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Aiutiamoci a superare i nostri limiti aumentando le nostre capacità di onironauti.

I tre obiettivi fondamentali per gli onironauti

Messaggioda Danny » 17/09/2023, 6:56

La maggior parte di chi si avvicina ai sogni lucidi è spinta principalmente da semplice curiosità; e una volta fatta qualche piccola esperienza, abbandona l'argomento per passare ad altro. Solo una piccolissima percentuale di persone decide di fare dei sogni lucidi una passione per la vita, in altre parole di diventare ''onironauta''. Ma per potersi davvero definire tale, a mio parere occorre prima acquisire tre abilità di base.


1) Aumentare notevolmente la frequenza mensile dei sogni lucidi.

In altre parole, mettere a punto una tecnica personalizzata che consenta di sognare lucido quasi a colpo sicuro. È lo scoglio principale su cui si infrangono le speranze di molti aspiranti onironauti, e l'enorme quantità di tecniche di induzione esistenti è paradossalmente un intralcio più che un aiuto perché generano confusione. In realtà, la tecnica davvero fondamentale, la ''pietra angolare'' su cui edificare tutto il resto è la WBTB. Spesso è incredibilmente sottovalutata, considerata un optional marginale, probabilmente perché scomoda e ''antipatica'', quando invece è l'unica che può davvero spalancarti le porte del mondo dei sogni. Non ha molto senso usare le tecniche di induzione appena si va a dormire la sera, per motivi arcinoti e che non ripeterò qui; magari si riuscirà comunque a fare qualche lucido sporadico, ma non si avrà mai una media decente. Riguardo a cosa abbinare alla WBTB, questo varia da persona a persona. Non siamo tutti uguali, ma eviterei tecniche troppo bizzarre o complicate; la cara vecchia MILD dovrebbe andar bene per chiunque. Fermo restando che anche la WBTB va attentamente calibrata alle proprie abitudini e ai propri cicli di sonno, e questo richiederà alcuni mesi di pazienti aggiustamenti. Per ciò che riguarda, infine, escamotage come l'autoipnosi, le pillole per sognare e cazzilli tecnologici vari (nova-dream e simili)... Personalmente, penso che siano delle cavolate.


2) Ottimizzare il sogno incrementando nitidezza e realismo.

Una volta conquistata una buona media mensile di sogni lucidi, si può lavorare sulla stabilizzazione del sogno. Anche in questo caso, esistono una marea di tecniche e ciascuno deve scegliere le sue. Mi limiterò solo a qualche considerazione abbastanza ''universale''.

- È fondamentale spendere la maggior parte del tempo onirico per caricare di percezioni almeno i tre sensi principali (vista, udito e tatto) perché è lì la chiave per rendere un sogno eccezionalmente vivido e realistico;

- Stabilire degli obiettivi precisi per il sogno. Questo riduce il pericolo di bighellonare senza senso e di essere sballottati da un ambiente onirico all'altro senza alcuna logica;

- Un difetto tipico di molti sognatori lucidi è quello di incamminarsi a casaccio attraverso l'ambiente onirico, diretti non si sa bene dove. È una pulsione istintiva, incredibilmente difficile da contrastare. Una volta ottimizzata la scena, è molto meglio fermarsi lì dove ci si trova ed esplorare il luogo da cima a fondo: qualcosa di interessante salterà fuori di sicuro!

- Un altro appunto che mi sento di fare riguarda le dimensioni dell'ambiente onirico: uno scenario medio-piccolo è sempre preferibile ad uno troppo vasto e pieno zeppo di elementi visivi perché sarebbe troppo complicato da gestire per il cervello e porterebbe inevitabilmente a instabilità e incoerenza;

- Correre e volare troppo velocemente sono le azioni che più di ogni altra mandano in crisi lo scenario onirico, meglio evitarle.


3) Aumentare la durata del sogno.

L'ultimo punto fondamentale è riuscire a prolungare il sogno abbastanza da poter svolgere le attività previste. È strettamente collegato al precedente e in genere ne è la diretta conseguenza. Mi sento di fare un'unica osservazione in aggiunta: spesso si tende a enfatizzare troppo quei lucidi dalla lunghezza spropositata, ore e ore di attività onirica, ma personalmente credo che la durata ottimale sia sui 10 minuti al massimo. Questo perché dalla durata di un sogno dipende pure la capacità di ricordarlo. Anche se siamo consapevoli, la memoria onirica non funzionerà mai come quella da svegli e tenderemo a dimenticare la maggior parte del sogno, ricordandone solo le battute finali; oltre al fatto che il livello di lucidità sarà inevitabilmente soggetto a fluttuazioni nel corso del sogno e potrebbe anche svanire del tutto se la faccenda tira troppo per le lunghe. È quindi preferibile un sogno dalla lunghezza più ridotta, ma stabile e centrato, così da poterlo ricordare e trascrivere con dovizia di particolari. E in fondo, 10 minuti non sono per niente pochi e dovrebbero essere ampiamente sufficienti per regalare esplorazioni oniriche appaganti!
Danny
 
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