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Confessione

Messaggioda Cano » 23/11/2008, 16:28

Sapete ragazzi, io a scuola sono sempre stato trattato come una pezza da piedi: dovevo sempre stare in silenzio e non potevo mai dire la mia su tutti gli argomenti, perchè se lo facevo scatenavo l'ilarità generale e diventavo lo zimbello di tutti. Io le superiori le ho vissute molto male perchè nella mia classe non c'era una persona che mi rispettasse. L'unica ragazza che mi rispettava, era una ragazza che non era nella mia classe (il nome di questa ragazza mi sembra fosse Martina); mi ricordo che questa ragazza di cui sto parlando mi piaceva molto, anche perchè non mi ha mai preso in giro. E la ricordo con affetto, anche perchè indossava una felpa viola della Nike. Questa felpa ha la zip solo sul collo; e mi ricordo che tutte le volte che la vedevo ero tranquillo, perchè sapevo che con lei si poteva parlare. Non solo: mi ricordo anche che tutte le volte che indossava questa felpa, faceva una cosa che a me fa impazzire di gioia: si tirava giù le maniche oltre il polso. (Ma il tirarsi le maniche giù oltre il polso lo faceva non solo quando indossava la sua felpa viola, ma anche quando indossava una coloratissima maglietta a maniche lunghe). Mi ricordo che per i miei compagni ero talmente una nullità e una pezza da piedi che non mi era nemmeno consentito fare amicizia con le ragazze australiane che venivano lì in classe da noi. "Non te la dà! Non potrai mai essere il suo ragazzo" mi dicevano. E io pensavo: "Ma a loro cosa interessa quello che io sto cercando di fare? Loro non sono mica i miei segretari!". Queste cose me le trascino ancora adesso, perchè tutte le volte che incontro una ragazza che potrebbe diventare la mia ragazza, fatto che dovrebbe interessare solo ed esclusivamente ME, mi devo sentir dire: "Non andarci insieme, non corteggiarla altrimenti ti picchiamo!". E poi, come vi ho già detto sono amico di una ragazza Down. L'ho confidato ad una mia "amica" e lei mi ha detto: "Va da un prete!". (Questa confidenza però è nata da una lunga storia che riguarda solo me e la ragazza Down. Se vorrete ve la posso raccontare). Coi miei compagni di scuola non potevo nemmeno raccontare le mie avventure oniriche perchè mi sfottevano in maniera piuttosto pesante dicendo sconcerie. Poi denigravano anche lamusica che ascoltavo e mi isolavano. Se volete vi racconto un episodio.
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Re: Confessione

Messaggioda Cicche » 23/11/2008, 17:07

Cano ha scritto:Queste cose me le trascino ancora adesso, perchè tutte le volte che incontro una ragazza che potrebbe diventare la mia ragazza, fatto che dovrebbe interessare solo ed esclusivamente ME, mi devo sentir dire: "Non andarci insieme, non corteggiarla altrimenti ti picchiamo!".


Scusa ma non sei all'università ora ? chi è che continua a dirti "Non andarci insieme, non corteggiarla altrimenti ti picchiamo!"

La stupidità è "classica" delle medie, forse "tollerata" alle superiori, ma ancora ste frasi all'università.
Penso che tutti hanno passato dei brutti periodi nell'adolescenza, io per esempio ho passato un brutto periodo alle medie, non me le ricordo bene, ho cancellato molte cose. Solo che dopo un po ti devi render conto che tu non sei quello che dicono gli altri.
Quindi se ti piace qualcuno corteggiala quanto vuoi e fregatene di quello che pensano gli altri.
E poi scusa.. c'è veramente qualcuno che ti viene a picchiare se lo fai ?


E poi, come vi ho già detto sono amico di una ragazza Down. L'ho confidato ad una mia "amica" e lei mi ha detto: "Va da un prete!". (Questa confidenza però è nata da una lunga storia che riguarda solo me e la ragazza Down. Se vorrete ve la posso raccontare).

:shock:

Tutto quello che scrivi a volte lo trovo un po paradossale. Partendo dal fatto che devi "confidare" a qualcuno che sei amico di una ragazza down.. al fatto che questa ti risponda "Va da un prete".

Fammi capire... che tipo di amicizia è ?
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Re: Confessione

Messaggioda controproducente » 23/11/2008, 19:25

si Cicche adesso che me lo dici anch'io ho rimosso gran parte dei miei anni alle medie.. io penso che se uno è convinto di quello che sta facendo (un'amicizia, una storia, il proprio lavoro, un progetto) non abbia bisogno di confidarsi con nessuno, se si hanno veramente dei dubbi bisogna considerare che, sì, è vero, gli amici sono fatti per ascoltarti, ma le decisioni riguardano te e soltanto te, e tu sei l'unica persona che può veramente decidere se una cosa ti possa andare bene o no..
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Re: Confessione

Messaggioda Cano » 24/11/2008, 14:55

Cicche ha scritto:
Cano ha scritto:Queste cose me le trascino ancora adesso, perchè tutte le volte che incontro una ragazza che potrebbe diventare la mia ragazza, fatto che dovrebbe interessare solo ed esclusivamente ME, mi devo sentir dire: "Non andarci insieme, non corteggiarla altrimenti ti picchiamo!".


Scusa ma non sei all'università ora ? chi è che continua a dirti "Non andarci insieme, non corteggiarla altrimenti ti picchiamo!"

La stupidità è "classica" delle medie, forse "tollerata" alle superiori, ma ancora ste frasi all'università.
Penso che tutti hanno passato dei brutti periodi nell'adolescenza, io per esempio ho passato un brutto periodo alle medie, non me le ricordo bene, ho cancellato molte cose. Solo che dopo un po ti devi render conto che tu non sei quello che dicono gli altri.
Quindi se ti piace qualcuno corteggiala quanto vuoi e fregatene di quello che pensano gli altri.
E poi scusa.. c'è veramente qualcuno che ti viene a picchiare se lo fai ?


E poi, come vi ho già detto sono amico di una ragazza Down. L'ho confidato ad una mia "amica" e lei mi ha detto: "Va da un prete!". (Questa confidenza però è nata da una lunga storia che riguarda solo me e la ragazza Down. Se vorrete ve la posso raccontare).

:shock:

Tutto quello che scrivi a volte lo trovo un po paradossale. Partendo dal fatto che devi "confidare" a qualcuno che sei amico di una ragazza down.. al fatto che questa ti risponda "Va da un prete".

Fammi capire... che tipo di amicizia è ?


Ti spiego. Per quanto riguarda la minaccia delle botte, questo tipo di minaccia è seguita ad una mia esperienza molto ma molto particolare. Questa esperienza si è svolta durante la giornata Mondiale della Gioventù Diocesana; siamo partiti dallaChiesa dell'Immacolata; e nel percorso che ci ha portato in Cattedrale, tutti parlavano coi loro amici, compagni e compagne di classe, di corso, etc. e l'unico imbecille a fare la bellastatuina ed a camminare da solo ero io. Siamo arrivati davanti al Duomo e il Vescovo ci ha salutato dandoci la sua benedizione; la cosa che mi faceva imbestialire non poco, era vedere le facce da funerale dei presenti. E dicevo: "Ma come: siamo qui per testimoniare l'Amore che Gesù Cristo ci ha dato e tutti i ragazzi hanno le facce da funerale? Qui le cose sono due: o non è stata organizzata bene la Giornata Mondiale della Gioventù Diocesana o qui ci sono delle persone che non sanno neanche dove stiano di casa la fede e la gioia". Io invece non riuscivo a stare serio: nel mio cuore dimora sempre una gioia immensa perchè sono consapevole che la tenera carezza di Isabella (la ragazza Down di cui ti parlavo) mi ha fatto capire chi è veramente Dio!. Tornando a bomba: dopo la benedizione del Vescovo, entro in Duomo cercando di capire perchè mai la maggioranza dei ragazzi era venutacon quella faccia da funerale. Ma ripeto: io la faccia da funerale non so neanche lontanamente concepirla!. Perchè la gioia che mi ha dato Isabella col suo accarezzarmi teneramente la faccia è qualcosa di incommensurabile!. Una voltain Duomo, io decido di sedermi in primissima fila, cioè sull'ultimo banco prima dell'altare. E scopro che sono seduto vicino ad una ragazza rumena. Non m'è passato neanche per l'anticamera del cervello di dire: "Che gnocca! Io ci voglio far sesso a tutti i costi!". Avevo il cervello completamente preso dal riflettere sulla profondità del dono che il Signore mi stava facendo in quel momento. Per quanto mi riguarda, io ci ho messo meno di un secondo a capire che tutto ciò di cui aveva bisogno la ragazza che avevo vicino era tantissimo affetto. Io e questa ragazza abbiamo parlato un bel pò e ad un certo punto, non so se sia stato per un colpo di fulmine o per cos'altro e francamente non mi interessa; sta di fatto che abbiamo intrecciato le dita. Il giorno dopo ho scoperto che ciò che ho fatto, gli amici di questa ragazza non l'hanno visto di buon occhio; anzi mi hanno fatto notare, per giunta con cattiveria, che non dovevo assolutamente fare quello che avevo fatto. Ma il mio cuore mi diceva che avevo fatto la cosa giusta e di non aver fatto nulla di sbagliato. Ero certo di non aver fatto niente di sbagliato perchè il fare compagnia a quella ragazza mi ha dato una tale gioia che quando è finita la Messa l'ho ringraziata. Il nome della ragazza che ho conosciuto in Duomo si chiamava Francesca. Infatti le ho detto: "Grazie Francesca! Mi hai dato tantissima gioia!". E lei mi ha abbracciato e nel salutarmi mi ha accarezzato la faccia. E tra me e me ho detto: "E' forse un caso se Francesca mi ha accarezzato la faccia?". Parlando con gli amici di Francesca, loro mi hanno detto: "Hai scelto proprio la ragazza che piace a tutto il gruppo dei suoi amici! Tu non sei suo amico, né fai parte del branco per cui non devi fare più quello che hai fatto altrimenti ti picchiamo!" e: "Ma sai che Francesca è una gran gnocca, ha un fisico da panico? Io infatti non sono venuto in Chiesa per la messa, ma sono venuto per vedere il bel fisico di Francesca". Allora mi è venuto da pensare: "Ragionando in quella maniera si trasforma la Chiesa in un bordello!". Come ho detto, non mi è passata nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di farci sesso; intendo dire che la parola "fare sesso" non rientra nel mio vocabolario, anche perchè se una ragazza, come nel caso di Francesca, ha bisogno di tantissimo affetto, fare sesso snaturerebbe tutto questo suo bisogno d'affetto. Sì comunque sono all'Università e studio Teologia; molti ragazzi quando mi vedono bestemmiano ben sapendo che io sono credente.
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Re: Confessione

Messaggioda luna77 » 13/12/2008, 4:01

Caro Cano io sono cresciuta fino alla 3 media sentendomi urlare per strada che ero brutta, si e' vero crescere con certe insicurezze ti condiziona per tutta la vita,e ti scatena una rabbia indescrivibile,ma adesso se ricordo tutte quelle persone che mi tormentavano mi rendo conto che mi fanno pena,sono persone che per non sentirsi inferiori calpestano chi credono migliori di loro...Io sono fiera della donna che sono oggi e ricordando indietro sono fiera anche dell'adolescente che ero allora e un po devo ringraziare anche quelle vipere perche' grazie a loro ora sono diventata piu' forte e ho imparato a distinguere chi merita il mio affetto e chi no.
Adesso quando li incontro gli passo davanti a testa alta e quando li fisso negli occhi sono loro che abbassano lo sguardo....Bisogna ragionare sempre con il proprio cuore,cosa importa cosa dicono gli altri,solo il tuo cuore puo' sapere cosa e' giusto per te.Ogni essere vivente e' speciale per quello che e',forse proprio quelli piu cattivi sono i piu' fragili.....e l'ultima cosa che voglio dirti "non c'e' niente che gli altri possono farti di male se tu nn glielo permetti!!! : Love :
I sogni sono la voce dell'anima....
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