto per fare un esempio:

http://arxiv.org/abs/1403.5728

Inutile dire che data la fantasiosità con cui vengono scelte le variabili da correlare, questi studi sono tutti in contrasto gli uni con gli altri, come anche gli studi epidemiologici osservazionali che mettono in relazione le diete con le malattie. Anche noi italiani abbiamo avuto il nostro profeta studioso dei terremoti, il cui nome è Raffaele Bendandi e le cui teorie sembrano molto affini a quelle di Dmitri Rabounski and Larissa Borissova :

https://it.wikipedia.org/wiki/Raffaele_Bendandi

Se i terremoti si potessero davvere prevedere, allora non passerebbe molto tempo prima che una di queste teorie venga confermata. Basterebbe avere un'osservatorio su internet che fornisca i dati delle previsioni. Al momento esiste già una persona che si diletta a fare questo lavoro, ma pare si tratti solo di un irresponsabile ciarlatano:

http://www.examiner.com/article/earthqu ... -vs-quakes

Dire di conoscere il modo di prevedere i terremoti senza fornire le prove oggettive di queste previsioni è da irresponsabili. Immaginate ad esempio cosa accadrebbe se qualcuno prevedesse un terremoto a Milano. Magari la gente per paura si trasferirebbe in massa verso Brescia e se per malaugurata sorte proprio in quel giorno un terremoto dovesse davvero colpire Brescia, il numero di potenziali vittime finirebbe per salire ancora più tragicamente.

Ed ora, per chiudere in bellezza, vi fornisco io uno studio ancora più astrologico di quello suggerito da PK2! In questo caso la correlazione è addirittura tra certe malattie e la data di nascita! I lettori di oroscopi sanno già che nelle stelle sono scritte queste corrispondenze!

http://www.washingtonpost.com/news/wonk ... f-disease/


Ogni astrologo sognerebbe il verificarsi di una simile corrispondenza, ma da come avrete modo di leggere, lo studio in questione non è affatto pseudoscientifico...anzi...

E voi che ne pensate?

https://www.youtube.com/watch?v=4v8O4ziVgLw
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Re: Sull'effetto Schnoll

Messaggioda PK2 » 11/10/2015, 1:10

Mannaggia Citrato, tu stordisci la gente con questi link e salti pindarici... Saresti più efficace con un poco di sintesi, lasciatelo dire. Ci vuole un mese a voler leggere tutto, quindi mi limito a commentare le tue osservazioni sull'effetto Shnoll (l'altro articolo non è interessante, ci sono almeno altri cinque fisici che usano l'argomentazione dell'effetto come prova delle loro teorie, quindi la cosa è abbastanza abusata).
Tralascio anche la questione dei campionamenti biologici, che si potrebbero prestare a tante interpretazioni, e mi concentro sul decadimento della sostanza radioattiva. Di per sé il decadimento di un atomo è considerato assolutamente casuale, questo è un caposaldo della meccanica quantistica (che ha fatto storcere il naso a Einstein, comunque). La questione qui sta nel fatto che le anomalie negli istogrammi presentano delle periodicità, e questo è stato dimostrato da Shnoll con il doppio cieco, anonimizzando i campionamenti e gli accoppiamenti e sottoponendo il giudizio sulla loro similarità a degli esperti. Quello che è emerso è che ci sono alcune periodicità, una di poco meno di 24 ore, corrispondente al giorno siderale, una di 27,3 giorni, che corrisponde al mese siderale, e altre periodicità minori (che l'autore riporta in un altro articolo), pari alla metà di quelle principali. Gli esperimenti sono stati tutti replicati da laboratori indipendenti di tutto il mondo, quindi sull'effetto non ci sono dubbi che sia un fenomeno genuino, si tratta di capirne l'origine.
Mi fa piacere che abbia attirato il tuo interesse perché mi dà modo di osservare come ragiona uno scettico, nel caso specifico... tu. Premetto che la spiegazione di un'influenza legata al moto della terra e del sistema solare è la più logica, avvallata anche dal fatto che l'effetto Shnoll scompare se le rilevazioni vengono fatte ai poli (esperimento descritto in un altro articolo, fatto in una base scientifica vicino al polo nord). Eppure questa spiegazione "odora di astrologia", ed ecco allora la macchina dello scetticismo che si mette in moto. Ma, trattandosi appunto di una macchina, in modo del tutto meccanico e, lasciamelo dire, poco convincente. Infatti le cose che citi, periodicità negli aminoacidi etc... poco si adattano alla questione, dove fenomeni del tutto differenti tra loro presentano le stesse periodicità. Il paradosso quantico di Zenone non spiega perché si verificano quelle periodicità e non altre, né perché quelle periodicità siano presenti, ad esempio nella rete del GCP con nodi sparsi in tutto il mondo. Crea più interrogativi porlo come causa delle anomalie che altro. Insomma la spiegazione più logica è che, dato che le periodicità si verificano quando la terra rivolge gli stessi punti verso le stelle, qualcosa nel moto della terra e del sistema solare causi il fenomeno. Ma gli scettici questo non possono accettarlo, ed ecco la resistenza a studiare il fenomeno, o a cercare improbabili spiegazioni.
Chiudo per ora qui dicendo che non è il sole a influenzare, nell'ipotesi di Shnoll, i fenomeni osservati, ma qualcosa esterno al sistema solare, solo così si spiega ad esempio la periodicità di 27,3 giorni.
« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »

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Re: Sull'effetto Schnoll

Messaggioda Citrato » 11/10/2015, 2:43

PK2 io cerco di essere sintetico, ma fornisco anche i link delle mie affermazioni solo per chi vuole approfondire e verificare di persona. E' evidente che hai dato solo una lettura approssimativa delle cose che ho scritto e che ho linkato. Prenditi tutto il tempo che ti è necessario prima di giungere a così affrettate conclusioni. Tutto quello che ho scritto è dimostrabile e rispondo puntualmente alle tue obiezioni:

1) il decadimento radioattivo è un fenomeno casuale come tu hai giustamente affermato e questo da solo basterebbe a smentire tutto l'impianto che si basa con le periodicità, ma siccome abbiamo a che fare con la struttura fine degli istogrammi che corrisponde al "rumore di fondo bianco" delle apparecchiature, allora c'è da fare i conti con i possibili difetti dello strumento di misurazione.


2) Le periodicità esistono tanto nei cicli dei pianeti quanto in tanti altri sistemi biologici e non, quindi spiegami perchè l'assonanza con i cicli planetari dovrebbe avere un ruolo privilegiato, dal momento che non vi è alcuna relazione CAUSA/EFFETTO tra le fluttuazioni della velocità della Terra e le fluttuazioni osservate da Schnoll. Dammi la dimostrazione matematica del fatto che secondo te l'assonanza con la rotazione dei pianeti è più logica di altre assonanze. A questo punto esco fuori direttamente il lavoro che avrei proposto in caso di simili obiezioni, proprio per mostrarti che lo scettico non ha la testa di legno, ma pretende una chiara evidenza empirica delle affermazioni: L'effetto Schnoll può anche essere dipendente dalla latitudine del pianeta, ma la periodicità dei pattern delle radiazioni non è CAUSATA dalla rotazione in sè di qualche pianeta e nemmeno da fattori esterni al sistema solare, contrariamente a quanto tu sostieni. La rotazione dei pianeti è solo una CORRELAZIONE. Per esempio nel fenomeno dell'entanglement quantistico l'antiparallelismo dei due fotoni è solo una CORRELAZIONE, mentre la dilatazione dello spazio tempo a velocità superluminale è la CAUSA che sta alla base della comunicazione tra i due fotoni. Ti è chiaro finalmente la differenza tra CORRELAZIONE e CAUSAZIONE?

Guarda finalmente i seguenti studi che tengono conto della rotazione del nocciolo interno del Sole, dove la vera CAUSA che influenza i contatori Geiger sta nei fasci di neutrini sprigionati dal Sole e che arrivano sulla Terra, dovuti appunto ai campi energetici sprigionati dalla rotazione di questo nocciolo solare e che possono influenzare anche le apparecchiature mediche terrestri:

http://news.stanford.edu/news/2010/augu ... 82310.html

http://phys.org/news/2010-08-radioactiv ... ation.html


Anche le tempeste elettro-magnetiche solari sono dovute ad effetti sprigionati dalla rotazione del Sole, ma nessuno mai ha chiamato tali effetti "astrologia", perchè c'è una chiara relazione di CAUSA/EFFETTO tra interazione di particelle elettricamente cariche che vengono spazzate lontano dall'effetto rotante del Sole ed apparecchiature elettroniche presenti sulla Terra. Cosa ha a che fare tutto questo con l'astrologia? Come vedi non c'è nessuna difficoltà ad accettare simili affermazioni, quando vengono dimostrate, poichè il Sole emette normalmente radiazioni (CAUSA), solo che la periodicità dei pattern di decadimento radioattivo registrati dal Geiger(EFFETTO) non c'entra con quella trovata da Schnoll, dato che i neutrini provengono dal nocciolo interno del Sole, che ruota su se stesso in 33 giorni (CORRELAZIONE) e non in 27,6 giorni. I dati registrati in questo caso, inoltre, non hanno dovuto andare a pescare nel torbido lago del rumore di fondo delle apparecchiature. Quindi questa è un'ulteriore prova che falsifica le affermazioni di Schnoll (guarda i grafici e mettili a confronto):


E ancora guarda quest'altro studio dove invece le periodicità sono di tipo grossolanamente annuali, con cicli che vanno da 353,8 giorni a 373,9 giorni (CORRELAZIONE), ma non perchè l'ha detto Schnoll, dal momento che non abbiamo ancora una volta niente a che fare con lo studio del rumore di fondo delle apparecchiature e il fenomeno è dovuto ancora una volta all'effetto delle radiazioni provenienti dal Sole (CAUSA):

http://arxiv.org/pdf/1007.0924v1.pdf

Quindi PK2 ora capisci bene che non bisogna mai accettare un dato "prima facie" per una semplice questione di fede personale o solo perchè hai la sensazione che la logica ti suggerisca qualcosa. Io vedo semmai illogico il fatto che la rotazione di un corpo sferico macroscopico come il Sole possa essere la CAUSA di un evento microscopico dettato dalle leggi della fisica quantistica come il decadimento radioattivo o i flussi cosmici di microparticelle. UNA CORRELAZIONE NON E' UNA CAUSAZIONE.

Quindi andando con ordine, la rotazione dei pianeti può essere la CAUSA dell'emissione di particelle, l'emissione di particelle può essere la CAUSA dei pattern misurati dal contatore geiger e tali pattern sono CORRELATI con la rotazione del Sole, dove tale rotazione ha come CAUSA le leggi della gravitazione universale dei corpi celesti. Ti è chiaro finalmente quello che intendo dire? Spero di si. Cosa trovi di esoterico in tutto questo? Perchè dovrebbe puzzare il naso ad uno scettico?

Pertanto, ragionando per assurdo anche i cicli biologici del corpo umano avrebbero, per chissà quale strano fenomeno, potuto produrre neutrini ad intervalli regolari, ma la CAUSA dei pattern(EFFETTO) registrati dal contatore Geiger sono i neutrini, mentre i cicli del corpo umano sono solo l'EFFETTO DI CORRELAZIONE che non ha nessun primato rispetto all'EFFETTO DI CORRELAZIONE della rotazione dei pianeti o di qualunque altro possibile fenomeno ciclico presente in natura.

3) Gli esperimenti di Schnoll possono essere stati benissimo replicati puntualmente poichè abbiamo a che fare con un fenomeno di dinamiche non lineari dovuto presumibilmente ai vizi degli strumenti di misurazione e come già detto non c'è niente di strano in tutto questo;

4) Gli esempi da me fatti come le dinamiche molecolari sul ripiegamento delle proteine si adattano perfettamente con le dinamiche non lineari, nonchè con i sistemi NP completi, dato che appunto rappresentano uno dei miei campi di ricerca in cui ho pubblicato lavori scientifici;

5) Il paradosso di Zenone potrebbe invece spiegare bene almeno parte del fenomeno perchè in questo caso la transizione da uno stato A ad uno stato B rende la probabilità di passare allo stato B quasi pari a zero, il che significa che lo strumento tende a misurare quello che ha già precedentemente misurato e che ha già per cosi dire "registrato", cioè lo stato A:

https://en.wikipedia.org/wiki/Quantum_Z ... tum_system

Inoltre potrebbero esserci assonanze con l'effetto "cane da guardia":

http://journals.aps.org/pra/abstract/10 ... vA.45.1347

6) Non vedo perchè gli scettici non debbano accettare fenomeni che "odorano di astrologia" se è possibile dimostrare che il fenomeno esiste, ma prima dobbiamo trovare le cause e mostrare che manipolando tali cause si possono variare gli effetti.

Prenditi più tempo per studiare quello che ho scritto, anche per rispetto dell'interlocutore, dato che anch'io ho studiato per mettere insieme questi pezzi, e solo dopo semmai prova a darmi una risposta, cercando di avere meno pregiudizi, se possibile.
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Re: Sull'effetto Schnoll

Messaggioda PK2 » 11/10/2015, 9:58

Citrato ha scritto:E ancora guarda quest'altro studio dove invece le periodicità sono di tipo grossolanamente annuali, con cicli che vanno da 353,8 giorni a 373,9 giorni (CORRELAZIONE), ma non perchè l'ha detto Schnoll, dal momento che non abbiamo ancora una volta niente a che fare con lo studio del rumore di fondo delle apparecchiature e il fenomeno è dovuto ancora una volta all'effetto delle radiazioni provenienti dal Sole (CAUSA):

http://arxiv.org/pdf/1007.0924v1.pdf

Scusa Citrix, mi prenderò più tempo naturalmente, ma tu mi stordisci con i link. Soprattutto ho l'impressione che i link non corrispondano a quanto affermi, e a volte dicano il contrario.
Ne ho preso uno a caso, in cui tu affermi che la causa della periodicità è dovuta all'effetto delle radiazioni provenienti dal Sole (tralasciamo il fatto che una periodicità indotta dal sole *è* una causa cosmica, esattamente come afferma Schnoll, e l'astrologia :D ).
Leggo dall'abstract:
"No common phases were found between the factors investigated and those exhibited by the nuclear decay data. This suggests that either a combination of factors was responsible, or that, if it was a single factor, its effects on the decay rate experiments are not a direct synchronous modulation. We conclude that the annual periodicity in these data sets is a real effect, but that further study involving additional carefully controlled experiments will be needed to establish its origin"
Traduco per i non udenti l'inglish:
"nessuna fase comune è stata trovata tra i fattori investigati e quelli mostrati dai dati del decadimento nucleare. Questo suggerisce che o è responsabile una combinazione di fattori, o che, se vi è un solo fattore, il suo effetto sugli esperimenti di decadimento nucleare non è una modulazione sincrona diretta. Concludiamo che la periodicità annuale in questo insieme di dati è un effetto reale, ma che ulteriori studi che coinvolgano ulteriori esperimenti attentamente verificati sono necessari per stabilire le sue origini."
Dall'abstract mi pare che non si citino le radiazioni solari, leggerò l'articolo, ma non mi pare di primo acchito che contraddica alcunché.
E comunque l'influenza del sole è un effetto cosmico!

PS: siccome io sono per certe cose più scettico di te (che tu ci creda o no), ho iniziato oggi a esaminare direttamente alcuni dati. Ho preso un anno a caso (2010) di raccolta dati delle "uova" del GPC (http://global-mind.org/basket_CSV_v2.html), progetto che negli obiettivi mi lascia perplesso, ma i dati sono dati: sono presi da 60 punti diversi del pianeta ogni secondo da tanti anni, una fonte enorme di dati.
Come prima prova ho elaborato i dati giornalieri scremando la componente casuale attesa (quella "normale") e ottenendo un residuo in cui, se le premesse sono vere, dovrebbe essere contenuta la periodicità. Una semplice trasformata di fourier mi ha consentito di rilevare la prima periodicità, compresa tra 27 e 28 giorni. Questo mi supporta in merito all'effetto, che pare esserci. Ovviamente occorre approfondire l'esatta dimensione della periodicità per risalire alla causa... vediamo se riesco a migliorare l'analisi del dato.
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Re: Sull'effetto Schnoll

Messaggioda PK2 » 11/10/2015, 11:41

Citrato ha scritto:Guarda finalmente i seguenti studi che tengono conto della rotazione del nocciolo interno del Sole, dove la vera CAUSA che influenza i contatori Geiger sta nei fasci di neutrini sprigionati dal Sole e che arrivano sulla Terra, dovuti appunto ai campi energetici sprigionati dalla rotazione di questo nocciolo solare e che possono influenzare anche le apparecchiature mediche terrestri:

http://news.stanford.edu/news/2010/augu ... 82310.html

http://phys.org/news/2010-08-radioactiv ... ation.html

Esamino sistematicamente i tuoi link e, per punizione, per ogni tuo link ne metterò uno io!
Iniziamo dai primi due, dove si ipotizza che sia una qualche forma di influenza dell'attività solare a causare le variazioni nel decadimento degli atomi. Tralascio per ora che tali anomalie non riguardano solo il decadimento ma anche altri fenomeni, ad esempio il rumore bianco prodotto dai transistor etc...
Intanto c'è da notare che si tratta solo di un'ipotesi. L'articolo che ho riportato nel post precedente richiama questa ipotesi, però ammette che altri dati non sembrano confermarla e, pur lasciando aperta in ultimo tale possibilità, prudentemente non si pronuncia.
Shnoll invece usa un metodo più "spartano" e indiretto ma certo efficace per escludere questa causa o almeno affiancarla ad altre cause.
Intanto fa alcuni esperimenti con dei collimatori rotanti, e scopre che la forma degli istogrammi varia cambiando l'assetto, in un modo tale che tali variazioni di struttura sono associati alla posizione rispetto alla sfera celeste. Sulla base di questo ha potuto individuare una posizione invariante rispetto alla sfera celeste, in cui l'effetto scompare (puntando il collimatore verso la stella polare). Questo porta a escludere cause "terrestri", come temperatura, umidità etc... e a individuare la causa come posizionata nello spazio. Di più: l'uso di rotazioni ben determinate ha portato a definire, con una precisione di un minuto, che i periodi corrispondono effettivamente al giorno siderale e a quello solare. Analoghi risultati si ottengono in esperimenti eseguiti al polo, dove le periodicità diurne scompaiono.
http://arxiv.org/ftp/physics/papers/0501/0501004.pdf
http://arxiv.org/ftp/physics/papers/0602/0602017.pdf
La presenza di una periodicità pari al giorno siderale fa ipotizzare che non si possa trattare semplicemente di un'influenza solare, ma che una o più cause risiedano fuori dal sistema solare.
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Re: Sull'effetto Schnoll

Messaggioda Citrato » 11/10/2015, 14:39

PK2 guarda che questa cosa l'ho capita da un pezzo: Schnoll formula solo delle ipotesi e non si pronuncia sulle reali cause, semplicemente perchè i suoi studi sono OSSERVAZIONALI, cioè basati unicamente su delle CORRELAZIONI. Si tratta solo di teorie, dove non esistono le evidenze sperimentali che permettono di individuare le cause. Quindi Schnoll, ad esempio, meno che mai potrebbe affermare con certezza che la causa di simili effetti è l'anisotropia dello spazio tempo, come scritto in uno degli articoli da te proposti, perchè ciò entrerebbe in conflitto non solo con la teoria del Big Bang:

https://en.wikipedia.org/wiki/Cosmological_principle

ma anche con la relatività generale di Einstein e le misurazioni dirette effettuate dal satellite WMAP:

https://en.wikipedia.org/wiki/Wilkinson ... ropy_Probe

Perchè il trovare una causa è così importante? Supponi che per coincidenza Shnoll si trovasse a fare i suoi esperimenti mentre era in corso una tempesta solare oppure, che so, un'esercitazione militare con sostanze radioattive proprio nella zona del pianeta in cui stava effettuando le misurazioni. Naturalmente sarebbe arrivato alle sue stesse conclusioni, senza però sapere cosa fosse realmente accaduto. Ecco perchè la CAUSAZIONE è più importante della CORRELAZIONE. I suoi studi sono solo delle teorie, come la teoria delle stringhe, che belle quanto vuoi si basano quindi tutte su delle speculazioni. Le corrispondenze con la durata di certi cicli planetari NON è condizione sufficiente per stabilire quali sono le CAUSE. La scienza non può pronunciarsi davanti a semplici correlazioni. Anche la scienza deve essere prudente. Chiaro? In questo caso abbiamo a che fare con studi di CORRELAZIONE e non di CAUSA/EFFETTO. Di studi come i suoi ce ne sono tantissimi, molti dei quali smentiscono le sue ipotesi, ma non significa che gli studi osservazionali che lo smentiscono siano migliori dei suoi o vice versa, perchè nessuno di questi studi ha le prove di quello che si ipotizza e la verità su di uno studio smentisce la verità su tutti gli altri studi.


Infine dire che i pattern di decadimento radioattivo derivano dai neutrini che a loro volta derivano dal Sole NON è Astrologia, perchè non si tratta di un'influenza degli eventi umani collettivi e/o individuali, ma è Astrofisica, la quale deriva dall'astrologia e ha verso di essa un debito di gratitudine, ma la considera come un retaggio del passato che è basato solo sulla superstizione:

https://it.wikipedia.org/wiki/Astrologia

https://it.wikipedia.org/wiki/Astrofisica

Come non è Astrologia dire che le piante fioriscono in primavera e perdono le foglie in autunno a causa del differente rapporto tra ore di luce e ore di buio, dovute alla posizione della Terra rispetto al Sole.
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Re: Sull'effetto Schnoll

Messaggioda PK2 » 11/10/2015, 15:05

Indicami esattamente dove viene dimostrato che i neutrini emessi dal sole causano l'effetto, nei tuoi documenti. Io non lo trovo. Poi dimmi come si accorda con il fatto che una delle periodicità è esattamente (con lo scarto massimo di un minuto) pari al giorno sidereo, concetto ovviamente terrestre, e non solare. E poi ancora come mai al polo l'effetto sparisce (i neutrini odiano il freddo?). E i neutrini in che modo possono influenzare fenomeni non legati al decadimento dell'atomo?
Il discorso del genere "se questo fosse vero verrebbe meno tutto quello che..." mi immagino sia lo stesso che opponevano i fautori del sistema tolemaico ai complottisti del sistema copernicano. E pure i fisici dello scorso secolo rispetto ai rivoluzionari della meccanica quantistica e della teoria della relatività. Fosse un'obiezione seria ora staremmo qui a discutere dell'atomo di Bohr, e non di effetto Shnoll.
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Re: Sull'effetto Schnoll

Messaggioda Citrato » 11/10/2015, 16:33

Eccoti accontentato:

http://www.sciencedirect.com/science/ar ... 0510001234

https://books.google.it/books?id=2ejSBw ... de&f=false

http://link.springer.com/article/10.1134/1.855737

http://iopscience.iop.org/article/10.10 ... /fulltext/

http://www.pveducation.org/pvcdrom/prop ... hs-surface

https://en.wikipedia.org/wiki/Beta_deca ... beta_decay

PK2 ha scritto:
"Poi dimmi come si accorda con il fatto che una delle periodicità è esattamente (con lo scarto massimo di un minuto) pari al giorno sidereo, concetto ovviamente terrestre, e non solare."

Risposta:
E tu dimmi come si accorda con il fatto che tale periodicità è uguale anche al ciclo mestruale e a chissà quanti altri cicli, terrestri e no della lunghezza uguale al giorno sidereo. Come ti ripeto a dire ci sono tantissimissimi studi correlazionali su questo argomento, tutti in contrasto tra loro, senza che nessuno possa dimostrare la propria veridicità a discapito di tutti gli altri, fino a che non ce ne sarà qualcuno che avrà conferma sperimentale e capacità predittiva. Giusto per citarne alcuni:

http://www.pattern-recogn-phys.net/1/16 ... 5-2013.pdf
http://www.iaea.org/inis/collection/NCL ... 035638.pdf
http://digitalcommons.usu.edu/cgi/viewc ... ics_facpub
http://www.sciencedirect.com/science/ar ... 6966900146
http://arxiv.org/pdf/physics/0001042.pdf

PK2 ha scritto:
"Fosse un'obiezione seria ora staremmo qui a discutere dell'atomo di Bohr, e non di effetto Shnoll."

Risposta: allora per parlare di cose serie tiriamo in ballo l'astrologia?

http://www.repubblica.it/ambiente/2015/ ... =HRESS-6#1
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Re: Sull'effetto Schnoll

Messaggioda PK2 » 11/10/2015, 17:27

Citrato ha scritto:Eccoti accontentato:

Altri link? Io mi riferivo ai documenti che hai linkato ieri, che presupponevo riguardassero le tue affermazioni. Allora è vero che metti i link alla cavolo di segugio! : Chessygrin :
« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »

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Re: Sull'effetto Schnoll

Messaggioda PK2 » 11/10/2015, 17:31

Citrato ha scritto:Eccoti accontentato:

http://www.sciencedirect.com/science/ar ... 0510001234


Ma hai rimesso lo stesso link che dice proprio il contrario! Cioè che non è dimostrato che si tratti di un'influenza solare!
Io ti ho chiesto di dirmi in che punto, nei tuoi documenti, si dimostra sperimentalmente che la causa della periodicità è quella derivante dal sole.
Gli altri link poi portano alcuni su fenomeni di tipo diverso, tipo aurora boreale, che possono certo dipendere dall'attività magnetica solare, altri sono generali sull'attività solare e non riguardano il caso specifico, ad esempio non spiegano perché una periodicità rilevata non è di 24 ore ma di quattro minuti inferiore.
Poi i link sui flussi di neutrini del sole non c'entrano niente, che il sole emette flussi di neutrini è risaputo, manca il legame con il fenomeno di cui parliamo!
Comunque ora ho la certezza che metti link alla leggera, mannaggia a te!
Qui troverai qualcosa di interessante
http://www.abcdefghijklmnopqrstuvwxyzab ... ghijk.com/
Ultima modifica di PK2 il 11/10/2015, 21:57, modificato 1 volta in totale.
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